Autore Topic: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)  (Letto 9263 volte)

Offline steu

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Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
« il: 07 Agosto 2012, 14:30:43 »
Ciao a tutti, so di toccare un argomento rovente ma oggi mi sono imbattuto in questo sito
http://www.kaps.it/index.php?lng=it&p=guida&art=27 e non ho potuto trattenermi dal mandare una e-mail al sig. Kaps... sm91
NO DICO SIAMO ARRIVATI AL DELIRIO!!!! UNA RACCOLTA FIRME PER CHIEDERE LA CHIUSURA DEI SENTIERI.... cito dal volantino "non ci si può permettere che per “divertimento” si vanificano gli interventi di manutenzione"... ma scusate ma gli escursionisti "a piedi" in montagna ci vanno per lavoro o per divertimento???

Posto la mia E-mail nella speranza che tutti insieme si riesca in qualche modo ad essere un minimo più informati e rappresentati

Buon giorno, ho sbirciato il sito e complimenti a parte, una cosa proprio non riesco a capirla, perchè state portando avanti, in questi termini, una battaglia contro l'utilizzo dei sentieri da parte delle moto.
La montagna è di tutti e sempre con massimo rispetto ed educazione può e deve rimanere disponibile a tutti.
Ci sono già numerose leggi e regolamenti che vanno ciecamente in quella direzione. Bisognerebbe invece di colpire indiscriminatamente la categoria fare le opportune distinzioni... una tra tutte potrebbe e dovrebbe essere tra le persone educate e quelle maleducate (e queste purtroppo ci sono anche tra i "pedoni"). Parlo da trialista e da amante della montagna, si deve trovare un compromesso e consentire l'accesso ai percorsi in alcune fasce orarie, in alcuni giorni, facendo delle tessere, contribuendo al mantenimento e al rilevamento dei sentieri, ecc... Benchè comprenda che il comportamento di alcuni enduristi (non me ne vogliate) contribuisca a diffondere un’immagine dannatamente sbagliata del motoalpinismo, mi sembra un po' presuntuoso arrogarsi il diritto di godersi la montagna negando a tutti gli altri di farlo come preferiscono. Molte comunità montane traggono anche dei benefici economici dal turismo “a motore” e in alcuni casi (purtroppo ancora pochi) si è giunti ad interessanti risultati, ad esempio nel Canavese e in Val Chisone. Vorrei invitarLa ad una manifestazione trialistica autorizzata in montagna per farLe vedere come i sentieri, a seguito del passaggio di qualche centinaio di moto, non riportino il minimo danno anzi, molti sentieri sono stati riaperti al transito proprio grazie al gran lavoro fatto dai moto club che organizzano queste manifestazioni.
Cordialmente La saluto
Stefano
GAS GAS TXT 300

Offline trialperibosky

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Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
« Risposta #1 il: 07 Agosto 2012, 15:43:04 »
Ciao,

Vista la tua educata lettera, non ho voluto essere da meno ed anche io ho inviato il mio commento al sito da te citato! :PDT_Armataz_01_37:

Facciamoci sentire e facciamo capire che non siamo la causa di tutti i mali.

Vorrei fare presente a tutti che molto spesso i sentieri di montagna sono mantenuti aperti proporio dallo sporadico passaggio di moto da trial/motoalpinismo che limitano la crescita di erbe ed arbusti sul sedime del sentiero e lo mantengono pulito, cio' e' valido specialmente sui sentieri dove il passaggio di pedoni e' limitato. La presenza di qualche maleducato tra i motociclisti non deve portare ad azioni di chiusura contro tutta una categoria. Io sono stato a Pragelato in occasione di una manifestazione che ha coinvolto circa 150 moto da trial su di un percorso autorizzato e posso assicurarle che al passaggio degli ultimi ( tra i quali vi ero io) i sentieri risultavano perfettamente integri.
Scagliarsi contro una categoria generalizzando rischia di vanificare ogni sforzo, e' come se la gente che abita la montagna volesse chiudere il passaggio ai turisti perche' qualcuno lascia in giro la spazzatura, le sembra ragionevole?
Con i migliori saluti,

Stefano
Beta Evo 300

cassio

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Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
« Risposta #2 il: 08 Agosto 2012, 00:28:18 »
tempo perso, fanno demagogia e basta

kappa

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Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
« Risposta #3 il: 08 Agosto 2012, 09:04:20 »

Si credono padroni dei sentieri al pari di quelli che vanno a distruggerli con la moto.

Offline trialperibosky

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Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
« Risposta #4 il: 08 Agosto 2012, 09:13:44 »
Eh,eh, lo so che e' tempo perso, tuttavia io credo che a queste persone che credono di rappresentare il mondo intero, faccia bene vedere che c'e' almeno un po' di gente che non la pensa come loro.
Beta Evo 300

Offline alex

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Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
« Risposta #5 il: 08 Agosto 2012, 09:41:52 »
Questo è giustissimo. Purtroppo, uno solo viene sempre ignorato da un sodalizio composto da milioni di persone.  :tim:
Se poi queste pensano anche di aver acquisito un diritto assoluto..beh occorre combattere almeno in forze.
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
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Offline menca

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Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
« Risposta #6 il: 08 Agosto 2012, 10:19:38 »
tempo perso, fanno demagogia e basta

Straquoto! ........  :OK:

Offline lumauno

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Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
« Risposta #7 il: 08 Agosto 2012, 17:48:53 »
Qua da noi (in Trentino), siamo oltre. La Forestale ha iniziato ha multare i rampichini (in un occasione nel basso Sarca, l'altra non me la ricordo). Siamo oltre...

Offline marc59

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Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
« Risposta #8 il: 22 Agosto 2012, 23:46:23 »
quì finisce che vendo la moto, faccio la licenza, mi compero un fucile e vado ad accoppare i cinghiali, attività altrettanto deprecabile agli occhi degli ambientalisti, con una sostanziale differenza, paghi i dovuti balzelli e non ti rompono i c@@@@@@@ :72:

fatevi un giro su YouTube alla voce hunting, altrochè il segno dei tasselli da trial sù per un sentiero  sm409
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Offline alex

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Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
« Risposta #9 il: 22 Agosto 2012, 23:50:23 »
se avessi visto quel che fanno i boscaioli in pieno parco dello stelvio, altro che 50.000 enduro!  sm409
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kappa

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Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
« Risposta #10 il: 22 Agosto 2012, 23:54:43 »
quì finisce che vendo la moto, faccio la licenza, mi compero un fucile e vado ad accoppare i cinghiali, attività altrettanto deprecabile agli occhi degli ambientalisti, con una sostanziale differenza, paghi i dovuti balzelli e non ti rompono i c@@@@@@@ :72:

Sbagli di grosso invece, io conosco molto bene i cacciatori di cinghiali, informati e vedrai che non ti conviene.   :OK:
« Ultima modifica: 22 Agosto 2012, 23:56:32 da dani »

Offline marc59

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Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
« Risposta #11 il: 22 Agosto 2012, 23:58:44 »
in che senso scusa......
Yamaha WR 250 F

Offline steu

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Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
« Risposta #12 il: 23 Agosto 2012, 11:46:23 »
Per chi avesse voglia di leggerla sotto posto la risposta di Kaps, in merito alla questione CAI. Tutto sommato sono opinioni condivisibili benchè un tantino "estreme". Passi la questione dei solchi sui sentieri (enduristi permettendo) ma quella sul rumore e la salvaguardia della fauna mi sembra un po' esagerata, via non penso che il periodo di riproduzione del cuculo montano o del cinghiale d'altura sia poi così disturbato da orde di trialisti inferociti..... mi sembra che si stia un po' uscendo dal seminato e poi fosse solo questo il problema basterebbe indicare il periodo "sensibile" di riproduzione e magari evitare di girare mentre il ginghiale si Tr...ba la cinghiala  :hehe:
battute a parte penso che forzatamente con il tempo bisognerà andare sempre più verso moto più silenziose, magari munite di ignettori (no oil) e forse (case costruttrici permettendo) elettriche. Nel frattempo dovremmo sforzarci tutti di essere sempre educati e rispettosi durante le escursioni perchè ogni volta che qualche motoalpinista si comporta male (specialmente incrociando pedoni o ciclisti) ne paghiamo le conseguenze tutti, insomma abbiamo una reputazione da costruire e difendere. In merito alla campagna "adotta un sentiero montano" come proposto dal CAI io sono disponibile a parlarne magari a livello di motoclub o associazione, ecc...
Saluti Stefano


Salve Stefano, grazie per aver condiviso le tue opinioni con me in merito a questo argomento... ovviamente come potrai immaginare non sei stato il solo a farlo e, come ho fatto per altri tuoi "colleghi", voglio approfondire la mia presa di posizione nei confronti dei mezzi motorizzati sui sentieri a fondo naturale in genere con pochi e accennati punti.
Innanzitutto, parto dall'ovvio, mi pare opportuno specificare che ai sensi della Legge Regionale 32/1982 art.11 comma 1 e 2, la percorrenza di itinerari a fondo naturale è espressamente vietata ai mezzi motorizzati, con lo scopo proprio di tutelare l'ambiente ovviamente nel suo aspetto ecologico e non legato all'utilizzo... questo è il punto più realistico della questione e normalmente termino il mio discorso qui... ma vorrei farti perdere 2 minuti in più per farti riflettere su alcuni argomenti che chiarificano il perchè...

Premetto che sono al corrente delle diverse scuole di pensiero tra trialisti e motoescursionisti, argomento di acceso dibattito con alcuni miei amici qualche tempo fa... ma i punti che seguono purtroppo non trascendono dall'una o l'altra categoria.

1- Percorrenza di terreni ad esempio come quello della parte superiore della Grand Hoche sopra Beaulard, costituito da calcari finissimi, oppure in zone particolarmente impervie e di substrato più o meno incoerente, di certo risentono tantissimo delle inevitabili smosse del terreno che si provocano specialmente nei tornanti ove, anche un minimo solco causato dalla ruota che nella curva è meno carica, comporta, con le successive piogge, la formazione di un solco sempre maggiore che ridurrà rapidamente la vita del sentiero faticosamente creato dal lavoro di molte braccia molti decenni fa... e, ripeto, sul versante di fine pietraia della Grand Hoche tale fenomeno è particolarmente evidente... ma ne è un semplice e minimo esempio di tutto il catalogo, anche fotografico e video, di cui dispongo.

2- Se un sentiero si perde e quindi tende a scomparire è semplicemente perchè  la sua percorrenza non è più d'interesse da parte della maggior parte delle persone e ritengo quindi che non debba per forza essere continuamente riaperto a meno di casi eccezionali o di sentieri inseriti a Catasto Sentieri (L.R. 12/2010) che comunque interdisce ancor di più l'utilizzo di mezzi a motore sugli stessi.

O per lo meno, se a qualcuno interessa che quel dato sentiero continui ad esistere, se ne faccia carico poichè come ben sai, comuni, province ed altri enti negli ultimi anni, per decisioni politiche assurde fanno decisamente fatica a star dietro a situazioni ben più gravi e urgenti di questa (pulizia sentieri) proprio per la mancanza di fondi... anche per questo il cai, nei mille volti e considerazioni belle e brutte di cui gode, in molti casi ha organizzato gruppi di volontari che adottano un sentiero da mantenere pulito...

3- per pulire bene un sentiero dalle frasche pietre etc... ci vuole ben di più che uno o più passaggi in moto (ho fatto manutenzione sentieri in valli di lanzo per parecchio tempo e credimi so esattamente cosa voglia significare)

ora non devi fraintendermi e quindi considerarmi un Uomo di Legge e basta... sono anche una persona con qualche competenza in materia di ecologia nel vero senso del termine ovvero lo studio dell'ambiente e delle relazioni che intercorrono tra gli esseri viventi, mi spiego meglio; non ti sembra che fauna e flora siano già abbastanza stressati e relegati in ambienti sempre più miseri e ai confini marginali, proprio dal nostro modo invadente di colonizzare il territorio? Io credo di sì e penso sia innegabile da parte di chiunque quindi dammi una ragione del perchè, anche lì, in montagna dove hanno potuto trovare faticosamente rifugio dalla pianura ormai devastata, noi dobbiamo portare rumore (ricorda che i decibel che emette la tua moto sono percepiti in maniera eccezionalmente maggiore di quello che possa sentire tu o io), gas di scarico e disturbo solo per diletto nostro?

Potrà sembrarti un aspetto marginale ma ti assicuro che non lo è affatto... specialmente perchè la maggior parte delle persone non si ricorda neppure che esistano periodi in cui specialmente la fauna vive momenti molto delicati (per esempio in primavera ci sono specie che nidificano o comunque si riproducono) che non devono essere in alcun modo squilibrati... e ritengo che un motore a scoppio che passi anche ad alcune decine di metri da una tana, nido o quant'altro possa arrecare altroché disturbo... probabilmente anche l'abbandono della sede riproduttiva e il rischio di contribuire alla messa in pericolo di quella specie... e nella maggior parte dei casi ripeto senza volerlo fare apposta ma solo per caso e per non averci riflettuto su...

.. e questa è la ragione vera per la quale in teoria i mezzi motorizzati sono proibiti in ambienti naturali.

Quindi Stefano, scusami se mi son dilungato troppo... e ti ringrazio se mi hai letto sin quaggiù... rifletti su questi punti... vai pure in moto ma non su sentieri o in mezzo al bosco che è troppo delicata credimi... o per lo meno frequenta solo i percorsi delle carrozzabili militari sterrate, giustamente aperte al transito motorizzato ove il disturbo è, per lo meno, contenuto (sia per chi a piedi non ha voglia di incrociare qualcuno in moto sia soprattutto per l'aspetto ecologico di cui ti accennavo in precedenza), in val di susa/chisone/zona di confine ne abbiamo circa 720km... da 300m di susa ai 3000 dello chaberton...

spero di aver chiarito qual è il motivo reale di una mia/nostra netta presa di posizione in merito all'argomento.

Cordialmente ti saluto, alla prossima!

GAS GAS TXT 300

lazzaro54

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Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
« Risposta #13 il: 23 Agosto 2012, 12:14:50 »
con gente così non sto nemmeno a discutere .....
se loro non percorrono un sentiero perchè non hanno alcun  interesse è giusto che tale sentiero si chiuda naturalmente, fa niente se può essere utilizzato per altri scopi .... i padroni della montagna sono loro ....

 alla fine certe volte, vedendo di recente i telegiornali, penso che questa gente si meriti incendi, catastrofi, frane e quant'altro viene proposto  in questo periodo ....
il bosco cresce e cade incontrollato, non c'è più nessuno che lo controlla, lo cura e lo pulisce e così il primo rogo trova sterpaglia con cui è facile attecchire, il primo acquazzone porta a valle gli alberi caduti e al primo ostacolo fanno diga e l'acqua straripa e fa un disastro che neanche 123.456.789 moto da trial che passano tutte assieme in un sola giornata sarebbero in grado di fare ...
io spesso percorro sentieri in cui non incontro anima viva, gli animali semplicemente si spostano e poi li ritrovi il giorno dopo nello stesso punto, probabilmente sono più intelligenti di certi esseri umani che si fanno le seghe mentali sulla riproduzione del cinghiale che invece tromba alla grande  e se ne fotte di tali disquisizioni ....

per anni, quando facevo enduro, siamo stati vessati nel parco dell?olona (allora non ancora parco) da Rangers, Guardia nazionale e GEv che ci rompevano i coioni ..... per cosa? per una traccia in un bosco larga 50 cm ..... andate a vedere ora che razza di ferita hanno provocato per fare la Pedemontana ..... lunga per chilometri, larga 300 metri .....

ma che annassero a ....................

kappa

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Re: Motoalpinismo e CAI (tasto dolente!!!)
« Risposta #14 il: 23 Agosto 2012, 12:38:27 »
...
io spesso percorro sentieri in cui non incontro anima viva, gli animali semplicemente si spostano e poi li ritrovi il giorno dopo nello stesso punto, probabilmente sono più intelligenti di certi esseri umani che si fanno le seghe mentali sulla riproduzione del cinghiale che invece tromba alla grande e se ne fotte di tali disquisizioni ....


 :PDT_Armataz_01_37:

Non so se qualcuno di voi ha fatto mai caso ai nidi che ci sono lungo l'autostrada, o a tutti quegli uccelli che nidificano in città. Se leggete bene il Signore ritiene che il rumore del moto "possa" arrecare disturbo ed usa la parola "probabilmente".
In ogni caso, tutte le opinioni sono degne di rispetto e tutti possono sollevare dubbi, quello che talvolta mi irrita è solo la supponenza di sentirsi nel pieno diritto di imporre le proprie ragioni come verità assoluta. Oppure sentirsi superiori ad altri nei propri diritti, come quello che va a piedi su una carrareccia e non ha voglia di incrociare qualcuno in moto, ma stattene a casa tua allora, se frequenti un luogo pubblico ed aperto al traffico, devi essere disposto ad accettare gli altri.
« Ultima modifica: 23 Agosto 2012, 13:02:44 da dani »