ma figurati se me ne ho a male... Aprilia, Ducati, land Rover... me le scelgo col lanternino

Ma è perchè anche quando sono sul cavalletto hanno una personalità propria ben evidente.
Poi stando un po' attorno all'Aprilia per necessità, e non per sfizio, oltre alla struttura "origami" di tutto quel che la compone ti affascina, invece, una inusuale cura del particolare che le jappe non hanno mai avuto e non avranno mai, e nemmeno KTM. Come viene adottato e fissato un passacavi in alluminio e teflon, come ogni singolo tubo è dotato della sua protezione e della sua sede precisa, ricavata a volte nello stampo stesso dei pezzi... so per certo che la cosa che mi affascina tuttora più di tutte quelle che ho viste, non è eclatante come un motore, una carena o una marmitta, ma un piccolo, amorevole alloggiamento per il il tubo del freno posteriore sulla Bimota DB5, in realtà una sintesi di italiana bellezza nella semplicità. Ricavato da pieno, col suo ancoraggio dedicato e studiato specificatamente... una meraviglia di 8-10 grammi che parlava da sé.
Le moto, quando costano poco, quelle cure lì non ce l'hanno.
E nemmeno quando sono tedesche
