Autore Topic: Quel maledetto 20 maggio 1973  (Letto 1775 volte)

Offline alex

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Quel maledetto 20 maggio 1973
« il: 20 Maggio 2013, 08:59:40 »
  Base: derapate.it

E’ la data di quella che passò alla storia come la Tragedia di Monza.
Il destino accomunò il pilota finlandese Saarinen a quello italiano di Pasolini, nel modo più tragico. Non un semplice incidente, come tanti altri dolorosi avvenimenti di questo tipo che tante volte erano successi prima di questo, nelle strade trasformate in piste e nei circuiti di tutto il mondo, ma qualcosa di ben più sconvolgente, tremendo, quasi, nei resoconti affranti di chi vide e visse quei terribili istanti, una vera apocalisse in pista, un orrore mai visto prima.

Il Gp di Monza era stato preceduto da molte polemiche, Ago si era ancora una volta lamentato per gli assurdi e pericolosissimi guardrails a bordo pista, malamente coperti da antiquate balle di paglia - disposte pure male, come vedremo - mentre Jarno ed altri piloti avevano fatto notare agli organizzatori, senza alcun risultato, la presenza di un malfatto rattoppo sull’asfalto proprio all’inizio del Curvone (appunto il teatro della tragedia) dove le moto, lanciate ad oltre 240km/h, tendevano a sbandare vistosamente. Questo famoso punto del percorso (detto anche Curva Grande) di Monza infatti è una curva destrorsa anomala, piuttosto dolce, praticamente un tratto di rettilineo appena piegato, che si affrontava, provenendo lanciatissimi dalla zona del traguardo, in sesta ed a pieno gas.
La fitta vegetazione ai bordi lo faceva apparire ben più stretto di quello che realmente fosse e questo, metteva a disagio i piloti.
Prima della fatale gara delle 250 c’era stata quella della 350, vinta da Agostini, in cui la moto di Walter Villa, una Benelli a 4 cilindri ,aveva sparso almeno due litri e forse più d’olio in vari punti della pista, proprio lungo la traiettoria ideale, soprattutto al Curvone, il punto più pericoloso, cosa che causò molte paurose sbandate negli ultimi giri della 350.
Vista la situazione, vari piloti che avevano preso parte alla corsa, tra cui Dodds e Kent Andersson, che mostrò il suo casco imbrattato d’olio, assieme anche ad alcuni giornalisti si erano precipitati in Direzione corsa per far notare la pericolosissima presenza dell’olio, e per chiedere che la pista fosse pulita. Ebbene, tutti questi prestigiosi personaggi non furono neanche ascoltati, ma anzi minacciati di arresto, o di non potere prendere parte alla successiva gara delle 250, e letteralmente spintonati fuori!
I piloti, tuttavia, dettero almeno l’allarme ai colleghi e sparsero la voce circa la presenza di olio in pista, ed è certo che Saarinen, che non aveva preso parte alla 350 - la sua iscrizione a quella gara era stata rifiutata perchè giunta fuori tempo massimo - ne fu informato dal compagno di squadra Kanaya, da Andersson e dall’amico Lansivuori. Borje Jansson riferisce come Villa (che ascoltava lì vicino), mentre Dodds lo informava dell’accaduto, guardasse quest’ultimo in malo modo. Pasolini invece, che si era ritirato a tre giri dalla fine per grippaggio - con conseguente “dritto” alla Parabolica - proprio mentre era al comando della 350, ed era poi provvisoriamente sparito dai paddocks arrabbiatissimo, sembra non sia stato informato del pericolo, con le fatali conseguenze che vedremo.

Il 20 maggio 1973 a Monza si correva il GP delle Nazioni, gara attesa alla quale assisteva una folla immensa di spettatori. Si correva in piu' categorie. Pasolini fu grande protagonista della categoria 350, durante la quale compì una rimonta fantastica,esaltando i tifosi, ai danni di Agostini stabilendo il nuovo record del tracciato brianzolo. Ancora una volta però la sfortuna ci mise lo zampino, fermando "Paso" a pochi giri dalla bandiera a scacchi per un guaio meccanico.
Ma il dramma si verifico' con la gara dopo, con le 250. Erano le 15:17 ,al primo giro dopo il via, si consumo' l'assurda tragedia che uccise sia Pasolini che Saarinen: al "curvone", la prima piega del tracciato, il centauro italiano perse il controllo della moto,perse completamente l'anteriore .La moto di Paso punta il guardrail.

Dopo il tremendo urto contro il guardrail, la moto di Renzo rimbalza a mezza altezza, si impenna, ritorna in pista, volando dritta verso il centro della pista, colpisce Jarno in piena faccia, con una violenza incredibile. Si era alzato per istinto dalla carena per vedere meglio quanto sta accadendo davanti a lui, e purtroppo viene investito in pieno. Il motociclismo perse in poche frazioni di secondo due dei piloti più forti e amati di quel periodo. Quello che seguì fu irreale.In quell'incidente caddero ,coinvolti,una dozzina di piloti, altri continuarono sotto choc, mentre pure la direzione di corsa e i soccorsi faticarono a coordinarsi.

Il pilota Kanaya cadde rovinosamente urtando il guardrail, allargandosi troppo per evitare le moto a terra.
Hideo cade perchè passa sul corpo del povero Renzo. La gara non viene immediatamente sospesa e i piloti ancora in gara passano per un secondo giro tra fiamme,lamiere di moto distrutte e i corpi dei piloti ancora a terra in mezzo alla pista. Solo alla fine del secondo giro,i commissari decidono di bloccare la gara tra l'orrore della gente e l'inferno in pista. La prima ambulanza dotata di una sola barella arrivo' dopi 15 minuti.
Pasolini rimase praticamente ucciso sul colpo dal tremendo urto contro il guardrail, è provato invece che Saarinen morì perchè investito da uno o più corridori (probabilmente Villa, Mortimer, Giansanti, Jansson e Palomo), tanto è vero che il suo corpo, che dapprima (appena sbalzato di sella dall’urto contro la moto di Renzo) capitombolava sul bordo esterno, cioè sinistro della pista, viene ritrovato una manciata di secondi dopo esattamente nella parte opposta della carreggiata, vale a dire a destra, sul ciglio interno, per metà sul prato, oribilmente straziato a pancia in giu',e senza più il casco che pure indossava un istante prima.Il Boeri Sport bianco e rosso (che sembra fosse in realtà un Bell coi marchi Boeri) di Saarinen viene letteralmente spaccato in due da una o più moto che lo investono, e ne verranno ritrovate le due metà in un punto posto più in avanti rispetto al corpo, per effetto del trascinamento delle moto investitrici.
Nel groviglio rimase gravemente coinvolto un altro pilota italiano, Walter Villa. Sarà proprio Villa, negli anni successivi a portare i titoli iridati delle classi 250 e 350 alla Harley Davidson Aermacchi, completando la "missione" portata avanti dal "Paso".

Quindi, ricapitolando, quali furono le cause dell’incidente? Sicuramente, la causa principale è da attribuirsi all'olio sparso in pista dalla Benelli di Villa nella gara precedente alla tragedia, poi ovviamente alla presenza dei pericolosissimi gurdrails, allora voluti dai piloti di F1 per le corse automobilistiche, ma assurdi e pericolosi per le gare di moto. Pasolini fu l'unico pilota a non esser stato avvertito dell'olio in pista.
Una inchiesta, svolta molto frettolosamente subito dopo il Gp, attribuì tutto ad un presunto grippaggio della moto di Pasolini. Con ciò, si tentò evidentemente di sviare dai veri responsabili le colpe per questa tragedia.

Dopo il giorno più buio del Motociclismo "classico", Suzuki, MV, Harley e Yamaha si coalizzeranno per chiedere regole più sicure; il team di Jarno non prenderà il via per il resto della stagione: il motociclismo doveva cambiare. Da lì iniziò il cammino verso quello che può essere definito "il modo moderno di fare Motociclismo".
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Offline alex

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Offline cota

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Re: Quel maledetto 20 maggio 1973
« Risposta #2 il: 20 Maggio 2013, 11:49:53 »
A distanza di anni (ero un bambino, ma la notizia scosse la mia piccola coscienza), mi fa' ancora impressione.

sgnaus

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Re: Quel maledetto 20 maggio 1973
« Risposta #3 il: 20 Maggio 2013, 12:30:56 »
l'incidente di monza da sempre suscita dibattiti e discusisoni in merito non solo alle responsabilità, ma anche alla sicurezza generale dei circuiti dell'epoca. tante cose sono state dette, forse troppe, la cosa che lascia basiti è che esistono diverse versioni contrastanti con la versione "ufficiale" qui raccontata. gallina e villa infatti sostenevano che tutti, proprio tutti, fossero stati avvisati dell'olio perso nella gara precedente e che pasolini abbia preso la traettoria stretta apposta per tentare la sorte, gallina l'avrebbe visto sbandare e cadere, rialzarsi e venire travolto da una seconda moto che soppraggiungeva.

Offline Nunzio65

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Re: Quel maledetto 20 maggio 1973
« Risposta #4 il: 21 Maggio 2013, 19:32:38 »
Mi sono semplicemente commosso ed al tempo stesso amareggiato per l'incompetenza professionale degli organizzatori che ha causato la tragica scomparsa di due campioni. Forse, col senno del poi, sarebbe bastato ripulire la pista..........forse........chissà.............non lo sapremo mai!

Offline alex

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Re: Quel maledetto 20 maggio 1973
« Risposta #5 il: 21 Maggio 2013, 22:17:22 »
il filler, inventato troppo tardi  sm442
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staggia

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Re: Quel maledetto 20 maggio 1973
« Risposta #6 il: 15 Luglio 2013, 18:16:25 »
....bisognerebbe postare anche il video di bergamonti.

Offline alex

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Re: Quel maledetto 20 maggio 1973
« Risposta #7 il: 29 Novembre 2013, 13:23:37 »
Ho trovato solo questo: http://www.youtube.com/watch?v=4pFLYWaUIGM
Però un tributo mi pare comunque doveroso. Anche per dovere di una cronaca di vera carneficina che ha visto poi, singolarmente, il superstite beneficiare di allori mondiali da record anche per questi motivi.
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