Nelle gare di trial, ho purtoppo visto di persona e in piu' di un'occasione, dei giovani trialisti e trialiste di dieci/dodici anni ed anche piu' grandi, mettersi a piangere ed in piena crisi di nervi, non tanto per la difficolta' delle zone, ma semplicemente perche' il padre al seguito si inc..ava come una bestia perche' il figlio metteva dei piedi di penalita' o perche' non riusciva a fare il percorso. Fortunatamente i genitori non sono tutti cosi', ma quelle scenate isteriche da parte dei padri non sono certo esemplari, e portano inevitabilmente ad odiare lo sport da parte dei figli che sono sottoposti ad una pressione psicologica assolutamente deleteria, il risultato e' che, appena possibile, i figli smettono di praticare uno cosa che e' venuta loro in odio. La prima cosa che fanno gli allenatori o chi cerca di insegnare il trial ai ragazzi e' di togliere i genitori dai piedi.