Autore Topic: Calma e sangue freddo  (Letto 5535 volte)

Offline Valchisun

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Calma e sangue freddo
« il: 29 Novembre 2011, 21:14:06 »
Mi e' venuto in mente che nel trial e non solo, perche' credo che il concetto che voglio "sviluppare" si possa applicare a tutti gli sport ed anche nella vita di tutti i giorni, la calma e' un accessorio fondamentale e' spesso trascurato e sottovalutato, nel senso che la calma e il non lasciarsi prendere dall'affanno o peggio dalla paura, e' l'arma da utilizzare nei tratti di difficolta', molte volte durante un giro di motoalpinismo, capita di dovere affrontare dei tratti particolarmente difficili o tecnici, in quei casi e' facile che ci venga il "braccino corto", la paura di sbagliare o di commettere qualche errore e rischiare una caduta fa' si' che si rinunci al tentativo di superare l'ostacolo oppure lo si affronti nel modo sbagliato, mentre se si adotta un atteggiamento piu' calmo e meno negativo, molte volte si scopre di essere in grado di superarlo con successo, magari siamo in possesso della sufficente tecnica e capacita' ma la paura e l'agitazione ci mettono k.o. ancora prima di avere provato!
Mi ricordo che anni fa' il trial era dominato dai piloti del nord Europa, finlandesi, inglesi, svedesi, prima che arrivasse il dominio spagnolo, e la dote che maggiormente traspariva dai piloti nordeuropei era proprio la loro freddezza estrema, mentre visionavano le zone a piedi, sembravano degli automi privi di anima, anche se sbagliavano e si beccavano le cinque penalita', loro non battevano ciglio, non si portavano l'incazzatura nella zona successiva, anche il sette volte campione del mondo di trial, il britannico Dougie Lampkin, pur non avendo un bello stile di guida e una classe cosi' cristallina come altri campioni del mondo, aveva dalla sua parte una enorme freddezza, a volte e' proprio questo dono a costituire quel tocco di classe in piu' che permette di prevalere sui piloti magari tecnicamente piu' bravi, ma piu' propensi all'arrabbiatura ed a perdere le staffe e quindi la concentrazione!
Quindi ragazzi calma e gesso, il gesso non so' a cosa serva, sara' per le ingessature? sm404 sm444

Ktm Super Duke 1290 R

Offline alex

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Re: Calma e sangue freddo
« Risposta #1 il: 29 Novembre 2011, 21:24:33 »
Credo che gli "uomini del nord" avessero a quel tempo la superiorità non per la provenienza geografica (il Tony mica è lappone... o si?) ma per la professionalità che alle nostre latitudini era ancora in embrione, vista la disciplina sostanzialmente nuova.
Venendo al discorso in senso lato, io parlando per me ho diasgio dove l'esperienza mi ha insegnato che può essere una cosa negativa. Vedi l'ormai famoso brecciolino, come anche un dirupo, o semplicemente l'andare a cannone dove non conosci. Tutto sommato non la chiamerei neanche paura, per quanto alla base ci stia lei, ma "buonsenso" nella maggior parte dei casi. L'incognita dell'ostacolo invece sta nel fatto che abbiamo collocato bene la famosa asticella. Insomma è alla nostra portata, ma al limite di quel che di noi sappiamo. Siccome questo è il bello, da ciò in effetti dovrebbe nascere convinzione, non timore. Ma se così fosse che male c'è a girare attorno e riprovare un altro giorno?
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
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Offline menca

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Re: Calma e sangue freddo
« Risposta #2 il: 29 Novembre 2011, 21:39:00 »
molte volte durante un giro di motoalpinismo, capita di dovere affrontare dei tratti particolarmente difficili o tecnici, in quei casi e' facile che ci venga il "braccino corto", la paura di sbagliare o di commettere qualche errore e rischiare una caduta fa' si' che si rinunci al tentativo di superare l'ostacolo oppure lo si affronti nel modo sbagliato,

Pensa se oltre al "braccino corto" uno ha anche "le gambe corte"!! sm404


Ogni riferimento è puramente casuale! sm444 :hee20hee20hee: sm453

Offline alex

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Re: Calma e sangue freddo
« Risposta #3 il: 29 Novembre 2011, 21:48:51 »
Braccino-gambina-pipino?  sm444
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
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Offline Valchisun

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Re: Calma e sangue freddo
« Risposta #4 il: 29 Novembre 2011, 21:55:34 »
Il pipino non e' duro ma e' secco, poi tanto si stacca.... :censura: sm444

Ktm Super Duke 1290 R

Offline diegog

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Re: Calma e sangue freddo
« Risposta #5 il: 29 Novembre 2011, 21:56:23 »

Offline Lamberto

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Re: Calma e sangue freddo
« Risposta #6 il: 29 Novembre 2011, 21:56:49 »
Calma e sangue freddo.....facile a dirsi soprattutto quando si è ansiosi di carattere!

Ci sono diversi aspetti che entrano in gioco nelle "difficoltà" del nostro sport come anche nelle difficoltà del quotidiano, è il nostro carattere e le esperienze di vita che vengono fuori di fronte a certe situazioni.
Certo che poi con gli anni c'è una maggiore presa di coscienza dei propri limiti e delle responsabilità che la vita ci ha portato ad assumere.
Innanzi tutto è importante una naturale predisposizione e, qualsiasi sia l'età del pilota, si vede subito se c'è, da come si muove sulla moto, questa predisposizione ovviamente agevola enormemente nel fare meno fatica, poi se c'è stata una buona scuola il gioco è fatto.
Ho amici di sessanta e passa anni che fanno le "scarpe" a trentenni vigorosi e pimpanti, nel nostro sport la forza bruta ha una importanza relativa rispetto allo
equilibrio ed alla resistenza a sforzi e concentrazione prolungati.
Ma c'è un aspetto che viene al di sopra di tutto, "la testa", se questa non ci assiste nel momento della difficoltà anche se conosciamo la tecnica falliremo sulla difficoltà, sperimentato centinaia di volte anche perchè ho una maledetta paura di farmi male forse perchè ho rotto diverse ossa e so che alla mia età non si aggiustano tanto facilmente.
Quando riesco ad impormi sulla paura e supero la difficoltà per me la soddisfazione è immensa e mi do dello stupido pensando alle volte che ho tolto il gas di
fronte all'ostacolo.
Ho praticato l'enduro per tanti anni ed è vero che ci vuole del "pelo" per andare veloci però la concentrazione, la difficoltà e la precisione di guida che richiedono
il trial/motoalpinismo sono decisamente maggiori, l'enduro lo trovo meno faticoso sotto tutti gli aspetti.

Voi cosa ne pensate?

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Offline Valchisun

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Re: Calma e sangue freddo
« Risposta #7 il: 29 Novembre 2011, 22:05:12 »
In modalita "Serio on":

Volevo dire che una cosa e' l'istinto di non esagerare o di autoconservazione che a vent'anni e' ad un livello e a cinquanta ad un altro.... :73: e l'altro
e' l'affanno e la perdita di calma, il difficile e' di autoimporsi di affrontare la difficolta' con la sufficiente tranquillita', almeno per me e' cosi', il riuscirci e' ancora un'altra cosa....
Nel trial molte volte quello che conta e' la determinazione a salire l'ostacolo piu' ancora che la tecnica, ovviamente entro certi limiti, comunque le moto attuali i limiti li hanno molto in alto, in genere i piloti molto meno.... :73:
Mi allaccio a quanto ha scritto Lamberto, se si parla di enduro "scorrevole" e non trialistico, cioe' quello che va' di moda ultimamente, il fatto di essere seduti, anche se bisognerebbe essere soltanto "appoggiati" sulla sella, lo rende meno faticoso a livello fisico, anche perche' la moto da enduro e' meno estrema come posizione di guida rispetto ad un trial, basti vedere che le attuali maxi enduro stradali hanno una postura di guida molto simile alle enduro-gara, la triangolazione sella,pedane, manubrio e' molto simile, ed anche durante lo "zampetting" sull'enduro l'operazione e' molto piu' facilitata, sul trial senza sella e' qausi impossibile, sull'enduro la fatica e' piu' "mentale", soprattutto se si mantegono velocita' piu' elevate, alla stregua della concentrazione che obbliga la guida della moto da strada!
« Ultima modifica: 29 Novembre 2011, 22:13:09 da Valchisun »

Ktm Super Duke 1290 R

Offline marc59

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Re: Calma e sangue freddo
« Risposta #8 il: 29 Novembre 2011, 22:11:45 »
Giusto, aggiungo che, a mio avviso e tranne forse rarissime eccezioni, nessuno è nato calmo, molto possiamo fare applicando una certa dose di autocontrollo e poi l'esperienza, tanta esperienza, quella non basta mai!
E' di fondamentale aiuto ti fa agire in maniera istintiva e quindi rapida.
Cito un piccolo episodio che mi è accaduto mentre stavo guidando la mia auto su una delle nostre martoriate strade provinciali:
All'uscita di una curva a destra, mi sono trovato di fronte ad un ostacolo improvviso, ho reagito d'istinto, ho stretto ancora molto di più la curva fino a mettere le ruote interne alla curva dentro un fosso, in quei casi lo si può fare (quasi) tranquillamente, infatti in quel preciso istante quasi tutto il carico dell'auto e la sua tenuta sono trasferite sulle ruote esterne alla curva.
Ho quindi superato il punto critico, senza reazioni scomposte e senza grossi rischi.
Questo genere di manovre, così come il controsterzo non vengono naturali.
Non voglio mettere sù arie da rallista, è solo che per esigenze di lavoro faccio circa 70000 km all'anno da molti anni (aggiungiamo che a suo tempo ho fatto spesso il "cretino" su strade DESERTE, provando, magari sulla neve, manovre che in genere facevano solo i rallisti).
Non potevo certo permettermi una pista con istruttore a pagamento, anzi a quei tempi manco esistevano.

Imparare a stringere moltissimo una curva, mollare i freni un istante per riprendere il controllo dello sterzo, o controllare le reazioni dell'auto, in condizioni di scarsa aderenza, utilizzando la tecnica del controsterzo, ti possono salvare la vita!

Fermo restando, e lo voglio ribadire con FORZA specialmente ai più giovani, che certi numeri si fanno solo in pista e con l'aiuto di un bravo istruttore, mi premeva sottolineare quanto detto dal Valchi e aggiungere quindi, alla calma e al gesso una buona tecnica di conduzione del proprio mezzo.

PS
A bbello, tutto sto panegirico, embe' tanto noi ciavemo l' ABBIESSE, ESP, ACI, AISCAT, AUTOSTRADE PER L'ITALIA,ERRRR NAVIGGATORE :098: :098:

vero vero dico io, ma chi ha imparato a guidare su una fiat 850, oggi può guidare in sicurezza anche un astronave.
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Offline alex

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Re: Calma e sangue freddo
« Risposta #9 il: 29 Novembre 2011, 22:12:55 »
mmmm ma allora non sei convinto. torna a fare enduro  sm442
No serio:
l'insicurezza, non essendo altro che la scarsa fiducia in sè stessi, più o meno é qualcosa che ha a vedere con l'autostima, e sappiamo che  normalmente è indotta, poi vai a vedere da cosa...  smban
Se la si rileva solo andando in moto per gradini e radici, magari capirlo è più semplice.
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Offline Valchisun

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Re: Calma e sangue freddo
« Risposta #10 il: 29 Novembre 2011, 22:19:01 »
Sicuramente l' ego ipersviluppato aiuta anche nella guida della moto, Capirossi in un'intervista diceva che ogni pilota si ritiene piu' bravo degli altri e se cosi' non fosse non farebbero i piloti, ed anche nel nostro "piccolo", la competizione fra amici c'e' sempre, e' inutile negarlo, anche soltanto per superare un ostacolo su un sentiero e anche quello fa' parte del gioco! sm13

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Offline marc59

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Re: Calma e sangue freddo
« Risposta #11 il: 29 Novembre 2011, 22:55:56 »
Calma e sangue freddo.....facile a dirsi soprattutto quando si è ansiosi di carattere!


Ho amici di sessanta e passa anni che fanno le "scarpe" a trentenni vigorosi e pimpanti, nel nostro sport la forza bruta ha una importanza relativa rispetto allo
equilibrio ed alla resistenza a sforzi e concentrazione prolungati.

Voi cosa ne pensate?



Sì ma, rifarsi una verginità a 50 anni si può ancora?
No perchè io ci sto' a provare, dopo molti anni di pausa, ma la trovo dura, dura come il ferro: paura di farsi male da pirla, sciolto nei movimenti come un gattone di marmo, dolorini, i più disparati e di origine sconosciuta, limitano parecchio la qualità ed il divertimento delle mie sporadiche uscite.
La PASSIONE c'è ancora tutta ma mi sento spesso come Giandomenico Fracchia o come quei calciatori che con la testa vedono ancora perfettamente il gioco ma poi non son più capaci di tirare calci ad un pallone.

Bah, vedremo......ai posteri.............
Yamaha WR 250 F

Offline Valchisun

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Re: Calma e sangue freddo
« Risposta #12 il: 29 Novembre 2011, 23:11:53 »
Dopo il mio infortunio al legamento il pensiero di andare di nuovo in moto mi faceva venire perfino il mal di stomaco, quando ho ripreso, nelle prime uscite ero bloccato e rigido come uno stocafisso, il terrore di dovere mettere male la gamba era enorme, poi poco a poco ho ripreso fiducia ed ho ricominciato a divertirmi e mi sono dimenticato della gamba!
Quindi ho provato sulla mia pelle che anche a 50 anni si possono superare tante paure perche' il piacere di andare in moto e' forse la cura che funziona di piu' in assoluto, ha ragione il Dottor Costa! :PDT_Armataz_01_37:

Ktm Super Duke 1290 R

Offline diegog

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Re: Calma e sangue freddo
« Risposta #13 il: 29 Novembre 2011, 23:14:55 »
Sabato a  te Nurejev ti faceva un baffo!!!!  sm400

Offline Valchisun

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Re: Calma e sangue freddo
« Risposta #14 il: 29 Novembre 2011, 23:37:47 »
chie e' Nureyev, un centravanti della Sampdoria? sm444

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