un'esperienza indimenticabile

[madmax56]

allora, carissimi, vediamo se c'è qualcuno di voi che riesce ad indovinare di che auto è il cruscotto fotografato.
premetto che la foto è mossa, fatta di sera con il telefonino e non da ultima con le mani tremanti dall'emozione... sm29


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cercherò di aiutarvi con un'altra immagine.


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non sto a dilungarmi con le impressioni, vi posso solo dire che è stata un'esperienza unica e che ricorderò sempre con immeno piacere.
dai, forza, vediamo chi indovina.
appena riuscirò a caricarlo vi farò sentire "la sua voce" in una piccola registrazione.
a presto.
max.

[Valchisun]

Dai Carello Megalux  che si intravedono davanti al cofano direi Lancia Stratos.....

[madmax56]

non vale, sergio tu sei un'enciclopedia vivente...


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ecco un piccolo particolare, quello che è successo dopo è stato veramente indimenticabile, sentire il ruggito di quel motore, .... che avevo ammirato tanti anni fa sui bordi delle ps. rally; una libidine, sentire i carburatori e gli spari dello scarico, il differenziale autobloccante al lavoro, stare seduti in abitacolo con la sensazione di essere seduti sul motore, i sobbalzi della macchina sull'asfalto,..... tante sensazioni e ricordi che ritornavano alla mente.
in due parole: LIBIDINE PURA.
non aggiungo altro.  sm426
max.

[gianni]

  Sergio...ma questa volta avrei indovinato pure io!

Condordo con Max...i miti restano tali per sempre!

...anche se il mio cuore batte ancor più forte per questa:



 baci

[madmax56]

concordo con gianni in merito ai miti ... poi ognuno di noi ne ha uno suo.
un mito, resta sempre un mito! qualunque esso sia.  approv
.... e noi, bambini un poco cresciuti, viviamo in questi ricordi e di questi ricordi!
max.
 sm427

[Valchisun]

Anni fa' avevo avuto la fortuna di guidare la Lancia Stratos completamente di serie di un mio amico, era stato uno spettacolo, ma nel contempo avevo il terrrore di sbagliare qualcosa e di andare fuori strada durante la prova, fortunatamente i danni si erano limitati a qualche "grattatina" nelle cambiate, perche' il motore della Dino Ferrari che montava la Stratos, un sei cilindri di 2.400 cc. capace di circa 200 Cv., aveva il selettore delle marce con una guida scanalata ed era difficile "indovinare" il giusto movimento delle leva del cambio!
Il mio amico che ce l'aveva, prima del modello stradale era riuscito ad accaparrarsi la Stratos ufficiale guidata dal "Drago", cioe' Sandro Munari reduce dall'Rally East African Safari, cioe' questa:



Era stata rifatta completamente dalla PubliAuto di Torino cioe' da chi eseguiva le verniciature e le grafiche per la squadra ufficilae Lancia Alitalia, il mio amico l'aveva poi venduta ad un collezionista giapponese, la cifra non me l'aveva detta, pero!

[madmax56]

non lo biasimo, se ha voluto tenere il segreto del prezzo....
comunque, ritornando all'auto, abituati a quelle di oggi dove l'eletronica comanda in tutto, salire su QUELL'AUTO dove tutto era ancora meccanico, ti fa sentire parte di lei, la senti respirare e tossire, ne assapori ogni rumore .... non ho parole....
max.

[Valchisun]

Il bello della Stratos e' che avevi il motore a pochi cm. dalla testa, ci eri quasi appoggiato con la schiena, pilota e macchina erano un tutto'uno, altro che l'elettronica delle auto moderne che fanno da filtro alle sensazioni! annull

[gianni]

...visto che si parla di "miti" ...e di Stratos

Io ero tifoso di Bjorn Waldegaard



e ricordo questo episodio:

"Nel 1976 il Rally Sanremo s’era deciso all’ultimissima speciale tra due piloti ufficiali della Lancia, Bjorn Waldegaard e Sandro Munari. In Italia, al volante di una vettura italiana, il veneto Sandro Munari godeva dei favori del boss della squadra torinese, Cesare Fiorio. Ma lo svedese non rispettò gli ordini di scuderia e s’impose con quattro secondi di vantaggio, dopo un’ultima speciale d’antologia !"

...Il mito dice che Bjorn aspettò 40" prima di partire per la speciale, per far si che lui e Munari avessero lo stesso tempo in gara, ma poi lo battè propio nell'ultimo tratto cronometrato...

[Valchisun]

http://youtu.be/dbfZayu6SQ8

Peccato che nel gruppo Fiat avessero deciso di promuovere le auto di serie, cosi' venne pensionata anzitempo per lasciare il posto alla Fiat Abarth 131, la Lancia Stratos era stata concepita e progettata come un prototipo per vincere i rally senza partire da un mezzo di serie come invece fu la 131, anche se era necessario produrre un minimo di auto di serie necessarie per l'omologazione, anche la 131 da rally non era nemmeno parente con la berlina, ne ricordava soltanto l'estetica ed il nome!

[Max]

Lancia si impose con quasi tutte le vetture ...anche questa, la degna erede della Stratos, è ancor oggi una macchina da  baci



ricordo che con il suo sistema d'alimentazione/raffreddamento basato sulla polverizzazione di acqua nei cilindri, in una P.S. arrivava a consumar anche 16L d'acqua ...ABARTH POWER ...un altro vanto dell'Italia, che ai tempi la cantava a molti 

[Valchisun]

A me piaceva la Topolino, avevano soprannominato cosi' la Lancia Delta S4 per via delle sue enormi prese d'aria laterali, con la S4 le potenze erano arrivate a quasi 700 cavalli, le stesse potenze delle F1 di quei tempi sulle normali strade di tutti i giorni, dopo le morti di Bettega e di Vatanen, le F1 da rally vennero vietate!

guardate che roba:

http://youtu.be/snk0Ci2IF6Q

[manetta95]

ahi ahi sta volta sbagli, vatanen per fortuna è ancora tra noi anche se ebbe un grabe incidente al rally di argentina con il peugeot 205 t16, mentre Toivonen morì al rally di corsica nell'86 alla guida di un s4 quando finì nel bosco sottostante in una curva apparentemente facile, la macchina si incendiò e lui perì insieme al navigatore americano Sergio Cresto!

[alex]

ma gente, qui si parla di cose toste davvero!!  approv
Henry Toivonen, in effetti... chissà dove sarebbe arrivato, senza quella semicurva.

La passione per i rally (quelli su terra, che per me sono gli unici veri) e per le Lancia le ho già celebrate qui da qualche parte. Poi la Stratos...  baci una machina che hanno dovuto metter fuori per fare spazio alle necessità di promozione mettendo in pista la 131, perchè ammazzava ogni gara, ogni campionato, dal Mondiale all'Italiano. 2 vittorie nel solo campionato mondiale.
Concordo specialmente su un fatto: il ruggito che echeggiava per le valli mentre quei mostri si mangiavano le montagne, gli schianti in rilascio, la sicurezza con cui le vedevi venire avanti con la chiara sicurezza di chi è superiore in tutto. Certo che per guidarle ci voleva un bel pelo. niente servoassistenze, niente elettronica, potenza da domare di piedi e di braccia, oltre che di "culo", come diceva Schumi. Sensibilità e capacità estreme ed oggi sconosciute.

http://www.youtube.com/watch?v=J5otpImadfk&feature=related

questo tanto per dare la suggestione di quel che dicevo:
http://www.youtube.com/watch?v=KqQgBUTq82o&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=dbfZayu6SQ8&feature=related

c'è anche un "colle" che tanto caro fu... non la Poeta, ma al valchi  :sign0151:

[lazzaro54]

Sergio...ma questa volta avrei indovinato pure io!

Condordo con Max...i miti restano tali per sempre!

...anche se il mio cuore batte ancor più forte per questa:



 baci

con questa ci ho fatto un giro d'Italia ........ peccato che , essendo molto piccola e noi 2 in abitacoli lungagnoni, dovevi tenere il casco piegato verso l'interno perchè toccava nel roll-bar ...... nn ti dico ogni volta che prendevi una buca .... boinc boinc boinc .....
meno male che si ruppe alla 4° prova speciale, altrimenti mi sarei rincoglionito ancor di più di quanto non lo sia adesso ....