Le Aprilia da trial

[Valchisun]

C'era anche il Gilera 50 Competizione con tanto di targa, visto le dimensioni del carburatore....

[alex]

Questo è abbastanza vero. per quanto anche in quegli anni a volte occorreva leggere cosa ci fosse scritto sul serbatoio.
Per noi era improbabile se non impossibile vedere una Accossato, ma le CMK/Gabor vicentine dovevi davvero andare a sincerarti che non fossero degli SWM, giusto per fare un esempio. poi ti accorgevi di quanto fossero superiori i telai e la preziosità di saldature e componentistica.
Avere oggi una Gabor in garage sarebbe molto più sicuro che dei certificati della Popolare di Vincenza 

[alex]

Poi ogni tanto sui campi si trovava una Moto Verona



e la si ammirava per la sua originalità.
ignari che poco dopo ci saremmo trovati davanti alla naturale evoluzione (in senso di marchio, la moto era praticamente la stessa) decisamente più conosciuta



Questa è una 125 già degli inizi anni 80, azzarderei 1981.
M.A.E.R. adottò i bellissimi motori TAU e i Villa. Peraltro entrambi altamente prestazionali e piuttosto robusti per i parametri dell'epoca.

[Valchisun]

Da noi, a meta' degli anni settanta, i posteggi delle scuole superiori sembravano il parco chiuso della Sei Giorni di regolarita', le prime moto da regolarita' che vedevo, specie in centro di Torino e rigorosamente su una ruota sola solo state le Zundapp Gs, forse le moto da fuoristrada piu' eleganti della storia...

[Valchisun]

Di case artigianali, specie di moto da motocross, ce n'erano a decine, e spesso non superavano i confini dei campi da cross regionali rimanendo sconosciute agli appassionati di altre zone d'Italia....

Chi si ricorda, ad esempio, della Barbiero?

[alex]

Le Zundapp, e ancor più le Muller, erano roba da grande città, roba per paninari a denominazione di origine controllata.
Qui a suo tempo già dettava legge Sua Maestà. Forse retaggio del passato storico, in quanto austroungarici per secoli

[alex]

Chi si ricorda, ad esempio, della Barbiero?

Solo dai giornali, appunto per la gran territorialità dei marchi.
A noi, ragazzini, non sembrava poi molto difforme da un TGM di fine anni 70

[Valchisun]

Credo che le prima Ktm Gs che giravano perennemente su una ruota per il centro di Pinerolo non abbiano mai messo le ruote su di una sterrata, pero' il rumore basso e sordo del Kappa Gs 360 ti rimane dentro per sempre....



anche quell'eleganza "strana" per una moto da infangare, della colorazione completamente bianca, non la si ritrova piu' sulle moto moderne, e poi quella gigantesca alettatura del cilindro incuteva un certo timore reverenziale anche da fermo, si capiva gia' che non era per tutti quella moto.....

[Valchisun]

Ecco cosa manca alle moto moderne, quell'alone di cattiveria e di moto "difficile" da domare che nemmeno piu' i moderni 450 hanno, oramai si cerca di fare delle moto trattabili e utilizzabili da tutti, ma il gioco non e' piu' divertente, si perde il gusto della sfida tra uomo e mezzo meccanico....

[alex]

Anche questo è vero. E se questo è comprensibile(anche se non giustificabile) per un decrepito, per i più giovani è allineato ai loro standard    ossia meno fatica possibile.

In questo devo dire che le filosofie der karota hanno più senso delle mie lagne da scoppiato.    Sono simili a quelle con le quale siamo cresciuti.
Vero anche, però, è che noi "quello c'era e quello si prendeva", e ci si abituava il più possibile. Oggi la tendenza è quella di avvicinare la moto a noi, e in questo c'è una discreta disponibilità. Ma questa ricerca senza dubbio toglie fascino al mezzo.
oggi nessuna si merità più i nomignoli dell'epoca, tipo strappabraccia o spaccaossa, che identificavano modelli ben determinati. Io per primo vado a fare giri cervellotici su quel che più mi renderebbe la vita meno complicata, invece di godermi la moto per quel che è, e fanculo se acerte cose non ci arrivo.

[Valchisun]

Una volta si andava in moto con quelo che c'era, ci si adattava a tentare di andare forte con sospensioni ridicole perennemente a fondo corsa, con telai che si torcevano come delle salsicce e con dei motori dalla furibonda entrata in coppia, ma ci si divertiva a domare quelle belve, sicuramente la soddisfazione era molto piu' grande di quella delle moto attuali, troppo perfette e troppo a misura di pilota, ma poi che gusto c'e' ancora a guidare  moto troppo facili ed amichevoli? Ecco perche' l'Aprilia Rxv era divertente.....

Quindi...Maico 760 tutta la vita:

[Lamberto]

Quando comprai il mio  primo KTM, un GS 250, rimasi stupito dalla cattiveria e, oltre a consumare da paura, in fuoristrada era veramente una cosa inguidabile.
Al tempo avevo la casa ad Onore, praticamente dove partiva la Valli Bergamasche, e li conobbi a Songavazzo, Bettoni, allora alle prime armi, che mi carburò la moto e, oltre a ridurre drasticamente il consumo, era perlomeno guidabile nelle impestate mule bergamasche.
Ovvero, era bello il calcio in culo del duemmezzo fin che facevo il pirla sull'asfalto ad impennare, però quando dovevo girare la moto nei tornantini o fare passaggi tra sassi smossi, il calcio in culo l'avrei dato alla moto .
Opportune regolazioni cambiarono il carattere impossibile di quella moto.

[alex]

Non so, io su per i salitoni saltavo come un canguro di qua e di là, come le astronavi dei primi videogames, eppure mi divertivo un botto, mai mi sarebbe passato per la testa di addolcire il Cappra. E' un dato di fatto che la specialità con la quale si inizia rimane dentro e costituisce un imprinting impossibile da scalzare. necessità molto diverse da persona a persona anche qui, insomma.


Nota: questa monta ancora i Telesco originali, rapidamente sostituiti da me con dei Bitubo. Regolarli? Verificare preventivamente l'idoneità effettiva? Macchissefrega! 

Tanto per dire, il successivo Maico era molto più stabile, aveva una erogazione già più gestibile, giravo anche più veloce nonostante in pratica non mi allenassi mai. Ma non ricordo che mi abbia mai regalato dei peli dritti sugli avambracci come il Cappra, a cominciare dal rumore dello scarico.

[Valchisun]

Dicono che le Maico avessero telai e motori molto piu' facili e trattabili delle moto della concorrenza, il loro successo commerciale fu dovuto soprattutto a quello...
Secondo me dipende molto da cio' che si vuole fare con una moto, se si va' ad arrampicare su sentieri da capre, ci vuole veramente una moto che agevoli e che  non faccia stancare dopo pochi metri, se invece ci si diverte a fare sterrate o bitume, c'e' bisogno di una moto che faccia venire i peli dritti, altrimenti ci si annoia e basta...

[alex]

Si, almeno io di questo sono certo.
E poi a me di dosare il gas è sempre andato poco, la coppia se c'è s'ha da tirà fuori e la moto deve andare avanti 
Magari molto, ma molto meno di allora, ma a quello non posso rinunciare. 
In mezzo a sassi e radici non mi diverto, non ha mai fatto per me. L'unica volta che ho trovato una radice ci ho infilato dentro il piede e me lo sono rotto , vedi tu