Effettivamente il pilota delle MotoGp di adesso deve soltanto piu' fare le curve, frenare e dare il gas, per il resto ci pensa la moto, o meglio, il cervello della moto, la cambiata in staccata e' gestita dalla centralina, idem la partenza, le sbandate o ol pattinamento della ruota motrice vengono tenute sotto controllo dal Tc, c' e' il sistema che impedisce l' impennamento della ruota anteriore, addirittura grazie al Gps, in ogni tratto del circuito vengono cambiate le mappature in tempo reale, ma la velocita' e' aumentata, si stracciano i record della pista ogni anno, una volta le inclinazioni massime della moto in piega erano intorno ai 45 gradi, adesso si arriva ai sessanta...con un tale incremento delle prestazioni, se non ci fosse l' elettronica a fare da filtro tra la moto ed il pilota, sarebbe impensabile arrivare a quei tempi sul giro, fortunatamente, alla fine, e' sempre il pilota a fare la differenza, il vimcitore e' sempre uno soltanto...
Ma poi pensate veramente, che, se ai tempi di Hailwood, di Agostini, o anche soltanto a quelli di Doohan e di Schwantz,questi fuoriclasse del passato non avrebbero approfittato anche loro di quelle tecnologie se le case gliele avessero messe a disposizione? Va' bene essere romantici ma cosi' sarebbe troppo...