Autore Topic: INTERVISTA AI CAMPIONI DEL TRIAL IN ITALIA  (Letto 7073 volte)

Offline Valchisun

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Re: INTERVISTA AI CAMPIONI DEL TRIAL IN ITALIA
« Risposta #30 il: 23 Giugno 2013, 19:30:08 »
Purtroppo e' la Honda che comanda, come da sempre in Moto Gp, visto che ha ripreso interesse nel settore trial, al Gp d'Italia del prossimo luglio a Barzio verra' presentata la nuova Honda/Montesa Cota, adesso la Honda ha "consigliato" di tornare al regolamento No Stop, ovviamente e' un "consiglio", non e' certo un' imposizione, e' soltanto un "caso" che si sia adottato nel mondiale un regolamento "simile"... sm419 smbrv smbrv

Ktm Super Duke 1290 R

giulio

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Re: INTERVISTA AI CAMPIONI DEL TRIAL IN ITALIA
« Risposta #31 il: 24 Giugno 2013, 11:11:39 »
Ci saranno moto meno estreme, non c'è dubbio, ma non sono promosse con l'uso nelle competizioni quindi non hanno rilievo tra la gente, come il 4t, fa rumore e non è stato spinto nella giusta direzione dalle norme, occorre inserire dei vincoli su impatti ambientali e sulla polivalenza d'uso altrimenti non avremo la possibilità di migliorare la nostra immagine.

Ciao

massimo65

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Re: INTERVISTA AI CAMPIONI DEL TRIAL IN ITALIA
« Risposta #32 il: 24 Giugno 2013, 17:50:12 »
e pensi di migliorare l immagine con moto diverse???  ma per favore....
chi non è appassionato non distingue un enduro da un trial.


Offline Valchisun

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Re: INTERVISTA AI CAMPIONI DEL TRIAL IN ITALIA
« Risposta #33 il: 24 Giugno 2013, 18:40:20 »
Migliorare la nostra immagine, e' facilissimo, basta essere sempre meno in giro in fuoristrada e non il contrario!

Ktm Super Duke 1290 R

Offline alex

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Re: INTERVISTA AI CAMPIONI DEL TRIAL IN ITALIA
« Risposta #34 il: 24 Giugno 2013, 18:50:26 »
e pensi di migliorare l immagine con moto diverse???  ma per favore....
chi non è appassionato non distingue un enduro da un trial.


 :PDT_Armataz_01_37:
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
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giulio

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Re: INTERVISTA AI CAMPIONI DEL TRIAL IN ITALIA
« Risposta #35 il: 25 Giugno 2013, 18:31:08 »
Penso che con alcuni vincoli si possa avere delle basi per discutere altrimenti seguiamo la strada indicata da Valchisun tenendoci le moto che abbiamo perché la prossima generazione non ne vedrà altre, tanto siamo tutti abbastanza anziani da pensare di aver girato tutto il girabile, quindi meno siamo e meglio è.

Comunque la gente comune non capisce la differenza con le altre discipline perché fra un po' anche il rumore sarà simile .... È non riusciremo neanche a spiegarlo.

Le moto di oggi ti portano ovunque ma non sono più moto, sono manubri da palestra o altri attrezzi ginnici, come moto fanno pietà, se becchi una pozza d'acqua ti arriva tutto sulla schiena ...... Ma tanto si usa solo quando c'è il sole .....

Comunque mi pare che le impressioni le hanno formulate Miglio e Adamoli ..... Miglio non è poi così vetusto e sviluppa le beta, quindi qualche riflessione in più si dovrebbe fare.

Ciao


massimo65

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Re: INTERVISTA AI CAMPIONI DEL TRIAL IN ITALIA
« Risposta #36 il: 25 Giugno 2013, 19:53:32 »
guarda giulio, non ti conosco di persona ma so bene quanto ti impegni per questo sport, lo apprezzo, non è facile...lo so bene.
su questa  questione però non posso essere d accordo-
le moto attuali sono moto, punto. se cosi sono è perchè l utenza questo vuole.
non rischiamo di non avere moto/non moto nella prox generazione(tu le chiami cosi) infatti case blasonate hanno già dichiarato che indipendentemente dalle elucubrazioni mentali di fedezioni nazionali/internazionali continueranno a produrre moto sempre piu estreme, indietro non tornano.
immagino che se gli altri 3/4 costruttori decidessero di produrre solo moto stile anni 80.....prevedo forte migrazione di clientela...no?
riflessioni su ciò che miglio dice....ma scusa x chi lavora??? rifletterei su questo......

giulio

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Re: INTERVISTA AI CAMPIONI DEL TRIAL IN ITALIA
« Risposta #37 il: 26 Giugno 2013, 00:31:10 »
guarda giulio, non ti conosco di persona ma so bene quanto ti impegni per questo sport, lo apprezzo, non è facile...lo so bene.
su questa  questione però non posso essere d accordo-
le moto attuali sono moto, punto. se cosi sono è perchè l utenza questo vuole.
non rischiamo di non avere moto/non moto nella prox generazione(tu le chiami cosi) infatti case blasonate hanno già dichiarato che indipendentemente dalle elucubrazioni mentali di fedezioni nazionali/internazionali continueranno a produrre moto sempre piu estreme, indietro non tornano.
immagino che se gli altri 3/4 costruttori decidessero di produrre solo moto stile anni 80.....prevedo forte migrazione di clientela...no?
riflessioni su ciò che miglio dice....ma scusa x chi lavora??? rifletterei su questo......


Forse l'utenza vuole questo perchè tutto il sistema ruota su questo modello di "moto" molto estremo, io credo che abbiamo oltrepassato da circa una decina d'anni la china che separava le moto da queste di adesso.

Miglio lavora per Beta che sta proponendo modelli estremi come le altre case, basta guardare quell'appendice che spacciano per parafango per capirlo, fra un pò lo toglieranno completamente, tanto è inutile, e così faranno le altre case!

Il futuro si gioca sulla riduzione del rumore, sulla maggiore autonomia a prescindere da quanto serve per le gare, sulla riduzione dell'impatto ambientale e sulla maggiore polivalenza, tutte le moto "ibride" che dici esistano già non sono ancora all'altezza della situazione, occorre costruirla ex novo e, forse, la montesa potrebbe avere una base di partenza se migliora il rumore e la polivalenza.

Non credo invece che le case continuino a costruire le moto ancora più estreme per il futuro, non c'è più margine per farlo.

ciao

massimo65

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Re: INTERVISTA AI CAMPIONI DEL TRIAL IN ITALIA
« Risposta #38 il: 26 Giugno 2013, 20:37:47 »
l innovazione non si ferma mai, non credo che il trial sia un eccezione. non lo dico io...
se serve migliorare le moto attuali (ibride) perchè non lo fanno? sarebbero contenti i motoalpinisti senza stravolgere moto/regolamenti dei garisti.

beta ovviamente cura i propri interessi, non necessariamente devono coincidere con i nostri, i nostro rappresentante è la fmi, che però dice che i regolamenti li consigliano i costruttori, forse si dimenticano chi paga le tessere.....
sai  a cosa e chi mi riferisco....
ma queste discussioni si sono sprecate in tutte le sedi,di fatto (parlo di gare) quello che tu definisci "futuro" cosi impostato non lo vuole nessuno.
quando in sede fmi, si deciderà di affrontare i veri problemi di questo sport, spero non sarà troppo tardi.
nel frattempo continuiamo pure dar la colpa alle moto con parafanghi stretti, serbatoi poco capienti, gare troppo difficili....
poi non conta se compri la moto e non hai posti autorizzati dove usarla, dettaglio....

Offline Valchisun

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Re: INTERVISTA AI CAMPIONI DEL TRIAL IN ITALIA
« Risposta #39 il: 26 Giugno 2013, 20:54:21 »
Esatto  :OK:, i problemi, quelli VERI, non sono se la moto ha il serbatoio piccolo oppure grande, o se la moto pesa settanta oppure ottanta chili, il problema e' che siamo cittadini italiani, facciamo fuoristrada in un territorio dove soltanto gli stranieri hanno la completa impunita' nel circolare fuoristrada, perche' a loro il verbale a casa non arrivera' MAI, quindi l'unica e' prendere la cittadinanza straniera e continuare a venire a girare a venti/trenta per volta tutti i giorni per un mese di fila come accade qui da me!
« Ultima modifica: 26 Giugno 2013, 20:57:52 da Valchisun »

Ktm Super Duke 1290 R

giulio

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Re: INTERVISTA AI CAMPIONI DEL TRIAL IN ITALIA
« Risposta #40 il: 27 Giugno 2013, 10:40:14 »
l innovazione non si ferma mai, non credo che il trial sia un eccezione. non lo dico io...
se serve migliorare le moto attuali (ibride) perchè non lo fanno? sarebbero contenti i motoalpinisti senza stravolgere moto/regolamenti dei garisti.

beta ovviamente cura i propri interessi, non necessariamente devono coincidere con i nostri, i nostro rappresentante è la fmi, che però dice che i regolamenti li consigliano i costruttori, forse si dimenticano chi paga le tessere.....
sai  a cosa e chi mi riferisco....
ma queste discussioni si sono sprecate in tutte le sedi,di fatto (parlo di gare) quello che tu definisci "futuro" cosi impostato non lo vuole nessuno.
quando in sede fmi, si deciderà di affrontare i veri problemi di questo sport, spero non sarà troppo tardi.
nel frattempo continuiamo pure dar la colpa alle moto con parafanghi stretti, serbatoi poco capienti, gare troppo difficili....
poi non conta se compri la moto e non hai posti autorizzati dove usarla, dettaglio....


la moto non è l'unico problema certo per noi, però tutto dipende dai punti di vista, per chi non ci vuole vedere invece è l'unico problema e questo è un fatto.

Per chi vuole usarla come moto anche su un trasferimento la moto può essere un problema se, come dice Valchisun, le forse dell'ordine si mettono nel'ordine di idee di fermare tutti, stranieri ed italiani, questo discorso vale anche per le gare.

Per avere un minimo di possibilità di circolare occorre aumentare la base degli interessati che iniziano a supportare chi chiede autorizzazioni e pulisce percorsi, ecc.

La circolazione libera assoluta sappiamo tutti che non è possibile, anche se viviamo di ricordi dei tempi passati e di fatto sembra di farla lo stesso ma è solo un illusione.

detto questo non pretendo di avere la verità in tasca e so benissimo che la maggioranza di noi non la pensa come me ma lasciare tutto immutato o esasperando ancora di più la disciplina non si risolve nulla.

ciao

massimo65

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Re: INTERVISTA AI CAMPIONI DEL TRIAL IN ITALIA
« Risposta #41 il: 27 Giugno 2013, 14:51:49 »
ascolta giulio, i numeri esistono già adesso, pensa se tutti i motoalpinisti facessero la tessera fmi.... sai quanto sarebbe piu importante ogni vs azione...
perchè abbiamo tanti trialisti e pochi tesserati???  questa la domanda che fmi dovrebbe farsi...
questo è uno dei problemi.
credo che se anche, con moto meno estreme, si riuscisse ad aumentare i praticanti,aumenterebbero solo l intolleranza nei ns confronti. ne sono certo.
se ho la casa in montagna e passano tre moto a settimana vabbè..... se ne passano tre ogni ora il fastidio si moltiplica, o no? poi a cascata viene tutto il resto..
quindi secondo me non bisogna stravolgere uno sport per aumentarne la base.....
piu semplicemente, visto che di praticanti non rappresentati,(ecco la metto cosi) già ne esistono parecchi.....
PERCHè NON TRATTARLI UN PO MEGLIO .... perchè non fare qualcosa che davvero gli faccia capire che un "sindacato" conviene a tutti....
niente contro di te giulio, so quanto ti sbatti, convieni pero con me che siete un po carenti in questo senso???

Offline alex

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Re: INTERVISTA AI CAMPIONI DEL TRIAL IN ITALIA
« Risposta #42 il: 27 Giugno 2013, 14:56:04 »
Fermo restando che quel che dice Massimo secondo me è vero, ossia i trialisti (ed enduristi) raggiungono un numero considerevole, non riesco a capire quale sarebbe la differenza in termini di accettazione sociale e benevolenza politica se fossero tutti tesserati. Tranne una, chiaramente.
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lazzaro54

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Re: INTERVISTA AI CAMPIONI DEL TRIAL IN ITALIA
« Risposta #43 il: 27 Giugno 2013, 14:59:11 »
nell'enduro ci sono molti più tesserati FMI ai motoalpinisti, ma non mi sembra che abbiano più facilitazioni a girare in fuoristrada rispetto a noi ...  :SAD: :SAD:
poi moltissimi che hanno il trial vivono in montagna e sanno bene come, dove e in che orari girare senza dare fastido a nessuno .... questi nn hanno bisogno di nessuna tessera, conoscono tutti .....

massimo65

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Re: INTERVISTA AI CAMPIONI DEL TRIAL IN ITALIA
« Risposta #44 il: 27 Giugno 2013, 16:22:07 »
non è sempre cosi, però:
qualsiasi associazione, viene considerata, coinvolta e dichiarata autorevole se ha una base numerosa. su questo non ci piove.
esempio lampante cai ecc ecc....
se le istituzioni collaborano, se i mass media ti assecondano, se diventi appetibile x il politico a livello locale....tutto piu facile.
questo non significa miracoli a gogo...significa piu possibilità di raggiungere scopi sociali.
lazzaro, paragonare  enduro e trial è un pò azzardato, due discipline diverse con diversi impatti ambientali...
che poi ci siano persone che non hanno bisogno di niente e nessuno x girare non lo scopriamo adesso.
però x chi, come te e come me  si deve sobbarcare km su km solo  per poter appoggiare le ruote a terra delle ns moto...
forse avere un associazione/federazione/club che davvero si impegni x questo sport.... vantaggi ne avremmo tutti, anche chi abita a trenta mt dal sentiero.
c' è tanto da fare.
« Ultima modifica: 27 Giugno 2013, 17:09:13 da massimo65 »