Va detto che la memoria storica del marchio, nella fattispecie, non è dato da uno scrambler, per quanto possa piacere a noi, ma dalle supersportive derivate dalla Superbike. Quel che c'era prima è storia di una officina meccanica qualsiasi e, tristemente, quel che c'è adesso a listino, con l'eccezione della Panigale nelle varie salse, è un nuovo corso che apre una storia diversa, fatta giustamente in visione di utili operativi. Coi romanticismi non si pagano gli operai e i marchi italiani lo hanno tutti dimostrato in abbondanza. Anche se una nicchia ristretta di rimbambiti come me vede principalmente quello. La maggioranza, in Italia, compra messaggi, e lo si vede dai report di vendita.