Autore Topic: raccolta firme contro il fuoristrada  (Letto 18994 volte)

Offline alex

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #60 il: 20 Novembre 2011, 14:20:25 »
anche su una enduro è esposta a danneggiamento e potenzialmente pericolosa. dai non raccontiamocela  :hee20hee20hee:
Il problema vero è montarla in modo da non distruggere tutto quel cui è appesa, occorre rinforzare sacrificando qualche grammo di peso, vuol dire che non farete il bis di fettuccine al cinghiale al ristoro  sm444
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Offline Dynamite

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #61 il: 20 Novembre 2011, 14:32:22 »
ignoro che significhi targa sull'enduro, ma quel che posso dire è che il trial è una
sorta di "attrezzo ginnico" e 'sta cacchio di targa li è veramente di troppo. Anche con
il parafango più rinforzato che ci sia. Non è questione di peso e robustezza dei
supporti.
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they say that journey can be more important than the destination. On a trial bike there is no destination, just a bike, a rider and a place to ride"

Offline Valchisun

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #62 il: 20 Novembre 2011, 14:47:47 »
Sulla Gas Gas Ec 300 da enduro e sul Ktm Exc 400 che avevo prima ho sempre mantenuto targa, portatarga, indicatori di direzioni completamente di serie e senza mai spaccare niente, tolto la freccia posteriore sx che la marmitta mi aveva letteralmente "vaporizzato", ma per colpa dello scarico after market che "sparava" direttamente sulla povera freccia incolpevole...
Sulle moto da enduro moderne l'unica cose pericolosa e' quella specie di fungo che funge da clacson e che viene montato in genere davanti ed attaccato agli elementi del radiatore, in caso di caduta va' a sfondare il radiatore, e' la prima cosa da rimuovere o almeno da spostare in un'altra zona della moto!
Ma in genere il portatarga di serie montato sulle moto da enduro e' sufficientemente robusto da sopportare anche delle cadute da fermo, e le frecce sono montate su supporti in gomma, non mi sognerei mai di andarle a rimuoverle!

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Offline ilario

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #63 il: 20 Novembre 2011, 15:59:14 »
Le moto da trial e quelle da enduro hanno fini diversi e pertanto anche la loro filosofia di costruzione e' diversa.
L'enduro e' una moto progettata e costruita per andare anche sulla strada mentre il trial no!
Il trial e' sostanzialmente ,negli ultimi anni,diventato un giocattolo con il quale praticare funambulismi possibili solo ad una cerchia ristrettissima
di atleti.
Siamo noi che,piu' o meno giustamente,siamo finiti ad utilizzare la moto da trial in maniera impropria.
Non e' certamente progettata per fare dei km. e per i lunghi trasferimenti ma per le zone(sempre piu' impegnative ed inraggiungibili).
Nessuno ci puo' vietare di utilizzarla per andare in montagna--ma in regola!Cosa per la quale non e' stata progettata.
Ritengo che--prima di scagliare il sasso contro gli enduristi(che hanno la loro parte di colpa) si debba fare una giusta riflessione ed iniziare
a muoverci solo quando le nostre moto saranno a "codice".
Solo allora potremo dire la nostra con autorevolezza e poter essere creduti,fino a quando saremo dei "fuorilegge"la nostra sara' solo e
sempre "aria fritta"!

Offline peppe schwantz

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #64 il: 20 Novembre 2011, 18:38:47 »
A mio avviso l'unico modo per avere la targa sempre a vista sia in strada che in fuoristrada è tenerla sullo zaino. Con tasca trasparente, oppure attaccata all'esterno dello zaino, potrebbe essere l'uovo di Colombo. Non sarà una posizione regolamentare ma in questo modo non è pericolosa e non esiste il problema di metterla e toglierla. Il vero problema sarà far si che questa posizione venga riconosciuta in modo legale, ma si eviterebbero parecchi problemi.
Meglio una mulattiera in salita che un'autostrada in discesa
OraSiamoSull'Aereohttp://www.montecairotrial.com/

gianni

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #65 il: 20 Novembre 2011, 21:26:41 »
esiste una norma non scritta che si chiama BUON SENSO
purtroppo averne vuol dire essere civili al punto che non esiterebbe più ne la maleducazione ne il crimine in generale...quindi è pura UTOPIA
l'unica regola che stiamo mettendo in pratica, è il continuare ad esistere, malgrado l'illegalità di facciata, cercando di tirare a campà facendoci "tollerare" da chi indossa una divisa e chi vive i luoghi dove noi andiamo con le moto.

Io ad esempio la targa dalla moto l'ho tolta e la tengo dentro lo zaino!
Non sono in regola, lo so, ma:
1 almeno non mi intralcia e potrebbe farmi anche del male;
2 non rischio di romperla e perderla e sarebbero costi per rifarla;
3 non corro il rischio che qualche "fenomeno" mi prenda i dati per denunciarmi (visto che sono già stato minacciato)...e sarebbero guai

Ho valutato che se trovo il tutore della legge intransigente potrebbero essere fastidi...ma il rischio che succeda una delle tre cose che ho numerato, sono senz'altro più probabili

Tanto per me, la moto è in regola: funziona, frena e ha la manutenzione curata perchè non voglio che mi lasci a piedi in posti sperduti ed ha pure la luce anteriore se dovesse far buio.
Questo è il mio BUON SENSO.
Per le regole scritte non è sufficente...ma come diceva un tale, di cui ho una certa stima, "chi di voi non ha mai peccato, scagli la prima pietra"

Offline katanaman

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #66 il: 20 Novembre 2011, 21:52:42 »
esiste una norma non scritta che si chiama BUON SENSO
purtroppo averne vuol dire essere civili al punto che non esiterebbe più ne la maleducazione ne il crimine in generale...quindi è pura UTOPIA
l'unica regola che stiamo mettendo in pratica, è il continuare ad esistere, malgrado l'illegalità di facciata, cercando di tirare a campà facendoci "tollerare" da chi indossa una divisa e chi vive i luoghi dove noi andiamo con le moto.

Io ad esempio la targa dalla moto l'ho tolta e la tengo dentro lo zaino!
Non sono in regola, lo so, ma:
1 almeno non mi intralcia e potrebbe farmi anche del male;
2 non rischio di romperla e perderla e sarebbero costi per rifarla;
3 non corro il rischio che qualche "fenomeno" mi prenda i dati per denunciarmi (visto che sono già stato minacciato)...e sarebbero guai

Ho valutato che se trovo il tutore della legge intransigente potrebbero essere fastidi...ma il rischio che succeda una delle tre cose che ho numerato, sono senz'altro più probabili

Tanto per me, la moto è in regola: funziona, frena e ha la manutenzione curata perchè non voglio che mi lasci a piedi in posti sperduti ed ha pure la luce anteriore se dovesse far buio.
Questo è il mio BUON SENSO.
Per le regole scritte non è sufficente...ma come diceva un tale, di cui ho una certa stima, "chi di voi non ha mai peccato, scagli la prima pietra"
Quoto in toto il tuo pensiero Gianni, anche perchè oggi ad esempio girando per ampi sterrati come dice Sergio lungo un grande fiume del tranquillo nordest un cacciatore inviperito ha deciso di prendere di mira le moto da enduro con targa regolare montata del mio amico e mia.
Ecco la civiltà di un paese in cui l'unico vero problema è il dissesto idrogeologico creato da poveri idioti in sella a moto tassellate.
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Offline old-cat

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #67 il: 21 Novembre 2011, 17:11:47 »
3 non corro il rischio che qualche "fenomeno" mi prenda i dati per denunciarmi (visto che sono già stato minacciato)...e sarebbero guai

Questo è sicuramente il vero motivo per cui si toglie la targa o si monta il "targhino" leggibile fino a 1 mt max, non essere identificati. Cosa comprensibile, ma che contrasta con l'intenzione di essere in regola con il C.d.S.

Sto pensando a fare un supporto formato da 2 o 3 silent-bloc montati uno dietro l'altro. Dovrebbero essere abbastanza robusti da supportare il peso della targa e abbastanza flessibili da torcersi in caso di urto.... dovrebbero...
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matty-78

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #68 il: 21 Novembre 2011, 20:11:02 »
iO LA TARGA SULL'ENDURO L'HO DISTRUTTA ALLA PRIMA USCITA
adesso in ogni caso l'ho posizionata davanti al faro con un opportuna piastrina fac-simile del sistema click clak che ho montato sul portatarga . Appena entro in asfalto la metto, in fuoristrada la tolgo in un secondo..
sul trial invece è una storia persa...il parafango posteriore è troppo mollo....
« Ultima modifica: 21 Novembre 2011, 20:14:20 da matty-78 »

Offline Dynamite

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #69 il: 21 Novembre 2011, 21:30:33 »
A mio avviso l'unico modo per avere la targa sempre a vista sia in strada che in fuoristrada è tenerla sullo zaino. Con tasca trasparente, oppure attaccata all'esterno dello zaino, potrebbe essere l'uovo di Colombo. Non sarà una posizione regolamentare ma in questo modo non è pericolosa e non esiste il problema di metterla e toglierla. Il vero problema sarà far si che questa posizione venga riconosciuta in modo legale, ma si eviterebbero parecchi problemi.

Da un punto di vista strettamente pratico ok, ma dal punto di vista legislativo equivale a non averla...
Sarei ben felice se si potesse arrivare ad un compromesso del genere. Però sarebbe obbligatorio girare
con lo zaino...
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Offline tregomme

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #70 il: 21 Novembre 2011, 22:02:04 »

...cinque pagine di commenti fanno capire che il problema 'targa in fuoristrada' e sentito e che nel nostro piccolo cerchiamo di risolverlo... meno male che anche il CAI, almeno in Piemonte, cerca una soluzione...

AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA REGIONE PIEMONTE   
                                                    Petizione ai sensi dell’art. 63 Statuto Regionale
                      Ill.mo Signor Presidente del Consiglio regionale         I sottoscritti soci del Club alpino italiano
                  considerato che
-   l’ambiente alpino è un ambiente splendido ma estremamente fragile;
-   la frequentazione escursionistica della montagna nelle sue varie declinazioni (alpinismo, sci-alpi¬nismo, trekking, ciclismo) è divenuta sempre più consistente al punto da essere un tassello fon¬¬damentale nell’offerta turistica (tanto che il codice del turismo del 2011 definisce i rifugi al¬pini ed attribuisce al Governo il compito di dare indicazioni al CAI nell’ottica di creare efficienti si¬¬nergie) ed importante volano dello sviluppo economico delle terre alte;
-   la convivenza di pedoni e ciclisti e motociclisti su sentieri, mulattiere e tratturi è difficilmente pra¬ticabile, se non impossibile: le dimensioni ridotte di tali percorsi a fondo naturale non per¬met¬tono l’utilizzo contemporaneo da parte delle due categorie di fruitori, con la conseguenza che lad¬dove si permettesse la circolazione dei mezzi motorizzati a scopo ludico, ricreativo e sportivo su¬gli itinerari summenzionati, essi sarebbero abbandonati dai pedoni e dai ciclisti con il rischio di un gravissimo pregiudizio economico, posto che ultimi sono in numero di gran lunga mag¬gio¬re rispetto ai motociclisti;
-   la circolazione dei mezzi motorizzati sulle strade a fondo naturale impatta profondamente sull’ambiente naturale e sull’ecosistema e, se resa possibile, imporrebbe agli enti gestori di esse di attivarsi per posizionare la segnaletica e garantire idonee condizioni di sicurezza, con il rischio di responsabilità per danni laddove tali interventi manchino ed abbiano luogo sinistri;
-   sotto il profilo giuridico il Codice della Strada non autorizza la circolazione delle moto sui sentieri. L’art. 2 di esso definisce «strada» l'area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali. Ai sensi del successivo art. 3, sentiero o mulattiera o tratturo è la strada a fondo naturale formatasi per effetto del passaggio di pedoni o di animali. La qualifica in termini di strada del sentiero non implica che i mezzi motorizzati possano circolare su di esso: per il Codice della Strada è strada anche l’autostrada dove è pacifico il divieto di circolazione ai pedoni; è strada anche l’itinerario ciclopedonale, espressamente destinato prevalentemente alla percorrenza pedonale e ciclabile e caratterizzato da una sicurezza intrinseca a tutela dell'utenza debole;
-   la disciplina della fruizione sportiva, ricreativa, culturale, ludica delle strade a fondo naturale, in quanto materia turistica è sicuramente riservata alla competenza legislativa regionale in quanto materia turistica.
* * * *
Alla luce di quanto illustrato, i sottoscritti presentano una petizione ai sensi dell’art. 63 Statuto Regione Piemonte chiedendo che il Consiglio Regionale Piemontese adotti adeguati provvedimenti legislativi volti a vietare la circolazione dei mezzi motorizzati di qualsivoglia tipo per fini ludici, ricreativi e sportivi sui sentieri, sulle mulattiere e sui tratturi in ogni periodo dell’anno.
Con osservanza                                                                                                                                  I sottoscritti:
        COGNOME E NOME    LUOGO E DATA            INDIRIZZO, CAP, e COMUNE   
N.     (scrivere in stampatello)       DI NASCITA          nelle cui liste elettorali si è iscritti   FIRMA
                           
                                

Offline Dynamite

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #71 il: 21 Novembre 2011, 22:22:52 »
CSF...
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"on a trial bike, you can cover a great distance in a short period of time, or a short distance in a great period of time.
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Offline Valchisun

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #72 il: 21 Novembre 2011, 22:42:39 »
Ma vogliono vietare una cosa che e' gia' vietata?Ma sanno di cosa stanno parlando?Invece la cementificazione sistematica delle montagna con i rifugi e la devastazione di interi boschi per creare strade per raggiungerli e' ecologica?

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kappa

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #73 il: 21 Novembre 2011, 22:50:25 »
Ma vogliono vietare una cosa che e' gia' vietata?Ma sanno di cosa stanno parlando?Invece la cementificazione sistematica delle montagna con i rifugi e la devastazione di interi boschi per creare strade per raggiungerli e' ecologica?

La colpa è solo nostra che ci sprechiamo pagine di forum dando peso alle richieste di questa gente
che non si rende conto nemmeno di come vive e di cosa vive, di cosa mangia e di cosa respira.

lazzaro54

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #74 il: 22 Novembre 2011, 09:22:38 »
mi spiace soltanto che le piante per ricoprire un sentiero ci mettano un paio d'anni, altrimenti sarebbe sufficiente non percorrere un sentiero per 2 mesi e questi ''signori'' capirebbero l'importanza dei motoalpinisti .....

con questi non c'è nemmeno da discutere nè fare il ''tavolo della pace'' ......

ignoranti, una massa di ignoranti ..... (voce del verbo ignorare)