Autore Topic: Yamaha TY-S  (Letto 5037 volte)

kappa

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Yamaha TY-S
« il: 19 Febbraio 2014, 18:20:21 »
Ma secondo voi, c'è qualche motivo burocratico o politico/economico per cui non importano in italia questi mezzi,
oppure è solamente perchè il nostro mercato non li recepisce?

http://planetjapanblog.blogspot.it/2013/04/yamaha-tricker-250-tricker-xg-ty-s-2013.html

Offline bibo

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Re: Yamaha TY-S
« Risposta #1 il: 19 Febbraio 2014, 18:44:37 »
Sono mezzi di nicchia. "Sbaglaitamente" la Yamaha Italia decise di importare i Tricker puntando sulla novità. ne vendettero pochini, il problema principale era la scarsissima disponibilità di gomme decenti in off per la ruote che aveva (dietro è un 16 pollici)

Forse se avesse puntato sulla moda retro che imperversa da qualche anno e avessero importato la TY-S avrebbero venduto qualcosa di più.

Ciao!

B!bo
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Offline kermit

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Re: Yamaha TY-S
« Risposta #2 il: 19 Febbraio 2014, 18:57:18 »
 :tris:
Se ha caratteristiche tecniche decenti sarebbe un'ottima scelta!
Cerchiamo di lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato!

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Offline vin-lap

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Re: Yamaha TY-S
« Risposta #3 il: 19 Febbraio 2014, 19:34:49 »
tenete presente che potete comprare veicoli in qualsiasi paese della CE e portarveli a casa senza problemi.....
moto varie.....

Offline alex

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Re: Yamaha TY-S
« Risposta #4 il: 19 Febbraio 2014, 19:50:26 »
Oppure puntare dritti sulla Tango 250 di Rieju, che è praticamente identica, se proprio piace quella roba lì.
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Offline Valchisun

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Re: Yamaha TY-S
« Risposta #5 il: 19 Febbraio 2014, 20:07:18 »
Yamaha Italia non aveva fatto la procedura di omologazione Euro 3 per la Tricker 250, probabilmente i ridotti numeri di vendia non giustificavano la costosa procedura di omologazione alla Motorizzazione italiana

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kappa

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Re: Yamaha TY-S
« Risposta #6 il: 19 Febbraio 2014, 21:14:31 »
Yamaha Italia non aveva fatto la procedura di omologazione Euro 3 per la Tricker 250, probabilmente i ridotti numeri di vendita non giustificavano la costosa procedura di omologazione alla Motorizzazione italiana

Ora ho capito.  :OK:

A me comunque piace molto questa.  :mm:

http://planetjapanblog.blogspot.it/2013/07/yamaha-sr-400-35th-anniversary-2013.html

Offline bibo

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Re: Yamaha TY-S
« Risposta #7 il: 25 Febbraio 2014, 23:36:07 »
tenete presente che potete comprare veicoli in qualsiasi paese della CE e portarveli a casa senza problemi.....

Ah davvero? . La prossima volta che voglio portare a casa un moto dalla Francia o dalla Spagna per le procedure burocratiche nomino te come consulente ufficiale.

Ciao!

B!bo (in italia TUTTO è impossibile, se si tratta di veicoli)
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Offline vin-lap

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Re: Yamaha TY-S
« Risposta #8 il: 26 Febbraio 2014, 00:56:59 »
tenete presente che potete comprare veicoli in qualsiasi paese della CE e portarveli a casa senza problemi.....

Ah davvero? . La prossima volta che voglio portare a casa un moto dalla Francia o dalla Spagna per le procedure burocratiche nomino te come consulente ufficiale.

Ciao!

B!bo (in italia TUTTO è impossibile, se si tratta di veicoli)

non c'ho provato ma non tanto tempo fa mi ero informato:
se compri un veicolo già immatricolato in CE con i documenti che ti danno puoi circolare e una volta arrivato in italia la motorizzazione ti dà un "duplicato tradotto" del libretto originale (dovresti pagare come un duplicato di targa e libretto con verifica del telaio).....
è la procedura che fanno tutti gli importatori paralleli di occasioni semestrali.....
e anche chi lavorando all'estero compra un veicolo e poi si trasferisce.....
una controindicazione è che il veicolo ha le caratteristiche del libretto originale e diventa molto complicato qualsiasi modifica (gancio, gpl, ecc.)
Poi sicuramente non sarà facile trovare il "funzionario" che ti dica "chiaramente" cosa fare......
(ma in italia ci sono le agenzie........)
P.S.: se il veicolo è troppo nuovo è necessario dimostrare che l'iva è stata assolta nel paese di origine....
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Offline old-cat

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Re: Yamaha TY-S
« Risposta #9 il: 26 Febbraio 2014, 18:15:12 »
Tempo fa avevo letto su moto.it/auto.it di una signora che si era trasferita dalla Francia. La traduzione del "duplicato tradotto" ha dovuto farlo lei mediante una "traduzione asseverata" che le costò un capitale...
Gli importatori paralleli possono "spalmare" il costo su un numero considerevole di mezzi venduti.
Finalmente mototornato in ZONTES 310T

Offline vin-lap

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Re: Yamaha TY-S
« Risposta #10 il: 26 Febbraio 2014, 21:12:38 »
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Offline diegog

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Re: Yamaha TY-S
« Risposta #11 il: 26 Febbraio 2014, 23:21:50 »
importare un  veicolo significa appunto, andare incontro a parecchie complicazioni  burocratiche, anche se non insormontabili.
Di solito se il modello viene prodotto anche nello stato in cui si risiede è sufficiente richiedere all' importatore la fiche tecnica del  veicolo, già in lingua.
Il problema invece sussiste se il veicolo ( parliamo sempre di UE) non viene importato normalmente nello stato in cui si risiede: in  questo caso serve appunto una traduzione assermentata, il costo  può variare dai 30 ai 50 euro, a seconda di chi la fa.
l' omologazione e la targa italiana viene comunque rilasciata previo collaudo alla motorizzazione civile.
Diverso invece il discorso  per quanto riguarda l' importazione da paesi extracomunitari:
il veicolo si può immatricolare, ma lo si deve a priori rendere idoneo alle normative europee, e li non è facile.
Per esempio,  parlando di automobili:
le cinture di sicurezza hanno un sistema di  ritenuta differenter dal nostro,  quindi vanno sostituiite.
Il parabrezza all' estero è  duplex,  ovvero  bistrato mentre in UE è necessario triplex.
le luci di ingombro non esistono nel nostro paese,  vanno  quindi eliminate (non  basta coprirle)
i fanali posteriori devono presentare  frecce di colore arancione,  mentre ad esempio  in USA sono di colore rosso... e in questo caso  bisogna  applicare dei fanali  omologati.
Per fortuna a livello emissioni siamo indietro di oltre 20 anni,  quindi non abbiamo problemi su questo senso.
un  metodo invece relativamente semplice è l' espatrio delle persone.
Mi spiego meglio: io  cittadino canadese  vengo a vivere in italia, e intendo  portarmi appresso i miei veicoli.
In questo caso  il veicolo verrà sottoposto esclusivamente a controllo da revisione, e verranno sorvolati tutti  i particolari differenti da omologazione. Resta comunque il fatto che  il  veicolo non può essere rivenduto in Italia,  ma esclusivamente demolito, oppure aggiornato alle normative UE prima di essere venduto.
Ultima cosa: per gli acquisti  extracomunitari occorre pagare, oltre al valore del mezzo, anche l' imposta doganale,  comprensiva sia del valore del mezzo che del costo del trasporto, valore decretato ad insindacabile giudizio dal doganiere stesso.

Offline kermit

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Re: Yamaha TY-S
« Risposta #12 il: 26 Febbraio 2014, 23:38:46 »
Tempo fa avevo letto su moto.it/auto.it di una signora che si era trasferita dalla Francia. La traduzione del "duplicato tradotto" ha dovuto farlo lei mediante una "traduzione asseverata" che le costò un capitale...
Gli importatori paralleli possono "spalmare" il costo su un numero considerevole di mezzi venduti.
per la traduzione asseverata... ci possiamo mettere d'accordo!
 :93:
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Offline Enzo

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Re: Yamaha TY-S
« Risposta #13 il: 27 Febbraio 2014, 06:10:40 »
Un mio conoscente ha acquistato una Golf in Germania , ha girato con delle targhe tedesche per il tempo necessario per fare la traduzione dei documenti dell' auto in Italiano e poi e andato dalla motorizzazione per chiudere le pratiche ed avere le targhe Italiane , oltretutto mi pare di ricordare che si sia rivolto alla motorizzazione di Cuneo perché la traduzione la facevano loro con una spesa minima , invece qui sarebbe dovuto andare da un traduttore con costi elevati. Cosi mi e stato detto , di più non so . :SAD:
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Offline alex

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Re: Yamaha TY-S
« Risposta #14 il: 27 Febbraio 2014, 08:33:44 »
Ricordatevi che, in caso di acquisto in germania, se voleste fare qualche modifica interessante (misura pneumatici, o altre per le quali i produttori non rilasciano i nulla osta) conviene farsele fare prima della vendita, concordandole col proprietario e utilizzando il TUV, il quale si limita a verificare (in sostanza) i parametri di sicurezza e non le putt**ate formali. Con quelle sul libretto tedesco, si può poi procedere alla pratica italiana, che avrà successo dal momento che la moto in sostanza non la guarderanno nemmeno, accontentandosi della esattezza formale degli incartamenti.
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