Il progetto e la evoluzione della Ossa 280 I.e. e' cosi' "intrigante" che provo ad analizzare il perche' quello moto eserciti un fascino del tutto particolare su tutti o quasi i trialisti!
La Ossa e' la prima motocicletta di produzione di serie ad adottare l'iniezione indiretta del carburante, soltanto la Bimota 500 V 2 e lo scooter 50 Aprilia D-Tech possono vantare l'utilizzo dell'iniezione elettronica, anche se nel caso dell'Aprilia era montata su un scooter ed utilizzava un brevetto messo a punto dall'australiana Orbital con iniezione diretta con pompa di lavaggio, mentre la Bimota utilizzava un'iniezione elettronica che non venne mai messa a punto perfettamente dopo la prima versione prodotta in soli 150 esemplari, l'iniezione elettronica venne abbondonata per un piu' affidabile sistema a carburatori tradizionali!
Qundi a tutti gli effetti la Ossa puo' vantare il primato della prima motocicletta di produzione di serie ad adottare effettivamente un'iniezione elettronica del carburante realmente funzionante, il sistema adottato e' prodotto dalla giapponese Kokusan, e' un sistema ad immissione indiretta, in pratica la miscela aria-benzina viene immessa non nella camera di scoppio, ma nel carter pompa tramite le lamelle di aspirazione tradizionali, alla stregua di un normale carburatore!Un grande lavoro di sviluppo e' stata eseguito sulle mappature che regolano sia l'anticipo dell'accensione che l'immissione del carburante, l'iniezione elettronica permette di "lavorare" in modo piu' specifico sulle prestazione del motore, variando l'erogazione della potenza e della coppia motrice con delle mappature differenti scaricabili da un normale pc tramite una normale connessione Usb!
Un'altra caratteristica della ciclistica della Ossa e' che il serbatoio non e' posizionato nella posizione canonica ma e' posto nel trave in alluminio discendente sotto al cannotto di sterzo, variando la disposizone dei pesi ed il baricentro della moto, al posto del serbatoio e' stata posizionata la scatola filtro in posizione molto alta a prova di guadi edi infiltrazioni d'acqua!
Un'altro must della Ossa e' l'adozione di un'unita' ammortizzante posteriore della Ohlins che adotta in esclusiva per il trial il sistema Ttx, che consiste nell'utilizzo di passaggi olio in tubi concentrici al posto delle lamelle tradizionali, tale sistema garantisce un rendimento costante delle prestazioni dell'ammortizzatore anche in presenza del calore del vicino tubo di scarico!
Tutto questo "ben di Dio" rende l'Ossa 280 I.e. una moto dalle notevoli prestazioni e soprattutto la rende una moto "facile" anche per l'utilizzo amatoriale o motoalpinistico, le caratteristiche di guida piu' evidenti sono un avantreno molto "piantato" che contribuisce a rendere la moto stabilissima, il posteriore della moto e' leggerissimo ed aiuta moltissimo nella risalita dei gradini, anche di quelli piu' alti, nel contempo l'ammortizzatore Ohlins contribuisce a rendere la moto un capolavoro di aderenza e trazione anche sui terreni piu' viscidi ed in presenza di fango, il motore fa' la sua parte, per la eccezzionale dolcezza e regolarita' di erogazione della potenza e della coppia motrice, l'iniezione elettronica rende la carburazione perfetta ed esente da ingolfature a qualsiasi quota ci si possa trovare, viene consigliato l'utilizzo della miscela allo 0,7% di olio,un'altra caratteristica del motore della Ossa e' l'allungo pressoche' "infinito", ci si puo' permettere di tenere una marcia, anche corta e di fare un salitone ripidissimo senza problemi, adesso nella seconda versione sono praticamente scomparsi i difetti presenti inevitabilmente sulla prima versione, direi proprio che e' o.k.!
Certo che quella Factory....
E poi anche la sua progenitrice, la Ossa 250 Mick Andrews Replica si distingueva dalle altre concorrenti per essere una moto leggera ed innovativa, proprio come quella attuale
:
Questa e' la seconda versione del 1974:
