E la Moto Vor ve la ricordate?

[sgnaus]

I miei sono post che rimangono impressi.....

sì è vero: tu resti impresso (spero non sui muri...) 
comunque io ho frequentato il russiglione per una quindicina d'anni, quando ci andai la prima volta nel 91 mi pare, c'erano tre tipi di moto che andavano per la maggiore in quella zona della francia: i mobilette elaboratissimi, tutti di derivazione motobecane; le nude tipo cb 500 o xj 600 (erano in pratica le moto più diffuse) insieme alle supermotard, nella cilindrata da 50cc fino alle dual 600c modificate, erano mezzi con cui i proprietari ci andavano al lavoro e al mare, ci facevano di tutto compreso l'enduro e io sospettavo fossero bravi perchè sulla spiaggia chilometrica di port la nouvella, su cui ci si può andare con qualunque mezzo anche ora, anche d'estate, loro andavano con le gomme lisce e non sembravano avere problemi di sorta. certo erano moto bruttine forte, questo è da dire, però andavano di gran moda e i francesi sapevano usarle al meglio

[Valchisun]

In Francia, anche nelle zone vicine al confine italiano, ho sempre visto delle tipologie di motociclistii ben diversi da quelli nostrani, il motard (nel senso di motociclista e non di supermotard...)utillizza ancora adesso Suzuki Bandit e vecchie Yamaha Fzr  600 o mille, vecchie Cbr Fireblade, abbigliamento anni ottanta, dove sul nero della pelle imperano ancora le strisce verdi o viola di moda a quei tempi, i caschi, quasi tutti Shark, sono pezzi da museo, ci sono ancora delle vecchie Xt 600 e dei Kawasaki Klr con le ruote da 17", le leggi sulla motorizzazione in Francia concedono di girare con delle moto legate con il filo di ferro, le targhe scritte con il pennarello evidenziatore su un pezzo di cartone che in genere e' nascosto sotto al parafango posteriore, si vede che si vergonano tanto che sono fatte male quelle targhe....Non sto' esagerando, "loro" girano proprio cosi'.....
Ma se ti ferma la Gendarmerie in genere ti fanno piangere e se fai una contravvenzione ti dicono:"il faut pajer tout de suite" se no vai via a piedi.....

[alex]

Discorso targhe a parte, che solo in Grecia e in Francia è ammissibile in quei termini, un po' in tutta Europa la situazione è un po' quella che avevamo in Italia "quando eravamo ragazzi"   (dire cose del genere mi fa stare malissimo!) ossia che quella che si possedeva era la "nostra moto" e si pensava a divertirsi con quella. Le nuove uscite si guardavano, magari si desideravano, ma poi si usciva con quella che avevamo. L'importante era andare in moto, non con cosa.
E gli europei preferiscono moto magari meno belle, ma in grado di garantire un sacco di chilometri e in ogni condizione, e preferibilmente per tanti anni. Poi ovviamente non mancano le eccezioni. In Baviera per esempio sono molto più "italiani" degli austriaci.
Insomma fighetti come noi

[Enzo]

Nel 2004 ho provato per una giornata una VOR 450 full Ohlins , non mi aveva fato una grande impressione . Però esteticamente  non mi dispiaceva .

[Bikerider]

I miei sono post che rimangono impressi.....
Comunque l'idea della moto da supermotard low cost i francesi l'avevano gia' messa in piedi da un pezzo: fino a qualche anno fa' era una tradizione andare all'Alp d'Huez (famosa arrivo di tappa del Tour de France), una rinomata localita' sciistica francese abbastanza vicina al confine italiano di Claviére a pochi chilometri dalla Val Chisone, per parecchi anni si disputava la tappa del Campionato Europeo di Super Motard, allora i piu' forti piloti erano proprio i transalpini, Boris Chambon ed Eddy Seel fra i piu' famosi, dopo la gara piu' importante c'erano le gare minori dove le moto erano dei cross con i cerchi da motocross e le gomme non tassellate apposite, il tutto per mantenere i costi della classe entry level i piu' bassi possibili!
Ovviamente gia' allora le moto ufficiali erano a livello della Moto Gp o poco meno, allora il supermotard era in piena ascesa anche da noi come popolarita' e diffusione, era  veramente spettacolare per i traversi continui delle moto in ingresso ed in uscita di curva, era impressionante vedere Eddy Seel che entrava in curva con la moto completamente sdraiata per terra e con entrambe le ruote che scivolavano in staccata:

Son proprio i Francesi gli inventori del "Motard", che è nato dalla strada, dai ragazzi che dotavano le proprie enduro di gomme stradali per divertirsi anche su asfalto.

P.S. Eddy Seel è Belga, pur se di lingua francese.

[Valchisun]

Allora Boris Chamobn altra icona del supermotard francese degli anni novanta, et voila' le roy de la glisse:




ai tempi della Suzuki Dr z Sm 400, con cui si permise il lusso di vincere una gara indoor di supermotard a Bercy: