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Un VERO raid africano al costo di un viaggetto col Tour Operator
alex:
Attenzione :93:
L'organizzazione della PD non ha certo abbandonato l'Africa per premura nei confronti dei concorrenti! E' successo sltanto che che gli sponsor sarebbero venuti meno perché non volevano legare il proprio marchio ad un eventuale sciagura. smban
Un viaggio auto-organizzato è senza dubbio più afascinante e dona ben altre sensazioni di libertà, e non nego che in giorni migliori vorrei provare ad imbastirne uno assieme a voi.
Questo dell'AfricaRace l'avevo postato in quanto permette, comunque, di respirare l'atmosfera delle grandi competizioni pur rimanendo in ambito di semiturismo.
alex:
--- Citazione da: ilario - 31 Gennaio 2011, 08:41:11 ---
Ho l'impressione che il parco giochi ce lo dovremo dimenticare.
--- Termina citazione ---
Il problema è solo quello, a mio personalissimo modo di vedere: considerarlo un parco giochi, una realtà usa e getta, mentre lo scopo del viaggio in sé è l'approccio a realtà, culture e spettacoli naturali lontani anni luce dalla nostra quitidianità, e tutto da bere con occhi orecchie e naso, stando per di più a cavallo dell'oggetto della nostra passione.
Per il maghreb e tutta l'Africa del nord in effetti va messo il cervello in modalità "pazienza" e bisogna attendere. Per quanto sui siti specializzati e su faccialibro i locali e qualche TO criminale dicano che in Tunisia si può di nuovo scendere, c'è ancora tanta brace sotto la cenere. C'è chi su quei viaggi ha puntato tutto il proprio futuro, ed all'improvviso si ritrova senza la mucca da mungere, per cui adesso tenta scriteriatamente di forzare la situazione e magari qualche sprovveduto lo trovano pure. Una economia nata proprio sulla voglia italiana, francese, tedesca, austriaca, svizzera e anche est europea di un parco giochi non lontano, esotico abbastanza e col fascino sufficiente a poter raccontare "sono stato nel deserto".
Un approccio troppo poco timido e rispettoso di quelli che sono i delicati equilibri di nuclei come Chenini, un uso di risorse troppo diverso da quello per cui sono nate, come i laghetti di Ksar Ghilane, fino a pochi anni fa oasi vitale per i cammellieri e oggi piscine per turisti.
Anche le gare-raid si piegano a questa logica, usano per profitto e godimento proprio. All'estremo diventano vera e propria professione. Il Pharaon's ha bisogno delle foto dei concorrenti con lo sfondo delle piramidi di Gizah, e le usa portando una carovana holliwoodiana fin sotto la base di quelle meraviglie millenarie.
Insomma anche qui le cose andrebbero riviste, ma stiamo parlando del sesso degli angeli. Possiamo solo fare come si fa per i giretti in casa nostra: iniziare a muoverci nel nostro piccolo discretamente e con sensibilità. Il premio è grande: arrivare a toccare il mondo che attraversiamo cogliendone la vera essenza, la cultura che lo permea, i significati delle popolazioni che lo hanno abitato da sempre. ed è bellissimo.
Perciò io non voglio usare i TO per andare in posti simili. saremmo i novelli giapponesi, in fila con la fotocamera, in sella ad una moto anzichè dietro a una ragazza con l'ombrellino. Non fa molta differenza...
ilario:
La mia e' una riflessione "mirata".
Solo la prima volta sono andato in Africa con qualcuno che mi accompagnasse(un gruppo di amici di buona esperienza).
Poi i miei giri sono sempre stati autocostruiti.
ciascuno di noi puo' vivere lo stesso itinerario in maniera ed approccio moooolto diversi.
Preferisco viaggiare da solo o con un piccolo gruppo di amici affiatati ed il "gesto atletico"diventa secondario e si privilegia lo spirito del Motoalpinismo.
Facciamo cose toste ma con il giusto ritmo.
Claudio.
alex:
uh... io non sono mai stato in Africa con la moto, e la mia esperienza su sabbia si limita a 3 o 4 volte in spiaggia 30 anni fa con le moto da cross, ossia zero assoluto. Mi sa che per il tuo livello sono troppo indietro :-[
ilario:
Tranquillo!
Se uno non e' negato ed ha una giusta esperienza--un paio di ore di lavoro ed e' fatta.
Si tratta solo di trovare la giusta distribuzione dei pesi---dimenticarsi il manubrio--lo si potrebbe saldare--e gas--si fa' tutto con il gas.
Piu' o meno-peso avanti peso indietro-leggermente all'interno per curvare e filo di gas per sostenere e fare galleggiare.
Sempre e tutto mooooolto dolcemente.
Poi si imparera' a riconoscere le varie tipologie di sabbia--non basterebbe una enciclopedia.
Il grosso problema e' che,una volta imparato,ti dovranno abbattere!
Non oso nemmeno immaginare che cosa si potrebbe fare con la tua moto,con il mio Huski sono spesso arrivato al limitatore in 6°.
Nei trasferimenti lunghi ci portavamo i fuoristrada di appoggio--ora con quattro soldi ci facciamo accompagnare dai locali.
Claudio.
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