Resterebbe sempre il problema più importante: quasi dappertutto non è possibile circolare in fuoristrada. Avremmo moto in regola ma saremmo multati lo stesso...
Nell'immaginario collettivo il "motocrossista" è visto come un mezzo delinquente che passa, devasta, fa scappare gli animali e fugge. Preferibilmente senza targa dietro. Questa immagine ce la siamo guadagnata negli anni e non possiamo dire che sia immeritata! Non c'è da stupirsi che fiocchino i divieti, è l'opinione pubblica che li vuole, al di là di alcuni estremisti del CAI o del WWF.
La situazione al sud è esemplificativa: qui le istituzioni latitano, i divieti anche se esistono sono quasi lettera morta. Eppure negli ultimi anni andare fuoristrada sta diventando problematico, la gente si è rotta le scatole di sopportare il baccano e la devastazione delle strade di campagna, dei sentieri e soprattutto dei propri terreni. Risultato, terreni blindati non più accessibili, strade chiuse.
Continuiamo a divertirci a scaricare 50 cv a terra con l'Akrapovich, a scagliare sassi e sradicare le piante (enduro), rivendichiamo il diritto di non essere identificabili e di potercene sbattere del C.d.S. (trial)...mi sembra la strada corretta per risolvere i problemi