La versione che ho sentito io e' che il C.a.i. voleva mappare i sentieri del G.t.a. e comunicare ai Comuni di competenza che quei sentieri e' come fossero di loro "proprieta'", nel senso che, dopo, sarebbe stato impossibile per i Comuni, concedere una eventuale autorizzazione al transito dei mezzi motorizzati sui quei sentieri mappati dal C.a.i., ma intanto e' tutta "aria fritta", visto che e' dal 1978 che esiste un divieto, almeno in Piemonte e cosi'...
