E' indubbio che la Ducati non sia in forma (per usare un eufemismo) pero' Valentino dovrebbe spiegarci anche perche' almeno in prova arriva sempre dietro ai suoi compagni di marca e spesso con un distacco significativo. Sono il primo a credere che il suo livello di performance sia superiore a quello che esprime oggi pero' non puo' (e non deve ) neanche nascondersi dietro i suoi trascorsi.
Quando il servile Beltramo gli chiede se ci sono idee per migliorare una Ducati, ormai davvero incompatibile con la sua guida, abituata allo "stile delle moto nipponiche" come Honda e Yamaha, lui risponde: "Tu hai qualche idea? Io no". Inutile star lì a menarla, che vada, approdando in altri jappo-lidi sarà (forse) in grado di ripetersi al meglio. Una Ducati non èuna Yamaha, per quanto ci si sforzi di renderla tale. Se vuole una guida fatta alla Yamaha, che ne cerchi una. Ma mi sa che le porte sono tutte chiuse, e rimarrà dove sta. Però Audi non tollererà le manfrine che si son fatte finora.