Autore Topic: Si fa presto a dire "OLIO"  (Letto 3821 volte)

Offline alex

  • Global Moderator
  • Hero Member
  • *****
  • Post: 29864
  • Quartier del Piave (TV)
    • Mostra profilo
Si fa presto a dire "OLIO"
« il: 03 Settembre 2010, 22:14:00 »
Fonte: moto.it

Per una buona parte degli utenti le prescrizioni delle Case in merito ai lubrificanti da impiegare non si può dire che siano sempre chiarissime. In genere ci si affida al concessionario o al meccanico di fiducia e finisce lì.  In particolare per quanto riguarda gli oli motore, ci sono però molti appassionati che vogliono saperne di più. Ecco in sintesi le domande più frequenti, con le relative risposte.

Cos’è la viscosità e perché è importante?
Lo strato di olio che si interpone tra gli organi meccanici sopporta il carico (e quindi tiene separate le superfici metalliche) proprio grazie alla viscosità, ossia alla sua resistenza allo scorrimento. Quanto più essa è elevata, tanto maggiore è la capacità di carico; l’olio però fluisce con maggiore difficoltà.
La viscosità, ovvero l’”attrito interno” del fluido, diminuisce al crescere della temperatura, e questo è svantaggioso. Per indicare la viscosità degli oli si fa ricorso a una scala studiata dalla SAE (Society of Automotive Engineers); sulle lattine essa viene quindi riportata da apposite sigle numeriche, precedute appunto dalla sigla SAE. A ogni singola gradazione corrisponde un valore a freddo (indicato dal suffisso W) e uno a caldo.

Come si “interpretano” i valori di viscosità riportati sulle confezioni degli oli?
Gli oli moderni sono tutti multigradi. Ovvero, per quanto riguarda la viscosità, a freddo hanno una gradazione SAE e a caldo un’altra. La loro variazione di viscosità al crescere della temperatura è nettamente inferiore a quella degli oli unigradi. In altre parole, il loro indice di viscosità è molto più elevato.
Un olio SAE 20W-50 si comporta a freddo come un SAE 20 e a caldo come un SAE 50. Alle basse temperature è dunque fluido, mentre alle alte mantiene una notevole capacità di sopportare il carico.
Un SAE 10W-50 ha un indice di viscosità maggiore di quello di un SAE 10W-40 o di un SAE 20W-50.

E per quanto riguarda le prescrizioni delle Case motociclistiche?
I costruttori indicano di norma un campo di viscosità, ovvero delle specifiche relative agli oli multigradi, e un livello qualitativo al di sotto del quale l’olio non deve scendere; inoltre consigliano in genere una determinata marca. Quest’ultima raccomandazione di norma è legata ad accordi commerciali.
Per quanto riguarda la viscosità, presumendo che nessuno impieghi la moto con temperature ambiente inferiori a 0 °C e superiori a 40 °C, vanno bene gli oli multigradi con una viscosità W (a freddo) pari a 10 o 20 “gradi” SAE e una a caldo pari a 40 o 50. Insomma, sono OK un SAE 10W-40, un SAE 20W-50, etc…

Sulle lattine, oltre a quella che indica la viscosità, ci sono altre sigle. Cosa significano?
Si tratta delle indicazioni relative al livello qualitativo, o prestazionale, dell’olio, ed hanno una notevole importanza. Appositi enti hanno stabilito delle specifiche, e quindi delle serie di prove che i lubrificanti devono essere in grado di superare. A ciascuna di esse corrisponde una sigla.
In genere i costruttori fanno riferimento, nelle loro prescrizioni, ai livelli prestazionali messi a punto dall’API (American Petroleum Institute), che nel corso degli anni si sono logicamente evoluti. Le sigle che li indicano sono costituite da due lettere, delle quali la prima è sempre una S. La seconda aumenta, come posizione nell’alfabeto, mano a mano che le prove che l’olio deve superare diventano più severe. Un SG è senz’altro un buon olio, per uso motociclistico, ma i livelli qualitativi SH ed SJ sono superiori.  Stranamente, talvolta le Case motociclistiche indicano come livelli minimi alcuni che sono da tempo obsoleti, al punto che oli con tali sigle non si trovano più in commercio.

E’ tutto, per quanto riguarda le sigle?
No, c’è un’altra avvertenza, importantissima, e interessa solo le moto. A partire dai primi anni Novanta sono entrati in commercio, e si sono diffusi, oli automobilistici “energy saving”, nei quali sono presenti additivi modificatori di attrito. Se la moto (come accade nella grande maggioranza dei casi) non ha la frizione a secco e impiega lo stesso olio per lubrificare tanto il motore quanto il cambio, bisogna evitarne l’impiego nel modo più assoluto.
Per questa ragione, al fine di evitare qualunque rischio di inconvenienti, la JASO (associazione giapponese dei tecnici del settore automotive) ha varato norme ben precise. Gli oli delle generazioni più recenti privi di tali additivi, e quindi adatti ad essere impiegati nelle moto di schema convenzionale sono contraddistinti dalla sigla MA (per quanto riguarda quelli più moderni, si tenga presente che MA 2 è meglio di MA 1).

Come è fatto un olio motore? Quali sostanze lo costituiscono?
Un olio è costituito da una base (il lubrificante vero e proprio) e da un “pacchetto” di additivi accuratamente studiato e calibrato, che ha la funzione di esaltare alcune caratteristiche della base e/o di aggiungerne altre.
Le basi minerali sono miscugli di idrocarburi (con molecole contenenti in genere da 25 a 45 atomi di carbonio) e vengono ottenute dal petrolio grezzo mediante procedimenti di raffineria, tra i quali è fondamentale la distillazione sottovuoto dei prodotti pesanti, ossia delle frazioni altobollenti. Altri processi impiegati sono l’idroraffinazione, l’idroscissione e l’idroisomerizzazione; quest’ultima fornisce un prodotto con indice di viscosità molto elevato (XHVI).
Le basi sintetiche di gran lunga più impiegate sono le polialfaolefine (PAO) e gli esteri.

Che differenza c’è, in quanto a prestazioni, tra un olio minerale e uno sintetico?

Tanto per cominciare, occorre dire che un buon olio con base minerale è senz’altro migliore, rispetto a un discreto olio sintetico. Inoltre, le diciture sulle confezioni degli oli motore talvolta possono essere un poco fuorvianti. In alcuni lubrificanti indicati come sintetici, infatti, la base può essere in larga misura minerale.
In linea di massima, comunque, a parità di livello qualitativo, gli oli sintetici hanno qualcosa in più. In particolare, sono più stabili dal punto di vista chimico, specialmente alle alte temperature, hanno una bassa volatilità, un elevato indice di viscosità e, spesso, una grande “untuosità”.

Da cosa è costituito il “pacchetto” degli additivi?
Le sostanze impiegate sono svariate, e alcune di esse svolgono più di una funzione. Il “pacchetto” deve essere accuratamente dosato in ogni suo componente e la sua formulazione è legata anche alle caratteristiche della base. La quantità totale di additivi è generalmente compresa tra l’ 8 e il 15 % del prodotto finito. Alcuni di essi sono presenti però in pochi “punti” per mille. Per la maggior parte degli additivi esiste una quantità ottimale, in corrispondenza della quale essi forniscono i migliori risultati (andare oltre si rivela quindi controproducente).
Gli additivi impiegati sono numerosi: detergenti-disperdenti, antiossidanti, miglioratori di indice di viscosità, antiusura, antischiuma, inibitori di corrosione, abbassatori del punto di scorrimento, untuosanti…

Oltre alla viscosità, quali altre caratteristiche importanti deve possedere un olio?

Assolutamente fondamentali sono le proprietà tribologiche del lubrificante. In diversi casi (tipico è l’accoppiamento camma-punteria) all’interno del motore non si instaura un regime idrodinamico, con separazione completa delle superfici metalliche da parte di un velo d’olio di congruo spessore. Più della viscosità allora conta la capacità dell’olio di attaccarsi alle superfici formando un velo sottilissimo tenace e scivoloso. Dunque il lubrificante deve avere una elevata untuosità (i tecnici la chiamano spesso “lubricity”) abbinata a una forte capacità di aderire alle parti metalliche. Le caratteristiche tribologiche vengono esaltate da additivi antiusura, untuosanti ed EP (per estreme pressioni).

Insomma, si possono avere dei consigli in merito alla scelta?
È bene che l’olio che si acquista sia specificamente studiato per impiego motociclistico. È indispensabile che abbia la viscosità adatta, che sia di livello prestazionale adeguato e che, se la moto ha la frizione in bagno d’olio (e/o il cambio lubrificato dallo stesso olio del motore), sulla lattina sia riportata la dicitura MA, MA 1 o MA 2. Come ovvio, è fortemente raccomandabile l’impiego di oli di buona marca, che possibilmente siano al top (o quasi) della gamma.
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
SWM RS 500 R

Offline Lamberto

  • Administrator
  • Hero Member
  • *****
  • Post: 7898
    • Mostra profilo
Re: Si fa presto a dire "OLIO"
« Risposta #1 il: 03 Settembre 2010, 22:16:25 »
Grazie di questa scheda, veramente utile.

Lamberto
BMW R 310 GS
GASGAS TXT 300

Offline Max

  • Hero Member
  • *****
  • Post: 514
    • Mostra profilo
Re: Si fa presto a dire "OLIO"
« Risposta #2 il: 02 Ottobre 2010, 22:00:34 »
 smbrv Alex  :)

Se posso, aggiungerei di mio solo un particolare, che vale soprattutto per motori mono/bicilindrici raffreddati ad aria.

La scelta di un olio, oltre a quanto descritto sopra, è in funzione dell'uso al quale lo specifico propulsore sia destinato e peculiari caratteristiche costruttive.

Mi riferisco soprattutto alle tolleranze del gruppo termico, giri massimi di rotazione e rapporti di comprssione adottati in sede di progettazione.

L'utilizzo di olii "spessi" o ad alta viscosità (20W/50 - 20/60) sono indicati in meccaniche tranquille, propense a girar basse, con una tolleranza tra pistone/cilindro >= a 5 centesimi, utilizzo di pistoni a mantello lungo e rapporto di compressione non superiore a 9,5:1.
La contestuale adozione di fasce elastiche in acciaio duro, atte a compensare il "lasco" della tolleranza prevista, provoca però una maggior produzione di calore tra le parti in attrito (fasce/canna cilindro), che viene in parte mitigata dall'utilizzo dei sopracitati lubrificanti "spessi"; discorso inverso per i motori prestazionali, aventi livelli superiori di compressione relativa, con distribuzione multivalvole, minor tolleranza del gruppo termico e adozione di pistoni a mantello basso e "durata prestabilita".     

N.B.: E' cmq cosa buona e giusta accorciare le tempistiche di sostituzione del lubrificante, qualora lo stesso sia l'unico olio atto a lambire cambio/gruppo termico/frizione. ;)   
« Ultima modifica: 02 Ottobre 2010, 22:07:05 da Max »
Il "richiamo della strada" è stato troppo forte ...e via di motard (KTM 950 SM ...my orange bull).

Offline alex

  • Global Moderator
  • Hero Member
  • *****
  • Post: 29864
  • Quartier del Piave (TV)
    • Mostra profilo
Re: Si fa presto a dire "OLIO"
« Risposta #3 il: 02 Ottobre 2010, 22:21:24 »
e allora perchè mai l'Aprilia, per la mia che non è proprio un catenccio con tolleranze in decimi e un rapporto di compressione di 13,2:1 prescrive (non lo consiglia, lo prescrive) un olio Racing 4T da 10W/60?  sm17
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
SWM RS 500 R

Offline Valchisun

  • Moderatori
  • Hero Member
  • *
  • Post: 30772
    • Mostra profilo
Re: Si fa presto a dire "OLIO"
« Risposta #4 il: 02 Ottobre 2010, 22:24:16 »
Non parliamo di oli ad alte prestazioni, perche' e' un problema frequente sui motori moderni, dove viene prescritto l'utilizzo dei multigrado Sae 10/60 come sulla SD, di questo passo faranno degli olii da 0/200, sono olii che hanno la consistenza dell'acqua fresca, il motore li' fa' uscire da tutte le parti, raschiaolio compresi, praticamente funzionano a miscela, altro che Euro 3....Il problema che adottare degli olii dalla maggiore consistenza, o addirittura usare dei semi-sintetici manderebbero in crisi la pompa olio, meglio evitare e rassegnarsi, tanto per lo scarso uso che si fa' della moto stradale, diamo dei soldi ai petrolieri, poverini, ne hanno giusto bisogno.... :'(

Ktm Super Duke 1290 R

Offline Max

  • Hero Member
  • *****
  • Post: 514
    • Mostra profilo
Re: Si fa presto a dire "OLIO"
« Risposta #5 il: 02 Ottobre 2010, 22:27:07 »
e allora perchè mai l'Aprilia, per la mia che non è proprio un catenccio con tolleranze in decimi e un rapporto di compressione di 13,2:1 prescrive (non lo consiglia, lo prescrive) un olio Racing 4T da 10W/60?  sm17

Se posso, aggiungerei di mio solo un particolare, che vale soprattutto per motori mono/bicilindrici raffreddati ad aria. sm51

e nel tuo caso d'utilizzo, ci vedrei meglio un olio di sintesi per motori da competizione leggermente più fluido, tipo il Motul 300V Competition 15W/50 ;) ...provalo ...ti assicuro che non grippi :)
« Ultima modifica: 02 Ottobre 2010, 22:41:43 da Max »
Il "richiamo della strada" è stato troppo forte ...e via di motard (KTM 950 SM ...my orange bull).

Offline alex

  • Global Moderator
  • Hero Member
  • *****
  • Post: 29864
  • Quartier del Piave (TV)
    • Mostra profilo
Re: Si fa presto a dire "OLIO"
« Risposta #6 il: 02 Ottobre 2010, 23:14:26 »
certo, certo!  sm13 mah, grippare non direi proprio... sai che? per 2 euro al litro 2 volte l'anno (ossia 5 euro in tutto) continuo col /60...
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
SWM RS 500 R

Offline Max

  • Hero Member
  • *****
  • Post: 514
    • Mostra profilo
Re: Si fa presto a dire "OLIO"
« Risposta #7 il: 02 Ottobre 2010, 23:40:05 »
certo, certo!  sm13 mah, grippare non direi proprio... sai che? per 2 euro al litro 2 volte l'anno (ossia 5 euro in tutto) continuo col /60...

e poi dicono dei liguri ... smcon
Il "richiamo della strada" è stato troppo forte ...e via di motard (KTM 950 SM ...my orange bull).

Offline alex

  • Global Moderator
  • Hero Member
  • *****
  • Post: 29864
  • Quartier del Piave (TV)
    • Mostra profilo
Re: Si fa presto a dire "OLIO"
« Risposta #8 il: 06 Ottobre 2010, 09:52:09 »
Intanto ho scoperto una prova laboratorio "casereccia" che compara gli oli motore più diffusi:
Castrol Power Racing
Bardahl XTC-C60
Motul 300V

E' alquanto "naif", condotta in ambiente "colorito" ma interessante ai fini di farsi una idea.

http://www.youtube.com/watch?v=oaIbOTKtE1Q  Parte 1a

http://www.youtube.com/watch?v=S9TAGO1T7fE  Parte 2a

Mi chiedo quale possa essere il misterioso "antiattrito con nanotecnologie" di cui parlano.... sarà il comune PTFE che ormai viene additivato più o meno da tutte le Case ai lubrificanti per alte prestazioni?
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
SWM RS 500 R

Offline Max

  • Hero Member
  • *****
  • Post: 514
    • Mostra profilo
Re: Si fa presto a dire "OLIO"
« Risposta #9 il: 06 Ottobre 2010, 19:29:28 »
Mi chiedo quale possa essere il misterioso "antiattrito con nanotecnologie" di cui parlano.... sarà il comune PTFE che ormai viene additivato più o meno da tutte le Case ai lubrificanti per alte prestazioni?

Lasciando indagini approfondite del caso al buon Sergio, penso sia proprio come dici tu sm13

ricordo ancora la latta tonda da chilo del vecchio Castrol GP che mettevo nel K100RS (nera opaco con tricolore in diagonale trasversale); riportava la fantomatica dicitura with liquid tungsten sm17
Il "richiamo della strada" è stato troppo forte ...e via di motard (KTM 950 SM ...my orange bull).

Offline alex

  • Global Moderator
  • Hero Member
  • *****
  • Post: 29864
  • Quartier del Piave (TV)
    • Mostra profilo
Re: Si fa presto a dire "OLIO"
« Risposta #10 il: 07 Ottobre 2010, 10:34:39 »
A meno di ulteriori iabolanti additivi che non conosco, non sono certo pochi i perchè della scelta quasi totale del PTFE:
Possiede in assoluto il minore coefficiente di resistenza all'attrito, lo 0,01   sm13
Possiede una stabilità termica che varia da -29° a +300°C --> ossia nulla pr lo scambio termico, ma sufficiente per il cambio.
Possiede un'elevatissima resistenza al logorio ed agli agenti atmosferici (e questo ci interessa molto, specie a chi ha l'alberino che lascia passare acqua)  sm25
E' impermeabile all'acqua, quindi non é idrosolubile
Possiede elevatissime proprietà di anti - aderenza (é diverso dall'antiattrito, quindi risparmiatevi di dire che l'ho messo due volte) *
E' inerte, ovvero non reagisce con nessun'altra sostanza. Quindi è anche stabile.

Mi pare abbastanza comprensibile il perché sia tanto usato, no?
Inoltre che fa, sto PTFE? Si piazza a contatto con le superfici metalliche e lì resta per un sacco di tempo, riempendo le microasperità che trova. E qui nasce l'unica tra le controindicazioni: essendo comunque materiale solido, se va bene per certe parti, per contro alla lunga può intasare i condotti, specie nei sottosquadra o nei punti di turbolenza dei flussi.

*= scusate, pensavo di essere su un altro Forum  :D
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
SWM RS 500 R

Offline Max

  • Hero Member
  • *****
  • Post: 514
    • Mostra profilo
Re: Si fa presto a dire "OLIO"
« Risposta #11 il: 07 Ottobre 2010, 12:54:58 »
Possiede, possiede, possiede ... smcoo

Va bene Alex ...siamo daccordo ....guarda che nessuno aveva messo in discussione le divine doti del PTFE, eh?  sm682

Erano le micromolecole di tungsteno in forma liquida, tanto decantate nel vecchio Castrol GP, che non mi avevano mai convinto smcon
Il "richiamo della strada" è stato troppo forte ...e via di motard (KTM 950 SM ...my orange bull).

Offline alex

  • Global Moderator
  • Hero Member
  • *****
  • Post: 29864
  • Quartier del Piave (TV)
    • Mostra profilo
Re: Si fa presto a dire "OLIO"
« Risposta #12 il: 07 Ottobre 2010, 13:17:50 »
azz.. ma che egocentrico, Max!  ;D
Mica l'ho dedicata a te sta cosa, mi sono andato ad approfondire le caratteristiche del PTFE ed eccole qua  sm13

Che poi vantarsi di averlo è come quella casa di deodoranti che adesso sta facendo girare un commercial dove osanna il fatto di avere il pantenolo nella formula. Come tutti!  :o
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
SWM RS 500 R

Offline Valchisun

  • Moderatori
  • Hero Member
  • *
  • Post: 30772
    • Mostra profilo
Re: Si fa presto a dire "OLIO"
« Risposta #13 il: 07 Ottobre 2010, 21:31:06 »
Anche la Bardhal decanta il Fullerene come molecola antifrizione, sia per l'olio da miscela che per l'olio motore 10 W 30 che ho messo nel carter della Gas Gas da enduro! Dopodiche' ho capito perche' e' un olio anti-frizione, difatti la frizione mi ha mollato nella prima "scaldata" in un pezzo dove mi si e' piantata la moto e dove ho dovuto "sollecitare", ma neanche piu' di tanto, la parte in causa! Adesso ho messo il 10 W 30 della Motorex, perche' non sono riuscito a reperire il Motul, poi vi diro' (se mai usero' ancora l'enduro....  smsorr)!
L'olio Bardhal da miscela e' un olio densissimo,sembra della colla, se la miscela la fai al 2%, sei "finito", anzi, e' "finita" la lana di vetro del silenziatore.....
Avevo anche provato l'Htx della Elf, un olio da 40 Euro al chilo, soltanto che e' un olio utilizzato dai kart, su motori che vanno quasi a 20.000 giri, sulle moto e' un po' sprecato, anche li' bisognerebbe "osare" a fare la miscela al 1%.... :-\

Ktm Super Duke 1290 R