Autore Topic: Cagiva T4  (Letto 3379 volte)

Offline kermit

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Cagiva T4
« il: 17 Maggio 2021, 23:59:26 »
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Offline kermit

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Re:Cagiva T4
« Risposta #1 il: 18 Maggio 2021, 00:08:57 »
Cagiva T4 ...il mondo è mio!!!!
Ktm....Husqy.....Honda.....Yamaha....il top dell'enduro 4t....raffreddamento a liquido, 4 valvole radiali, sospensioni da 300mm,senza pompa dell'olio, doppio freno a disco, raffreddamento ad aria, pompa dell'olio......
tutto e il contrario di tutto pur di vincere nelle competizioni enduro.
Siamo nel 1986/7 e la Cagiva Aletta rossa 350 è ancora in produzione, ma nata già vecchia al momento del lancio
A Varese accendono le luci "celebrali" sopratutto al netto dei successi mondiali ottenuti nel motocross, e mettono mano ala vecchia 350 ........... via il telaio al suo posto un culla aperta con geometrie "moderne" , forcellone in alluminio "parente di quello montato sulle wmx, forcella Marzocchi, nuove sovrastrutture, nuova testata a 4 valvole, nuovo carburatore.....vede così la luce
 la Cagiva t4 350.
Quindi una normalissima enduro come tante negli anni 80, anzi poco dopo viene declinata in un'altra versione, la std viene chiamata R mentre invece la E abbraccia la moda Dakariana con maxi serbatoio
La versione E ha un ammortizzatore Marzocchi regolabile nel precarico ed estensione, la R un Öhlins pluri-regolabile, la forcella era la medesima ,Marzocchi da 40 , 250mm di escursione .
Altra differenza importante era l'avviamento elettrico sulla E e il para-motore in alluminio sulla R.
Il motore invece era identico tranne che per un particolare, la R montava un Dell'Orto PHF 34 DD con pompa di ripresa, la E un Bing 64/32/383 a depressione.
Per finire il peso 130 kg per la R...senza frecce...all'epoca si poteva
poco dopo arrivò anche una versione 500 , ma questo per ora non ci interessa....
Quindi la domanda che in molti si staranno ponendo è :
"ok un'endurino anni 80 neanche tanto figo, c'è bisogno di descriverlo?"
NO nella normalità , ma Si se è un mezzo che all'improvviso inizia a vincere tutto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Avete letto bene, il gruppo Cagiva schiera la t4 nel campionato Italiano Enduro classe 350 4t e nel'europeo/mondiale.
risultati? semplice due titoli italiani vinti 88/89 ........ e due gare del torneo internazionale vinte sempre da Franco Gualdi!!
Per quanto riguarda il campionato italiano, posso garantirvi che il livello in quegli anni era pari se non addirittura superiore al europeo/mondiale!!!
Ma non c'è enduro senza la  sei giorni!
Nello specifico nell'edizione del 1988 in Francia in sella alle t4 350 troviamo
nel team "Vaso" Francese:
N ° 185 Chistian BOULET
N ° 192 Laurent CHARBONNEL
N ° 193 Christophe ESTELLE

e per l'italia nella squadra Nazionale
N ° 392 Franco Gualdi
le t4 sono competitive spesso nelle prime posizioni assolute!!
anche se....di notte al parco chiuso....le t4 dei francesi, fanno scintille
mi spiego meglio, le Cagiva Francesi rompevano gli attacchi delle pedane dal telaio, e ogni notte venivano risaldate e imbullonate (da Moto verte dove cè una confessione di un meccanico dell'epoca )
Comunque la gara và avanti e la nostra "umile e stupida" T4...vince la 6 giorni 1988 vaso d'agento , 3 moto su 4 della squadra transalpina erano t4, e anche ottimamente piazzate in classifica 3504t e generale.
In molti oggi sostengono che le T4 fossero delle Husqy travestite....falso, anzi falsissimo!
le moto ricevevano l'avantreno completo delle svedesi, e una preparazione "nazionalissima" del motore.
curiosità avete notato che i cerchi posteriori sono sempre di un altro colore? il motivo è che nella versione di serie il cerchio era da 17 pollici, e quindi veniva sostituito per uso racing con un consono 18.
Quindi due titoli,varie gare internazionali vinte, e una sei giorni, possono già bastare per essere considerata "leggendaria"
....no manca ancora un pezzo
Negli anni 80 la cagiva stipula un patto commerciale con la Merlin azienda Catalana che produce modelli Cagiva su licenza.
Tra questi anche la versione t4 ma da 500cc carenata, battezzata Nomada.
Ok e quindi?
...e quindi con questa moto Jordi Arcarons, vince la categoria fino a 500cc ......alla Parigi-Dakar ......
Ecco la T4! un mezzo davvero semplice che ha vinto TUTTO!!
Ricordo che a seguito delle vittorie nell'enduro, viene lanciata la livrea "lucky explorer" che equipaggerà anche pochi esemplari della 500r
p.s.
pensate che sia finita qui??? NO
la t4 viene adottata dalle forze militari in Italia , Francia, Cile, Brasile, Stati Uniti, Regno unito, Danimarca, e Svizzera in versione catalitica.
abbiamo quindi finito? NO!
la T4 è l'unica enduro moderna ad essere stata portata in campo di guerra , infatti con l'esercito Francese partecipò attivamente alla prima Guerra Del Golfo
adesso è tutto.....

ciao
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Offline ilario

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Re:Cagiva T4
« Risposta #2 il: 19 Maggio 2021, 16:09:07 »
La T4 350 era un ottimo mezzo!
Sarebbe ancora valido.
Il 500 invece tendeva a "scoppiare"--la testa non reggeva.

Offline Valchisun

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Re:Cagiva T4
« Risposta #3 il: 19 Maggio 2021, 16:49:57 »
Ho avuto la Cagiva T4 350 R, quella senza avviamemto elettrico, era un mulo, non aveva tantissimo motore ed era piu' pesante di una enduro gara ma per fare viaggi e fuoristrada facile era perfetta, mai avuto un problema, ci avevo fatto il giro della Corsica e della Sardegna con tenda e morosa, non aveva nessun ammortizzatore Ohlins di serie, bensi' un Marzocchi un po' piu' serio di quella con l'avviamento elettrico
« Ultima modifica: 20 Maggio 2021, 13:50:18 da Valchisun »

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Offline gianga

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Re:Cagiva T4
« Risposta #4 il: 20 Maggio 2021, 07:58:22 »
Bellissima moto, piaceva molto anche a me. Il vecchio autentico spirito dual, meglio con l'avviamento elettrico...ne trovai una versione E per un mio cugino, se l'è goduta senza mai un problema.
Spero si diffonda nuovamente questo genere di moto :OK:

Offline Valchisun

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Re:Cagiva T4
« Risposta #5 il: 22 Maggio 2021, 13:19:26 »
Piu’ vedo quelle moto, solide, ben fatte, affidabili, e piu’ mi rattristo nel vedere dei marchi italiani gloriosi che hanno fatto la storia del motociclismo, con il loro logo dietro al quale si celavano innumerevoli titoli nazionali e mondiali, appiccicati a serbatoi di moto prodotte in Cina e nel sud est asiatico, io da appassionato, mi vergogno per chi ha il coraggio di acquistare quel ciarpame, e mi vergogno per chi incoraggia le aziende a togliere quel poco di occupazione e di lavoro a favore della localizzazione che ha causato la morte dell’industria italiana e occidentale. Continuiamo cosi’ che andremo sempre meglio, compriamo la me**a orientale, aiutiamoli a schiavizzarci, un futuro perfetto per i nostri figli...

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