Autore Topic: Mattinata in officina  (Letto 1466 volte)

Offline alex

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Mattinata in officina
« il: 04 Agosto 2011, 15:48:04 »
Tagliando alla carotona. Non amando la rete di concessionari ufficiali, ho trovato quella che oramai è una specie in via di estinzione: l’officina multimarca, altresì detta “generica”. Ed è stata una bella sorpresa.
Appuntamento senza problemi, ricezione rapida e informale. Subito sul tavolo operatorio.
E cosa ormai impensabile, mi lasciano girellare attorno alla moto. Il che mi permette di scambiare battute col meccanico, e scopro che è stato crossista, ma con qualche anno meno di me. In pratica, era cadetto ai tempi dello junior. Tuttora partecipa al campionato motocross d’epoca con un Maico 250 dell’81.
Ha lavorato in reparto corse Aprilia e seguiva personalmente la moto di Passeri. Ha poi girato tutti i migliori preparatori storici della provincia, ed ora eccolo qui in proprio, con idee chiare: solo manutenzione, niente preparazione, possibilmente evitare le cose rognose. E se possibile su giapponesi, poi dirò perché. Non è un discorso da poca voglia, è necessità di budget. I lavori che comportano tanta manodopera sono a perdere, specialmente con le moto europee, dove il progetto ingegneristico è stato portato a termine senza vedere nemmeno un meccanico, dove le prototipazione avviene in aree chiuse, e si fa quel che dicono i progettisti. E vien fuori un gran casino, vedi Aprilia, Ducati di adesso, moto che in catena assemblano rendendosi conto che certe soluzioni saranno un bagno di sangue, e tacciono.
Bene, chiusa parentesi. E’ interessante sentire cosa ne pensano i meccanici “di quelli di una certa età, non quelli col camice e il tester in mano che sfornano a basso costo e bassa capacità le reti di assistenza.
Domanda 1: ma fate anche preparazione di forcelle da enduro?
Risposta 1: si, se vuoi te le facciamo, ma sappi che son soldi buttati dietro a una moda. Cambi tutto e scorrono non per magia, ma per i materiali nuovi. Dopo 2 settimane, un po’ di polvere e un po’ di fango, e son come prima. Il mercato se lo son fatto 2 nomi, i soliti. Danno le sospensioni ai piloti, gratis, e poi a te le fanno pagare care perché hai recepito che una forca non può andare se non ha un certo trattamento, un certo tipo di boccole e di molle. Fesserie. Che costano un botto e che non possono dare riscontri avvisabili a un pilotino della domenica. Che sia asfalto, pista o sterrato. Uguale.
Domanda 2: ma allora posso portarti anche la RXV?
Risposta 2: se vuoi, ma per le cose banali, per le robe difficili devi andare da Xxxxx Xxxxxxx che ha lavorato allo sviluppo della serie in reparto sperimentale. Cosa vuoi, il progetto XV è nato per attingere a dei fondi europei da parte di Piaggio, si son chiusi in un capannone blindato ed hanno sfornato una serie, un po’ fatta correre e un po’ mandata in rete commerciale, da esibire a riprova del diritto a non restituire i soldi ricevuti. Le caratteristiche del progetto servono a soddisfare i parametri dati dal fondo comunitario cui si è attinto, particolarità, innovazione, tecnologia. Presto detto perché una cosa magicamente particolare, che rapportata a un WR Yamaha ha la stessa distanza che c’è tra un carro a buoi e uno Space Shuttle, è stata messa su in fretta, messa in commercio senza nemmeno conoscere gli errori, e poi si è lasciata cadere. Piaggio ha comprato i debiti dell’Aprilia, ne ha tratto beneficio a livello di consolidato, e ora la lascia morire. (minkia, tutto a rigor di logica, ma studiano di nascosto economia aziendale, i meccanici di cinquant’anni?)
Domanda 3: ma enduro niente, non ti interessa?
Risposta 3: mi piacerebbe, ma innanzitutto io vengo dal cross, sono abituato ad andare a cannone. Se faccio lo stesso su una linea, che vedo per la prima volta, mi faccio molto male. Nell’enduro bisogna correre all’80%, lasciare sempre un margine ampio. A meno di essere quei 15, 20 al mondo che possono permettersi di dare il 100%. (ndr: Fischia….mi ha dato da pensare…) Poi io vado al campo con la dona, lei è una appassionata da sempre, ma regge i 20 minuti, anche i secondi 20. Poi si va via assieme. Una giornata intera sulla seggiolina non la sopporterebbe. (ndr: anche nel piccolo di ognuno di noi, le problematiche son sempre le stesse…)
Poi si è parlato di oli, di come son tutte menate, che un olio vale l’altro, di come i concessionari siano costretti a mentire mentre un indipendente “sa parlar male” di qualsiasi modello su cui abbia messo le mani, tanto non è di quel modello che vive.
Insomma una bella mattinata. Piacevole e dievrsa dal mondo asettico cui cercavano di abituarmi i concessionari di adesso.
Un mondo dove giri per gli scaffali dei ricambi e i ricordi partono a nastro, perfino orecchie e naso ricordano tintinnii e odori. Dove, come quando eri ragazzo, puoi vedere le mani che si muovono sulla tua moto, e imparare come si muovono e perchè.
Bello.

Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
SWM RS 500 R

Offline diegog

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Re: Mattinata in officina
« Risposta #1 il: 04 Agosto 2011, 16:02:34 »
è proprio  vero che  i grandi  meccanici sovente quasi sempre sono  indipendenti.
Questa mattina, dopo un lungo  calvario durato  mesi  sono  finalmente riuscito ad avere l' husqvarna di mia moglie a posto.
E ho anche avuto il piacere di conoscere un meccanico che è innanzitutto una PERSONA, e poi un MECCANICO.
una persona, al pari di quelle che hai conosciuto tu, in grado di  denigrare errori delle varie case, senza  timore alcuno, e capace, oltre che  assolutamente onesto.
Ho portato con me  il valchi,  e anche lui ne ha tratto le mie stesse conseguenze.
l nome?
farne il nome per me è obbligatorio, se non altro per ringraziarlo pubblicamente del trattamento ricevuto.
Si chiama MP MOTO,  di Poirino (TO)

Offline alex

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Re: Mattinata in officina
« Risposta #2 il: 04 Agosto 2011, 16:22:32 »
Onesto, giusto. tagliando dei 22500. cambio pastiglie ant e post, cambio DOT, cambio olio motore e filtri aria e olio, verifica e ingrassaggio cuscinetti ruote e cannotto.
210 euro ivato. 3 ore giuste. Qualcuno sa quanto ci mettono in KTM e quanto costa il "terzo" tagliando?
A parte che ho capito che non vorrà mai mettermi in fase la RXV, MOTO BOX di Conegliano oggi si è preso un cliente. E lo consiglierò.
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
SWM RS 500 R

Offline Coz

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Re: Mattinata in officina
« Risposta #3 il: 04 Agosto 2011, 18:59:06 »
Domanda 1: ma fate anche preparazione di forcelle da enduro?
Risposta 1: si, se vuoi te le facciamo, ma sappi che son soldi buttati dietro a una moda. Cambi tutto e scorrono non per magia, ma per i materiali nuovi. Dopo 2 settimane, un po’ di polvere e un po’ di fango, e son come prima. Il mercato se lo son fatto 2 nomi, i soliti. Danno le sospensioni ai piloti, gratis, e poi a te le fanno pagare care perché hai recepito che una forca non può andare se non ha un certo trattamento, un certo tipo di boccole e di molle. Fesserie. Che costano un botto e che non possono dare riscontri avvisabili a un pilotino della domenica. Che sia asfalto, pista o sterrato. Uguale.


Avevo letto da qualche parte che si può usare un prodotto Sintoflon per migliorare le scorrevolezza delle forcelle.
Mi pare fosse l'additivo per l'idroguida, adatto a tutte le applicazioni idrauliche.
Non so nemmeno quanto serva, ma se uno vuol provare costa sicuramente meno che mettere mano alle forcelle.
http://www.sintoflon.com/prodotti/11/
http://www.sintoflon.com/media/content/schedeTecniche/Hydrodrive_Info_Tecniche__.pdf
Huskyna TE 125, motoscurreggetta da 15 hp sm403

Offline Valchisun

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Re: Mattinata in officina
« Risposta #4 il: 04 Agosto 2011, 20:30:28 »
Non per difendere l'Aprilia, ma su quel progetto ci hanno vinto cinque o sei mondiali di supermotard, dal 2009 hanno risolto tutti o quasi i problemi delle serie Rxv e Sxv, hanno addirittura portato gli intervalli di manutenzione da 70 a 150 ore, una moto da gara con la manutenzione di una Xt 600, il problema e' stato che non hanno lasciato "morire" il progetto, guadagnano molto di piu' a vendere la Rsv a 20.000 Euro, ma quante ne vendono?
Ovviamente anche le sospensioni avrebbero bisogno di una manutenzione continua e costante, ma chi di noi lo fa' costantemente?
Il bello del mondo della moto e' anche quello di conoscere dei meccanici o dei concessionari veramente appassionati e professionali, che si divertono anche a scambiare due parole con gente che non hanno mai visto in vita loro, sono persone "vere" e, per fortuna, ce ne sono ancora, bisogna andare a "stanarli", ma esistono ancora! :sign0098:

Ktm Super Duke 1290 R

kappa

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Re: Mattinata in officina
« Risposta #5 il: 04 Agosto 2011, 21:05:10 »
Il bello del mondo della moto e' anche quello di conoscere dei meccanici o dei concessionari veramente appassionati e professionali, che si divertono anche a scambiare due parole con gente che non hanno mai visto in vita loro, sono persone "vere" e, per fortuna, ce ne sono ancora, bisogna andare a "stanarli", ma esistono ancora! :sign0098:

Ai voglia se ce ne sono di personaggi bravi e "veri"  sm413

Io potrei scriverci un libro... a partire dal mitico "tibo" della mia giovinezza che aveva l'officina sotto casa mia e passavo delle ore semplicemnte ad osservare i suoi gesti mentre rifletteva davanti ad un motore. Quando tirava fuori dal tascino della tuta blu (unta e bisunta, come si dice da queste parti) e la spezzava in due rimettendo una metà nel taschino ed accendendosi l'altra potevi star sicuro che aveva capito il difetto. Solitamente, secondo lui, il difetto consisteva in una "malefatta" della fabbrica...
Lui Odiava la "fabbrica" cioè il costruttore, di solito era la vicina Benelli (in questo caso se la prendeva con quelli di Pesaro che non sapevano cosa fosse un motore) oppure la Guzzi, verso la quale aveva un pochino più di rispetto ma non considerava nemmeno gli ingegneri lariani esenti da "malefatte"
Quante nazionali gli ho visto spezzare, forse è colpa sua se sono diventato fumatore e motociclista, per fortuna dal primo vizio mi sono affrancato, dal secondo non credo di farcela.
« Ultima modifica: 04 Agosto 2011, 21:25:42 da kappa »

Offline alex

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Re: Mattinata in officina
« Risposta #6 il: 04 Agosto 2011, 22:58:37 »
Non per difendere l'Aprilia, ma su quel progetto ci hanno vinto cinque o sei mondiali di supermotard, dal 2009 hanno risolto tutti o quasi i problemi delle serie Rxv e Sxv, hanno addirittura portato gli intervalli di manutenzione da 70 a 150 ore, una moto da gara con la manutenzione di una Xt 600, il problema e' stato che non hanno lasciato "morire" il progetto, guadagnano molto di piu' a vendere la Rsv a 20.000 Euro, ma quante ne vendono?

La moto è un missile terra-aria che se solo avesse un minimo di maneggevolezza in più nello stretto non avrebbe rivali per almeno una decina d'anni, e ha raggiunto una affidabilità ottima, al pari dei giapponesi che però, sempre a detta del mecca di stamattina, sono favoriti perchè fanno le moto partendo dal presupposto che i meccanici siano tutti stupidi, e quindi le cose devono essere semplici anche nella MotoGP. Il discorso fatto era un po' per raccontare i motivi per cui la XV è nata, non altro.
Poi chiaro che su presupposti appena detti "lui" le mani si rifiuta di mettercele, però con questo ne è venuta fuori una dritta niente male...
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
SWM RS 500 R