Autore Topic: Prova long ride della CAMO WORKS 2017  (Letto 4187 volte)

Offline Lamberto

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Prova long ride della CAMO WORKS 2017
« il: 02 Novembre 2016, 12:49:25 »


Questa volta invece del solito test, dove le sensazioni che si percepiscono sono “a pelle” dato il poco tempo a disposizione, ho fatto due uscite in percorsi diversi così da poter esprimere con più precisione le sensazioni che trasmette la CAMO Works.
Prima uscita più leggera anche perché la moto ha zero km quindi devo rodarla un attimo ed anche io devo adattarmi ad un mezzo che ha delle particolarità uniche sia di ciclistica che di motore.
La posizione di guida ha una corretta impostazione e non ci sono sporgenze che danno fastidio muovendosi avanti e indietro, i comandi sono al posto giusto e sono risultati precisi e modulabili nella risposta. La frizione è semplicemente eccezionale, si riesce a modulare in modo millimetrico l’innesto ma, se richiesto, ha uno stacco netto che permette di affrontare gradini di elevate dimensioni, tipica situazione in cui si trova chi gareggia.
Telaisticamente la Vertigo ha seguito la scuola di pensiero delle ultime trial che hanno mutuato le quote della Montesa, ovvero moto caricate di avantreno al fine di avere una buona direzionalità e stabilità inoltre questa impostazione aiuta chi guida saltellando sulla ruota posteriore.
La CAMO risulta meno carica di avantreno rispetto alla TRS provata di recente, comunque, secondo una mia personalissima opinione, rimane più vicino alla TRS che alla GASGAS. Tradotto in pratica la CAMO è stabile e precisa senza essere impegnativa nella gestione della ruota davanti che si mette dove si vuole senza grande sforzo.
Questa impostazione è risultata particolarmente vincente in quella che ritengo la vera essenza del trial, ovvero la risalita dei ruscelli/torrenti, l’avantreno è stabile tra i pietroni e si riesce, grazie alla leggerezza dell’insieme, a procedere facendo uno sforzo contenuto.
Le sospensioni, dopo un minimo di rodaggio, lavorano bene e forcelle e mono sono perfettamente in sintonia.
Passiamo ora al motore che rappresenta, insieme al telaio, una nuova frontiera nel settore delle trial, questo motore è alimentato a iniezione e la percentuale dell’olio di lubrificazione è pari allo 0,5 % quindi la fumosità è inesistente.
Sul portafaro è presente un pulsante che permette di impostare la mappatura voluta, la prima è la standard ed quella impostata di base, poi la 2 e la 3 sono progressivamente più aggressive mentre la quarta è adatta al viscido e alla guida motoalpinistica.
Io ho utilizzato al 99% la standard che ritengo ottimale perché sino a metà gas la moto si gestisce tranquillamente poi, aprendo, i 31 cv si scatenano facendo partire con rapidità la moto.
L’iniezione della CAMO fa si che il comportamento del motore rispetto ad un motore alimentato a carburatore sia diverso.
L’iniezione offre una pulizia di erogazione,  precisa, mai un ingolfamento o una imprecisione. L’elettronica si avverte in particolare quando si ha una marcia alta e la moto spinge lo stesso anche se il numero di giri richiederebbe di scalare una marcia.
Si tenga presente che nel cambio è presente un sensore che comunica alla centralina la marcia inserita in quanto ogni marcia ha una sua specifica mappatura che si incrocia con la mappa impostata con il pulsante sul portafaro.
Il cambio è a sei marce, progressive e ravvicinate, la leva del cambio ha una corsa corta.
In definitiva una moto eccellente sotto tutti i punti di vista e, come oramai su tutte le ultime realizzazioni sul mercato, è difficile trovare un difetto a queste……beh uno ci sarebbe, il prezzo.
















Devo dire che la sella universale della Hebo si inserisce bene nella linea della Camo,
a proposito, ho brevettato un sistema pratico e solido per montare/smontare la sella.





Alla prossima e...... un consiglio: provatela e ditemi cosa ne pensate!!
BMW R 310 GS
GASGAS TXT 300