Autore Topic: GRAHAM JARVIS  (Letto 5439 volte)

Offline madmax56

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Re: GRAHAM JARVIS
« Risposta #15 il: 30 Settembre 2010, 10:57:50 »
ciao.
non sono proprio concorde con te al 100% che i possessori di ktm siano dei talebani; se ti ricordi bene, ed io ho vissuto quegli anni di gare enduro, negli anni 90, c'è stata una regressione delle vendite di questa marca, coincidente sia con l'arrivo delle giapponesi, sia con i problemi congeniti dei modelli messi in commercio; cadeva la valvola dello scarico nel cilindro, con i conseguenti risultati; erano moto con ciclistica simile ad un cancello se paragonate alle giapponesi, erano fragili i cambi, ...; risultato, l'azienda è stata sul punto di chiudere.
in quegli anni, tutti guardavano le jap,  io compreso, come le migliori moto da enduro ( io parlo di enduro perchè ci ho corso solo per 18 anni, compresi tre enduro del touquet fatti con ktm ed honda), non considerando e soprassedendo a tutti quelli che erano e sono stati fino ad oggi i problemi del trasformare una moto da motocross in una da enduro, infatti c'è stata una proliferazione di particolari aftermarket che permettevano di rendere queste moto più fruibili per l'uso in fuoristrada ( non parlo di plastiche od accessori estetici, parlo di rapporti al cambio, di tarature e modifiche ai carburatori, di modifiche al generatore elettrico, di sostituzioni dei silenziatori per rientrare nelle fonometriche, ...) , nessono ricorda quanto è bello ripartire in mulattiera con una moto la cui prima marcia ha un rapporto moooolto lungo? un utente qualsiasi quando acquistava una jap, era all'inizio della strada, c'era da configurare la moto per l'uso che si voleva intrapprendere, da qui spese, spese, spese....
invece, guardacaso, se acquistava un ktm aveva un mezzo con una configurazione già molto molto vicina a quella ottimale per una moto da enduro ( cambio approppriato, sospensioni morbide ( forse qualche volta anche troppo!), impianto elettrico giusto, inclinazione forcelle più umana, in poche parole come già scritto: una moto da enduro.
questo succede a mio parere perchè le case giapponesi non prendono in considerazione il mercato enduro europeo, si basano sulle esigenze del mercato usa, dove puoi correre con praticamente qualunque moto.
poi, se vogliamo parlarne, ci sono tutte le altre masche di moto enduro, italiane e non, ho provato ad acquistare in passato una moto italiana ( husvarna te410), motore fantastico, finiture scarse, assemblaggio sufficiente, costo dei ricambi allineato, disponibilità..... boh! se ti va bene domani, se ti va male .....  io parlo di un modello degli anni passati ora non so! comunque, la gente ricorda e quando deve acquistare trae le conclusioni.
se ad oggi nelle gare enduro il colore predominante è l'arancio, ci sarà pure un motivo! oppure siamo stati tutti ipnotizzati dal colore e dal marketing?
ultima mia moto ktm450 exc 2007, prossima mia moto ktm250 exc 2t, non mi sento un talebano, dopo 15 moto di varie marche ( solo moto enduro, le altre non le conto) sono arrivato alla considerazione che sia meglio acquistare un prodotto certo, sfruttabile e commerciale,con tutti i suoi difetti che acquistarne uno  o iperperformante ma poi all'atto pratico solo fonte di grattacapi od uno altrettanto godibile ma poi non più vendibile.
penso di aver reso l'idea del mio pensiero, sicuramente sarà si scontrerà con il pensiero di altri ma penso venga condiviso da altrettanti, del resto cento teste cento pensieri...
saluti.
max.
 ;) :) ;)
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Offline alex

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Re: GRAHAM JARVIS
« Risposta #16 il: 30 Settembre 2010, 11:25:35 »
Beh, con te non mi scontro di sicuro, conosci il perchè delle tue scelte e tra le righe che ho scritto si legge bene che dietro a un marchio ci dev'essere, cosa che KTM ha, assistenza affidabilità e specificità, altrimenti il castello lo costruisci sulla sabbia  ;D
I talebani cui mi riferisco sono quelli che hanno preso arancione perché vince, perchè ce l'hanno quelli più tosti del gruppo, perché puoi guardare dall'alto chi fa la cavalcata col WR telaio aciaio del 2005 (senza sapere che quello lì di cavalcate ce ne farà altre 100) insomma quello dell'ultima ora, che sta più sui forum che in sella (come me  ;D) che difende una scelta anche a toni alti e quindi non è convinto nemmeno lui.
In fondo stavo per comprare Kappa anche io, avevo pensato bene di rinchiudermi nell'ambito delle mie colline per chiudere la carriera in modo più semplice e divertente con un 300 o un 400. Poi son passato avanti a un concessionario, ho visto una cosa strana e assurda, e non ho saputo, per mio temperamento, rinunciare a qualcosa di fuori dagli schemi, una sfida che mi ha portato a stravolgere i miei concetti, i miei luoghi del delitto, il mio modo steso di guidare.
Perchè volevo kappa? Perchè, come dici tu, fa moto da cross e fa moto da enduro. Non targa le moto da cross, insomma. Non ècertamente l'unica, dobbiamo esserne consci, ma nella mia testolina era l'unica che mi assicurasse, o che mi desse buona possibilità, di esserci anche domani, visti i chiari di luna che ci sono in giro.

Per concludere: la 250 la prenderai 2010 (che ha sconti belli importanti) o 2011? Insomma principalmente, se ricordo giusto: 5 o 6 marce?
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
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Offline Lamberto

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Re: GRAHAM JARVIS
« Risposta #17 il: 30 Settembre 2010, 12:05:40 »
La 250 bisognerebbe prendere la 2011, per le sei marce e soprattutto per un motore più sfruttabile a tutti i regimi, poi, ma questo è marginale, ha il motorino di avviamento che ora interessa a pochi perchè è ancora un relativa novità, quando sarà più conosciuto dalla platea degli enduristi vedrai che senza motorino saranno pochi a volerla.....è una questione di abitudine, attenzione non ho detto necessità!

Relativamente a quanto diceva Madmax sono fondamentalmente d'accordo con lui, perchè dopo aver avuto 14 KTM nella mia vita sono certo che questa casa fabbrica moto adatte per l'enduro come nessun altro, anche se con difetti dal mio punto di vista endemici.
Poi ho comperato anch'io giapponese, un esempio ? 2 XR 250, 4 DR 350, 1 WR 400, 2 WR 250 telaio in ferro e 2 WR 250 telaio in alluminio, poi altre moto italiane o europee (GASGAS/TM ecc.), li sono d'accordo con te Alex, una WR ti da la garanzia di aver una moto super affidabile, robusta, che quando la rimonti non devi bestemmiare per avvitare le viti però ritengo che solo Yamaha ha fatto moto che siano compatibili con il nostro enduro le altre case giapponesi.....si, giusto la serie X della Honda ma è meglio stendere un velo pietoso perchè ho amici che hanno avuto sia la 250 che la 450 e non le ricomprerebbero più.

Nello svariato mondo degli enduristi ci sono purtroppo anche quelli da bar, ne conosco uno che tutti gli anni compra uno o due modelli di KTM nuovi e spende "come minimo" altrettanta cifra in power parts e lui è felice così....cosa volete farci!
Una volta è uscito con noi e non riuscendo a salire su una mulattiera sono tornato indietro per portargli su la moto e mentre salgo sulla sua meraviglia mi aprostrofa con "cavolo Lamberto ma dove mi hai portato! Qui si scalda il motore, la frizione e si consumano le gomme!" lo guardo male e gli rispondo "stiamo facendo enduro caro mio, o per caso questo gioiello l'hai comperato per andare al bar?", beh da allora non l'ho più visto.
Quindi, come si dice, il mondo è bello perchè è vario. Alla KTM questo tipo di cliente è ben voluto prova ne sei che il loro marketing ogni hanno sfoggia novità...compreso il tostapane!

Lamberto
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Offline madmax56

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Re: GRAHAM JARVIS
« Risposta #18 il: 30 Settembre 2010, 12:31:11 »
questo è marketing!!!!!
presentare una lista di power parts senza fine, nella quale se poi uno va veramente a vedere, le parti effettivamente "power" sono pooochine!
come in ogni mondo esistono quelle persone che acquistano solo i top di gamma, non sapendo poi neanche quale bottone premere per accenderlo o che cosa fare per spegnerlo... potere del soldo!
anche io ho girato in montagna con personaggi alcuanto singolari, avevano moto con ogni particolare possibile acquistabile nel mercato mondiale e non riuscivano a salire dalla rampa del garage!
io se acquisterò il 250 2t, molto probabilmente sarà la versione 2011, perchè reputo che il cambio 6 marce sia più vantaggioso nell'utilizzo che io faccio di questa moto; poi magari attenderò il link al mono così farò tombola! tanto ora mi sfogo con il beta 290!
per quanto riguarda il motorino d'avviamento, io penso  ( ed è una mia personale valutazione, anche se mi risulta condivisa da molti, provate a sondare dai concessionari quanti hanno fatto togliere il motorino dai 300 2t) che per il 2t non sia indispensabile; lo vedo come quel ciclista che risparmia pochi grammi nelle bici e poi si mangia 2 etti a pasto di pasta!!!!  nel 2t se il motore è a posto, il motorino in fondo non serve, è una moda; altro discorso per il 4t, quì in particolari condizioni fa la differenza e penso che a tuti sia capitato.
da ultimo, io comprerò il 2t, per una questione di semplicità di manutenzione e di leggerezza del mezzo; oramai gli anni passano e non ho più il tempo per allenarmi con costanza e la possibilità di passare le sere a sistemare il 4t, con i relativi costi.
infatti anche con la moto da trial, sono ritornato al 2t, ho venduto la "regina" 4rt ed ho acquistato la più modesta evo 290. oh! dico modesta perchè è sicuramente meno tecnologica della montesa; per me basta ed avanza!!!
vado, giro, torno, lavo e cambio il filtro: FINITO! con il montesa, mancava: controllo olio ed eventuale cambio ( e tutti sappiamo il tempo ed i costi).
un saluto a tutti.
max
 sm08 ;)
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Offline alex

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Re: GRAHAM JARVIS
« Risposta #19 il: 30 Settembre 2010, 13:54:47 »
Lamberto, tanto per dire, il mio amichetto di Varese il kappa lo prende per andarci "in casa", ma in Africa ci va con il WueRre  ;D
Sa già che dovrà scordarsi dell'efficienza del motorino di avviamento Yamaha, e che dovrà cambiare i cuscinetti ai mozzi, cosa che ancora non ha mai fatto sul WR... però è anche vero  che la blu è un progetto di un decennio abbondante fa, e che a 50 anni un 450 4T  su una rampona in pietraia ti ammazza  :o
Ma per contro offre la possibilità di farci il Grande Erg di El Borma con relativa tranquillità.
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kappa

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Re: GRAHAM JARVIS
« Risposta #20 il: 30 Settembre 2010, 14:40:52 »
Secondo me l'avviamento anche sul 2T non e' solo moda, dalle mie parti nessuno lo ha mai tolto
perche' in  ogni caso aiuta e non di poco, la moda casomai e' quella di toglierlo.
Alcuni lo tolgono anche su qualche 4T per far vedere che sono "pilotoni" con la moto "racing"

(secondo me poi finiscono come quello che si tagliò le p...e per far dispetto alla moglie)
« Ultima modifica: 30 Settembre 2010, 14:55:27 da kappa »

Offline Valchisun

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Re: GRAHAM JARVIS
« Risposta #21 il: 30 Settembre 2010, 14:44:19 »
Il problema di chi vuole scegliere moto giapponesi ad ogni costo, e' che dovra' adattarsi ad acquistare moto che sono identiche a quelle di quattro/cinque anni fa'!La Yamaha ha creato la nuova Yz 450 con il motore ruotato di 180° per il motocross, ma di altre novita' per il mercato del fuoristrada, specie in questo periodo di enormi contrazioni delle vendite, credo che non se ne vedranno nemmeno al Salone di Milano!La Honda non ha fatto modifiche alla serie dei Crf da motocross e Crf X da enduro, solo particolari di dettaglio, anzi l'hanno scorso ha tolto le sospensioni Showa sul modello 450 Crf, sempre per tagliare i costi di produzione, montando della Kayaba a detta dei possessori di Honda non piu' al top di prestazioni a cui aveva abituato i propri clienti!I piccoli numeri non giustificano gli investimenti per migliorare il prodotto!E' anche vero che quando i giappi decidono di stupire il mondo del fuoristrada, come hanno fatto per la Montesa Cota 4Rt, non sono secondi a nessuno, la Montesa e' una moto ancora attuale da quando e' uscita nel 2005, e se solo volessero....
« Ultima modifica: 30 Settembre 2010, 14:46:25 da Valchisun »

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gianni

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Offline ilario

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Re: GRAHAM JARVIS
« Risposta #23 il: 04 Ottobre 2010, 09:56:55 »
Avete tutti sfondato una porta aperta,tutto vero!
Mi permetto pero' di tentare di difendere le case italiane ed in particolare Beta e Husqvarna.
La Beta e' una casa di piccole dimensioni che si deve confrontare con colossi mondiali in un momento di grave recessione.
A mio avviso fa' miracoli!
Solo il fatto di riuscire a sopravvivere e' gia' un grosso risultato.
Non solo sopravvive ma porta sul mercato nuovi modelli-BRAVI!
Husqvarna---dopo anni di grandi successi---un periodo nerissimo in cui e' stata in discussione la sopravvivenza stessa della ditta.
Ora--da poco,e' passata di mano e la proprieta' tedesca ha riportato quella serenita' e tranquillita' economica che mancavano da troppo tempo.
I risultati si sono immediatamente visti----Mondiale al primo anno!
Non sara' facile e immediato recuperare anche la quota di mercato persa,ma se lavoreranno bene come del resto stanno facendo ci arriveranno.
Quando mancano i soldi per pagare i fornitori non si riesce nemmeno a mandare avanti la produzione,figuriamoci i pezzi della ricambistica.
Le case Giapponesi non sono piu' interessate al mondo del fuoristrada,sono mercati e numeri per loro marginali.
La Ktm e' riuscita a sfruttare il momento di difficolta' delle case europee e l'abbandono dei giapponesi incrementando produzione e vendite ma,in alcuni
casi trascurando la qualita'. Cosi' e' stato per BMW.

« Ultima modifica: 04 Ottobre 2010, 10:34:57 da ilario »

Offline alex

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Re: GRAHAM JARVIS
« Risposta #24 il: 04 Ottobre 2010, 10:20:05 »
Analisi attenta e competente.
c'è da dire che, in merito a Beta, l'unica possibilità di sfangarla, quando si è in difficoltà, è proprio l'innovazione e lo sviluppo. E lei lo ha fatto senza timori, ha anche centrato l'obiettivo di immettere sul mercato una 400cc, che non solo piace al privato ma è spesso adottata dai pilotoni per la migliore gestibilità nell'hard e nel fettucciato. E mi risulta che abbia fatto tutto da sola, per cui brava davvero, Beta!  sm13
Quanto a Husqvarna, ha avuto vicissitudini che decisamente il blasone non meritava, e di conseguenza anche vicende "sul campo" che non hanno reso giustizia a una simile competenza e tradizione che al marchio spettavano di diritto. Ma si sa, chi guida le aziende di solito non ha nè l'una nè l'altra  :(

I jappi... non li ho mai presi in considerazione se non per le dual a 4T, ora che hanno trasformato anche quelle in cassonetti della differenziata, non vedo che cosa potrei usare per divertirmi sul serio. Se a oriente si cerca la logica (giustissima, per loro, e valida sotto i loro punti di vista) dei grandi numeri e lo scenario li impegnerà sempre più sui mercati emergenti con prodotti scarsi e a tecnologia facile ed economicissima, veramente per avere un prodotto derivato da innovazione, aggiornato e anzi propositivo, rimane la vecchia Europa, che le cose se le paga e se le porta a termine.
Da un lato un divario troppo grande tra i successi delle competizioni che fanno girare i grandi soldi e la vita reale, dall'altro un mondo che lavora dal lunedi al venerdi (se basta) per poche serie e derivate che poco hanno da invidiare agli esemplari che vanno in pista la domenica. Costi diversi, ma prodotto diverso. Sotto la luce del sole. Beh io scelgo i secondi, scusate tanto... Insomma, se vuoi botte piena e moglie ubriaca, accontentati e portati a casa un catenaccio obsoleto. Se accetti di curare la moto con passione e non come uno scandaloso fastidio, al contrario ti puoi godere un pezzo di ferro che dà soddisfazioni a tutto tondo  ;D Compresa quella di sfidare se stessi ad ogni uscita, cosa che in fondo significa imparare.
« Ultima modifica: 04 Ottobre 2010, 10:28:18 da alex »
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Offline Valchisun

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Re: GRAHAM JARVIS
« Risposta #25 il: 09 Ottobre 2010, 16:04:41 »
Parecchi miei amici gli scorsi anni si sono presi i Beta da enduro nelle varie cilindrate dal 400 al 520, ancora quelle con la motorizzazione Ktm, dei muli indistruttibili, adatte anche ad andare a divertirsi sulle dune  africane, come ha fatto Nonnomiky, ed adatta anche all'endurata del sabato pomeriggio, al giro delle sterrate di alta quota o ad essere trasformata in un motard stradale per i giri dei colli asfaltati, credo che un ecletticita' simile si riscontra in pochissime altre moto, ho dimenticato che ci si potrebbe tranquillamente fare un intero campionato regionale di enduro, togliendo solo lo specchietto e gli indicatori di direzione....Sono curioso di andare a fine mese a Salmour, nella pista permanente di enduro dove ci sara' una giornata per provare i modelli enduro della Beta per il 2011, sicuramente ancora migliorati, visto che e' il secondo anno che adottano la motorizzazione made in Beta!
La Beta e' un'azienda italiana che procede a piccoli passi, senza eccessi e senza ricorrere a pilotoni superpagati, ma i risultati commerciali le danno ragione, sull'immatricolato 2011 e' l'unica moto da trial a essere in classifica come dati di vendita nelle prime 100 posizioni!

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