Autore Topic: Abbiamo già una occasione  (Letto 8923 volte)

gianni

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Re: Abbiamo già una occasione
« Risposta #30 il: 25 Maggio 2012, 07:55:14 »
...sembra simile alla storia del conc. Yamaha dove ero stato io...mi ha proposto una moto usata perfetta e tagliandata sull'annuncio...ma da mettere a posto quando sono andato per prenderla!
Inoltre quando mi ha visto deciso, ha avuto pure la faccia tosta di aumentarne il prezzo di 600 euri!  sm409

Morale: era marzo... e la moto è ancora lì, ogni tanto riappare l'annuncio su moto.it  sm414  sm419

Offline alex

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Re: Abbiamo già una occasione
« Risposta #31 il: 25 Maggio 2012, 08:44:27 »
peccato, a volte uno trova la moto che fa per lui e deve rinunciarci perchè la approssimazione e la furberia dei venditori sopera di gran lunga il tollerabile...  :tris:
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Offline kermit

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Offline Valchisun

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Re: Abbiamo già una occasione
« Risposta #33 il: 25 Maggio 2012, 13:14:48 »
Anche la Ktm si attacca al treno con la loro "presunta" garnazia di tre mesi, o un mese come dicono, digli che provino ad andare davanti ad un giudice di pace e poi vedi cosa gli rispondono...Tutti i  prodotti venduti nella Comunita' Europea hanno due anni di garanzia, strozzature tolte o non tolte! sm13

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Offline diegog

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Re: Abbiamo già una occasione
« Risposta #34 il: 25 Maggio 2012, 13:25:22 »
Anche la Ktm si attacca al treno con la loro "presunta" garnazia di tre mesi, o un mese come dicono, digli che provino ad andare davanti ad un giudice di pace e poi vedi cosa gli rispondono...Tutti i  prodotti venduti nella Comunita' Europea hanno due anni di garanzia, strozzature tolte o non tolte! sm13
hai perfettamente ragione,  e  aggiungo un paio di cosette che pochi sanno:
la vendita dell' usato da parte di un concessionario, o comunque commerciante, ha  durata di due anni, a meno che non venga esplicitamente dichiarata e  firmata da entrambe le parti (  venditore ed acquirente)  e ridotta ad un anno.
Lo stesso  discorso vale per  la vendita da parte di  privato,  che se non espressamente dichiarata la formula di " visto e piaciuto"  mantiene la garanzia alla durata di anni 1.

Online Lamberto

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Re: Abbiamo già una occasione
« Risposta #35 il: 25 Maggio 2012, 14:18:15 »
Di solito la dicitura "visto e piaciuto" viene indicata in fattura, quindi un privato dovrebbe fare una apposita scrittura.
Poi mi sembra strano che un privato debba rispondere con una garanzia, se è scaduta quella del costruttore il nuovo acquirente si arrangia.
Penso a buonsenso piuttosto il contrario, se voglio, io privato, dare una garanzia la scrivo e non è tacita come per un commerciante.
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Offline Zenith

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Re: Abbiamo già una occasione
« Risposta #36 il: 25 Maggio 2012, 19:25:21 »
Occhio in particolare alle garanzie sugli usati proposte da certi venditori.. di fatto si tratta di polizze assicurative che valgono pressochè niente, al momento del bisogno ve ne accorgereste subito. Piuttosto che pagare 500 euro in più preferisco tenermeli e darli ad un avvocato se ce ne sarà davvero bisogno  :sig:
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Offline diegog

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Re: Abbiamo già una occasione
« Risposta #37 il: 25 Maggio 2012, 22:07:04 »
Di solito la dicitura "visto e piaciuto" viene indicata in fattura, quindi un privato dovrebbe fare una apposita scrittura.
Poi mi sembra strano che un privato debba rispondere con una garanzia, se è scaduta quella del costruttore il nuovo acquirente si arrangia.
Penso a buonsenso piuttosto il contrario, se voglio, io privato, dare una garanzia la scrivo e non è tacita come per un commerciante.

VENDITA DI PRODOTTI USATI DA PRIVATO A PRIVATO
E' invalso spesso l'uso, nella vendita fra privati, di escludere la garanzia del bene.
Tale patto, a differenza di patti simili stipulati fra consumatori e venditori professionali, risulta possibile e valido, siccome non contrario a norme imperative inderogabili.
Pertanto, pur essendo prevista la garanzia anche per la vendita fra privato e privato, la stessa può essere espressamente esclusa in modo legittimo con un adeguato patto ovvero con una esplicita precisazione del venditore.
Se invece manca tale patto (cioè se la garanzia non è espressamente esclusa) dovrebbero valere le regole che seguono.
Per un oggetto usato, in base all’art. 1491 cod. civ., deve considerarsi esclusa la garanzia per vizi della cosa se al momento del contratto l’acquirente conosceva, o anche solo poteva facilmente con diligenza conoscere, i vizi della cosa stessa (vizi riconoscibili), salvo in tal caso che il venditore abbia espressamente dichiarato (e con ciò garantito) che la cosa era esente da vizi.
Di norma nella vendita dell’usato, specie fra privati si utilizza invero molto spesso la dizione “visto e piaciuto” che vale come limitazione (od esclusione) della garanzia per vizi, se non addirittura come almeno tacito riconoscimento che non vi sono vizi palesi né facilmente riconoscibili e che quindi per il bene, essendo accettato così come si trova, è esclusa la garanzia -.
Altrettanto sarà esclusa la garanzia, di nuovo art. 1491 c.c., non solo laddove venga pattuita la clausola “visto e piaciuto” e comunque non vi siano vizi noti o riconoscibili, ma altresì nei casi in cui i vizi non noti derivino in seguito al naturale stato di vetustà del bene e non già da vizi occulti o nascosti dal venditore, od a maggior ragione da fatti accidentali (cadute ecc...)
Viceversa la garanzia dovrà considerarsi vigente e valida laddove il venditore compia atti (come il ritiro o la riparazione del bene) che comportino, pur tacitamente, il riconoscimento dei vizi della cosa venduta ex art. 1495 c.c., così come accade per le cose nuove, e che siano quindi incompatibili con l’intenzione di respingere la pretesa del compratore o di far valere l’esclusione della garanzia o la decadenza della stessa. (Cass. 1561/97).
Da ultimo, anche nel caso di vizi facilmente riconoscibili, in presenza di una specifica assicurazione sull’assenza dei vizi stessi da parte del venditore, che determini un particolare affidamento nel compratore che si induce (ad es. ) a soprassedere all’esame della cosa e quindi a scoprirne gli eventuali vizi, permarrà l’obbligo di prestare la garanzia anche sull’usato, come del resto previsto dalla già ricordata ultima parte dell’art. 1491 c.c. (dichiarazione espressa, eventualmente spontanea e convenzionale, del venditore dell’esclusione della presenza di vizi) (Cass. 18352/04).
Altrettanto in tema di garanzia per vizi della cosa venduta, l'occultamento degli stessi, per assumere rilevanza, deve consistere non nel semplice silenzio serbato dal venditore, ma in una particolare attività illecita, funzionale, con adeguati accorgimenti, a nascondere il vizio della cosa.
In conclusione per le vendite fra privati vale la regola della conoscenza e riconoscibilità dei vizi, restando a carico dell’acquirente quelli noti o anche solo riconoscibili, specie se viene specificata la condizione (pur generica) “visto e piaciuto” (nel senso che attesta che l’oggetto non tanto è indenne da vizi, ma che è stato verificato e che è indenne da vizi palesi o con normale diligenza riconoscibili), mentre al contrario in genere restano a carico del venditore i vizi occulti o non riconoscibili, o peggio volutamente nascosti.
Poi stabilire in concreto se i vizi fossero o meno riconoscibili, per un normale utente non esperto, diventa però attività alquanto tecnicamente e giuridicamente difficoltosa, fino al punto che è invalsa la prassi che il vizio non noto (diciamo così, riconoscibile o meno che fosse) resta a carico dell’acquirente, salvo che il venditore per sua volontà e spontanea correttezza non voglia tenere fede ad un obbligo meramente morale e non giuridico, come tale non sussistente né coattivamente esercitabile.
Sull’usato quindi il rischio dei vizi grava di fatto sull’acquirente, salvo che venga contrattualmente pattuita per scritto una volontaria e per sé non dovuta garanzia.
Diversamente resta la regola che la cosa usata è sì garantita, però non per vizi noti o (ed è qui il vero nodo) facilmente riconoscibili.
Ma chi fissa quando sono tali ? Le parti di comune accordo e con il buon senso, oppure il giudice con la propria esperienza ovvero avvalendosi della collaborazione di un tecnico, sempre che il valore del bene renda consigliabile affrontare costi, tempi e rischi di un contenzioso giudiziale ovvero di un più abbordabile e meno oneroso contenzioso in sede stragiudiziale (conciliazioni).

kappa

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Re: Abbiamo già una occasione
« Risposta #38 il: 25 Maggio 2012, 22:18:33 »
Tutto vero. in ogni caso per evitare rogne io ho sempre preferito acquistare mezzi nuovi ma soprattutto vendere i miei mezzi usati ad un concessionario (inteso come azienda e quindi come persona giuridica) che in tal modo si appropria dei rischi della garanzia nei confronti dell'acquirente.

Offline Valchisun

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Re: Abbiamo già una occasione
« Risposta #39 il: 25 Maggio 2012, 23:07:53 »
Comunque scomodare un avvocato e soprattutto pagarne una parcella di solito "salata" per un problema su una moto, direi che sarebbe proprio da evitare, la moto dev'esse un gioco ed un divertimento, le grane le lascerei alla vita "normale".....Un concessionario che si comporta male si da' il martello sulle p..e da solo, con il passa parola fra clienti credo che non convenga neppure a lui, specie di questi tempi!
Comunque, tornando alla disscussione di partenza, vedo che adesso l'attenzione sulla Ktm Free Ride si e' spostato sull'interesse riguardante la Free Ride di seconda mano, e' cio' dice gia' tutto!
Direi che la Ktm ha posizionato la moto su una fascia di prezzo "impensabile" per gli ipotetici acquirenti di quella moto, prevedo futuri riposizionamenti di prezzo, anche se il listino 2013 la da' a 7.500 Euro piu' immatricolazione, ma mi sa' che non durera' molto quel listino....

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kappa

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Re: Abbiamo già una occasione
« Risposta #40 il: 25 Maggio 2012, 23:27:30 »
A fine estate tireranno le somme, ma al momento mi sembra destinata ad un bel ridimensionamento.

Io, molto modestamente, mi sentirei di proporre alla ktm due modifiche sostansiali da fare "in corsa"

1) prezzo sotto i 6.000,00 €
2) sospensioni, magari più economiche, ma "adeguate" alla destinazione del mezzo.
3) non suggerire ai concessionari di dire che è un mezzo per "iniziare" oppure per un pubblico femminile.
4) e poi ... per piacere!! quella baggianata del tagliando dopo un'ora di funzionamento!

In poche parole mi sembra che la dirigenza ktm abbia avuto la fantasia sufficiente per concedere la produzione di questo
mezzo proposto da alcuni "vecchi" del team, ma che poi commercialmente non abbiano "le palle" di sdoganarlo veramente
per paura che faccia concorrenza ai mezzi da enduro che fino ad ora gli hanno dato da mangiare.
Gli stessi concessionari sembrano titubanti, troppo occupati a coltivarsi la loro clientela (inaspettata fino a qualche anno fa)
e soprattutto impauriti verso tutto quello che è sintomatico di nuovo e di cambiamento.
Forse, come ho letto su qualche rivista, dovevano puntare su una vera moto da trial racing e buttarsi alla conquista di una
nuova serie di clientela e di rivenditori.
« Ultima modifica: 25 Maggio 2012, 23:30:47 da kappa »

Offline Valchisun

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Re: Abbiamo già una occasione
« Risposta #41 il: 25 Maggio 2012, 23:38:30 »
A quanto ho letto in giro sui vari forum, altri acquirenti di Free Ride lamentano problemi di valvole mal regolate, ecco perche' "salta" fuori la storia del primo tagliando dopo soltanto un'ora di utilizzo!A quanto detto da questo utente, le moto escono dalla linea di montaggio con il gioco valvole completamente sballato, dice che aveva tre valvole su quattro senza gioco, e la cosa puo' portare alla bruciatura delle valvole stesse....Adesso la fasatura delle valvole viene accertata tramire la diagnostica su pc collegata alla moto! :73: Ma non era meglio provvedere gia' in fase di montaggio della moto in linea di produzione che fare tutto quel cinema? sm41 sm41 sm41

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