Autore Topic: Appunti di marketing  (Letto 2488 volte)

Offline alex

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Appunti di marketing
« il: 30 Giugno 2011, 22:29:33 »
1 F**a Budget
Un concetto da tenere sempre presente e che la topa ciuccia danaro: le lunghe (e spesso inutili) telefonate al cellulare, le cene offerte, il teatro, il cinema, gli aperitivi, i km percorsi, i regalini, ecc.

Quando si devono gestire molte tope il problema è proprio la gestione delle risorse monetarie, cosa che risulta assai complicata soprattutto quando si ha La F**a stampata in testa. Pertanto la prima cosa da fare, quando si conosce una nuova tipa è budgettarla. Dopo qualche minuto di conversazione, quando tra te e te pensi “questa è mia!", è necessario attribuire immediatamente un budget all'intera operazione: “. . . questa topa vale 300 Euro . . . ", ". . . quest'altra vale 600 Euro. . . ", ecc.
Attenzione: In ambiente multitopa, un budget non deve influenzare l'altro, ossia nella formulazione di un nuovo budget si deve sempre ragionare in ipotesi di capacità di spesa complessiva illimitata.
Il budget deve essere parametrizzato sulla singola sfinzia in oggetto. Quando poi nel corso dell'operazione le spese occorse raggiungono l'importo allocato a budget, si deve subitaneamente abbandonare il progetto.

L'aspetto fondamentale del f**a-budget è che si deve abbandonare il progetto sia che non te l'abbia ancora data sia che si abbia già avuto la pagnotta “n” volte.
Nel primo caso la giustificazione è evidente: è inutile gettar via ulteriori danari in un progetto che si é rivelato troppo impegnativo. E’ tuttavia soprattutto nel secondo caso che il F**a-budget si rivela di estrema utilità. E’ proprio nel secondo caso infatti che la pat**za diventa economicamente pericolosa: le spese diventano incontrollabili (telefonate in fascia alta per fissare folli appuntamenti, corse in macchina e pedaggi autostradali per trapanarla il prima possibile, biglietti del cinema sprecati poichè si esce a meta film con l'alzabandiera, ecc.).

Per la gestione del multif**a è di notevole aiuto l'utilizzo di un foglio elettronico (ad es.: Excel). Sulle colonne si inseriscono i nomi delle poverette e nella prima riga l'importo allocato a budget. Sulle righe successive si registrano tutte le spese sostenute: cene, cinema, regalini, telefonate, benzina, ecc.
Per avere la certezza di evitare di sforare erroneamente il budget, il foglio elettronico deve essere arricchito di una semplice funzionalità macro che elimina l'intera colonna quando la sommatoria sulle righe raggiunge il budget inserito nella seconda riga. Interessanti sono le applicazioni offerte dalle nuove tecnologie: con i nuovi cellulari dotati di porta wi-fi è possibile programmare la macro in modo tale che, oltre ad eliminare la colonna, si cancelli anche il numero di telefono della tipetta dalla rubrica del proprio cellulare. Va da sè che l'abilità consiste proprio nel passarsi allo spiedo la poveretta prima di sforare il budget.

Nota: il F**a-budget è particolarmente utile quando la gnoccolona è una barista o addirittura una commessa. In questi casi infatti il tacchinaggio si risolve - purtroppo - con l'andarla a trovare sul lavoro e inevitabilmente comprare qualcosa. Finchè si tratta di caffè o di cacchiatine va ancora bene, tuttavia la situazione diviene critica quando la poveretta fa la commessa in un negozio di abiti, occhiali da sole, ecc.

Posso continuare con la lezione 2 o il marketing non vi ha mai attratto?  sm443
Aprilia SL1000 Falco "Zia Frankenstein"
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Offline ilario

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Re: Appunti di marketing
« Risposta #1 il: 01 Luglio 2011, 08:47:30 »
Bello!
Richiedesi appprofondimento--grazie.

Offline alex

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Re: Appunti di marketing
« Risposta #2 il: 02 Luglio 2011, 02:11:05 »
2 La diversificazione del portafoglio fi**e
Per ottenere La F**a, ognuna deve essere coltivata, devi andarla a trovare, non deve essere mai trascurata, ci devi ogni tanto parlare affinchè il rapporto cresca, proprio come si fa con le piante.
Come ho già avuto modo di evidenziare, operando in ambiente di multitopa la risorsa più critica è il tempo, tempo da dedicare alla implementazione del rapporto nonchè al successivo mantenimento.

Implementazione e mantenimento richiedono entrambi una continua ed ininterrotta somministrazione di piccole dosi di se stessi. Straziante, ma è così.

E’ evidente che, trovandosi in una situazione di multitopa, non ci si può esimere dall'utilizzare tutto il proprio tempo libero e talvolta anche parte di quello lavorativo. I rischi da evitare sono sostanzialmente due.
- il primo rischio è la mancata saturazione delle proprie ore: non deve mai accadere di trovarsi inapplicati, sprecando tempo prezioso che si dovrebbe invece dedicare a qualche poveretta. In situazione di multitopa capita che passino molti giorni prima che tu riesca a trovare il tempo per andare a ritrovare/riuscire con una f**a. Pertanto è inammissibile sprecare il proprio tempo inapplicati su nessun progetto.
- Il secondo rischio è la cannibalizzazione delle fi**e: non deve mai accadere di aprire due progetti con le stesse caratteristiche che andrebbero sicuramente a sovrapporsi. Si consideri l'esempio di due commesse di due negozi diversi di abbigliamento: in questo caso, infatti, ci si trova nella situazione che sono, ad esempio, le 19.00 e sei indeciso a quale negozio volgere la prora. In ogni caso andando da una parte si trascura l'altra.
Il rischio è quello di dimezzare la frequenza di dosaggio della propria persona, con il concreto pericolo di perdere il controllo del progetto.
Ne segue che l'approccio vincente va ricercato nella fi**e.
La diversificazione deve essere accuratamente studiata in modo tale da evitare la cannibalizzazione delle fighe e la non saturazione delle proprie ore. Si deve diversificare tenendo presente la tipologia di f**a (barista, studentessa, . . . ), la sua territorialità (Treviso, Padova . . . ) e la fascia oraria di godimento (mezzogiorno, sera, . . . ).
La situazione del proprio portafoglio fi**e può essere utilmente visualizzata in forma grafica su un piano cartesiano che presenti sulle ascisse le fasi della settimana e sulle ordinate il nome delle poverette.
Tracciando un punto sull'intersezione tra il nome della poveretta ed il momento della settimana in cui ci si connette, si può fotografare la varianza del proprio portafoglio tope rispetto alla
situazione ideale.

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Offline alex

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Re: Appunti di marketing
« Risposta #3 il: 02 Luglio 2011, 02:14:29 »
3 La f**a-pivot
Il concetto di f**a-pivot si applica come risolutivo nel caso in cui non si riesca a saturare la propria capacita oraria giornaliera su progetti di Topa.
La mancata saturazione può avvenire nel caso in cui non si riesca a mantenere, nel tempo, una corretta diversificazione del portafoglio, oppure nel caso in cui una f**a inaspettatamente si renda indisponibile per una attività che tu avevi già dato come certa e schedulata, e quindi rischi di rimanere inapplicato per tutta la sera.
Questo secondo caso si avvera frequentemente proprio qualora la diversificazione del portafoglio tope sia stata ottimizzata all'estremo, rendendo l'intero sistema rischiosamente fragile.
Pertanto per contrastare tale rischio e necessario mantenere nel proprio parco fighe una f**a-pivot.
La f**a-pivot è quella poveretta che ha talmente voglia di birillo che si rende disponibile in qualsiasi momento tu la chiami, per qualsiasi profilo di serata, anche se è da secoli che non ti fai più vivo.
L'utilizzo della f**a-pivot si rivela essere di grande utilità soprattutto in situazioni estreme, ad esempio:
- quando sono le 20.45 e non hai ancora pianificato la serata perchè hai aperitivizzato lungo con gli amici;
- quando alle 21.05 inaspettatamente ti telefona la gnocca titolare della serata dicendo che suo fratello ha preso la macchina e pertanto non può uscire (e ovviamente tu non hai nessuna voglia di andarla a prendere per poi doverla riaccompagnare (NB: riaccompagnare a casa una f**a dopo che te la sei passata di mestolo è la cosa più noiosa e discorsivamente perditempo che esista; è molto meglio che se ne vada da casa tua in piena autonomia, inoltre ci si guadagna almeno 2 belle ore di sonno);
- quando hai intenzione di andare a teatro a vedere una cosa che sai a priori che fa schifo e ti dispiace costringere una poveretta ad assistere alla rappresentazione, anche perchè se ne può avere a male con il rischio che poi non te la dia, ritenendoti un deficiente perché l'hai portata a teatro anzichè al cinema a vedere “Vacanze di Natale 2011".
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Re: Appunti di marketing
« Risposta #4 il: 02 Luglio 2011, 02:28:18 »
4 Indicatori di performance
Quando ci si trova di fronte ad un parco fi**e eccessivamente numeroso, è bene dotarsi di strumenti oggettivi di valutazione delle poverette, in modo da potere operare in condizioni di soggettività limitata.
Gli strumenti più semplici sono il Payback, il ROI ed il ROE, ognuno dei quali evidenzia uno specifico aspetto della topa in oggetto. Tali parametri sono di fatto degli indicatori di tipo consuntivo, ossia sono rilevabili solo dopo aver castigato la passera.
Tuttavia la loro costante misurazione consente di sviluppare delle personali doti di tipo previsionale, che possono rivelarsi utili qualora ci si trovi costretti ad operare delle drastiche scelte di aborto progetto in caso di sovrasaturazione della capacità tacchinatoria.

4.1 Il Payback
Il Payback indica il periodo di tempo che intercorre dal momento in cui hai deciso di farti la puzzola al momento in cui lei ti molla la prugnotta.
Attenzione: come unità di misura è preferibile utilizzare le ore e non i giorni, in quanto la realtà  - che supera di molto la fantasia - ci pone di fronte a fi**e con Payback anche di sole 3 ore.
Il Payback è certamente lo strumento più grezzo in quanto non considera la qualità della ciuppata, nè gli sforzi condotti per l'ottenimento della sgnacchera. Tuttavia è di grandissima utilità come parametro previsionale, quando si deve decidere se avviare un progetto.
Per quanto detto sopra è possibile, quando si conosce una nuova gatta, stimare il suo Payback. Tale capacità previsionale è nel maschio più diffusa di quanto non si pensi (è il classico  “ . . . con quella li . . . massa fadiga !!!").
Generalmente, operando in ambiente multitopa, sono decisamente da preferire le sfinzie con payback minore.

4.2 Il ROI
Il ROI (Return On Investment) tende a misurare la qualità della prestazione sessuale offerta a fronte degli investimenti di tempo o danaro fatti.
Ad esempio:
- se porti fuori a cena una poveretta pagando il conto, e durante la cena le fai un regalino (tipo un libro di cui la volta prima si era accennato), prima di cena hai comprato in una farmacia aperta per turno i preservativi  pagando il sovraprezzo per l'apertura post-orario, e inoltre, per ottenere l'appuntamento, hai passato precedentemente due ore al cellulare, e quella sera che era l'unica per lei libera davano a teatro una cosa imperdibile a cui hai dovuto tuo malgrado rinunciare. . . dopo tutto questo non ci si può certo accontentare di una semplice manovella  “. . . perchè, sai, non ci conosciamo ancora bene . . . " !!!
Sarebbe una profonda ed esecrabile ingiustizia! Questa brutta f**a ha un ROI decisamente basso.
- Viceversa c'è quella mannara che già la prima sera, dopo che l'hai portata a vedere il film che volevi tu, facendole pagare pure il biglietto, questa ti da il portone di servizio e poi te lo aspira che ti trovi i santissimi sotto vuoto. Questa seconda poveretta invece ha un buon ROI, migliorabile, ma abbastanza elevato.

4.3 Il ROE
Il ROE (Return On Equity) misura il ritorno del capitale proprio, inteso come capitale sentimentale.
Il ROE è molto simile al ROI, tuttavia è di più rara applicazione, in quanto la differenza tra i due indicatori risiede nell'applicabilità in relazione alla patata di riferimento.
Il ROE si applica alle fi**e su cui si fanno progetti “seri", ossia a quelle disgraziate di cui ci si sta per innamorare.
Al numeratore, anzichè computare la qualità del rapporto meramente sessuale, si deve porre il feeling-back che la f**a ti ritorna a fronte di investimenti sentimentali condotti. Ad esempio una notte passata a pensarla, ciulare un'altra ma pensare a lei e cose di questo genere indicano che la micia in oggetto tende ad avere un buon ROE.

E’ interessante notare come nella realtà capiti di conoscere nuove fi**e e a priori stimare su di esse un ROE alto e contemporaneamente un ROI basso. Per non fare confusione tra i due indicatori si può prendere a riferimento la seguente legge di natura empirica: se quando pensi alla poveretta la prima cosa che ti viene in mente e quella di portarla venerdì sera a pattinare ad Alleghe, allora significa che ha un ROE elevato ed un ROI basso, se invece ti capita spesso di pensare di concluderle in faccia, allora significa che ha un ROI elevato ed un ROE basso.

4.4 La leva finanziaria
Talvolta capita di rendersi conto che il progetto su cui si sta lavorando non viene portato a casa, cioé la carogna fa la difficile, se la tira più del previsto ma soprattutto più del dovuto e probabilmente la prossima volta che la chiamerai non vorrà uscire, tirando fuori una delle sue scuse a magazzino.
In questi casi è opportuno vincolare la f*+a, ossia obbligarla ad uscire ancora una volta con te, in modo da avere un'ulteriore chance, che verrà vissuta con un approccio del tipo “o la va o la spacca".
Il metodo più sicuro per far sentire una poveretta in obbligo ad uscire con te è la leva finanziaria, che consiste nel far pagare a lei qualsiasi cosa si stia facendo o si abbia intenzione di fare. Qualche semplice esempio:
- farsi pagare il cinema mostrando che hai solo una banconota da 500 euro;
- farsi pagare la pizza dicendo che hai lasciato il portafoglio in macchina, tanto sai che poi in macchina non le darai i soldi perchè la tiritera patetica del “tieni/no dai me li darai - no guarda tieni/lascia ho detto lascia"  verrà abilmente conclusa al punto che toccherà a te dire "tieni" e invece dirai "ok, ma la prossima volta offro io".
In questa maniera la poveretta, che già è orgogliosa al punto da tirarsela, si trova in una situazione di credito e vorrà certamente uscire nuovamente per pareggiare i conti. La volta successiva che si esce, sapendo ormai che è una brutta suora che se la tira, la serata dovrà essere pianificata in modo da trovarsi nella condizioni di provarci prima di spendere danari di tasca propria (es.: passeggiata serale sul lago), trattandosi oggettivamente di investimenti ad alto rischio di redditività zero.
Questo strumento gestionale, se sapientemente utilizzato, è di notevole interesse in quanto volge la situazione a proprio vantaggio in ogni caso: se lei ci sta, avete ottenuto ciò a cui ambivate; se lei non ci sta, ci avete guadagnato il cinema o la pizza della volta precedente.
Nota 1: Qualora vi risulti eticamente difficile il non tirar fuori il portafoglio di fronte ad una cassa, la leva finanziaria può essere attuata anche con oggetti di natura non monetaria ma affettiva, ad esempio: un CD musicale diffcile da reperire che lei ha e che tu le chiedi in prestito per poterlo duplicare (anche se in realtà non te ne frega niente); un suo libro (meglio se di quelli sottolineati) a cui fai finta di essere interessato, ecc. Funziona anche con cose molto più banali tipo un ombrello che tu non hai mai. Per recuperare l'oggetto la poveretta e costretta ad accettare un tuo nuovo invito.
Nota 2: Attenzione a non commettere il grave errore di trovarsi nella situazione di “f**a che se la tira" e invece di attuare la potente leva finanziaria si utilizza un altro strumento gestionale quale l'indebitamento produttivo, che si e ormai rivelato altamente obsoleto e inefficace. L'indebitamento produttivo trovava larga applicazione soprattutto negli anni 60 e, nella nostra epoca, trova una qualche applicazione efficace solo tra i diciannovenni che ci provano con le fighette sedicenni.
L'indebitamento produttivo è in pratica l'opposto della leva finanziaria e consiste nel fatto di elevare il tasso della propria spesa qualora si rilevi che la topa non molli la pagnotta, ad esempio offrendole la cena in un ristorantino molto carino ma molto costoso; invitandola a trascorrere una giornata a Venezia, imprestandogli il proprio cellulare per telefonare alle sue amiche, eccetera. Il ragionamento erroneo che si conduce é del tipo: io le faccio vedere quanto generoso sono e poi lei fa la generosa e me la mostra. Questo ragionamento poteva funzionare solo negli anni 60 o appunto tra tardo adolescenziali neopatentati.
Oggigiorno infatti, per quanto ci si dimostri generosi e capaci di spesa, la maiala in questione è già stata sicuramente oggetto di generosità ben superiori delle vostre, da parte di qualche altro povero imbecille prima di voi, e pertanto se ha deciso di non mollarvela non sarà certo il conto del ristorante a farle cambiare idea.
Pochi concetti, ma scientifici, come si vede.

« Ultima modifica: 02 Luglio 2011, 09:16:48 da alex »
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Offline Fulvio 55

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Re: Appunti di marketing
« Risposta #5 il: 02 Luglio 2011, 08:11:04 »
 sm29 sm29 smbrv smbrv Bellissima,per caso è una tesi di laurea in f....logia?
Ed io, essendo sposato, come mi comporto/colloco/quantifico la variabile "moglie" nella tesi sopra descritta ?

PS. Andare a donne diventa sempre più complicato.
mandi mandi
avanti adagio....quasi indietro!

Offline alex

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Re: Appunti di marketing
« Risposta #6 il: 02 Luglio 2011, 08:19:48 »
sm29 sm29 smbrv smbrv Bellissima,per caso è una tesi di laurea in f....logia?
Ed io, essendo sposato, come mi comporto/colloco/quantifico la variabile "moglie" nella tesi sopra descritta ?

PS. Andare a donne diventa sempre più complicato.
mandi mandi

Considerazioni di carattere finanziario: Leasing Vs/ Acquisto

Spesso viene chiesto se è più conveniente il leasing rispetto all’acquisto in proprietà.
Onde fugare ogni dubbio si inoltrano gli esiti di uno studio al riguardo da parte degli esperti de Il Sole 24Ore, con i punti di forza e debolezza delle due diverse operazioni.

 

ACQUISTO

 

Dopo 5 anni di matrimonio, Paul McCartney ha pagato alla sua ex moglie, Heather Mills, niente meno che 49 milioni di dollari. Assumendo che, durante questi 5 anni, abbiano fatto sesso tutte le notti (cosa molto improbabile), la relazione è costata a McCartney 26.849  dollari a notte.

Heather  è una 45 enne simpatica ma credo che non ci sia altro da dire.

 

LEASING

 

Al contrario, Kristen, la prostituta con cui è stato trovato l’ex-governatore di New York , Elliot Spitzer, richiede la stravagante cifra di 4.000 dollari per notte.

 Se Paul McCartney avesse "assunto" Kristen per 5 anni, le avrebbe pagato 7,3 milioni di dollari per fare sesso TUTTE le notti (cosa abbastanza probabile), con un risparmio totale di 41,7 milioni di dollari..

Occorre tenere inoltre in considerazione il valore aggiunto di questa operazione:   

- Ha 22 anni

- Non ha mai mal di testa

- Fa tutto quello che le chiedi

- Non si lamenta

- e' una gran gnocca

- Non ti fa quello che tu non vuoi   

 

Tutto questo ad un settimo del costo totale, senza spese aggiuntive!

 

Come si vede, la logica finanziaria è schiacciante: il leasing è decisamente migliore dell’acquisto.

Ed è quello che dice sempre anche il mio commercialista!
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Offline pippio

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Re: Appunti di marketing
« Risposta #7 il: 02 Luglio 2011, 09:01:41 »
Mi sa che ho sbagliato qualcosa...ecco che succede a non studiare!!  :'(

Offline alex

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Re: Appunti di marketing
« Risposta #8 il: 02 Luglio 2011, 09:09:54 »
5 TRP (Tampax Respect Planning)
Premessa: questo strumento gestionale e utilizzabile solo con le fi**e già "conosciute".
Quando si opera in ambiente multipatonza, con n > 7, l'attivita più complessa è lo scheduling degli appuntamenti, essendo purtroppo solo 7 le sere che la settimana ci concede. Solitamente per evitare di rendere troppo evidente che una f**a la frequenti solo per La F**a, si deve progettare un “cammino" di appuntamenti, in modo da raggiungere l'obiettivo finale, ossia intingere il savoiardo, con gradualità.
La procedura standard di fun procurement (approvvigionamento sollazzo) prevede:
 step1 - la chiami al cellulare e fai un po' lo splendido;
 step2 - la inviti a cena fuori in cui si discorre di cose interessanti (???);
 step3 - la volta dopo la porti a teatro;
 step4 - la terza volta la inviti a cena a casa tua cosi te la passi e ripassi per benino.

La procedura appena descritta è la versione standard, in quanto nella variegata realtà si affronta, ad esempio, la sgnacchera che prima di mollartela necessita di tre step (cena-cena-cinema), c'è invece quella che necessita di 5 step ( cena-cinema-cena-domenica shopping-cena). E questo avviene ciclicamente con una periodicità quasi certa ed oggettiva.

E’ possibile pertanto affermare che ogni faiga ha un suo specifico “lead-time to fuck", determinato dalle volte che esce con te prima di fartela riannusare.
Il rischio concreto ed effettivo è di avviare tutta la procedura sopra descritta per poi arrivare al punto della cena a casa tua che lei ha il "coso sottilissimo, invisibile e con le ali: epporcozzio!!!. Il danno causato dal dispendio di tempo e danaro per tutti gli appuntamenti intermedi è di notevole entità, soprattutto in ambiente di multi**ga ove il tempo e la risorsa più critica. Si pensi infatti all'indubbio vantaggio di aver oculatamente avviato la procedura di approvvigionamento con una f**a alternativa che alla fine non presenti l'ingombro sconveniente.

E’ assolutamente necessario pertanto conoscere i giorni del ciclo di tutto il parco tope di riferimento, nonchè i loro specifici “lead-time to fuck".
In tal maniera è possibile definire il TRP (Tampax Respect Planning) di ogni poveretta, del tutto simile a quello utilizzato per la schedulazione della produzione.
Il risultato finale in forma grafica si presenta come un unico Gantt che indichi chiaramente con quale tempistica rifarsi vivi con ogni singola cavalla, al fine di evitare di concludere il ciclo di appuntamenti trovandosi una bella bustina da te quando le inizi l'ispezione infra-perizoma.
Il TRP consente di operare in ambiente multif**a in un'ottica di ottimizzazione dei tempi di intervento ed eliminazione di fermi, garantendo così la propria massimalizzazione delle ciuppate. E con una pianificazione accurata accorcia il momento del ROE.
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