Autore Topic: E' una Dakar diversa?  (Letto 1259 volte)

Offline alex

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E' una Dakar diversa?
« il: 03 Gennaio 2012, 08:55:32 »
Sembra la stessa corsa da qualche anno a questa parte, ma mi sembra che la Dakar 2012 abbia in sé alcune caratteristiche che la rendono “nuova”, nella formula e nei contenuti.
- innanzitutto c’è la KTM. Da quando nel 2011 minacciò di non partecipare, protestando contro la limitazione a 450cc, per poi stravincere, si presenta in forze (migliori piloti, migliori moto, migliore struttura organizzativa e maggiore presenza assoluta). Il che non è una novità, ma indubbiamente  la gara cambia in modo radicale se la corsa è un inseguimento a due lepri.
- non è più un percorso ad anello come ci avevano abituati da quando la gara si è portata nel nuovo continente. Il che offre maggior fascino anche se comunque il tutto è sminuito dal fatto che ogni tappa prevede ancora una buona metà di asfalto nei trasferimenti.
- la 450 sarà obbligatoria anche nella Marathon, quindi scomparsa definitiva delle maxi. Il che chiude decisamente un’era dove la differenza poteva farla proprio il saper dominare quei mostri velocissimi. Via irreversibile che ci priverà senza ritorno (?) della Regina indiscussa, che prima ebbe il marchio Yamaha, poi Honda, e infine si chiamò Adventure.
- sarà quasi certamente l’ultimo anno di quella strana meraviglia che è la Aprilia bicilindrica. La Giofil è rimasta sola nell’impegno e porta in gara la moto dell’anno scorso con poche modifiche, ad organico ridottissimo. Abbandonato subito, causa i pessimi risultati, il tentativo di adottare il motore in configurazione motard, quello che hanno provato al Pharaons con esiti non proprio confortanti.
- si diffondono le moto a iniezione, anche se la Yamaha è stata preferita ancora in versiona carb per via della eccessiva giovinezza del progetto iniettore.
- la Yamaha è poi la seconda forza in gioco: oltre alle ufficiali e quelle dei privati, corre in sostanza anche con le Sherco e la GasGas, che altro non sono che WRF con adesivi diversi. Con una di quelle c’è Laia Sainz, per sfatare di nuovo il mito che un trialista ha il polso bloccato. Singolare che l’onere/onore spetti a una donna.
- misteri su come si comporterà Husqvarna. Se il marchio è in piena aggressione nel WEC, qui pare si sia presentata con una BMW imbellettata e rivisitata dalla Speedbrain nei punti progettualmente deboli, forcellone, leveraggi e qualche componente del kit. Oltretutto, il pilota di punta è Fretignè, che sarebbe una garanzia se non si fosse rotto due volte in un anno, cosa che gli ha fatto saltare la Dakar dell’anno scorso e che lo vede alla partenza di questa attuale ocra tenuto con il biadesivo.
- nonostante la cilindrata ridotta, quest’anno peserà molto l’affidabilità. Nel senso che il cambio dei motori si pagherà caro: 15’ la prima sostituzione, 45’ la seconda e per il terzo cambio arriva una botta di ben 2 ore. Per cui sarà interessante vedere come ha lavorato anche in questo senso la KTM, che l’anno scorso vinse, ma cambiò motori come Coma cambiava i calzini.
- Gli italiani che in qualche modo scrissero pagine “di gloria” nella corsa originale sono praticamente scomparsi. Con velleità di media classifica rimangono solo Ciotti con la Rieju, Zanotti (passato alla TM) , Botturi con una KTM privata (Team Bordone)  forse Mancini con l’altra Aprilia-Giofil e poi uno stuolo di privati.
E adesso stiamo a vendere. La seconda tappa ha parlato già più chiaro: i soliti 2 (Coma e despres) 2 minuti e mezzo davanto al Chaleco. Quasi una noia da gara di Formula 1...
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Offline Guidolavespa

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Re: E' una Dakar diversa?
« Risposta #1 il: 03 Gennaio 2012, 09:29:31 »
aggiungerei che ha perso completamente il gusto dell'avventura  :73: e sembra una gara di velocità... vanno veramente forte!!!  sm414
li invidio perchè hanno il polso che fa 2 giri  sm409 ma mi fanno davvero paura, per non parlare di quelli che non sono campioni e che o vanno moooolto piu' piano o si fanno del male per stare dietro ai primi 10...
insomma, un po' di nostalgia degli passati ce l'ho...
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Offline Valchisun

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Re: E' una Dakar diversa?
« Risposta #2 il: 03 Gennaio 2012, 21:50:33 »
E' diventata una gara di enduro, nemmeno piu' di motorally, moto da cross in tutto e per tutto, con pochissimo carburante "addosso", si' va' a manetta sul filo dei centosessanta all'ora, niente o quasi di navigazione, fa' tutto il Gps, il deserto di Atacama ha di fianco l'autostrada con il pubblico che si ferma a guardare, i posti sono sicuramente bellissimi, ma il senso dell'avventura della vera Paris Dakar si e' perso per strada, anzi "nella" strada.... :73:

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kappa

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Re: E' una Dakar diversa?
« Risposta #3 il: 03 Gennaio 2012, 22:51:55 »
Purtroppo questo genere di manifestazioni si presta alla speculazione sensazionalistica dei media d ai denigratori delle moto in generale.Proprio oggi ho assistito ad un servizio di un telegiornale con la classica introduzione dei dati statistici sui morti che la Dakar ha provocato negli anni. Ha persino diffuso un comunicato secondo il quale la gara, nelle sue ultime edizioni Sudamericane, sta arrecando dei danni irreversibili all'ambiente ed al patrimonio archeologico dei paesi che attraversa, ed un serio pericolo per l'incolumità fisica e culturale delle popolazioni locali.

Quello che mi colpisce in queste affermazioni sono il tono e gli aggettivi con i quali vengono apostrofati gli abitanti ed i luoghi attraversati dalla corsa, gli stessi toni e gli stessi aggettivi ipocriti con i quali da noi si attacca i fuoristrada in difesa di supposti abitat naturali e di fantomatiche specie da proteggere, dimenticando gli stessi contesti non appena si parla di altri consumi e di altri tipi di inquinamento di massa che colpiscono molto meno l'immaginario collettivo del consumatore/elettore, o che semplicemente fanno arricchire i proprietari dei media e dei palazzi del potere.

Mi riempie di tristezza vedere equiparate le popolazioni dei poveri villaggi del Sudamerica alle sorti dei nostri Galli Forcelli,
portati entrambi alla ribalta delle cronache sono per fare un pò di audience in queste giornate post natalizie ma dimenticati nella loro miseria per il resto dell'anno.
"Imperialismo motorizzato" hanno chiamato la Dakar al TG de LA7,  senza rendersi conto di cosa stanno dicendo e di chi sono i loro padroni.
:tris:
« Ultima modifica: 03 Gennaio 2012, 22:54:09 da kappa »

Offline Valchisun

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Re: E' una Dakar diversa?
« Risposta #4 il: 03 Gennaio 2012, 23:11:58 »
Per quel giornalismo alla "mordi e fuggi", fatto solo di notizie scandalistiche date con assoluto pressapochismo e senza un minimo approfondimento fatte per un pubblico da Grande Fratello e da Studio Aperto dove dopo avere sviscerato un delitto seriale ti mettono la storia del cane abbandonato o il calendario della attricetta sconosciuta di turno, dove la moto e' sembra dipinta come una apportatrice di sventura e disastri, anche la Dakar va' bene per evidenziarne solo gli incidenti, cosi' il benpensante non ha nemmeno da sforzare il cervello, e' quello che vuole sentire!Non c'e' differenza tra il livello di quei servizi giornalistici e chi li ascolta senza un minimo senso critico, cosi' il cervello non serve nemmeno piu', salvo per metterci un cappello sopra!

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Offline alex

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Re: E' una Dakar diversa?
« Risposta #5 il: 04 Gennaio 2012, 11:15:04 »
kappa e Valchi: Quotone e stima per entrambi  smbrv
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