Autore Topic: sentieri proibiti  (Letto 2208 volte)

gianni

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sentieri proibiti
« il: 14 Dicembre 2010, 10:03:44 »
Il giro fatto con Lamberto domenica mattina ( http://motoalpinismo.it/smf/index.php?topic=801.0 ) era su un sentiero che porta ad una chiesetta di campagna.
Dalla chiesetta la strada era carreggiabile fino alla strada provinciale sottostante.
Il problema è che prendendola dalla strada provinciale a salire è indicata come strada privata con tanto di divieto di accesso ai non soci.

Queste strade di campagna sono il rifacimento carrozzabile delle vecchie mulattiere e sentieri. Di solito sono i propietari dei terreni che vengono serviti da questo accesso a consorziarsi e autofinanziarsi il primo rifacimento...poi la cementazione del fondo stradale...e vengono messi i cartelli di STRADA PRIVATA perchè chi ha finanziato si sente propietario di diritto!
Queste strade però col tempo diventano vie di comunicazione più importanti e magari passano sotto la gestione comunale

La cosa spiacevole è che i cartelli di divieto rimangono!

Anche quando andavo in mountain bike avevo notato questi cartelli, ma credendo che la strada portasse ad un terreno privato, non avevo mai pensato che si trattasse di un sentiero!

Ma secondo voi è legale non permettere il transito ad un sentiero che è sempre stato una via di comunicazione per secoli? sm421

smche Gianni smche

Offline ttr

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Re: sentieri proibiti
« Risposta #1 il: 14 Dicembre 2010, 10:55:27 »
non credo sia legale,il problema però è capire quando i cartelli siano "autentici".

Tempo fa vicino Roma ne supero alcuni tranquillamente. Mi ferma un tipo incaxx e mi invita ad andarmene. "Ma Lei è sicuro che questa non è una strada pubblica?" gli faccio io. Mi risponde ancora più incaxx e me ne vado.

Indispettito per la gita finita prima del tempo mi rivolgo ad un conoscente in comune. Beh..... era proprio una strada privata!!! Il tipo fin troppo gentile era stato, i cartelli si vedevano bene ed erano ripetuti a distanza, e io tranquillo che mi inoltravo!

Il problema è che non tutti li mettono avendone il diritto. E come si fa a saperlo????

Offline alex

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Re: sentieri proibiti
« Risposta #2 il: 14 Dicembre 2010, 10:55:59 »
E' un topic che riapre una ferita mai del tutto rimarginata anche per me. Ho già parlato di una situazione, uguale o analoga, che si sta verificando anche qui da noi.
Qui cosa succede: un gruppo di proprietari dei fondi, di solito terreni non coltivabili ma destinati a legna da taglio o castagneto, iniziano la pressione verso l'amministrazione locale per il ripristino e la messa in sicurezza della traccia che porta ai loro poderi. Per provvedere una volta l'anno al taglio delle piante o alla raccolta delle castegne, appunto.
Ma soprattutto per poter andare "in casera" nel periodo estivo a far grigliate e bisboccia al fresco.
Siccome in una piccola comunità il peso politico di quei personaggi è consistente, data anche la ramificazione stretta delle famiglie, cosa viene deliberato?
Che il Comune, visto che si tratta comunque di una strada comunale a tutti gli effetti, provvede alla sistemazione ed alla messa in sicurezza (e non si parla di guardrail, ma di reti di contenimento e parafrane portati in situ con l'elicottero).
I proprietari allora si costituiscono in comitato di salvaguardia del territorio, o qualcosa di assimilabile.
Il comitato, o la associazione, ottiene l concessione della strada. Assieme alla relativa delibera di uso esclusivo della stessa.
Ora, visto anche che, come dici tu Gianni, quella strada l'hanno aperta i nonni dei nostri bisavoli a dorso di mulo o a piedi, per comunicare con l'altra valle confinante, e visto il fatto che una strada comunale è cosa pubblica, nemmeno a me pare lecito o quanto meno cristallino tutto l'ambaradan.
Perché vengono usati i soldi di tutti (vista la destinazione comune del bene-strada) per poi consegnarlo tutto bello messo a nuovo nelle mani di pochi che ne godranno in modo esclusivo.
L'unico modo di controbattere sarebbe una sorta di contro-comitato che porti in sede deliberativa la contestazione della liceità del provvedimento, in pratica una lotta tra compaesani che nessuno vorrebbe mai intraprendere per gli innumerevoli motivi che stanno alla base degli equilibri di una poccila comunità pedemontana. E tutti gli altri se la prendono lì.
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Offline alex

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Re: sentieri proibiti
« Risposta #3 il: 14 Dicembre 2010, 10:58:48 »
non credo sia legale,il problema però è capire quando i cartelli siano "autentici".

Tempo fa vicino Roma ne supero alcuni tranquillamente. Mi ferma un tipo incaxx e mi invita ad andarmene. "Ma Lei è sicuro che questa non è una strada pubblica?" gli faccio io. Mi risponde ancora più incaxx e me ne vado.

Indispettito per la gita finita prima del tempo mi rivolgo ad un conoscente in comune. Beh..... era proprio una strada privata!!! Il tipo fin troppo gentile era stato, i cartelli si vedevano bene ed erano ripetuti a distanza, e io tranquillo che mi inoltravo!

Il problema è che non tutti li mettono avendone il diritto. E come si fa a saperlo????

Qui la questione è relativamente semplice: il codice dispone che un divieto deve essere motivato da una relativa ordinanza, e l'ordinanza deve essere chiaramente riportata, nei suoi estremi, assieme al segnale di divieto.
In mancanza della stessa, il divieto non sussisterebbe. Uso il condizionale perché poi comunque va documentato e riportato in sede di aventuale contestazione al verbale che, sicuro come la morte, viene comunque redatto. situazione veramente sconortante e deprimente.
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Offline Valchisun

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Re: sentieri proibiti
« Risposta #4 il: 14 Dicembre 2010, 13:22:03 »
Il problema e' che, soprattutto nei piccoli comuni di campagna o di montagna, e' molto difficile fare smuovere il sindaco a prendere delle decisioni in materia di viabilita' sulle strade provinciali o di proprieta' private o di consorzi, soprattutto se chi e' interessato a quelle modifiche non e' del paese, non si puo' dire soltanto che ci dobbiamo passare in moto!Provare per credere...

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maxreheat

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Re: sentieri proibiti
« Risposta #5 il: 17 Dicembre 2010, 18:08:44 »
Ciao,
probabilmente dal punto di vista strettamente legale si potrebbe aver ragione, ..........magari dopo oltre dieci anni che la causa è stata intentata.
In pratica, ed è la via che seguo dalle mie parti, cerco di incontrare il proprietario, magari andando a spasso fuori stagione nei mesi invernali oppure nei mesi estivi quando ci non passo con la moto perchè so che le probabilità di incontrarlo sono molto maggiori e cerco di intavolare un discorso qualsiasi, mi faccio conoscere, gli parlo dell'albero caduto, del nido delle processionarie, del grufolare dei cinghiali in zona.......alla fine gli dico che vado in moto e che difficoltà ho a girare lontano e come mi farebbe piacere poter percorrere la sua strada a bassa andatura (senza sollevare polvere ecc.), normalmente ci riesco ad ottenere un permessino verbale che vado a ricordare ogni tanto facendomi vedere magari con una bottiglia in mano. Il risultato normalmente è positivo e non vengo più riconosciuto cone motociclista (aimè = brutto e fracassone) ma come persona comune e se lo incontro andando in moto mi fermo a scambiare 2 chiacchiere e lo ringrazio pure.
Da che mondo è mondo è l'ignoto (sconosciuto) che incute timore, un maggior rapporto col territorio e con chi il territorio lo vive ci potrà permettere di viverlo (comportandosi in modo civile!) ancora per molto.
Saluti MaxReheat :s_bye2:

Offline Valchisun

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Re: sentieri proibiti
« Risposta #6 il: 18 Dicembre 2010, 13:37:40 »
Girando qui da me, in mezzo ai boschi e' abituale trovarsi a contatto con chi ci lavora nei boschi, taglialegna, contadini o semplicemente gente locale che va' a funghi o a camminare, non mi ricordo di avere mai avuto da dire o di avere sentito qualcuno che alzasse la voce al nostro indirizzo, basta avere l'accortezza di evitare le zone "calde", cioe' dove siamo mal visti oppure di fermarsi o procedere a passo d'uomo in prossimita' delle persone a piedi, non e' che ci voglia poi molto per farsi accettare, e non intendo "accettare" con l'accetta.... sm410, molto piu' rompic...ni sono i cosiddetti "cittadini" che alla domenica pretendono di essere loro i padroni del bosco o della montagna, per evitare discussioni o diverbi con questi "signori", basta evitare di girare la domenica o almeno di evitare le zone a rischio "brutti" incontri! :angel:

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