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Che bello andare da soli....

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Valchisun:
Volevo fare due considerazioni sul fatto di fare fuoristrada girando da soli!Fermo restando che quella e' una "pratica" da fare esclusivamente su percorsi facili e poco impegnativi sia per il pilota che per il mezzo meccanico, perche' basta veramente molto poco per fare diventare una tranquilla passeggiata in mezzo alla natura una tragedia e non sto' esagerando perche' anche la caduta piu' banale, senza un amico che ti possa aiutare o chiamare i soccorsi, puo' finire anche molto male, e poi, quasi sempre nelle zone boschive in montagna, quando serve, il telefonino non ha mai campo!
Scusate la "gufata", ma era opportuno sottolineare l'aspetto "rischioso" dell'uscita in solitaria! :098: :098: :098:
L'aspetto positivo della "girata" in fuoristrada in solitaria e che si gode maggiormente la moto ed anche il paesaggio, ci sono minori distrazioni, si puo' procedere all'andatura che piu' ci aggrada, non c'e' il "sottofondo" competitivo obbligatorio della girata con gli amici, fermo restando che non e' conveniente tentare passaggi troppo tecnici, ma molto spesso, procedendo ad andature piu' "turistiche" c'e' la possibilta' di trovare nuovi sentieri, di vedere strade mai percorse, di notare particolari mai visti e poi si "assapora" meglio il mezzo meccanico, si ha piu' tempo per capire come funziona la moto, di fare anche due fotografie senza dover fare aspettare nessuno, insomma oggi ho visto molti aspetti positivi della "faccenda"..... sm13

calanco:
Consiglio anch'io a tutti di provare un paio d'ucitie così..é davvero " diverso".
Ma mi tocco spesso i maroni sm410...sperém !

Claudio:
Ciao proprio oggi ho fatto un uscita da solo e come dici ho trovato nuovi sentieri nn lontano da casa che nn avevo mai fatto  e stato un bel giro pero e veramente rischioso per le cadute o rotture della moto

kappa:
Ogni tanto, anche se pericoloso, è fondamentale uscire da soli con la propria motoretta.
Per me non c'e' modo migliore per ritemprare lo spirito che fermarmi da solo su qualche altura a meditare
ed osservare il passaggio delle stagioni e l'effetto del tempo su me stesso e sui bosche che da sempre frequento.
Purtroppo più vado avanti con gli anni e più divento prudente, per questo mi concedo questo lusso solo 2 o 3 volte
all'anno.

Lamberto:
A me piace andare da solo ma lo faccio sempre più di rado sia perchè è pericoloso sia perchè ora ho trovato con Gianni un compagno ideale, sulla stessa "lunghezza d'onda".
Comunque andare da soli non è un ripiego come si potrebbe pensare, può esserlo a volte, per me rappresenta piuttosto una esigenza, adotto man mano il passo che la mia mente mi impone in base ai pensieri ed allo scenario che mi circonda, c'è meno tensione e quindi riesco anche a "sentire" meglio la moto e diventare un tutt'uno con lei.
Fermarsi, respirare lentamente nel silenzio, ascoltare i suoni del bosco e i profumi e poi scattare fotografie sperando di immortalare quell'attimo per poi poterlo rivivere.
Certamente da soli occorre fare attenzione, mai esporsi su ostacoli sconosciuti e lontani da casa propria, un piccolo problema che con un compagno diventa un diversivo, da soli può diventare un grosso problema.

Lamberto

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