Autore Topic: MXGP/MX2 Crashes. E riflessione  (Letto 2144 volte)

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MXGP/MX2 Crashes. E riflessione
« il: 13 Dicembre 2015, 13:15:48 »
Stagione 2015. Un video montato per i guardoni che si divertono.
https://www.youtube.com/watch?v=ks23WQMFfig

Ok, fango. OK, sbagliano tutti, è umano. OK, nel cross si cade. Ma certe mine da paura si vedevano una volta l'anno. E non dico che Romain Febvre e Tim Gajser siano dei brocchi, anzi. Però chi poteva star loro davanti era rotto, questo è un fatto. Il campionato è una gara ad eliminazione, non a chi è più costante nei risultati. E il fattore C conta molto più che un tempo.
Piste spianate come per il Flat Track, troppi salti e ostacoli artificiali.
Si corre per il pubblico, dicono, come se fino a ieri la gente non ci andasse.
Ma dev'essere perchè con 18-20 salti in un circuito di cui 3 doppi e un triplo, le whoops su un piattone di 400 metri, pochissime salite e discese che meritini quel nome, i piloti sono sempre a martello e si giocano la gara e le ossa, per cui si può chiedere un ingresso da 60 euro per la sola giornata di domenica.  :tim:
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Re: MXGP/MX2 Crashes. E riflessione
« Risposta #1 il: 13 Dicembre 2015, 13:55:06 »
Non ho visto il filmato, non amo vedere i piloti cadere e molte le avrò già viste guardando le gare.

Mie considerazioni:
in MX2 anche quest'anno non ha vinto il più forte, ma più che le piste, il problema di Herlings sembra Herlings stesso. Gli sport del motore sono pieni di storie di piloti che non hanno vinto quanto avrebbero potuto causa propria irruenza e/o desiderio di dominio (non di vittoria) anche quando non era necessario. Per fortuna (soprattutto sua) il ragazzo è molto giovane e ha tempo per mitigare il suo modo di agire e pensare alle gare.

MX1. Secondo me quest'anno ha vinto il più forte. Lo ha dimostrato durante il campionato ma anche in America e al MXDN.
Più che dagli infortuni altrui secondo me è stato favorito dalla mancanza di propri. Ci è voluto quell'attimo positivo che decide dove andrà il destino e secondo me è stato a Maggiora, dove è uscito indenne da un volo pauroso, dopo del quale ha dimostrato di che pasta è fatto, arrivando 6° (e vincendo il GP) senza freno ant. in una pista come quella.  adoremus

Suppongo che l'anno prossimo sarà ancora più forte, dopo avere acquisito sicurezza e maggiore feeling con la moto e la squadra e penso che solo Cairoli abbia la velocità pura per impensierirlo.

Poi si vedrà, ogni campionato fa storia a sè e non vedo l'ora che inizi.  :72:
« Ultima modifica: 13 Dicembre 2015, 14:01:36 da Bikerider »
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Re: MXGP/MX2 Crashes. E riflessione
« Risposta #2 il: 13 Dicembre 2015, 14:12:02 »
 OK. Il dito però non lo puntavo sui vincitori (a me nun me ne frega mai) ma sulla direzione presa dal cross oggi, con particolare riferimento ai tracciati.  :72:
Ho la strana tendenza a pensare che quando si cura più chi guarda che chi partecipa, debba chiamarsi Circo Massimo.  sm442
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Re: MXGP/MX2 Crashes. E riflessione
« Risposta #3 il: 13 Dicembre 2015, 15:02:05 »
Mah..è conseguenza naturale a tutti gli sport/spettacoli.

Il rapporto fra innalzamento di pubblico/professionalità/fruizione/business etc. è inevitabile.

Per fare i soldi di cui poi benificiano molti (non tutti) fai delle scelte per attrarre più pubblico (spettacolarizzazione programma più ricco, fruizione dei luoghi etc) il che inevitabilmente porta anche a non avere i semplici appassionati (vedi MotoGp) e storture connesse.

Insomma, sei il solito giapponese che rimane nella foresta anche a guerra finita.  sm444
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Re: MXGP/MX2 Crashes. E riflessione
« Risposta #4 il: 13 Dicembre 2015, 15:31:28 »
E' finita?   :paura:

 :hee20hee20hee:

Quella è la filosofia, non posso confutarla. Ma io sono una specie di Orzowei pelato, che fatica ad apprendere, oltre che ad accettare (male) che poi si inneschi la catena degli ingaggi da paura in cambio dei rischi. con il controaltare antipatico che a fondo schieramento c'è chi paga per avere il... diritto di prendersi gli stessi rischi.  sm409

Comunque così è. L'appiattimento delle difficoltà naturali permette anche ai meno dotati di emergere magari in maniera spot, tutti vanno forte, il popolo riceve panem et circenses. Tutti felici. Tranne i giapponesi sull'isola  sm444

https://www.youtube.com/watch?v=frE9rXnaHpE  :arar:
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Re: MXGP/MX2 Crashes. E riflessione
« Risposta #5 il: 13 Dicembre 2015, 17:54:25 »
C'è una cosa che (forse) non hai considerato e che è anch'essa naturale conseguenza di quanto denunci.

All'elevarsi (?) dello spettacolo professionale, proprio perchè di vertice, fanno da contraltare il nascere di tante iniziative più "umane" e meno professionali/esasperate, che piacciono molto (altrimenti muoiono da sè).
Campionati alternativi, gare d'epoca, eventi fuori dagli schemi che coinvolgono vecchi campioni e vecchi appassionati (vedi la Transborgaro ad esempio).

Tutta roba che prima non c'era o c'era molto meno.

C'è speranza anche per i vecchi guerrieri (e mi ci metto anch'io).
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Re: MXGP/MX2 Crashes. E riflessione
« Risposta #6 il: 13 Dicembre 2015, 18:16:26 »
Vero!  :OK:
Ed è possibile che nascano proprio per ritrovare quell'amibente al quale erano abituati e ora non c'è più. Per ritrovare persone che sono amici prima che avversari.

Questi per esempio non erano gente da oratorio, eppure prima e dopo le mazzate in pista erano tutti così, dal Mondiale alle gare minori, tu lo sai di sicuro.



Oggi mi sto rompendo le balle e divento nostalgico  :hehe:
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Re: MXGP/MX2 Crashes. E riflessione
« Risposta #7 il: 13 Dicembre 2015, 19:08:59 »
Vero. Ed erano forse anche più facili da avvicinare.

Dico forse, perchè per fortuna anche molte manettte di oggi sono tuttaltro che irraggiungibili.

Però che noto, c'è che sono loro stessi a dire che oggi si parlano tra loro molto poco, ognuno chiuso nel proprio mondo. Rovescio negativo del professionismo esasperato.
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Re: MXGP/MX2 Crashes. E riflessione
« Risposta #8 il: 13 Dicembre 2015, 20:47:36 »
Che botte!
Passa la voglia!
Per fortuna poi torna  :333:
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