La nuda cronaca: nel 2005 Biaggi fu chiamato alla Repsol-HRC con un compito preciso: “svezzare” Hayden. Nel corso della stagione, fu proprio il suo "scudiero" Erv Kanemoto, in relazioni profonde con HRC, a dovergli dire: “Max il prossimo anno arriva Pedrosa e tu sarai fuori, Honda nel 2006 vuole portare al titolo Hayden”.
Il resto della stagione è ormai quel che tutti sappiamo. La sua Honda RC211V ufficiale andava più piano della Honda satellite che aveva l’anno precedente, alcune volte persino Hayden gli finì davanti. Le gomme da qualifica non si trovavano quando avrebbero dovuto essere montate in pit lane…un sacco di strane coincidenze.
Sino a quando arrivò il triste e forse giusto epilogo: Biaggi, che appunto non è dottore honoris causa in comunicazione, disse davanti al presidente HRC di allora “questa moto è una me**a”. Papale papale.
A Honda quelle cose non si pensano, figuriamoci se gliele si possono dire. A quel punto i rapporti, ormai già compromessi, degenerarono in guerra aperta: sapendo che oramai era libero da contratti a venire, Kawasaki cercò Max per la stagione seguente, sempre in MotoGP, ma HRC bloccò la trattativa facendo pressioni sui vertici sportivi degli uomini di Kobe.
Biaggi allora iniziò i contatti con dei team clienti, ma sempre HRC gli bloccò ogni possibilità di pilotare una Honda, facendo pressioni ai team satelliti ed infine il romano, non trovando posto, decise di ritirarsi per sempre dalla GP.
Ecco come e perché Max non ebbe la possibilità di continuare la sua carriera ai livelli per i quali aveva il potenziale.