Autore Topic: La FMI in difesa del fuoristrada  (Letto 3852 volte)

egos3

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Offline alex

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Re: La FMI in difesa del fuoristrada
« Risposta #1 il: 13 Marzo 2012, 10:00:23 »
Peccato lasciarlo passare in silenzio.  :grazie: :PDT_Armataz_01_37:

Di Comanducci ne nesce uno ogni 1000 anni, ma devo dire che stavolta Sesti, seppure con una lettera aperta che ovviamente non può, in sé, portare una soluzione, ha centrato la questione in modo cristallino. E lo stimo.
L'inizio della soluzione è farsi parte attiva. Proporsi, ma sapendo preventivamente in che direzione vogliono muoversi i locali amministratori, e quindi crearsi in tale ambito il proprio spazio, guadagnandolo, per praticare in modo compatibile e responsabile.
Quasi sempre, però, ci si accontenta di fare l'uscita alla carbonara, per poi compiacersi di averla fatta franca, e non ci si preoccupa dell'impatto, della pubblica opinione (che detestiamo, ma dobbiamo tener conto di ciò che pensano di noi, per quanto fuorviato possa essere).
Sarebbe bello che la CNF scendesse tra noi per un dialogo costruttivo, anche (perchè no?) dandoci qualche dritta comportamentale e procedurale. Sapete bene che ho una certa avversione per i Totem, ma sono pronto a ricredermi per primo se dal Trascendente si passa alla guida condivisa di compiti e opportunità.
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
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egos3

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Re: La FMI in difesa del fuoristrada
« Risposta #2 il: 13 Marzo 2012, 12:06:31 »
Peccato lasciarlo passare in silenzio.  :grazie: :PDT_Armataz_01_37:

Sapete bene che ho una certa avversione per i Totem, ma sono pronto a ricredermi per primo se dal Trascendente si passa alla guida condivisa di compiti e opportunità.

visto che la questione su questo forum è sempre calda come è giusto che sia e, visto anche che tutti noi abbiamo dimostrato più volte nei nostri post di essere ovviamente sensibili al problema, mi piacerebbe trovare un modo per renderci se non parte attiva almeno parte "contribuente", cioè in solido (con idee, prestazioni e sostanze) al buon esito dei propositi che sono stati messi in luce con la lettera aperta. forse è solo un sogno, ma io continuo a sognare in una "normalizzazione" del nostro sport

giulio

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Re: La FMI in difesa del fuoristrada
« Risposta #3 il: 21 Marzo 2012, 19:31:11 »
Peccato lasciarlo passare in silenzio.  :grazie: :PDT_Armataz_01_37:

Di Comanducci ne nesce uno ogni 1000 anni, ma devo dire che stavolta Sesti, seppure con una lettera aperta che ovviamente non può, in sé, portare una soluzione, ha centrato la questione in modo cristallino. E lo stimo.
L'inizio della soluzione è farsi parte attiva. Proporsi, ma sapendo preventivamente in che direzione vogliono muoversi i locali amministratori, e quindi crearsi in tale ambito il proprio spazio, guadagnandolo, per praticare in modo compatibile e responsabile.
Quasi sempre, però, ci si accontenta di fare l'uscita alla carbonara, per poi compiacersi di averla fatta franca, e non ci si preoccupa dell'impatto, della pubblica opinione (che detestiamo, ma dobbiamo tener conto di ciò che pensano di noi, per quanto fuorviato possa essere).
Sarebbe bello che la CNF scendesse tra noi per un dialogo costruttivo, anche (perchè no?) dandoci qualche dritta comportamentale e procedurale. Sapete bene che ho una certa avversione per i Totem, ma sono pronto a ricredermi per primo se dal Trascendente si passa alla guida condivisa di compiti e opportunità.


beh io ci sono .... ciao

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Re: La FMI in difesa del fuoristrada
« Risposta #4 il: 23 Marzo 2012, 18:07:25 »
grazie giulio, allora dialoghiamo!  sm440

Per esempio, che ne pensi della storia delle dritte? E' na fesseria?  :73:
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giulio

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Re: La FMI in difesa del fuoristrada
« Risposta #5 il: 26 Marzo 2012, 17:42:13 »
per dritte occorre capire che significa .... in generale se si vuole girare in regola occorre cambiare la nostra mentalità affinchè cambi quella degli amministratori e ci permette di girare in più posti. In prima battuta occorre organizzarsi (e qui vedo l'operato nei mc) proporsi in termini positivi verso i comuni e farsi autorizzare i tracciati facendo capire che la nostra presenza serve tutelare il territorio perchè ne siamo una risorsa.

Il MC Canavese che interviene qui lo fa così come lo stanno facendo molti altri MC (Superba a Ge, Gentlemen's, Alta VAltellina, Monza ... ecc., chi per i percorsi chi per le gare, l'unico modo di fare aumentare le situazioni positive è dare ulteriore forza a chi lo fa con la propria persona perchè solo così possiamo ottenere qualcosa.

qui ci sono altri esempi, Gruppo di Trial di Pronto Intervento della Protezione Civile http://gruppotrial.webnode.it/, AM Crociati Parma Volontariato Protezione Civile  http://www.amcrociatiparma.com/Specialit%C3%A0/ProtezioneCivile/tabid/489/Default.aspx.


Offline alex

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Re: La FMI in difesa del fuoristrada
« Risposta #6 il: 26 Marzo 2012, 21:34:32 »
Grazie! Intendevo proprio se esistesse un mezzo più idoneo per sensibilizzare le Ammonistrazioni locali, fermo restando che poi ogni Ente locale ha la sua propria individualità e quindi le ralative varianti si impongono.
Poi mi piacerebbe sapere qualcosa sulle iniziative in corso qui in Veneto a tal proposito. Mi risulta, ad esempio, che Toni Mori si sia dando da fare in qualche modo verso le P.A. dopo aver evidenziato la dura realtà, ma nessuno riesce a dirmi come e cosa. Tu ne sai di più?
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
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giulio

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Re: La FMI in difesa del fuoristrada
« Risposta #7 il: 26 Marzo 2012, 23:38:55 »
sta gestendo parte dei problemi connessi con la presenza della targa, poi ci sono altri progetti di cui penso parlerà lui direttamente

cippico

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Re: La FMI in difesa del fuoristrada
« Risposta #8 il: 15 Aprile 2012, 19:36:29 »
 :73:
Buonasera

Anche noi  siamo trialisti  e giriamo per le nostre colline con i problemi che ben tutti conoscono,
e ultimamente è uscita un'ordinanza del nostro Sindaco;


   http://www.loschermo.it/articoli/view/42224


  saluti cippico

sgnaus

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Re: La FMI in difesa del fuoristrada
« Risposta #9 il: 02 Maggio 2012, 08:57:35 »
io credo che finchè le leggi che regolano il trasito sui percorsi fuori strada non saranno gestite direttamente dallo stato in modo unitario e valido per tutta la nazione, si potrà fare ben poco, perchè le amministrazioni locali continuano a ritenere il transito dei motociclisti un limite alla libera circolazione degli altri utenti e, piuttosto che predisporre aree per il libero passaggio delle moto, preferiscono denominare come "parchi" dei territori sui quali invece, ci si può trovare ogni schifo di immondizia, ma tutto questo viene fatto al solo fine di prendere i soldi finanziati dagli enti preposti per la realizzazione del parco "vattelapesca", quindi come provvedimento poco costoso, per "tutelare" l'area parco, basta appendere un cartello sul quale si dica "vietato il transito ai mezzi motorizzati". se invece ci fosse una legge nazionale e un unico referente, le associazioni in difesa dei motociclisti e quelle in difesa degli soggetti interessati, avrebbero la possibilità di confrontarsi in un unica sede istituzionale e non come accade ora, in ogni singola più piccola amministrazione locale dando luogo solo una grande incertezza generale dettata dal fatto che visto le differenti regole attuate dalle regioni e dai comuni, nessuno è in grado di dire in modo univoco, dove si possa e dove non si possa circolare in moto

Offline alex

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Re: La FMI in difesa del fuoristrada
« Risposta #10 il: 02 Maggio 2012, 09:03:29 »
Purtroppo questo è un dato di fatto su cui tocca concordare, a mio avviso.
Un progetto di legge giace inconsiderato dal 2008, non sarà il migliore, non sarà il risolutore, ma sicuramente sarebbe un passo non indifferente evrso la normalizzzione di comportamento.
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
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Offline Stefano Miata

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Re: La FMI in difesa del fuoristrada
« Risposta #11 il: 29 Giugno 2012, 11:16:34 »
Ho appena finito un'animata discussione con un collega, fervido sostenitore della fruibilità montana ad uso esclusivo di quelli che fanno Treking, che se non sono finito alle mani poco ci manca.   sm408 sm408 sm408

Quanta ottuisità, quanti pregiudizi, quanta ignoranza e permettetemelo....quanta mancanza di rispetto.

Mi son tolto la soddifazione di dargli dell'ignorante nel senso più letterale del termine e di ripetergli tre volte che ci vuole intelligenza e rispetto da ambo le parti...ma lui si sentiva PM e giudice super-partes in un processo ai motori...

Poverino....
Montesa Cota 4RT 2010

...e finalmente il DRZ è arrivato...

yoghi52

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Re: La FMI in difesa del fuoristrada
« Risposta #12 il: 29 Giugno 2012, 11:33:16 »
Una volta ero ad una gita di sci alpinismo con il CAI, in Val D'Aosta, e mi è capitato, parlando con un compagno di gita, di dire che facevo motoalpinismo. Mi ha guardato con molta riprovazione e mi ha dato dell'inquinatore. Gli ho fatto notare che quando vado in moto con due litri di benzina mi diverto mezza giornata, ma "...quanta benzina abbiamo consumato per arrivare fino qui da Genova per fare mezza giornata di sci?..." E' rimasto pensieroso per un secondo poi si è visto il cervello che escludeva il dato fastidioso e ritornava al rassicurante concetto che i motociclisti sono inquinatori. Ma la discussione è terminata.

Offline Stefano Miata

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Re: La FMI in difesa del fuoristrada
« Risposta #13 il: 29 Giugno 2012, 11:39:20 »
Una volta ero ad una gita di sci alpinismo con il CAI, in Val D'Aosta, e mi è capitato, parlando con un compagno di gita, di dire che facevo motoalpinismo. Mi ha guardato con molta riprovazione e mi ha dato dell'inquinatore. Gli ho fatto notare che quando vado in moto con due litri di benzina mi diverto mezza giornata, ma "...quanta benzina abbiamo consumato per arrivare fino qui da Genova per fare mezza giornata di sci?..." E' rimasto pensieroso per un secondo poi si è visto il cervello che escludeva il dato fastidioso e ritornava al rassicurante concetto che i motociclisti sono inquinatori. Ma la discussione è terminata.

Io sono più passionale...mi è stato pure chiesto se 2 o 4T e alla risposta 2T, con luce di soddisfazione negli occhi, il fervido montanaro ottuso mi ha anche fatto notare quanto un 2T inquina e puzza....

Montesa Cota 4RT 2010

...e finalmente il DRZ è arrivato...

lazzaro54

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Re: La FMI in difesa del fuoristrada
« Risposta #14 il: 29 Giugno 2012, 14:47:26 »
perchè non chiedi al fervido montanaro quanti km  fa all'anno con l'auto in modo calcolargli quanto CO2 immette nell'aria?

perchè c'è gente che da dell'inquinatore a un motociclista che gira 3 ore in montagna al sabato pomeriggio mentre lui usa l'auto per 60 km al giorno per andare a lavorare ...... chi inquina di più?

se vuole lo invito qualche mattina in tangenziale a Milano a vedere le 800.000 auto che ogni giorno ci smarronano qui attorno ................