Autore Topic: 2° raduno di motoalpinismo.it - Pragelato 2/7/11  (Letto 13530 volte)

Offline Coz

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Re: 2° raduno di motoalpinismo.it - Pragelato 2/7/11
« Risposta #30 il: 05 Luglio 2011, 11:32:47 »
Coz,  io non so  dovbe abiti,  ma se passi da queste parti  ti posso  accompagnare  qualche pezzo, oppure  prestarti un po  la mia da trial  o l' enduro stradale... oppure ancora si va a fare un giro insieme  e cosi ti rendi conto se è possibile  per te o meno ;)

Io sono di Bologna, grazie per l'invito sm440 ma prima di affrontare percorsi un po' impegnativi dovrei impratichirmi un po' con una moto mia.
Poca esperienza e allenamento fisico possono essere deleteri sia a moto che pilota... sm443!!
Attualmente giro con un motard, e per sterri e mulattiere (fango permettendo) qualcosina si fa, ma tra le gomme e i 140 kg di peso non azzardo più di tanto...
Al momento posso solo limitarmi a seguire le vostre "imprese" valutando un futuro acquisto (quando potrò permettermelo!).
Come ho scritto altrove prima di tutto deve essere una Dual da usare tutti i giorni con costi di gestione ridotti, sarò poi io ad adattarmi a quello che mi permetterà fare in offroad.
Huskyna TE 125, motoscurreggetta da 15 hp sm403

Offline rerechan

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Re: 2° raduno di motoalpinismo.it - Pragelato 2/7/11
« Risposta #31 il: 05 Luglio 2011, 13:47:34 »
.....salita senza rincorsa al limite del ribaltamento, 2 gradoni da 80 cm in contropendenza, alcune radici esposte, 3 tornantini stretti in cui girare la moto al volo (e se sbagli finisci nel torrente 50 mt più sotto), 2 tratti impestati con gradoni e sassoni ecc. ecc. .........
.....

Ho, capito, non ce la faccio neanche con la scorpetta.... a meno che non mi porti dietro corde eccetera...
ma dico, non si puo' fare a meno degli scalini o dei tornantini sulla scarpata? Oppure fare tutto a piedi..... sm471


Belle anche le foto aggiunte; mi auguro che venga messo un articolo sul Trial Magazine anche questa volta, sarebbe bella cosa...
Chi va piano,
va sano e...
ammira il paesaggio.
(E magari vede le fate nei boschi!!)

Offline Dynamite

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Re: 2° raduno di motoalpinismo.it - Pragelato 2/7/11
« Risposta #32 il: 05 Luglio 2011, 15:27:14 »
leggendo i vs post, soprattutto quelli di nonnomiki e madmax56, ho fatto un paio di riflessioni:

1. secondo me l'uso del termine "motoalpinismo" è troppo generico e fuoriviante:
se uso la vespa o un Transalp per fare la strada dell'assietta, tecnicamente sto
facendo "motoalpinsimo". Quindi potrei essere portato a pensare che questi mezzi
vanno bene anche in quei posti che sono stati definiti per moto da trial e motoalpinismo.
Il depliant dei percorsi fuoristrada autorizzati di Pragelato parla di trial e motoalpinismo
prima e di percorso trial/enduro dopo. A mio modesto parere è questa definizione a
creare confusione e rischi: infatti, come anche altri hanno sostenuto, il tracciato che
abbiamo percorso è destinato solo alle moto da trial, se lo si fa per divertimento e
con l'intento di non rovinare i sentieri. Forse se il depliant spiegasse che questo principio
sottostante è BASILARE ed IRRINUNCIABILE, sarebbe più facile...

Moto diverse, che siano enduro o dual, aumentano esponenzialmente il livello di difficoltà
(rendendo obiettivamente meno sicura la percorrenza di certi tratti), riducono il piacere
di guida e comportano, inevitabilmente, un impatto drasticamente superiore al suolo,
dato che l'impatto della moto sul sentiero è inversamente proporzionale alla difficoltà
dello stesso (a parità di capacità di guida...);

2. è comprensibile che certe fotografie suscitino il forte desiderio di provare l'esperienza,
però bisogna ricordare che ogni tipologia di tracciato ha il suo mezzo indicato per percorrelo:
come la forza di una catena è data dal suo anello più debole, l'idoneità di un tracciato ad
essere percorso da un mezzo a motore, a mio modesto parere è data dai suoi tratti più
difficili e tecnici. Un modo differente di dire quello che ha scritto Lazzaro. O almeno credo.

E' come se nella mtb uno volesse fare una Dh con una bici da crosscountry, o viceversa:
ci puoi provare, ma per divertirti e non farti male è decisamente consigliato usare la Dh
per i percorsi da dh e la xc per i percorsi da xc...

La cosa migliore è farsi prestare o affittare una moto da trial e fare un percorso adatto alla
moto da trial, con ostacoli che solo una moto da trial ti permette di superare senza ammazzarti.
Allora capisci a cosa serve il trial e perchè, anche se vedi delle foto con i sentierini tipo la
fiaba di cappuccetto rosso, poi ti dicono che li è meglio che con l'enduro o la dual non ci vai...

Non a caso Lamberto ha scritto che le foto le fa nei pezzi soft, mentre in quelli hard è impegnato
a guidare...
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"on a trial bike, you can cover a great distance in a short period of time, or a short distance in a great period of time.
they say that journey can be more important than the destination. On a trial bike there is no destination, just a bike, a rider and a place to ride"

Offline Lamberto

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Re: 2° raduno di motoalpinismo.it - Pragelato 2/7/11
« Risposta #33 il: 05 Luglio 2011, 16:03:19 »
leggendo i vs post, soprattutto quelli di nonnomiki e madmax56, ho fatto un paio di riflessioni:

1. secondo me l'uso del termine "motoalpinismo" è troppo generico e fuoriviante:
se uso la vespa o un Transalp per fare la strada dell'assietta, tecnicamente sto
facendo "motoalpinsimo". Quindi potrei essere portato a pensare che questi mezzi
vanno bene anche in quei posti che sono stati definiti per moto da trial e motoalpinismo.
Il depliant dei percorsi fuoristrada autorizzati di Pragelato parla di trial e motoalpinismo
prima e di percorso trial/enduro dopo. A mio modesto parere è questa definizione a
creare confusione e rischi: infatti, come anche altri hanno sostenuto, il tracciato che
abbiamo percorso è destinato solo alle moto da trial, se lo si fa per divertimento e
con l'intento di non rovinare i sentieri. Forse se il depliant spiegasse che questo principio
sottostante è BASILARE ed IRRINUNCIABILE, sarebbe più facile...

Moto diverse, che siano enduro o dual, aumentano esponenzialmente il livello di difficoltà
(rendendo obiettivamente meno sicura la percorrenza di certi tratti), riducono il piacere
di guida e comportano, inevitabilmente, un impatto drasticamente superiore al suolo,
dato che l'impatto della moto sul sentiero è inversamente proporzionale alla difficoltà
dello stesso (a parità di capacità di guida...);

2. è comprensibile che certe fotografie suscitino il forte desiderio di provare l'esperienza,
però bisogna ricordare che ogni tipologia di tracciato ha il suo mezzo indicato per percorrelo:
come la forza di una catena è data dal suo anello più debole, l'idoneità di un tracciato ad
essere percorso da un mezzo a motore, a mio modesto parere è data dai suoi tratti più
difficili e tecnici. Un modo differente di dire quello che ha scritto Lazzaro. O almeno credo.

E' come se nella mtb uno volesse fare una Dh con una bici da crosscountry, o viceversa:
ci puoi provare, ma per divertirti e non farti male è decisamente consigliato usare la Dh
per i percorsi da dh e la xc per i percorsi da xc...

La cosa migliore è farsi prestare o affittare una moto da trial e fare un percorso adatto alla
moto da trial, con ostacoli che solo una moto da trial ti permette di superare senza ammazzarti.
Allora capisci a cosa serve il trial e perchè, anche se vedi delle foto con i sentierini tipo la
fiaba di cappuccetto rosso, poi ti dicono che li è meglio che con l'enduro o la dual non ci vai...

Non a caso Lamberto ha scritto che le foto le fa nei pezzi soft, mentre in quelli hard è impegnato
a guidare...

Concordo totalmente con quanto hai scritto!!

In un prossimo report vedrò di scattare foto più esaustive sulle difficoltà incontrate, perlomeno daremo una
migliore comprensione del percorso.
Comunque si tenga presente che le foto hanno purtroppo il difetto di non rendere sempre esattamente al lettore
la reale pendenza o il grado di difficoltà.
Il percorso di Pragelato come già detto è un percorso mediamente facile però ci sono tratti, vedi ad esempio
la parte iniziale, un po impegnativi ma non difficili per chi ha un po di dimestichezza con la moto da trial.
Quando parlo di difficoltà è chiaro che si tiene presente di un amatore, un motoalpinista che va in moto con una
certa frequenza non certamente uno che tocca la moto un paio di volte all'anno.
Non esiste una classifica delle difficoltà però mi piacerebbe codificarne una tanto per meglio comprendere a priori
a cosa si andrà incontro, perchè se il percorso è superiore alle nostre capacità è meglio rinunciare per la propria e
la altrui incolumità.
Alle mulatrial capita di vedere persone che tentano i pezzi hard e poi devono farsi portare su le moto.....questo è
pericoloso per tutti oltre a creare i tipici tappi che poi allungano i tempi di percorrenza.
Bisogna avere l'umiltà di fare quanto è nelle proprie capacità, al limite osare un attimo per cercare di alzare il proprio
livello ma nulla più.
Questo è il mio punto di vista, discutibile, però preferisco innanzi a tutto pensare alla sicurezza.
E' chiaro che qui si apre un discorso molto ampio sul concetto di sicurezza perchè per averla occorrerebbe anche un
buon allenamento, le opportune protezioni, la moto in ordine ecc., comunque è già insito in questo sport un'alea di rischio
vediamo almeno di ridurla al minimo.
« Ultima modifica: 05 Luglio 2011, 16:14:46 da Lamberto »
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Offline madmax56

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Re: 2° raduno di motoalpinismo.it - Pragelato 2/7/11
« Risposta #34 il: 05 Luglio 2011, 16:17:39 »
leggendo i vs post, soprattutto quelli di nonnomiki e madmax56, ho fatto un paio di riflessioni:

1. secondo me l'uso del termine "motoalpinismo" è troppo generico e fuoriviante:
se uso la vespa o un Transalp per fare la strada dell'assietta, tecnicamente sto
facendo "motoalpinsimo". Quindi potrei essere portato a pensare che questi mezzi
vanno bene anche in quei posti che sono stati definiti per moto da trial e motoalpinismo.
Il depliant dei percorsi fuoristrada autorizzati di Pragelato parla di trial e motoalpinismo
prima e di percorso trial/enduro dopo. A mio modesto parere è questa definizione a
creare confusione e rischi: infatti, come anche altri hanno sostenuto, il tracciato che
abbiamo percorso è destinato solo alle moto da trial, se lo si fa per divertimento e
con l'intento di non rovinare i sentieri. Forse se il depliant spiegasse che questo principio
sottostante è BASILARE ed IRRINUNCIABILE, sarebbe più facile...

Moto diverse, che siano enduro o dual, aumentano esponenzialmente il livello di difficoltà
(rendendo obiettivamente meno sicura la percorrenza di certi tratti), riducono il piacere
di guida e comportano, inevitabilmente, un impatto drasticamente superiore al suolo,
dato che l'impatto della moto sul sentiero è inversamente proporzionale alla difficoltà
dello stesso (a parità di capacità di guida...);

2. è comprensibile che certe fotografie suscitino il forte desiderio di provare l'esperienza,
però bisogna ricordare che ogni tipologia di tracciato ha il suo mezzo indicato per percorrelo:
come la forza di una catena è data dal suo anello più debole, l'idoneità di un tracciato ad
essere percorso da un mezzo a motore, a mio modesto parere è data dai suoi tratti più
difficili e tecnici. Un modo differente di dire quello che ha scritto Lazzaro. O almeno credo.

E' come se nella mtb uno volesse fare una Dh con una bici da crosscountry, o viceversa:
ci puoi provare, ma per divertirti e non farti male è decisamente consigliato usare la Dh
per i percorsi da dh e la xc per i percorsi da xc...

La cosa migliore è farsi prestare o affittare una moto da trial e fare un percorso adatto alla
moto da trial, con ostacoli che solo una moto da trial ti permette di superare senza ammazzarti.
Allora capisci a cosa serve il trial e perchè, anche se vedi delle foto con i sentierini tipo la
fiaba di cappuccetto rosso, poi ti dicono che li è meglio che con l'enduro o la dual non ci vai...

Non a caso Lamberto ha scritto che le foto le fa nei pezzi soft, mentre in quelli hard è impegnato
a guidare...
quoto 100% Dynamite.
comunque, basterebbe NON fare come si fa comunemente, cioè cercare sempre una scappatoia per uso personale.
a me, come già ho scritto, piace da morire l'enduro; però mai mi sognerei se non avessi la moto da trial, di andare con l'enduro a pragelato.
l'enduro l'ho venduto perchè secondo me ( e ripeto, secondo me) queste moto sono divenute fin troppo specialistiche e se non si è allenati si rischia di far danni a se in primis; poi al di fuori delle competizioni diventa sempre più difficile trovare percorsi fattibili senza rischio di sanzioni; ma questo non è che il conto da pagare dopo aver visto ed ascoltato ( e qualcuno mi smentisca...) bande di pseudoenduristi con moto senza dbkiller girare ed impennare tra i turisti, per dimostrare chissachè poi....
la gente si è scassata di loro e della loro baraonda, ora ne paghiamo tutti le conseguenze.
se si vuole la prova di ciò che dico, ci si metta sul percorso di una qualunque cavalcata e si contino le moto che potrebbero essere in regola con una fonometrica....
purtroppo non siamo tutti marriman, gritti od altri campioni, ci sono tanti scalzacani  che pensano che aprendo lo scarico si vada più forte e impennando tra le persono si dimostri di essere un campione....
20 anni di gare, giravo con il 450 ogni sabato o domenica, MAI fermato da chicchessia per il rumore o per la polvere o per qualunque altro motivo; però quando incrociavo ed incrocio pedoni, bikers o cavalli, mi fermo spengo il motore e lascio il passo, tanto un minuto perso non mi cambia la vita; non devo provare a nessuno di essere o no capace di guidare, qundo lo volevo fare, LICENZA ALLA MANO, partecipavo ad una qualunque competizione, lì si che potevo dare sfogo a tutte le mie energie per andare forte.
mentre sto scrivendo, sento un cogli@@e che passa sulla strada a velocità stratosferica, questo passa ogni giorno ad ore fisse tra le case dove c'è il limite di 50km/h, passerà a 150 km almeno con lo scarico libero, bene poi ci lamentiamo che la gente odia i motociclisti?
basterebbe legare il cervello al polso destro....
scusate lo sfogo ma sono abituato a dire ciò che penso anche se impopolare.
non sono esente da critiche ma forse con l'età si diventa un poco più obiettivi. sm421
max.
 sm427
« Ultima modifica: 05 Luglio 2011, 16:19:24 da madmax56 »
" yo, soy mi mala suerte"

Offline Dynamite

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Re: 2° raduno di motoalpinismo.it - Pragelato 2/7/11
« Risposta #35 il: 05 Luglio 2011, 17:33:54 »
max, la verità spesso è impopolare...
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Offline ilario

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Re: 2° raduno di motoalpinismo.it - Pragelato 2/7/11
« Risposta #36 il: 05 Luglio 2011, 18:30:09 »
E' proprio vero--la verita' e' impopolare ma ,a volte,mooolto dura.
Era piu' di un anno che passava davanti a casa mia due volte al giorno un motociclista che,nel rettilineo di 200 mt dalla rotonda della scuola all'inizio
della discesa sembrava che dovesse dimostrare al mondo di essere il piu' veloce e manico del gruppo dei cretini.
Scarico aperto,moto da 170 cv,davanti a casa nel punto centrale passava a piu' di 150 ed ,essendoci il bar,spesso in monoruota.
Mi ero ripromesso di fare una chiacchierata con lui ed avevo scoperto che era il macellaio del supermercato a 500 mt da casa.
Non ho fatto in tempo,la scorsa settimana si e' impastato sullo spigolo di un pilastro in un incrocio qui vicino.
Magari non era nemmeno colpa sua"magari" !
Mi spiace per la moglie ed i due figli.

Offline menca

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Re: 2° raduno di motoalpinismo.it - Pragelato 2/7/11
« Risposta #37 il: 05 Luglio 2011, 19:22:37 »
Se posso ......... tornando sul discorso del percorso di Pragelato diciamo che uno bravino con la Scorpetta tipo quella di Rerechan riesce a farlo senza creare danni .................... uno bravo, bravo riesce a farlo anche con l'Alp 200, ma deve essere veramente bravo!! :72: con gomme da trial, ma che siano da trial, ........ non gomme dure come sassi che hanno gli anni di Noè e oltretutto lisce, come mi è già successo di vedere.

Le foto e i filmati sono sempre ingannevoli! sm413 Non lasciatevi fregare!! :57:

Un'altra cosa ( Lamberto e Valchisun hanno fatto la scelta giusta) ............ quando si organizza un incontro del genere con diversi partecipanti, bisogna cercare percorsi fattibili per tutti! ......... I percorsi "sembrano" facili e qualcuno pensa di poterli fare con moto diverse dal trial.  Non è cosi, ........... ad esempio la seconda parte del percorso era abbastanza impegnativa, con dei salitoni a tornanti molto stretti ( purtroppo non ci sono foto perchè tutti quelli dotati di macchina fotografica hanno fatto un altro percorso) li se non hai un trial spingi , ma la cosa più grave è che rovini tutto il sentiero! sm419 Con le conseguenze già descritte da nonnomiki!


« Ultima modifica: 05 Luglio 2011, 20:32:29 da menca »

gianni

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Re: 2° raduno di motoalpinismo.it - Pragelato 2/7/11
« Risposta #38 il: 05 Luglio 2011, 20:39:26 »
condivido i pareri di già sopra espressi da Lazzaro e Dynamite  sm08

Posso solo aggiungere che avendo iniziato a praticare motoalpinismo con una Alp200, anche io avevo provato a cimentarmi in sentieri sempre più ardui e
sembrava che tutto mi fosse "possibile".
Poi ho avuto modo di fare i primi giri con Lamberto quando aveva la Cota 4RT e li ho capito che mi ero già spinto molto più in la di quello che era lecito aspettarsi da una onesta Alpetta!  sm403 ...
finchè sono arrivato a dire: "...se voglio continuare ad alzare l'asticella dei miei limiti ci vuole una moto concepita per un uso specifico...e non si può
pretendere che la moto "di tutti i giorni" possa diventare una "specializzata" in sentieri hard! sm405

Alla moto da trial ci sono arrivato un po' alla volta: prima ho fatto del motoalpinismo con la T-Ride. Moto molto versatile e senz'altro più maneggevole di una enduro pronto gara...ma alla fine mi ritrovavo spesso a girare con i trialisti: ponendo dei limiti alle loro possibilità e dei rischi alle mie capacità...ed alla fine ho fatto "il grande passo"...e mi sono trializzato.

Ho certamente migliorato la tecnica di guida rispetto ai tempi dell'alpetta, con la quale stare in piedi sulle pedane è tutt'altro che "naturale". Usando la moto 1 volta ogni 3 settimane il mio processo evolutivo è molto lento...ma già ora che pratico fuoristrada col trial da poco più di 1 anno sto iniziando a fare cose che non mi sarei mai immaginato prima...e la voglia di "osare" sempre più è uno stimolo molto eccitante! sm413

...già so per certo che non tornerò indietro e sono molto soddisfatto dei miei progressi e delle scelte fatte!  sm414 sm471

Offline menca

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Re: 2° raduno di motoalpinismo.it - Pragelato 2/7/11
« Risposta #39 il: 05 Luglio 2011, 20:41:52 »
Filmatini : Non è che siano il massimo :angel: ho la scusa che la macchinetta non era mia!! sm404


http://www.youtube.com/watch?v=2FLLPp9ij7Q

http://www.youtube.com/watch?v=6ELpXvQcYb0&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=OjtWsPRDpfA

Offline Valchisun

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Re: 2° raduno di motoalpinismo.it - Pragelato 2/7/11
« Risposta #40 il: 05 Luglio 2011, 20:54:28 »
Il problema e', per chi riesce a creare dei percorsi autorizzati "legali", nel potere soltanto "consigliare" il percorso esclusivamente alle moto da trial e da motoalpinismo (anche se il concetto di motoalpinismo risulta molto vago...), mentre dal punto di vista strettamente legale non e' possibile discriminare una tipologia ed autorizzarne delle altre, dal punto di vista del codice della strada o della Motorizzazione Civile i motocicli sono tutti uguali, se e' autorizzato lo e' per qualunque mezzo a motore, fino a quando non si riuscira' a definire dal punto di vista dell'omologazione di pneumatici o di non so' cos'altro, una distinzione netta fra veicoli da enduro o da trial!
Ricordo anche che il comune di Pragelato e' forse l'unico ad avere ottenuto una "vera" autorizzazione da parte della Regione Piemonte, e lo studio di impatto ambientale necessario per avere un percorso omologato ha dei costi intorno ai 3.000 Euro, faldoni pieni di "cazzate" inutili ma necessarie!E chi e' il motoclub o il Comune patrocinatore che si prende la briga e l'onere economico per rendere veramente legale un percorso autorizzato che puo' venire distrutto in pochi minuti da quattro dementi incapaci?

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Re: 2° raduno di motoalpinismo.it - Pragelato 2/7/11
« Risposta #41 il: 05 Luglio 2011, 21:11:45 »
constato con piacere che, oltre alla bella compagnia, mi pare di vedere anche
una certa sintonia di fondo su come concepiamo il motoalpinismo.

Io preferirei definirlo "TRIALALPINISMO" per rimarcare che l'uso di una moto
da trial vera è indispensabile sia per godere appieno del tipo di tracciati interessati,
senza mettere in pericolo se stessi e gli altri, sia per preservarli nel miglior modo
possibile.

Preoccupazione personalmente sentita nei confronti della natura che amiamo
attraversare ed alla quale dobbiamo tutto l'amore ed il rispetto che merita.

Sinceramente non pensavo che lo spirito che anima le persone che praticano questo
sport avesse radici così profonde nell'educazione e nel rispetto delle persone e della
natura.

Venendo dalla mtb, temevo di scontrarmi con una realtà meno sensibile, con persone
che non si fermano quando incontrano i passanti e se ne sbattono di dove mettono le
ruote. Invece ho apprezzato molto quando ho visto fermarsi tutti, spegnere i motori
e salutare dando la precedenza ad una famiglia di passanti.

Queste sono le cose che ci distinguono e che dovremmo essere fieri di portare avanti
a testa alta, soprattutto nei confronti di quelli che, dai racconti che leggo, sembrano
sentirsi vivi solo se fanno l'esatto opposto.

Sono fiero di noi!! smdj
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« Risposta #42 il: 05 Luglio 2011, 21:17:24 »
Il problema e', per chi riesce a creare dei percorsi autorizzati "legali", nel potere soltanto "consigliare" il percorso esclusivamente alle moto da trial e da motoalpinismo (anche se il concetto di motoalpinismo risulta molto vago...), mentre dal punto di vista strettamente legale non e' possibile discriminare una tipologia ed autorizzarne delle altre, dal punto di vista del codice della strada o della Motorizzazione Civile i motocicli sono tutti uguali, se e' autorizzato lo e' per qualunque mezzo a motore, fino a quando non si riuscira' a definire dal punto di vista dell'omologazione di pneumatici o di non so' cos'altro, una distinzione netta fra veicoli da enduro o da trial!
Ricordo anche che il comune di Pragelato e' forse l'unico ad avere ottenuto una "vera" autorizzazione da parte della Regione Piemonte, e lo studio di impatto ambientale necessario per avere un percorso omologato ha dei costi intorno ai 3.000 Euro, faldoni pieni di "cazzate" inutili ma necessarie!E chi e' il motoclub o il Comune patrocinatore che si prende la briga e l'onere economico per rendere veramente legale un percorso autorizzato che puo' venire distrutto in pochi minuti da quattro dementi incapaci?

Bene, a maggior ragione allora abbiamo il dovere morale (oltre che l'interesse)
a difendere a denti stretti questo tipo di conquiste nei confronti di coloro che,
magari anche inconsapevolmente, le mettono a rischio.

Comprendo il discorso del codice della strada, il quale non fa distinzione, ma è
altrettanto vero che uno studio come quello che hai descritto penso che possa avere
la facoltà (anzi, dovrebbe averla o pretendere di averla) per discriminare nel modo
più specifico possibile i veicoli ammessi nei percorsi autorizzati.

Altrimenti non vedo che senso possa avere uno studio sull'impatto ambientale se non
si definiscono con precisione le caratteristiche dell'oggetto che crea tale impatto.
Con che tipologia di moto è stato effettuato lo studio di impatto ambientale? Non penso
abbiano preso in considerazione moto da enduro, no?
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Re: 2° raduno di motoalpinismo.it - Pragelato 2/7/11
« Risposta #43 il: 05 Luglio 2011, 21:30:41 »
L'unico sistema per non avere problemi è questo!! sm414 smbrv sm08

http://www.youtube.com/watch?v=6oyZZUahmdQ

Offline Valchisun

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Re: 2° raduno di motoalpinismo.it - Pragelato 2/7/11
« Risposta #44 il: 05 Luglio 2011, 21:33:03 »
Diciamo che lo studio di impatto ambientale serve soltanto a fare spendere 3.000 Euro e basta!La vera tutela da parte dei Motoclub consiste nel tenere "gelosamente" nascosti i loro percorsi autorizzati e per chi vuole usufruirne basta chiedere di farsi accompagnare da qualcuno del Motoclub, l'esempio piu' lampante e' quanto e successo a Pragelato, dove il percorso "consigliato" ad essere percorso solamente in discesa per gli enduro e' stato chiuso definitivamente!

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