Autore Topic: raccolta firme contro il fuoristrada  (Letto 18999 volte)

Offline Dynamite

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #45 il: 18 Novembre 2011, 16:24:03 »
se siamo arrivati ad invidiare i greci, siamo messi veramente male... :fin:
Beta Evo 290 '11

"on a trial bike, you can cover a great distance in a short period of time, or a short distance in a great period of time.
they say that journey can be more important than the destination. On a trial bike there is no destination, just a bike, a rider and a place to ride"

Lucajudoka

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #46 il: 18 Novembre 2011, 16:29:20 »
Valà che quelli stanno messi bene.
Ovviamente soffrono della situazione attuale, ma vivono comunque in un contesto tipo l'Italia negli anni 50.
Semplici, rustici, senza troppe regole e senza fisime. Bel mare, bassiissima densità di popolazione, clima favorevole, cose semplici e genuine.
Che poi quelli che affittano studios e hanno a che fare con il turismo, hanno mantenuto anche lo stesso tenore di vita.

Offline Dynamite

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #47 il: 18 Novembre 2011, 16:38:00 »
Al momento... Ma in futuro? Io gli auguro tutto il bene del mondo, ma non so...
Beta Evo 290 '11

"on a trial bike, you can cover a great distance in a short period of time, or a short distance in a great period of time.
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Offline Fulvio 55

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #48 il: 18 Novembre 2011, 22:40:18 »
Bisogna spiegare al CAI la differenza tra i vari utilizzatori/tipi di moto: enduristi, crossisti, trialisti, motoalpinisti . Spiegato questo assieme all'impatto ambientale sia a livello acustico, erosivo(mi riferisco all'impronta a terra del pneumatico), ed a livello di gas di scarico, diamo dei " numeri" o "valori". Proviamo poi a pragonare i "numeri" o "valori" delle moto con altrettanti utilizzatori della Natura( impianti sciistici e parcheggi in quota, strade boschive, asfaltature ecologiche per giri ciclistici) e tiriamo le somme..escludendo il dio denaro, primo passo.
Secondo passo: proviamo a distinguerci applicando sul nostro solito abbigliamento il logo "MOTOALPINISMO.IT"  spiegando a chi incontriamo la filosofia del forum/associazione, forse lentamente, lentamente riusciamo a farci benvolere.

PS. Ho fatto due magliette di prova(per me e Katanaman) da un ricamificio in zona. Mi informo e comunicherò quanto costano le "toppe" con il logo che ognuno può cucire sul proprio abbigliamento.

Vi aggiorno-

mandi mandi
avanti adagio....quasi indietro!

Offline Lamberto

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #49 il: 19 Novembre 2011, 09:48:00 »
Pubblico l'articolo di Tregomme apparso sul giornale, dall'editore sono stati effettuati dei tagli, comunque è già qualcosa....

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Offline alex

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #50 il: 19 Novembre 2011, 11:33:31 »
Beh, anche nel delirio, Sua Eccellenza il Presidente è già passato dal "NO" a tutto tondo a una "rigida regolamentazione".
Controproporrei di verificare quanti dei loro rifiuti hanno negli zaini quando tornano alle auto... e soprattutto dove e come le hanno parcheggiate sm472
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Offline old-cat

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #51 il: 19 Novembre 2011, 18:09:21 »
Vorrei tornare sul problema targa: sono d'accordo che finche non risolviamo almeno questo problema (frecce, specchietti e luci sono "meno" importanti) non potremo mai sederci a discutere con amministrazioni locali, enti parco, comunità montane, CAI ecc. ecc.
Le case non si pongono il problema, le omologazioni vengono fatte per l'uso su strada e gli accessori che montano vanno bene, tanto, poi, l'endurista/trialista toglie tutto, quindi perchè fare fatica e investire denaro?
I produttori after-market non hanno richieste in tal senso, quindi perchè fare fatica e investire denaro?
Dobbiamo essere noi ad avere idee inventando e proponendo dei portatarga da mostrare sui vari forum, adattando al meglio e sviluppando le cose migliori che vengono via via postate finche non arriveremo a dei portatarga off-compatibili facilmente realizzabili.
Giunti a questo punto, magari, qualcuno (casa o produttore after-market) capirà che si può fare del businnes e si lancerà nella realizzazione di un portatarga off.... magari.....
Finalmente mototornato in ZONTES 310T

Offline ilveromarcolino

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #52 il: 19 Novembre 2011, 19:12:44 »
beh .. francamente .. fare tutto sto business con una cosa che non può costare più di 50-80 euro sennò non se la fila nessuno e che se va bene ne venderai 50 all'anno non saprei...
Sono daccordo con te sul fatto che qualcuno deve rompere le scatole ai costruttori e sul fatto di ingegnarsi, a tal proposito io per la mia moto pensavo a una cosa come questa che realizzerò nei miei stabilimenti (garage)

il portatarga teletubbies
, in pratica una maniglia che si infila sul parafango in plastica e che regge la targa!
Se ci prendi dentro si toglie sfilandosi tanto è tenuta indietro da un elastico di quelli da portapacchi.

a gennaio poi faccio le foto eh?

http://motoalpinismo.it/smf/index.php?topic=2524.0
« Ultima modifica: 19 Novembre 2011, 19:14:25 da ilveromarcolino »
"Al mondo ci sono le cose vere e ci sono le cose solamente supposte. Quelle vere lasciamole dove stanno, ma le supposte, dove le mettiamo le supposte?" Principe Antonio De Curtis

Offline Valchisun

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #53 il: 19 Novembre 2011, 20:03:02 »
Credo che l'unico sistema sia quello di adottare un attacco in plastica o in pvc deformabile a caldo per creare un attacco minimalista per la targa, ovviamente tassativamente originale, senza appesantirla di portatarga in plastica che renderebbero la targa ancora piu' pesante, ho fatto un foro al parafango posteriore ed utilizzo un bullone con vite a galletto per fissarla, ovviamente va' rimossa in fuoristrada perche' le oscillazioni del parafango la fanno agganciare alla ruota posteriore, la foto e' un po' da distante ma si capisce cosa intendo:


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Offline Dynamite

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #54 il: 20 Novembre 2011, 10:35:43 »
Credo che l'unico sistema sia quello di adottare un attacco in plastica o in pvc deformabile a caldo per creare un attacco minimalista per la targa, ovviamente tassativamente originale, senza appesantirla di portatarga in plastica che renderebbero la targa ancora piu' pesante, ho fatto un foro al parafango posteriore ed utilizzo un bullone con vite a galletto per fissarla, ovviamente va' rimossa in fuoristrada perche' le oscillazioni del parafango la fanno agganciare alla ruota posteriore, la foto e' un po' da distante ma si capisce cosa intendo:



Valchi fino a qui credo che ci siamo già arrivati tutti. ma come tu stesso dici, non si può usare in off
perchè va a contatto con la ruota posteriore. Il problema quindi è proprio quello di non poter essere
in regola (su questo aspetto) quando servirebbe, cioè in fuoristrada, con questo sistema.

E' evidente che per come la legge la mette, la cosa non e' AGGIRABILE con espedienti come questo
(che io stesso adotto), ma serve una regolamentazione differente, che ci permetta di adottare soluzioni
di visibilità targa differenti da quelle attuali, che non danno alcun margine di applicazione per il trial in offroad.
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Offline Valchisun

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #55 il: 20 Novembre 2011, 13:32:08 »
La soluzione da me adottata per essere utilizzata anche in fuoristrada e' molto semplice dal punto di vista della realizzazione pratica, perche' basterebbe irrobustire il parafango posteriore con un "sottoparafango" in plastica o in Pvc o addirittura con una sbarretta di alluminio o di fibra di carbonio per chi volesse fare una cosa high tech, la Montesa Cota 250 4 Rt ha gia' in dotazione di serie una specie di contro parafango inferiore di irrobustimento avvitato alla scatola filtro, proprio per sopportare il peso di portatarga con luce e indicatori di direzione, difatti molti Montesisti lo tengono montato, il problema e' proprio la targa originale, che una volta montata a sbalzo sul parafango e' troppo vulnerabile, basta una caduta da fermo per storcere o rompere la targa, che ricordiamoci e' un bene di proprieta' della Motorizzazione Civile ed in caso di rottura non c'e' altro sistema di ritargare nuovamente la moto e la cosa costa circa 200 Euro!
La targa originale e' anche un oggetto sporgente molto pericoloso perche' dotata di bordi taglienti e quindi non idonea ad essere utilizzata in fuoristrada, consiglio a tutti almeno di farci intorno una "cornice" di nastro isolante, perche' il classico portatarga in plastica aumenta esageratamente il peso della targa, meglio evitare....

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #56 il: 20 Novembre 2011, 13:42:48 »
Infatti basta volere e le soluzioni si trovano. Ma non si vede in foto: la luce posteriore c'è? la luce targa? Il...catadiottro?  sm444
Per essere proprio in regola si travalica il limite dell'assurdo...
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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #57 il: 20 Novembre 2011, 14:01:04 »
Facendo della pure "fantascienza" le moto da trial andrebbero riconosciute come attrezzi sportivi e non come motoveicoli ai fini della circolazione stradale, la vedo come una cosa gia' fatta..... sm452

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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #58 il: 20 Novembre 2011, 14:14:59 »
beh secondo me lo sono. Devi solo aspettare che io diventi presidente del consiglio. Una bazzecola, puro dettaglio  sm452
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Re: raccolta firme contro il fuoristrada
« Risposta #59 il: 20 Novembre 2011, 14:16:39 »
...il problema e' proprio la targa originale, che una volta montata a sbalzo sul parafango e' troppo vulnerabile, basta una caduta da fermo per storcere o rompere la targa, che ricordiamoci e' un bene di proprieta' della Motorizzazione Civile ed in caso di rottura non c'e' altro sistema di ritargare nuovamente la moto e la cosa costa circa 200 Euro!
La targa originale e' anche un oggetto sporgente molto pericoloso perche' dotata di bordi taglienti e quindi non idonea ad essere utilizzata in fuoristrada, consiglio a tutti almeno di farci intorno una "cornice" di nastro isolante, perche' il classico portatarga in plastica aumenta esageratamente il peso della targa, meglio evitare....

Infatti Sergio, il punto è proprio questo, al di là della realizzazione di un portatarga più
o meno robusto o leggero. In qualsiasi modo la mettiamo, la targa sul trial è:

- esposta ad altissimo rischio di rottura o danneggiamento, con tutto ciò che ne consegue;
- pericolosa per l'utilizzatore.

Allo stato attuale delle cose la via è senza uscita: il massimo che possiamo fare è accrocchiarla
in asfalto e toglierla in offroad. Oppure tenerla montata anche in off e correre i due rischi
di cui sopra.
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