Autore Topic: I Toni Bou a quattro zampe  (Letto 4195 volte)

Offline Valchisun

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I Toni Bou a quattro zampe
« il: 01 Ottobre 2011, 15:53:52 »
Guardate che numeri si fanno questi per andare a cercare il sale:

http://www.repubblica.it/ambiente/2011/09/28/foto/gli_stambecchi_acrobati-22348823/1/

impressionante......

Ktm Super Duke 1290 R

Offline alex

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Re: I Toni Bou a quattro zampe
« Risposta #1 il: 01 Ottobre 2011, 16:03:23 »
perchè non hai mai visto i contrabbandieri, che lo facevano anche con uno zaino sulle spalle!!  sm444
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Offline Valchisun

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Re: I Toni Bou a quattro zampe
« Risposta #2 il: 01 Ottobre 2011, 16:04:54 »
Ma non e' che Toni Bou cerca anche lui il sale per caso? sm409

Ktm Super Duke 1290 R

Offline alex

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Re: I Toni Bou a quattro zampe
« Risposta #3 il: 01 Ottobre 2011, 16:19:15 »
beh, lui sale, scende,,,,fa un po' quel che gli pare.


Questa è bruttissimaaaaa!!!!!  sm444 sm444 sm444
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Offline Valchisun

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Re: I Toni Bou a quattro zampe
« Risposta #4 il: 02 Ottobre 2011, 11:58:40 »
Guardando dove riescono ad arrampicarsi gli stambecchi, stavo facendo alcune considerazioni da rapportare ai bipedi dotati di due ruote motorizzate!
Come avrete notato gli stambecchi non provano il minimo senso di paura o di vertigine ad arrampicarsi su quella parete praticamente verticale, perche' il loro unico fine e scopo e' andare a cercare il sale sulle pietre di cui e' composto il muro della diga, se rapportiamo la cosa al mondo "umano", se si seguisse soltanto l'istinto e non fossimo bloccati dalla paura che ci infonde il ragionamento e l'esperienza, sicuramente anche noi potremmo superare ostacoli impensabili o avventurarci su percorsi ben piu' difficili di quelli che percorriamo abitualmente, non dico di arrampicarci su una diga verticale, anche perche il sale a noi non fa' bene.... :PDT_Armataz_01_37:, ma voglio dire che molte volte siamo "bloccati" dalla paura di cadere e di farci anche male seriamente perche' "ragioniamo" troppo prima di affrontare una difficolta', mentre forse, sarebbe meglio seguire l'esempio degli stambecchi e non farsi troppe seghe "mentali", pero' l'agire di instinto e' piu' una cosa da giovani, purtroppo con il passare del tempo subentra l'esperienza e' l'istinto di conservazione prende il sopravvento e di conseguenza tendiamo ad impedire alla moto di fare il suo "dovere", nel senso che siamo noi che non sfruttiamo le prestazioni del mezzo anzi lo "mortifichiamo", povere moto che non possono esprimersi al loro meglio.......Pensate se si ribellassero, poveri noi.....In definitiva un motoalpinista dovrebbe farsi "adottare" da una famiglia di stambecchi e poi vedreste che roba..... sm416
Adesso chiamate pure la neuro..... sm409

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gianni

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Re: I Toni Bou a quattro zampe
« Risposta #5 il: 02 Ottobre 2011, 12:47:30 »
...è vero!
I blocchi mentali...comunemente detti "fifa" o volgarmente "caghetta"  :hee20hee20hee:
che ci attanaglia quando si incontra un ostacolo valutato "superiore alle ns. capacità" è un freno non indifferente!

ho provato sulla mia pelle che per osare e superare questo limite...è molto utile "girare" con gente più brava...oppure partecipare alle mulatrial

I compagni di uscita più bravi insegnano molto nel tentativo di imitarli oppure propio per farsi spiegare la giusta tecnica...mentre alle mulatrial, il dover seguire il flusso dei concorrenti, senza poter tornare indietro...obbliga a fare il sentiero che fanno gli altri (vedi "SALITA DEI PALI" alla mulatrial di Albenga!  sm470)

Offline Valchisun

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Re: I Toni Bou a quattro zampe
« Risposta #6 il: 02 Ottobre 2011, 16:36:23 »
Quella che dici te Gianni e' comunemente denominata: "disperazione", che e' quella che ti fa' letteralmente volare sui sentieri anche piu' difficili, magari quando ti sorprende un temporale tremendo con i fulmini che si scaricano dentro la valle a pochi metri di distanza, come e' capitato a me ed ai miei amici tanti anni fa' in un sentiero bello impestato dovei si tribolava a salire, con l'arrivo della tempesta e dei fulmini ad altezza degli alberi, avevamo stabilito il record di velocita' e senza mettere un solo piede a terra....Lo stesso ci capito' in punta alla frana alla Tre Giorni della Valtellina di qualche anno fa' anche li' avere il temporale che scaricava i fulmini sulle pietre a breve distanza ci metteva le aaali, altro che la Red Bull...... sm409

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Offline ilario

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Re: I Toni Bou a quattro zampe
« Risposta #7 il: 02 Ottobre 2011, 19:01:50 »
La foto non da' l'idea della pendenza--e' proprio una diga in piedi!
Dovreste vederli quando fanno inversione,salgono,scendono --come se fossero in pianura.

Offline alex

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Re: I Toni Bou a quattro zampe
« Risposta #8 il: 02 Ottobre 2011, 22:43:06 »
beh si, una cosa è la paura, un'altra è la reazione "disperata". credo che se non paura un po' di buon senso bisogna sempre tenerlo nel marsupio. Però è anche vero che non bisogna farla diventare una sega mentale, inibirsi e quindi bloccarsi, perchè si ottiene lo stesso meccanismo della paura, ed il denominatore comune è una gran possibilità di farci male.
La regola è sempre quella: valutazione preventiva, se possibile (possibile, non ignorabile per pigrizia!) e, se non lo si può fare, andare restando nei limiti (i propri) equilibrando velocità, manetta e movimenti dentro i parametri di sicurezza, ossia quanto basta per garantire l'avanzamento sciolto, e pazienza se non sarà da foto o da tempone sul giro.
« Ultima modifica: 03 Ottobre 2011, 00:19:37 da alex »
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Offline Lamberto

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Re: I Toni Bou a quattro zampe
« Risposta #9 il: 03 Ottobre 2011, 00:22:00 »
Per fortuna esiste la paura altrimenti saremmo tutti morti!

Ognuno di noi ha delle "tare" che sono dettate da educazione, esperienze e carattere. Quindi a volte non riusciamo a razionalizzare la paura dell'ostacolo e ci rinunciamo a provarlo
altre volte, vuoi per acquisita esperienza e quindi maggior sicurezza si riesce a razionalizzare la paura e ci si violenta e si tenta.
Almeno a me succede così, soprattutto nelle discese che in teoria tecnicamente sono molto più facili delle salite, le sensazione di vuoto mi crea vertigini e mi blocco, oppure mi devo
fermare prima di affrontarla.
A volte ragiono e mi dico dov'è il problema? Sai come devi affrontarla e allora che aspetti? Alcune invece vuoi per la stanchezza o per la reale pendenza preferisco scendere e accompagnare
a piedi la moto, lo faccio senza vergogna perchè se non c'è una buona dose di sicurezza di se stessi si rischia di farsi male per la mancanza di decisione.
Se nella compagnia capita qualche persona con poca pratica gli dico a priori di stare tranquillo e di non osare quando c'è indecisione, non deve aver paura di dimostrare la sua inesperienza,
meglio tornare a casa interi.
Mentre spesso tra noi maschietti, per nostra cultura, l'ammettere le proprie debolezze è vissuto come un disonore.
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Offline Valchisun

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Re: I Toni Bou a quattro zampe
« Risposta #10 il: 03 Ottobre 2011, 13:22:57 »
Verissimo quello che dice Lamberto!Molte volte il giro di moto e' vissuto come una gara o una sfida, vince chi e' piu' abile nel superare le difficolta' di un sentiero oppure ci si "ingarella" nel provare qualche zona, ma tante volte si rischia di superare i propri limiti, la cosa puo' essere un bene perche' ci si mette alla prova e tanta volte ci si rende conto che basta la convinzione per superare qualche passaggio anche impegnativo, altre volte la cosa puo' risolversi in un "volo"!
Anch'io ho il brutto vizio di scendere dalla moto nei passaggi in discesa che ritengo piu' pericolosi, tutti i miei amici mi dicono che e' sbagliato, che conviene stare seduti sulla moto, magari a motore spento, in modo da disporre di un maggiore controllo della moto, ma e' piu' forte di me, quando non me la sento, non me la sento.....E' anche vero che l'ho visto fare da piloti "veri" durante la Hell's Gate, anche loro nei tratti impossibili scendevano dalla moto e la accompagnavano tenendola per il manubrio, quindi io mi consolo cosi'..... sm414

Ktm Super Duke 1290 R

Offline alex

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Re: I Toni Bou a quattro zampe
« Risposta #11 il: 02 Febbraio 2012, 11:40:34 »
Bellissima discussione, meriterebbe un seguito. Io l'ho ritrovata per caso e la ripropongo, vediamo che ne esce

Speriamo che non finisca a caxxeggio anche questa...
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Offline marcobò

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Re: I Toni Bou a quattro zampe
« Risposta #12 il: 02 Febbraio 2012, 14:58:39 »
Ne esce che secondo me non sono Stambecchi, ma Camosci.
Quando faccio trial nelle mie zone (altipiano di Asiago) li incontro spesso
e ho scoperto una cosa strana, loro non hanno paura di noi se spegniamo la moto e stiamo seduti
sopra, ma scappano se smontiamo. Conclusione l'uomo fa paura all'animale,
uomo + moto no!.
Dimenticavo, sull'altipiano gli stambecchi (che hanno corna molto più grandi) non ci sono, i cacciatori se li sono "pappati" tutti.

Offline diegog

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Re: I Toni Bou a quattro zampe
« Risposta #13 il: 02 Febbraio 2012, 16:13:55 »
Ne esce che secondo me non sono Stambecchi, ma Camosci.
Quando faccio trial nelle mie zone (altipiano di Asiago) li incontro spesso
e ho scoperto una cosa strana, loro non hanno paura di noi se spegniamo la moto e stiamo seduti
sopra, ma scappano se smontiamo. Conclusione l'uomo fa paura all'animale,
uomo + moto no!.
Dimenticavo, sull'altipiano gli stambecchi (che hanno corna molto più grandi) non ci sono, i cacciatori se li sono "pappati" tutti.

guardateli  bene, sono stambecchi,  femmine e  giovani.
Le corna si sono corte, ma non è da quello che si riconoscono ma  bensi  dalla  forma, con una base piuttosto importante e dalla pressoché linearità, rispetto al camoscio che le ha piu sottili, nerastre e  ricurve, oltre ad una livrea decisamente piu scura  nel caso del camoscio.

qui stambecchi:


qui camosci,  stessa configurazione:



Offline marcobò

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Re: I Toni Bou a quattro zampe
« Risposta #14 il: 02 Febbraio 2012, 19:12:19 »
Scusate, ma avete proprio ragione, il colore è proprio il marrone/nero.
Avevo confuso le due razze proprio per le corna piccole!
Comunque anche i Camosci sono degli ottimi trialisti!!!!