Autore Topic: Il sogno di Patrick de Gayardon si e' avverato  (Letto 7814 volte)

Online Lamberto

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Re: Il sogno di Patrick de Gayardon si e' avverato
« Risposta #15 il: 07 Gennaio 2014, 22:00:47 »
E' il mio sogno poter volare pero' questa specialita' e' estremamente difficile, i rischi sono altissimi perche' a quella velocita' e' difficile valutare le sporgenze di roccia.
Per me sono dei pazzi, meglio il parapendio avrai meno adrenalina in circolo ma ti godi di piu' lo spettacolo.
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Offline alex

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Re: Il sogno di Patrick de Gayardon si e' avverato
« Risposta #16 il: 07 Gennaio 2014, 22:17:05 »
Il parapendio l'ho provato. Anzi, ho fatto anche il corso. ma dopo qualche mese mi sono stufato di star lì appeso a cercarmi una termica e ho svenduto tutto. E mi sono ricomprato una moto  :sig:
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Offline Valchisun

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Re: Il sogno di Patrick de Gayardon si e' avverato
« Risposta #17 il: 08 Gennaio 2014, 20:25:35 »
Il solito indeciso....



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Offline alex

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Re: Il sogno di Patrick de Gayardon si e' avverato
« Risposta #18 il: 08 Gennaio 2014, 21:45:05 »
Basta che si decida entro un paio di secondi  :arar:
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Offline gianga

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Re: Il sogno di Patrick de Gayardon si e' avverato
« Risposta #19 il: 09 Gennaio 2014, 10:06:45 »
mi stavo chiedendo se la tecnica applicata c'entrasse qualcosa con le correnti di aria calda ascensionale (termiche) che nel pomeriggio permettono ai parapendio di rimanere in quota per delle ore e che permettono loro di spostarsi anche di centinaia di Km.

No, è semplice volo librato, e dipende unicamente dalla portanza data dalle superfici della tuta che si gonfia e quindi origina le altre componenti che servono ad avanzare: lo spessore e la curvatura dell'ala. La postura determina l'angolo di attacco ed ecco quindi una spinta aerodinamica, che comunque è destinata a scemare gradualmente perchè non è possibile avere accelerazioni se non momentanee.

Ingegner Vin-lap, almeno i rudimenti me li ricordo?  :arar:

Sicuramente anche lui è soggetto alle correnti ascensionali come un parapendio o un deltaplano (o un paracadutista, anche se in maniera diversa... sm444) il problema è quello dell'efficienza e soprattutto della velocità minima che non gli consente di centrare una termica e starci dentro o sfruttare le correnti ascensionali di origine dinamica. Parrebbe (Wikipedia, sulla Treccani non ho trovato niente... :57:) che attualmente le performance siano velocità verticale 70 km/h ed orizzontale 180. Non mi pare una situazione in grado di beneficiare di un particolare effetto suolo, per cui altro che dolce atterraggio sul lago di Garda, sarebbe stato una schianto mortale...  :s_hi:

Offline vin-lap

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Re: Il sogno di Patrick de Gayardon si e' avverato
« Risposta #20 il: 09 Gennaio 2014, 22:22:48 »
mi stavo chiedendo se la tecnica applicata c'entrasse qualcosa con le correnti di aria calda ascensionale (termiche) che nel pomeriggio permettono ai parapendio di rimanere in quota per delle ore e che permettono loro di spostarsi anche di centinaia di Km.

No, è semplice volo librato, e dipende unicamente dalla portanza data dalle superfici della tuta che si gonfia e quindi origina le altre componenti che servono ad avanzare: lo spessore e la curvatura dell'ala. La postura determina l'angolo di attacco ed ecco quindi una spinta aerodinamica, che comunque è destinata a scemare gradualmente perchè non è possibile avere accelerazioni se non momentanee.

Ingegner Vin-lap, almeno i rudimenti me li ricordo?  :arar:

Sicuramente anche lui è soggetto alle correnti ascensionali come un parapendio o un deltaplano (o un paracadutista, anche se in maniera diversa... sm444) il problema è quello dell'efficienza e soprattutto della velocità minima che non gli consente di centrare una termica e starci dentro o sfruttare le correnti ascensionali di origine dinamica. Parrebbe (Wikipedia, sulla Treccani non ho trovato niente... :57:) che attualmente le performance siano velocità verticale 70 km/h ed orizzontale 180. Non mi pare una situazione in grado di beneficiare di un particolare effetto suolo, per cui altro che dolce atterraggio sul lago di Garda, sarebbe stato una schianto mortale...  :s_hi:
dai tuoi dati sarebbe una efficienza di 2.57 direi che è plausibile.....
l'effetto suolo c'è sempre ed ed sensibile da distanze dalla superficie fissa dell'ordine dell'apertura alare (nel caso 1.5 -2 m.)
con una "richiamata" ben fatta si può "toccare" l'acqua con l'angolo corretto e una velocità di 100-150 Km/h,
poi riuscire a scivolare fino al rallentamento lo fanno in molti sport.......
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Offline gianga

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Re: Il sogno di Patrick de Gayardon si e' avverato
« Risposta #21 il: 10 Gennaio 2014, 15:15:56 »
Avrà un'apertura alare di poco più di 1 metro (non mi pare volino con le braccia a squadra!), quindi giunto ad una quota di alcuni cm da terra (l'effetto suolo è sensibile molto più in basso di una quota pari all'apertura alare) a 180 km/h orizzontali e 70 km/h verticali inizierebbe un miracoloso effetto suolo in grado di non farlo sfracellare? Dubito molto...
Poi non ho ben capito che genere di controllo si possa effettuare su questi mezzi, credo molto poco rispetto a quello possibile con un deltaplano, per parlare di un mezzo che beneficia (per certi versi soffre) dell'effetto suolo.

Offline alex

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Re: Il sogno di Patrick de Gayardon si e' avverato
« Risposta #22 il: 10 Gennaio 2014, 15:36:42 »
ma stai parlando di effetto suolo a 2000 metri di altezza o nella planata finale?
Perchè la pur ridotta comprimibilità dell'acqua, a quota inferiore all'apertura alare, garantisce nominalmente una portanza pressocchè raddoppiata... questo da solo ti manda in stallo a velocità molto più contenuta.
Poi dai, un idrovolante ammara su due salsiccette a circa 200 all'ora, è solo questione di angoli.
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Offline vin-lap

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Re: Il sogno di Patrick de Gayardon si e' avverato
« Risposta #23 il: 10 Gennaio 2014, 15:37:17 »
Avrà un'apertura alare di poco più di 1 metro (non mi pare volino con le braccia a squadra!), quindi giunto ad una quota di alcuni cm da terra (l'effetto suolo è sensibile molto più in basso di una quota pari all'apertura alare) a 180 km/h orizzontali e 70 km/h verticali inizierebbe un miracoloso effetto suolo in grado di non farlo sfracellare? Dubito molto...
Poi non ho ben capito che genere di controllo si possa effettuare su questi mezzi, credo molto poco rispetto a quello possibile con un deltaplano, per parlare di un mezzo che beneficia (per certi versi soffre) dell'effetto suolo.
l'effetto suolo si sente molto bene a distanza uguale all'apertura alare,
ma la variazione di angolo di discesa non dipende dall'effetto suolo ma dalla manovra di richiamata,
senza una "richiamata" non si può atterrare senza danni con nessun aeromobile veloce o lento che sia......
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Offline gianga

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Re: Il sogno di Patrick de Gayardon si e' avverato
« Risposta #24 il: 10 Gennaio 2014, 17:31:49 »
Senza voler dire che sia (esattamente) la stessa cosa, con il deltaplano l'effetto suolo "sensibile" lo si sente ad una distanza molto inferiore all'apertura alare...così a spanne mi pare 2/3 metri di quota a fronte di 10 metri di apertura alare. Riguardo la "richiamata" per atterrare sono perfettamente d'accordo, ma dubito molto che con tali "tute" si possa essere in grado di effettuarla al punto di annullare la velocità verticale ed ottenere un angolo di atterraggio accettabile. Mi pare che vengano giù a palla di cannone...
Il video del Garda nella parte finale mi pare alquanto "sospetto"...
Quest'altro video mi sembra reale e ammetto che mi ha stupito!

http://www.youtube.com/watch?v=NttRI31YcKg

Offline vin-lap

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Re: Il sogno di Patrick de Gayardon si e' avverato
« Risposta #25 il: 10 Gennaio 2014, 22:42:52 »
Senza voler dire che sia (esattamente) la stessa cosa, con il deltaplano l'effetto suolo "sensibile" lo si sente ad una distanza molto inferiore all'apertura alare...così a spanne mi pare 2/3 metri di quota a fronte di 10 metri di apertura alare. Riguardo la "richiamata" per atterrare sono perfettamente d'accordo, ma dubito molto che con tali "tute" si possa essere in grado di effettuarla al punto di annullare la velocità verticale ed ottenere un angolo di atterraggio accettabile. Mi pare che vengano giù a palla di cannone...
Il video del Garda nella parte finale mi pare alquanto "sospetto"...
Quest'altro video mi sembra reale e ammetto che mi ha stupito!

http://www.youtube.com/watch?v=NttRI31YcKg

a parte che a dubitare spesso ci si imbrocca :93:,
tecnicamente penso sia fattibile....
una efficienza di 2,5 significherebbe ca. 22° di angolo di planata,
non so che manovrabilità abbiano raggiunto con le tute alari ma almeno una decina di gradi penso riescano a cabrare, un angolo di impatto di 12° non è spaventoso,
supponendo 150km/h di velocità di volo sarebbe una velocità verticale di 31 Km/h, meno di molti tuffatori.

il video lascia parecchi dubbi e il record non è molto pubblicizzato ma alcuni siti lo confermano:
http://www.thepillmagazine.com/2013/11/19/wingsuit-flying-limpresa-di-raphael-dumont/

 :SAD:
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Offline gianga

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Re: Il sogno di Patrick de Gayardon si e' avverato
« Risposta #26 il: 11 Gennaio 2014, 11:23:42 »
D'accordo la velocità verticale più che sostenibile (ammettendo l'angolo di impatto di 12°...basta saltare da poco più di 3 metri e mezzo e la raggiungi!) mi fanno molta più paura i 150 km/h come velocità di impatto contro una superficie liquida. Ci arrivasse a 0° o quasi di incidenza...sarebbe forse "sostenibile" anch'essa...ma così la vedo molto dura sm103

Ma poi, mi domando e dico, un'impresa di tal fatta e dobbiamo accontentarci di un simile video?? Sti cazzoni che fanno questo di mestiere (beati loro!) l'avrebbero ripresa con 50 telecamere messe in tutte le posizioni pur di valorizzarla...non credi? :SAD:
« Ultima modifica: 11 Gennaio 2014, 11:28:11 da gianga »

Offline vin-lap

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Re: Il sogno di Patrick de Gayardon si e' avverato
« Risposta #27 il: 11 Gennaio 2014, 19:47:47 »
sull'acqua si "scivola" bene, vedi lo sci d'acqua (nelle gare di velocità cadono a velocità impressionati) e i " decolli" in motonautica (sono a velocità tra 130 e oltre 200 Km/h e i danni fisici non sono mai da impatto con l'acqua)

Per il video hai completamente ragione:
possibile che organizzino una impresa del genere e realizzano solo un video di così infima qualità?
è vero che per fare una cosa del genere in europa devi muoverti nella clandestinità, ma un paio di telecamere manovrate da gente capace.....
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Re: Il sogno di Patrick de Gayardon si e' avverato
« Risposta #28 il: 11 Gennaio 2014, 19:56:22 »
Anch'io mi sono chiesto perche' per un impresa del genere non abbiano scatenato un interesse mediatico adeguato, almeno uno servizio di Studio Aperto tra un servizio su cane che piange ed a una velina che si fa' trom....are da un calciatore potevano dedicarglielo.... sm419

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Re: Il sogno di Patrick de Gayardon si e' avverato
« Risposta #29 il: 11 Gennaio 2014, 21:23:21 »
Perchè non c'è scritto Redbull da nessuna parte!  :93:

Comunque é un gran bell'atterraggio, altro che balle, guardate come richiama, dissipa gran parte della velocità come avesse gli aerofreni gonfiando la tuta e poi usa la parte inferiore delle gambe come "carrello" e poi plana ancora in assetto cabrato. Quelle cose lì dopotutto le si fanno anche senza tuta alare dallo scivolo dell'Aqualandia.

In ogni caso, al limite quello è il primo ammaraggio senza paracadute, perchè era già stato fatto (sugli scatoloni)
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