Autore Topic: Ciao signor Claudio, Non ti dimentichero'  (Letto 1174 volte)

Offline Valchisun

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Ciao signor Claudio, Non ti dimentichero'
« il: 12 Settembre 2011, 22:05:21 »
Caro Claudio, ci hai lasciati in un caldo giorno di agosto e con te, ti assicuro, se ne vanno gli anni piu' belli della mia vita sportiva.Se potessi esprimere un desiderio, chiederei di essere riportato indietro negli anni dal 1984 al 1990, quelli in cui ho avuto la fortuna di lavorare con te.E chiederei che il tempo si fermasse li'.
Non lo nego, mi sono commosso quando ti ho visto entrare in chiesa con un mazzo di rose sopra la tua ultima dimora terrena. E in quell'attimo ho visto passare a gran velocita' la mia vita vissuta in quel magico posto che per me e' stato Schiranna, sede della tua Cagiva. Venivo da una scuola come la Piaggio, dove si faceva piu' politica nei corridoi che strategie aziendali, e vedendomi all'opera sui campi di motocross con la Gilera ti sei probabilmente interessato ad un ragazzo (a quei tempi lo ero) che ti assomigliava nel carattere e nel modo di fare.
Ricordo il nostro primo colloquio a Schiranna, dal mitico Nandino, tenutario dell'hotel a fianco dello stabilimento.Ricordo che mi hai trascinato subito nel tuo mondo pieno di entusiasmo e di doti umane, obbigandomi a lasciare un posto fisso, tale era la Piaggio, per un contratto da libero professionista con tutti i rischi del caso. Mi hai fatto entrare nel tuo mondo, semplice ma geniale,facendomi subito sentire come parte determinante del tuo progetto, e dopo pochi mesi sarei andatoin Africa con l'eskimo se tu me lo avessi chiesto.
Come potrei dimenticare le nottate passate nel tuo ufficio insieme a Roberto Azzalin,Marco Lazzati, tuo fratello Gianfranco, con i piedi sopra la scrivania a decidere i nomi da dare alle motociclette da produrre e con davanti un manichino della moto per stabilre se il design aveva la riga troppo alta o troppo storta. Che roba quella enduro 125 di cui non ci veniva in mente il nome e tuo fratello s'invento' Tamanako, capo indiano con i cui fumetti giocava il figlio Claudino.Ricordo gli schizzi fatti a mano delle campagne pubblicitarie, dove facevamo a gara per trovare gli slogan adatti e quasi sempre li centravamo.
Caro Claudio, mi sembra di sognare paragonando quei giorni ai "brain storming" degli uomini di marketing di oggi, che sembrano tanti robot.Tu non li sopportavi, ne facevi volentieri a meno, e soprattutto guai a chi toccava i tuoi operai, erano i primi a cui davi retta.Passavi ogni giorno alla catena di montaggio, dove tutti ti salutavano con con un "buongiorno signor Claudio", perche' cosi' ti chiamavano, come tu fossi uno di loro.E la verita' e' che tu lo eri, uno di loro.
Da te ho imparato a lavorare, a rapportarmi con la gente, a rispettare chiunque, perche' ognuno di noi, mi dicevi sempre, ha qualcosa da insegnarti. Non dimentichero' mai il rispetto che avevano per te tutti i piloti che hanno corso per noi.Ricordo quella volta che il mitico Hubert Oriol perse la Parigi-Dakar rompendosi le caviglie ormai in vista del traguardo e sull'elicottero che lo portava all'ospedale mi disse piangendo. "Carlo, di' al signor Claudio che abbiamo battuto la Honda, che i veri vincitori eravamo noi".Alla penultima tappa avevamo un vantaggio di un'ora e mezza su Cyril Neveu.Quante emozioni mi hai regalato, ma quella volta nel 1990 quando la Dakar la vincemmo veramente con Edi Orioli, entrai nel tuo ufficio al piano terra e tu mi mettesti in mano un mazzo di chiavi dicendomi che erano della mia macchina.Erano le chiavi della tua Alfa 75.Me la regalasti lasciandomi di sasso. Come si fa' a non volerti bene, "Signor Claudio"? Lasciati chiamare cosi' anche da me, almeno oggi.
Mi hai insegnato a vivere e a lavorare e oggi mi hai fatto piangere.Era tanto tempo che non mi succedeva.
Ciao Claudio.Non ti dimentichero' mai.
Di Carlo Pernat

Ktm Super Duke 1290 R

Offline ilario

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Re: Ciao signor Claudio, Non ti dimentichero'
« Risposta #1 il: 13 Settembre 2011, 19:47:51 »
Bravo!!!!
Ha scritto cio' che moltissimi pensano ma che non hanno voluto o avuto il coraggio di dire apertamente.
Il caro amico"signor Claudio" ha commesso molti errori nel "condurre" l'azienda piu' con il cuore che managerialmente.
Molti sono stati scottati a livello economico,io compreso,ma bisogna riconoscergli la sua umanita',disponiblita',genio,amore totale per la moto
e per le sue ditte ed il fatto di aver sempre messo i dipendenti sopra a tutto.
Non va dimenticato che senza di lui il "mondo" motociclistico sarebbe mooolto piu' povero.
Quasi tutti i marchi oggi esistenti sarebbero scomparsi.

Offline Fulvio 55

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Re: Ciao signor Claudio, Non ti dimentichero'
« Risposta #2 il: 15 Settembre 2011, 21:13:27 »
Innazi tutto grazie SGNOR CLAUDIO per l'amore e la passione che hai messo nel nostro mondo!
Parafrasando gli Indiani d'America " Che il Grande Spirito sia con te nelle scorribande( in moto) sulle verdi praterie del cielo"

ciao

mandi mandi
avanti adagio....quasi indietro!