Autore Topic: Enduristi Trializzati  (Letto 8938 volte)

cassio

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Re: Enduristi Trializzati
« Risposta #30 il: 12 Ottobre 2010, 23:33:42 »
Io quoto quel che ha scritto madmax , senza avere un passato da endurista , ma semplicemente perche' mi piaceva andare in montagna senza rompere le balle a nessuno ho iniziato a seguire i pastori e pian piano mi sono appassionato.
Per la mia piccola esperienza vedo dei locals nel paesino dove giro che ogni tanto per fare i sganassoni prendono le enduro e si vanno a schiantare con gioia nelle mulattiere, fanno 1/5 dei sentieri che faccio io e si prendono X madonne dagli escursionisti che incrociano , non riassestano MAI un sentiero e dopo un annetto vendono la moto.
Certamente non sono tutti cosi, ma purtroppo essendo di moda e relativamente piu' facile rispetto a un trial la gente che acquista e approccia con l' enduro è in n° 10/1 rispetto al trial idioti compresi.

Poi c'è un piccolo aspetto di base che viene tralasciato ma che secondo me influisce tanto sulle menti di che sputtana l'enduro :di base è uno sport contro il tempo (in gara certamente , ma gli emulatori sono tanti) mentre il trial è basato sull'abilita, sulla tecnica e sulla destrezza.
Ora non voglio criminalizzare nessuno ,  secondo me ci sono aree geografiche e morfologie di terreno dove non rovini nulla e altre piu' sensibili dove purtroppo lasci segni che ci mettono anni per riassestarsi, sta' all' intelligenza delle persone rendersene conto , perche' bisogna convivere con tutti quelli che fruiscono del territorio.
E chi organizza una manifestazione lo sa perfettamente , perche' per avere (e sopratutto riavere) le autorizzazioni devi essere serio e credibile, e poi bastano 10 idioti su 400 per mandare a puttane lavoro di mesi.

kappa

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Re: Enduristi Trializzati
« Risposta #31 il: 13 Ottobre 2010, 09:12:32 »
Sicuramente l'idea di un tesserino, da richiedere e pagare alle comunità montane o chi per loro in modo da avere un fondo per la sistemazione del territorio, non e' nuova. Certamente però e' irrealizzabile perchè prevede tutta una burocraziae soprattutto un dispiego di forze per il controllo da parte delle autorità che per loro è molto più semplice proibire, d'altraparte credo che non sia gradito nemmeno dalla maggioranza dei praticanti perchè la regolarizzazione non favorisce chi e' propenso a fare "terra bruciata" infischiandosene dei divieti. Secondo me dovremmo prendere esempio dai cacciatori:
Sono riuniti in associazioni, hanno un tesserino che gli permette di accedere a determinate zone, osservano chiusure stagionali ecc.
Naturalmente dovrebbe essere la Federazione a muoversi ed il Legislatore a stabilire regole certe, ma in questo paese dove non siamo capaci nemmeno di "buttare" fuori da un stadio 4 teppisti, sperare nella creazione di regole certe per la convivenza e la   
difesa del suolo è una utopia colossale.

gianni

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Re: Enduristi Trializzati
« Risposta #32 il: 13 Ottobre 2010, 09:13:16 »
concordo anche io con Cassio e Madmax56...
La filosofia di approccio ad un sentiero di un endurista, anche il più "biologico" prevede un'andatura che la stessa moto ti "porta" di avere!
Sia per le caratteristiche del mezzo che per la potenza di cui dispone!
Ci sono luoghi dove i segni del passaggio sono meno evidenti...e quindi meno dannosi: per quello che ho potuto vedere in Sardegna, ad esempio, forse anche per un numero ancora limitato di praticanti, i "danni" provocati dalle moto da enduro sono davvero minimi, se di danni è lecito parlare.
Nei pochi giri che ho potuto fare in 1 anno di T-Ride, che tra l'altro non è la più enduristica delle moto, mi sono reso conto che quello non era il modo di continuare a fare fuoristrada, specie quando le uscite erano con altri enduristi!
La moto da trial la ritenevo un po' troppo "specializzata x le zone" e poco incline a trasferimenti o lunghe percorrenze...per limitare questi "difetti congeniti" ho scelto una moto meno esasperate in quel senso...e per ora ne sono molto contento, anzi entusiasta! :-*
Ho avuto l'opportunità di frequentare luoghi che prima evitavo per non procurare danni ad altri...e a me!
E spero di avere in questo modo un approccio meno invasivo dei luoghi che frequento, anche perchè i segni che lascia una moto da trial sono solo l'impronta delle gomme dove c'è un po di fango...
smche Gianni smche

kappa

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Re: Enduristi Trializzati
« Risposta #33 il: 13 Ottobre 2010, 09:28:01 »
I segni delle ruote per terra di per se non arrecano danno, anzi contribuiscono talvolta a tenere pulito il sentiero che poi viene utilizzato da tutti. Il danno avviene quando un grandissimo numero di moto passa nello stesso punto scavando solchi profondi che se non sistemati alle prime pioggie vengono trasformati in canali.
So di apprestarmi a dire una cosa impopolare ma osservando la mia zona i danni maggiori risultano dalle Motocavalcate e dalle gare (quest'anno nel raggio di 50 km c'e' stato il motorally, 2 campionati regionali di enduro, una gara nazionale di regolarità GR5, 2 motocavalcate ed e gara di trial   ;D )
Per assurdo durante l'anno si vieta il passaggio a singoli escursionisti motorizzati e si da il permesso per una gara di 400 moto che scavano solchi pazzeschi.

Offline alex

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Re: Enduristi Trializzati
« Risposta #34 il: 13 Ottobre 2010, 10:12:14 »
provo a riassumere, ditemi se faccio giusto:
- i cretini endurizzati.. Verissimo. E' il punto che a mio modo di vedere rritengo cruciale. Questi si debellano solo col controllo specifico, che però è difficile sia per il luoghi "del crimine" sia per la esiguità delle FF.OO. in genere, che comunque è meglio che facciano altro o comunque non solo questo. Qui si andrebbe a parare per congetture fantasiose, che potrebbero vedere le Case coinvolte in un training etico-comportamentale quando vedono una moto... lo vedo possibile chessò, in Svezia, qui da noi non so perché ma mi vien da ridere.  Più facile che, come detto, sia la Federazione a muoversi. Idea: vuoi fare uscite nei boschi? Ti iscrivi alla Federazione. Con quell'atto assumi l'impegno a comportarti in una certa maniera. Se sgarri tutela zero e repressione massima. Niente tessera, niente giochini. Il peggio è che la piaga vera non sono i ragazzini: quelli con un cazziatone spesso e volentieri tornano anche a posto. Ma gli stimati professionisti, la confraternita degli amiconi non cresciuti a 50 anni, quelli non sono certo come quelli che ci sono qui nel Forum  ;D Basta leggere SE, senza chiaramente fare di tutta l'erba un fascio, altrimenti si criminalizzerebbe il più bello (nonostante le magagne) e completo luogo di partecipazione sul web esistente in Italia.
- diversità locali. Giustissimo anche questo. Qui siamo a livelli di antropizzazione della montagna che supera ben di molto lo scempio che possono fare le ruote artigliate. Per contro esistono ancora in Italia delle vere e proprie oasi da tutelare, ma non con Legambiente, proprio a livello comportamentale e di sfruttamento del territorio stesso. Per evitare che succeda come qui da me: la limitazione vera infatti sta nell'aver concesso l'uso esclusivo di risorse di tutti a favore di pochi. Quei pochi sono i viticultori (ormai ci troviamo viti anche nei gerani sul balcone di casa) e i proprietari di fondi con bosco ad alto fusto, che si son fatti i consorzi, che a loro volta si son fatti fare le strade dalla Comunità tutta, che poi hanno limitato l'accesso a chi possiede un pezzo di terra. La cosa pubblica viene gestita in modo privato. Magico Nordest... Poi ci sarebbe il solito antipatico discorso delle due o più misure usate nell'appilcare il rispetto delle normative nazionali, ma qui non mi addentro perchè ognuno ha la sua territorialità e la sua concezione in merito. Ed è giusto così. Però esiste.
- Differenze del terreno. Cassio ha messo lì una cosa semplice ma vera, poi giustamente ripresa dagli interventi successivi. Ogni parte del territorio ha le sue caratteristiche. Qui attorno per esempio ci sono posti (parlo di quelli consentiti perchè vado solo lì) dove il tassello non riesce nemmeno ad affondare. Tutto quel che si fa è una spolverata in apertura, e tocca imparare a viaggiare come se stessimo correndo sul banco di una pizzeria, non so se avete presente: marmo sotto e una spolverata di farina sopra. Danni zero. Ma dove c'è terra grassa, o argilla, lì è sicuro che un pneumatico da enduro fa "la canala". Però niente più di quel che fa un temporale. Insomma è un'altro discorso complesso e molto di facciata, se così posso dire.
- Andatura Rock e andatura Zen. Le caratteristiche dei mezzi usati sono davvero tanto diverse. L'enduro per andare ha bisogno di gasssss, altrimenti o pistona o proprio non va su. Questo, abbinato alla differenza di cilindrata ed alla rapportatura, fa fare rumore e genera velocità. Inoltre chi va piano si gode gli screenshot che dona la natura, in trasferimento è più rilassato e può guardarsi attorno con tutti i benefici del caso. Io per queste cose vado a piedi zaino in spalla, ma non necessariamente tutti devono scindere la pasione per la moto e quella per la full immersion in un ambiente quasi integro. Non nascondo, per via del mio distinguo, che quando sono in montagna a piedi trovarmi una moto sul sentiero ... rompe anche a me. Non per la moto in sé, mi pare ben chiaro, ma perchè so che lì una moto, di principio, o solo per legge, non ci dovrebbe stare. Quindi la differenza mi pare alquanto labile e soggettiva, ed è territorio minato da affrontare con le dovute cautele.
- Enduro, una moto più facile. Anche questo è vero, perchè stiamo parlando di escursionismo e di transito su strade a fondo naturale. E quindi la tecnica di base per stare almeno in piedi per il 95% del tempo è molto più ridotta. Stiamo parlando di usare una moto al 30% del potenziale che può esprimere. In sostanza, per avere qualcosa di più facile bisognerebbe metterci le rotelle della Peg Perego. La cosa cambia quando si incontra il gruppo di cui ai punti precedenti (i Guerrieri strafottenti): lì diventa difficile e la tecnica limitata porta a veri scempi. Questo è il primo atteggiamento da sanzionare, ma anche da biasimare senza remore ogni volta che si può. Basti pensare ai quaddisti, che senza un differenziale sono sempre a manetta.
- le Cavalcate. Amate dai Panzer della domenica, odiatissime da chiunque altro. Sono il marketing perverso dell'enduro che piscia controvento. Quel che si vede in modo lampante e con diffusione di massa. La peggior politica e il più plateale degli autogol. Una fonte di alimentazione per un Motoclub a scapito della disciplina stessa. Ditemi che altra funzione possono avere le Cavalcate ed io cercherò di capire.
- i Percorsi autorizzati. Previsti dallo stesso CdS, vanno identificati e destinati all'uso da parte della amministrazioni locali. Al loro posto si fa di tutto e di più, e chi paga sono i cittadini e i motoescursionisti. I barbari ci vanno lo stesso, senza targa, a manetta e alla faccia di tutti gli altri. Auspicare l'applicazione di una imposizione per legge Nazionale, qui da noi è come aspettare Godot.... troppi interessi di campanile.
Dimentico altro?
« Ultima modifica: 13 Ottobre 2010, 10:44:52 da alex »
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cassio

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Re: Enduristi Trializzati
« Risposta #35 il: 13 Ottobre 2010, 10:45:28 »
. Non nascondo, per via del mio distinguo, che quando sono in montagna a piedi trovarmi una moto sul sentiero ... rompe anche a me. Non per la moto in sé, mi pare ben chiaro, ma perchè so che lì una moto, di principio, non ci dovrebbe stare.

scusa alex, ma qua non ci siamo proprio: se io riesco ad arrivare in un posto dove tu non riesci , non è colpa mia , sarebbe grave se io ci andassi rovinando il posto, ma se di danni non ne arreco che fastidio ti do?
Personalmente ritengo piu' fastidioso scansarmi da dietro una curva appena sento il rumore di un enduro che marcia a 60/70 kmh specie se sono con mia figlia e arrampicarmi al volo su una riva per non rischiare di venire travolto.
Viviamo nel troppo benessere , e dobbiamo imparare molta civilta' e tolleranza

matty-78

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Re: Enduristi Trializzati
« Risposta #36 il: 13 Ottobre 2010, 11:01:52 »
60 /70 all'ora!!
e chi incontri ahola!!! :) :)

Offline alex

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Re: Enduristi Trializzati
« Risposta #37 il: 13 Ottobre 2010, 11:06:35 »
scusa alex, ma qua non ci siamo proprio: se io riesco ad arrivare in un posto dove tu non riesci , non è colpa mia , sarebbe grave se io ci andassi rovinando il posto, ma se di danni non ne arreco che fastidio ti do?

Non riesco?  ;D Forse.
In ogni caso, è certo che lì dove dico io è vietato. Quello mi rompe, e basta. E vietato significa per le enduro come per le trial. Che poi le trial ci vadano è un altro discorso, e la tolleranza non mi pare applicabile. O tutti o nessuno. Giusto?  ;)
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cassio

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Re: Enduristi Trializzati
« Risposta #38 il: 13 Ottobre 2010, 11:10:20 »
se dovessi andare solo dove è consentito o avrei venduto la moto 15 anni fa o sarei emigrato in altri stati

kappa

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Re: Enduristi Trializzati
« Risposta #39 il: 13 Ottobre 2010, 11:20:40 »
Concordo con il riassunto di Alex e provo a riassumere brevissimamente anche io in soli 3 punti.

In ogni comprensorio si dovrebbe stabilire e segnalare le zone dove non e' permesso andare in moto.
Il permesso può essere anche stagionale per terreni o per altre esigenze particolari legati alla flora e fauna, alla caccia o all'agricoltura e magari diversificato per tipologia di moto.

Massimi controlli sul comportamento, sull'accesso al territorio e sulla moto in regola (restrizione su gomme, fumosità e rumore) e massime "legnate" a chi tragredisce.

Massima ristrettezza nei permessi su gare e motocavalcate (queste ultime le abolirei) con obbligo di ripristino di eventuali danni
(non con la solita cauzione come avviene ora)


Offline madmax56

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Re: Enduristi Trializzati
« Risposta #40 il: 13 Ottobre 2010, 12:18:27 »
ciao.
una buona cosa l'ha scritta cassio; l'endurista per sua indole e formazione e come peraltro per il rallista (endurista su quattro ruote!!) effettivamente vive le uscite come una corsa contro il tempo, parlo di chi magari corre, esce in moto per mantenere ed incrementare il passo che poi lo aiuterà nelle competizioni. per gli altri, solo spirito di competizione..
idem per quanto riguarda gli scarichi, guardacaso chi corre quasi mai toglie il dibikiller dal silenziatore, ben sapendo che non è aumentando il livello dei decibel che si aumenta la resa del mezzo ed il passo del pilota.   nella maggioranza dei casi, il mezzo va meno e diventa meno gestibile con i conseguenti risultati.  non guardiamo le moto da motocross, su pista è completamente diverso.
andrebbe anche aperta una parentesi per le cavalcate, io ho partecipato a qualcuna di queste manifestazioni e personalmente sarei concorde se gli organizzatori non facessero partecipare tutti quei piloti che si presentano con moto " rombanti", ma si sa, il potere del soldo.....
comunque, non tutto è da buttare nell'endoro, come non tutto è oro nel trial, quello che manca è il senso di responsabilità sia da parte di noi motociclisti sia anche da parte dei comuni, stato ecc.
non sono solo i motociclisti che rovinano i sentieri, abbandonano rifiuti, ecc; ci sono i turisti, i cacciatori, i biker, .... tutti contribuiscono, ma i "motodotati" sono sempre indicati come quelli che inquinano e deturpano e francamente nessuno ha mai fatto nulla per provare il contrario.
anni fa a bergamo era stato segnato un giro fattibile con le moto enduro, comprendeva tratti famosi della valli bergamasche, il magnolini per intenderci. è stato aperto per un anno poi chiuso per i soliti motivi, danni, incuria e sconfinamenti sui prati.
noi, non paghiamo tasse, licenze, permessi come i cacciatori fanno, per cui non siamo autorizzati a percorrere i sentieri, se ci proponessero di pagare un tot per poter girare nella tal zona, quanti di noi lo farebbero e quanti ci andrebbero comunque senza sborsare un euro con i più disparati motivi???????????
e qui termino.
salute a tutti.
max
 smbrv smbrv smbrv
" yo, soy mi mala suerte"

kappa

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Re: Enduristi Trializzati
« Risposta #41 il: 13 Ottobre 2010, 12:43:41 »
noi, non paghiamo tasse, licenze, permessi come i cacciatori fanno, per cui non siamo autorizzati a percorrere i sentieri, se ci proponessero di pagare un tot per poter girare nella tal zona, quanti di noi lo farebbero e quanti ci andrebbero comunque senza sborsare un euro con i più disparati motivi???????????

Questo è un punto importantissimo da valutare.

In ogni caso io non farei la distinzione fra Trialisti o Enduristi, ma essendo questo un forum di motoalpinismo si deve parlare di Motoalpinisti con moto da trial e Motoalpinisti con Moto da Enduro.
Io ad esempio sono possessore di una moto da Enduro perchè in rapporto al territorio nel quale vivo è il mezzo che si presta meglio alle mie attuali escursioni ma non sono un Endurista, anni fa prediligevo uscite in terreni più impervi più impervi ed allora avevo una moto da Trial, probabilmente anche ora se abitavo in zone diverse e più montane avrei avuto una moto del genere senza per questo essere un Trialista.
Morale? Ogni Motoalpinista deve anche valutare la tipologia di moto da utilizzare in base al territorio che frequenta ed alle proprie capacità  ;D


lazzaro54

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Re: Enduristi Trializzati
« Risposta #42 il: 13 Ottobre 2010, 12:44:13 »
60 /70 all'ora!!
e chi incontri ahola!!! :) :)

Ahola no, ma io quando enduravo con l'Husky 125 spesso mettevo la 5° o la 6° .... dato che il 125 deve frullare in alto, vedi tu a quanto potevo andare .......

oggi ho smesso e mi diverto di più  a fare ercorsi tipo quelli di lunedì scorso ....
« Ultima modifica: 13 Ottobre 2010, 12:46:54 da lazzaro54 »

Offline ilario

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Re: Enduristi Trializzati
« Risposta #43 il: 13 Ottobre 2010, 13:44:53 »
Ragazzi gradirei che si ritornasse a parlare di motoalpinismo e si smettesse di portare avanti questa sterile guerra tra enduristi e trialisti a chi ce l'ha
piu' enduro ;)
Siamo tutti nella stessa M.
Se non ci diamo una regolata e non incominciamo a darci da fare le nostre dispute diventeranno pura accademia.
Ci cancelleranno!
Vediamo di essere piu' creativi e propositivi cercando di indirizzare le nostre energie nel proporre soluzioni e nel cercare di diventare piu' credibili nei
confronti degli altri fruitori della montagna e delle istituzioni.
Buon Forum.

Claudio.

Offline menca

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Re: Enduristi Trializzati
« Risposta #44 il: 13 Ottobre 2010, 13:53:49 »
Per cui chiedo a chi lo ha fatto, a chi sta pensando di farlo, a chi ha un amico che "ha saltato il fosso" (ma non più in moto  ;D) cosa spinge questa tendenza.
A me viene solo in mente che può essere strettamente collegata a una regionalità che determina una scelta, in qualche modo palese vivendo in quel contesto (ad esempio mi viene in mente che l'entroterra ligure è più percorribile con un trial/trail piuttosto che con una enduro gara da 450cc) oppure a politiche di conservazione del territorio iù o meno penalizzanti. sarà vero?  sm17

Mi sembra che la domanda all'inizio del post era questa ........... chi è passato dall'enduro al trial ........ e perchè!!  sm29 :-[ :-[ :-[