Guarda che quelle mulattiere che nomini non fanno parte della VASP (viabilità agro-silvo pastorale) e come per tutti i sentieri e mulattiere che non fanno parte della VASP, la circolazione e' proibita come nel resto della Lombardia.
La mula del Monte Calvo fa parte del VASP perché dove si imbocca è presente il solito cartello che segnala l'obbligo di autorizzazione per il passaggio con mezzi motorizzati. I tipi della Forestale locale, che conosco bene anche perché uno dei due è un endurista, tempo fa li ho blindati seducendoli con una grigliata alla Chiesetta di S. Anna per farmi spiegare bene cosa fosse consentito e cosa non lo fosse.
Mi hanno confermato che il permesso, come giustamente dici, vale solo per le agro/silvo/pastorali segnalate dal cartello nei comuni di Incudine, Vezza, Vione e Temù.
Vale però, e questo in pochi lo sanno, anche per tutti i sentieri di collegamento tra una mulattiera e un'altra se entrambe consentite.
Ad esempio, se si sale da San Clemente, poi si può arrivare anche in Val Canè, oppure dal Monte Calvo, si può arrivare in Val Paghera e poi a Incudine.
Non sono invece percorribili i sentieri che finiscono nel nulla.
Non ti so però dire se i forestali sottintendessero una sorta di loro tolleranza per i sentieri di collegamento, ma dato che, di fatto, sono solo loro due più altri due colleghi che vigilano, la regola che applicano è questa.
In effetti, le volte che li ho incontrati sui sentieri (trialistici) di collegamento si sono sempre limitati a chiedermi di esibire il permesso, che io in genere ho annuale gratuito perché partecipo come volontario alle giornate di pulizia dei boschi.
