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BMW G310 GS

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Lamberto:
Volendo parlare di questa moto stavo pensando in quale sezione aprire questo post, Enduro/Dual? Enduro Stradali? Alla fine ho deciso di aprirla in Altre Moto, poi ognuno la collocherà dove ritiene più opportuno.....non però nella sezione del Kermit perchè non la ritengo un cancello sm444
Dopo aver percorso 1500 km posso dare alcune impressioni anche se parziali perchè non è stata provata in tutte le condizioni.

Uno dei motivi per cui ho voluto aprire questo post è anche per parlare di una tendenza che oramai da alcuni anni ha visto il mercato via via orientarsi verso cilindrate più piccole che oltre ad avere un costo più abbordabile hanno pesi e prestazioni meno impegnativi.
Hanno cominciato con il produrre le 800 per poi scendere verso le 500 ed oggi si va dai 300/400 cc.
Lo sviluppo di nuove tecnologie di produzione e l’esperienza maturata fanno si che la qualità dei telai e dei motori oggi, anche nelle piccole cilindrate, si possa avere a disposizione un mezzo performante, sicuro, divertente e che assicura anche viaggi di medio raggio.

Il mercato sta cambiando, non si discute.

Cerchiamo di capirci, non è che ci siamo dimenticati le moto del passato emozionali, di elevata qualità che il solo vederle e toccare davano gusto, oggi in effetti io trovo le moto più “fredde” e più prodotto di massa, è vero, però è così.
Per contro con le moto moderne quando si guidano hanno livelli di potenza e sicurezza dei telai/sospensioni che una volta ci sognavamo. Quindi, anche per carattere, non faccio il nostalgico pur ricordando quelli che erano i valori del passato.
Comunque, dato che “l’inverno è ancora lungo” (brevetto del Valchisun) abbiamo di che discutere su questo argomento.

Tornando alla piccola GS posso dire che ho scelto questa moto attirato per la versatilità e il comfort, non è certo sportiva come una KTM 390 che pur essendo vicina di prezzo, (la GS costa  6150 €) ha 10 cv in più che non sono pochi, le KTM sono moto più votate alla piega, più rigide e sono divertentissime, per contro sono meno confortevoli e quindi meno adatte alle uscite di medio raggio.

Esteticamente la piccola GS richiama l’estetica delle sorelle più grandi risultando più leggera soprattutto al posteriore.
L’altezza da terra è di 83,5 cm, esistono anche selle che portano l’altezza a 82 o a 85 cm, la forma rastremata nella parte anteriore facilita l’appoggio dei piedi a terra.
In sella si sta comodi e l’ergonomia è buona, solo il manubrio è piuttosto basso, in effetti la prima cosa che ho fatto è ordinare dei riser che alzano e indietreggiano il manubrio, quelli in foto sono riser tradizionali montati in attesa di quelli “giusti”.
Per il resto le gambe sono ben distese, per il passeggero il comfort è buono se non si fanno giri lunghi, ho portato mia moglie a fare un giretto di circa 200 km e non si è lamentata però ha detto che la sella del GS 800 Adventure era meglio……non posso dagli torto!
La GS ha un motore di 313 cc che eroga 34 cv a 9500 giri, ha il cilindro girato di 180° come le Yamaha da cross/enduro che ottimizza la centralità delle masse e il collettore di scarico è meno invasivo. Questo motore vibra poco e da il meglio di se nella seconda parte dell’arco di utilizzo mostrando una discreta grinta. Il consumo si attesta tranquillamente sui 30 km litro ma a volte ho fatto anche i 32.
La velocità di crociera ideale, con i rapporti standard, è sui 110/120 km, a questa velocità il piccolo parabrezza non serve e per sopperire ne ho montato uno più largo e più alto.
Le sospensioni sono Kayaba non regolabili, sono tarate sul morbido.
I freni della ByBre, società controllata dal Gruppo Brembo, sono ben modulabili e non degradano le prestazioni anche se usati a lungo, non brillano in mordente, intendiamoci, frenano bene ma si potrebbe fare meglio.
L’ABS della Continental è a due canali ed è disinseribile e devo dire che lavora in modo egregio.
Cerchi stampati tubeless, ruote da 110/80/19 all’anteriore e 150/70/17 al posteriore.
In movimento la moto risulta essere leggera, pesa 169 kg in ordine di marcia con il pieno di 13 lt, la leggerezza è data anche dal motore piuttosto arretrato.
Dove si gode con questa moto è nelle curve di montagna dove guizza tra un tornante e l’altro senza dare pensiero anche in quelli più stretti e inclinati. Ovviamente con queste caratteristiche usarla in città è eccezionale.
In fuoristrada l’ho provata poco perché l’ho comperata a settembre e con l’avvento del lockdown non ho più avuto occasione. Quel poco che ho fatto è stata un sterrata scorrevole e devo dire che le sospensioni morbide copiano bene le buche ed è stabile, il manubrio avendolo rialzato permette una guida in posizione abbastanza corretta.
Infine la provenienza, la GS 310 è prodotta in India dalla TVS, azienda che produce circa 3.000.000 moto all’anno, scelta dalla BMW perché ha una qualità di produzione ottima, superiore alle società dello stesso paese.
In sintesi è una ottima "utilitaria" che permette anche di togliersi delle soddisfazioni ovviamente parametrandosi al costo ed alla cilindrata.
Con due gomme tassellate sono sicuro che permette di divertirsi anche sulle sterrate di montagna.











ilario:
La G310 GS e' una moto graziosa e mi ha meravigliato per il "passo" e la capacita' di "camminare" nel misto e nei tornanti.
Nel giro di prova sulle montagne del Varesotto mi ha messo in difficolta' lasciandomi indietro sullo stretto e costringendomi a
recuperare di motore sul lungo con il mio 990.
Mi sono riservato di provarla di persona facendo uno scambio di moto con Lamberto appena ci libereranno dalla "galera".

kermit:
Bene, allora domani avremo le impressioni di Ilario... Saremo, spero, zona gialla... Io conto di uscire un po'!
Per la piccola... Non lo so... Tutta da provare, esteticamente è carina, sicuramente molto meglio di Benelli e della sorellona...
Diciamo che in Italia si sarà sempre etichettati: "voglio ma non posso" oppure "il GS tarocco" ma chissene!
Bella prova e soprattutto ci è voluto un lockdown per farti tenere così a lungo una moto!!!  :arar:

Valchisun:
In giro se ne vedono parecchie, o meglio si vedono marmitte gigantesche con una moto attaccata... :arar:

alex:
Seguo con molto interesse (accademico) questo ritorno alle cilindrate umane di una volta. Perchè ho sempre pensato che l'esagerazione fosse inutile, costosa e anche un po' ridicola.
La domanda che mi frulla sempre da buon bastian contrario, però, è: non ti manca qualcosa, quando vai a ruotare il polso?
L'ultima cilindrata mediopiccola stradale che ho avuto è stata una Pegaso col Rotax, con i.e.
Le trovai il limite in una settimana, poi persi interesse, anche perchè secondo me fu l'unico modello con ciclistica sconcia mai fatta da Aprilia (la Motò non la considero nemmeo perché aveva altra ragione d'essere).

Sicuramente nello stretto è più divertete filare a scheggia con una moto che gira sciolta piuttosto che controllando la potenza su un mezzo anabolizzato. Ma quando le curve si distendono? La mai perpressità sta tutta lì- Consapevole che sia tutta un preconcetto. Ma vorrei sentire la vostra.

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