Neve splendida, candida, fredda e inconsistente, neve di marzo destinata a svanire in fretta lungo la strada e poi nei prati, neve che provvisoriamente ricopre le forme, le siepi, gli alberi e i sentieri, ne arrotonda le linee senza definirne i limiti, neve che libera lo spirito e accarezza l’inconscio, che bagna un poco gli occhiali e il naso e poi si schiaccia inesorabilmente sotto il peso delle ruote che avanzano, neve che impregna i pantaloni, i guanti e ogni altra cosa che ho indosso forzando il calore corporeo, neve che definisce le orme e lascia segnato il percorso, individua il passaggio di piccoli animali invisibili e di altre ruote che mi precedono in modo altrettanto misterioso, ma resta lieve, cade sottile, ammortizza il rumore e ovatta il suono dello scarico, a tratti vola mentre accelero e ricade come una candida piuma che ondeggia, come i miei pensieri liberi volteggia in migliaia di fiocchi, come sogni reconditi scaturisce dal nulla, ricopre i percorsi conosciuti e trasforma le immagini più consuete, ammanta di aria fina la voglia d' avventura che s' accompagna agli occhi curiosi, al desiderio di evadere e percorrere luoghi ignoti e lontani, si mescola ai gelidi brividi di freddo e passione, io con la mia moto nel silenzio del freddo su questo manto candido posatosi in una notte…