Autore Topic: Quando i giapponesi "ci provavano" nel trial  (Letto 8499 volte)

Offline Valchisun

  • Moderatori
  • Hero Member
  • *
  • Post: 30772
    • Mostra profilo
Quando i giapponesi "ci provavano" nel trial
« il: 24 Settembre 2011, 16:57:11 »
Negli anni settanta le case giapponesi si accorsero che esisteva il trial, dopo il declino delle aziende inglesi che avevano iniziato per prime a produrre delle moto da trial in piccola serie, Triumph, Greeves, Ajs, che passarono il testimone alle case spagnole, anche i giapponesi "sondarono" il settore del trial, una specialita' del fuoristrada che riscosse un notevole successo come praticanti anche in Giappone, questa era la Kawasali Kt 250, motore di derivazione dalle due tempi scrambler, la "verdona" da trial non venne nemmeno distrbuita sul mercato italiano:



E questa e' la Suzuki Rl Exacta 250, la moto e' cosi' di serie, senza fari nella versione da gara, nella competizioni di allora le moto potevano circolare senza fanali, misteri dei regolamenti, visto che le gare si svolgevano anche su traferimenti su strade aperte al traffico, come succede ancora oggi:


il telaista inglese Beamish ne aveva preparata una con un diverso telaio in tubi cromati ed una veste estetica un po' piu' riuscita:



Il maggiore impegno nel trial negli anni settanta ce lo mise la Yamaha, "strappando" alla Ossa con un ingaggio principesco il pluricampione campione euroeo (allora non esisteva ancora il Campionato Mondiale),il britannico Mick Andrews, usufruendo cosi' della sua preziosa esperienza per mettere a punto la nuova Yamaha da trial:

Questa e' la Yamaha Ty 250 ancora a due ammortizzatori del 1974:



Questa e' la moto realizzata in collaborazione con lo specialista Mick Andrews, la prima ad adottare la sospensione posteriore cantilever, un "credo" della Yamaha, il progenitore del successivo monoammortizzatore, alla guida del campione inglese la Yamaha si aggiudico' con quella nuova moto la Sei Giorni di Scozia per due anni consecutivi  nel 1974 e 1975:



La Yamaha continuo' a seguire e sviluppare le sue moto da trial nel cosro degli anni, questa e' una Ty del 1992, particolarmente riuscita anche come veste estetica, purtroppo anche le Yamaha da trial non venivano importate e quindi vendute in Italia, i pochi esermplari circolanti venivano acquistate in Svizzera o in Belgio

« Ultima modifica: 24 Settembre 2011, 17:09:20 da Valchisun »

Ktm Super Duke 1290 R

Offline madmax56

  • Hero Member
  • *****
  • Post: 1318
    • Mostra profilo
Re: Quando i giapponesi "ci provavano" nel trial
« Risposta #1 il: 24 Settembre 2011, 17:00:41 »
sergio.
sei un mito!!!
max.
 :sm448: sm427
" yo, soy mi mala suerte"

Offline old-cat

  • Hero Member
  • *****
  • Post: 1411
  • anche lui è più veloce di me...
    • Mostra profilo
Re: Quando i giapponesi "ci provavano" nel trial
« Risposta #2 il: 24 Settembre 2011, 17:09:25 »
Lo scorso anno ad una gara del Trialario ho visto una Suzuki (mi pare fosse di Fistolera) tutta gialla, bellissima, ma non mi sembra di quelle postate. Ci furono altre versioni?
Finalmente mototornato in ZONTES 310T

Offline Valchisun

  • Moderatori
  • Hero Member
  • *
  • Post: 30772
    • Mostra profilo
Re: Quando i giapponesi "ci provavano" nel trial
« Risposta #3 il: 24 Settembre 2011, 17:21:52 »
Molto probabilmente quella che hai visto era una Suzuki Beamish, e cioe' quelle preparate dal noto telaista inglese, tipo questa:



come vedete la "moda" dei preparatori e di apportare modifiche anche importanti, come arriare a cambiare addirittura il telaio come faceva Beamish, non e' una cosa nuova, ma avveniva gia' negli anni settanta!
Un altro particolare che invece avevano le Yamaha Ty nelle ultime versioni prodotte e' che utilizzavano soltanto un raggio unico che andava ad infilarsi da un nipples all'altro dalla parte opposta del cerchione, passando ovviamente nei fori del mozzo, immagino i "sacramenti" per montarlo..... sm409
questa Ty e' una delle ultime prodotte, montava gia' il freno a disco anteriore:


Ktm Super Duke 1290 R

lazzaro54

  • Visitatore
Re: Quando i giapponesi "ci provavano" nel trial
« Risposta #4 il: 24 Settembre 2011, 19:46:21 »
Diego non sarà d'accordo, ma per me la Kawasaki e la Tamaha Ty250 del 1992 sono bellissime ... anche nei colori ....

come già detto, ma perchè i costruttori nn fano delle repliche delle moto di allora ?

Offline diegog

  • Hero Member
  • *****
  • Post: 4549
    • Mostra profilo
Re: Quando i giapponesi "ci provavano" nel trial
« Risposta #5 il: 24 Settembre 2011, 20:29:58 »
Diego non sarà d'accordo, ma per me la Kawasaki e la Tamaha Ty250 del 1992 sono bellissime ... anche nei colori ....

come già detto, ma perchè i costruttori nn fano delle repliche delle moto di allora ?

io che non sono d' accordo sulla kawasaki?  ma non scherziamo sono talebano kawasakista confermato!!!! eheheh
scherzi a parte l' unica che mi piace poco è la susuki.... ma la  verdolona è una meraviglia!  l' avessi l' utilizzerei  tutti i giorni per comprare il pane!!

Offline Valchisun

  • Moderatori
  • Hero Member
  • *
  • Post: 30772
    • Mostra profilo
Re: Quando i giapponesi "ci provavano" nel trial
« Risposta #6 il: 25 Settembre 2011, 11:46:13 »
E qui c'e' la storia delle Honda da trial, dalla prima a quelle degli anni novanta:

http://www.onlytrial.com/1/from_1965_to_70_120293.html

Una delle Honda Rtl piu' importanti fa questa, il prototipo di 360 cc., con cui la Honda vinse il suo primo mondiale di trial, grazie anche alla bravura del pilota belga Eddy Lejeune, la moto era un prototipo dal valore stimato di parecchie centinaia di milioni di lire, ma la Honda non bado' a spese per portare alla vittoria una moto dotata di motore a quattro tempi, lo stesso "credo" aziendale che continua attualmente, anche la Montesa Honda Hrc con cui Toni Bou si e' aggiudicato in cinque anni la bellezza di dieci titoli mondiali consecutivi tra mondiali indoor e outdoor e' un prototipo "cucito" a mano sulle esigenze e sullo stile di guida del campione catalano,Toni Bou afferma in un'intervista che quando passo' dalla Beta alla Montesa, per migliorare il prototipo gia' sviluppato da Dougie Lampkin e da Takaisha Fujinami, gli misero a disposizione la bellezza di quindici tecnici della Hrc, ecco i due capolavori messi in campo dalla Honda a distanza di una trentina di anni:

Honda Rtl 360:



Montesa Cota 4 Rt 300 Repsol ufficiale:



Ktm Super Duke 1290 R

Offline alex

  • Global Moderator
  • Hero Member
  • *****
  • Post: 29864
  • Quartier del Piave (TV)
    • Mostra profilo
Re: Quando i giapponesi "ci provavano" nel trial
« Risposta #7 il: 25 Settembre 2011, 12:07:26 »
Mi domando cosa ci facessero in belgio con quelle TY.... la settimana scorsa sono passato per il punto più alto del Paese, nelle Ardenne: circa 680 metri  sm470
Una paccchia per l'enduro da (non) Ampi Sterrati, ma per il trial?  sm17

Sono comunque tutte moto che farebbe piacere rivedere, in chiave aggiornata, dai concessionari..... utilizzo moderato a 360°, giusto per novizi, vecchietti e sfaticati  sm413
Così almeno non si sarebbe costretti, per far di tutto un po', a comprare una Alp ma qualcosa di decoroso sm443
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
SWM RS 500 R

Offline Valchisun

  • Moderatori
  • Hero Member
  • *
  • Post: 30772
    • Mostra profilo
Re: Quando i giapponesi "ci provavano" nel trial
« Risposta #8 il: 25 Settembre 2011, 12:21:40 »
In Belgio a Bilstain una trentina di anni fa', esisteva  una specie di parco per la pratica del trial e del fuoristrada in genere, gestita proprio dalla famiglia Lejeune, credo che fosse l'unica struttura dove si potesse praticare del trial in Belgio, visto che di montagne nemmeno l'ombra, il terreno e' molto piu' adatto per i circuiti sabbiosi da motocross!
Effettivamente le case potrebbero pensare di produrre delle trial in stile vintage, come ha fatto la Triumph per la serie Bonneville, la Kawasaki che ha replicato con la W 800 le Kawa degli anni settanta che erano in realta' delle copie delle moto inglesi, sarebbe la soluzione giusta per fare delle vere moto da motoalpinismo senza tanta "tecnologia" applicata, lasciando magari il raffreddamento ad aria, modernizzando il tutto con delle sospensioni un po' piu' decorose e poco altro, quelle moto degli anni settanta riuscivano ad arrampicarsi "dignitosamente" su tutti i sentieri, anche quelli belli tosti, almeno su quei pochi che non sono stati chusi dalla vegetazione o che non sono stati "spianati" dalle draghe dei taglialegna,le mulattiere, piu' o meno, sono sempre quelli di trent'anni fa'.....

Ktm Super Duke 1290 R

Offline Nunzio65

  • Full Member
  • ***
  • Post: 109
    • Mostra profilo
Re: Quando i giapponesi "ci provavano" nel trial
« Risposta #9 il: 25 Settembre 2011, 17:38:31 »
Mi domando cosa ci facessero in belgio con quelle TY.... la settimana scorsa sono passato per il punto più alto del Paese, nelle Ardenne: circa 680 metri  sm470
Una paccchia per l'enduro da (non) Ampi Sterrati, ma per il trial?  sm17

Sono comunque tutte moto che farebbe piacere rivedere, in chiave aggiornata, dai concessionari..... utilizzo moderato a 360°, giusto per novizi, vecchietti e sfaticati  sm413
Così almeno non si sarebbe costretti, per far di tutto un po', a comprare una Alp ma qualcosa di decoroso sm443

..................pienamente daccordo :singing:

lazzaro54

  • Visitatore
Re: Quando i giapponesi "ci provavano" nel trial
« Risposta #10 il: 25 Settembre 2011, 19:43:14 »
In Belgio a Bilstain una trentina di anni fa', esisteva  una specie di parco per la pratica del trial e del fuoristrada in genere, gestita proprio dalla famiglia Lejeune, credo che fosse l'unica struttura dove si potesse praticare del trial in Belgio, visto che di montagne nemmeno l'ombra, il terreno e' molto piu' adatto per i circuiti sabbiosi da motocross!
Effettivamente le case potrebbero pensare di produrre delle trial in stile vintage, come ha fatto la Triumph per la serie Bonneville, la Kawasaki che ha replicato con la W 800 le Kawa degli anni settanta che erano in realta' delle copie delle moto inglesi, sarebbe la soluzione giusta per fare delle vere moto da motoalpinismo senza tanta "tecnologia" applicata, lasciando magari il raffreddamento ad aria, modernizzando il tutto con delle sospensioni un po' piu' decorose e poco altro, quelle moto degli anni settanta riuscivano ad arrampicarsi "dignitosamente" su tutti i sentieri, anche quelli belli tosti, almeno su quei pochi che non sono stati chusi dalla vegetazione o che non sono stati "spianati" dalle draghe dei taglialegna,le mulattiere, piu' o meno, sono sempre quelli di trent'anni fa'.....

cheffai ... riporti quello che ho detto io in un'altro 3d?

Offline Valchisun

  • Moderatori
  • Hero Member
  • *
  • Post: 30772
    • Mostra profilo
Re: Quando i giapponesi "ci provavano" nel trial
« Risposta #11 il: 25 Settembre 2011, 22:08:43 »
Non riesco a leggere proprio tutti i 3D, soprattutto se sono quelli di Lazzaro..... sm85!Ma se uno vuole la moto "vintage" esiste gia', e' la Montesa che e' sempre uguale dal 2004 in poi.....piu' vintage di cosi'..... sm414

Ktm Super Duke 1290 R

Offline alex

  • Global Moderator
  • Hero Member
  • *****
  • Post: 29864
  • Quartier del Piave (TV)
    • Mostra profilo
Re: Quando i giapponesi "ci provavano" nel trial
« Risposta #12 il: 26 Settembre 2011, 08:42:55 »
difficile fare delle repliche diquelle moto con "sospensioni decorose e poco più".... il raffredamento ad aria poi possiamo scordarcelo, così come probabilmente il carbuatore. La normativa di riferimento adesso, per le moto, è la Euro4, e per starci dentro non sarà possibile fare motori semplici con i pezzi essenziali. Dovranno giocoforza esserci anche quei cazzarugli inutili che servono a rientrare nelle emissioni... sm404
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
SWM RS 500 R