Autore Topic: Riflessione antipatica...ma cruda e vera  (Letto 10969 volte)

Offline Stefano Miata

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Riflessione antipatica...ma cruda e vera
« il: 20 Luglio 2015, 12:40:21 »
Da ormai un paio di mesi sono felicissimo possessore di un V-Strom 650, a parte le pippe del bello o brutto, moto venduta e capita o meno...la riflessione che sto facendo in queste ore è legata all'ennesimo conoscente, compaesano, ragazzo, marito o papà morto in seguito ad un incidente.

Incidenti che spesso sono banali, un mezzo che ti taglia la strada e quella frazione di tempo ormai troppo risicata per evitare l'impatto...impatto nel quale purtroppo ha la peggio sempre chi viaggia su due ruote.

La mia è una riflessione per avere i pareri, i consigli, le rassicurazioni o gli ammonimenti di chi ha percorso molti Km, di chi si è visto tagliar la strada magari più d'una volta...o di chi il mototurismo ha magari deciso di abbandonarlo per avere una maggior certezza di riabbracciare i propri cari alla sera.

Ieri all'ennesima notizia ho reagito come molti motociclisti, con superficiale fatalismo... "se è la tua ora non puoi farci nulla....", "io son sempre più attento".... "a volte abbiamo un cartellino in tasca"...ma la verità è che girando in moto si ha una probabilità statistica 20 volte superiore di subire lesioni gravi o fatali rispetto al girare in auto.

Mia moglie mi ha chiesto, supplicato, di ridurre l'uso della moto, magari di venderla anche...di cambiare genere...e non posso che capirla. L'idea di lasciar sole le mie bimbe è angosciante.

In questi giorni ho ordinato un bel casco integrale giallo fluo, più ci si rende visibili e meno dovremmo essere tristemente vittime di disattenzioni...ma la realtà è che 10.000 Km annui in moto sono molto, troppo più pericolosi di 10.000 Km annui in auto.

Voi come la vedete, quali accorgimenti adottate...come vi autoproteggete da certe notizie o cosa fate per trarne il massimo insegnamento?

Montesa Cota 4RT 2010

...e finalmente il DRZ è arrivato...

Offline kermit

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Re: Riflessione antipatica...ma cruda e vera
« Risposta #1 il: 20 Luglio 2015, 13:04:43 »
c'era un bel video, mi pare su facebook, che mostrava moglie e figli davanti alla bara e un flashback di tanti incidenti... era fatto bene, e sarebbe da mettere nella testa di tutti gli automobilisti...
in questi giorni ho finalmente usato la moto... e anche se il sorriso non manca e tante volte mi vien da pensare "sono così felice che..." mi tocco i maroni e penso a casa...
sicuramente, rispetto ad anni fa, guidi molto meno "a vita persa" la seconda cosa è una moto che non ti metta quasi soggezione per le alte prestazioni...
terza... cercare il più possibile di prevedere/intuire/guardare bene... nell'era del cellulare, è pericoloso attraversare la strada a piedi sulle strisce...
4 quella che riesce meno, rallentare andare moooolto piano in città e comunque dove ci sono auto...
5 incrociare le dita, ringraziando i santi ogni volta che arrivi..
Cerchiamo di lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato!

Triumph scrambler 1200
EM escape

Offline erKarota

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Re: Riflessione antipatica...ma cruda e vera
« Risposta #2 il: 20 Luglio 2015, 13:06:45 »
Triste e vera riflessione.
salto le considerazioni, ovvie ed inutili.

Usando la testa, limitando i rischi, e....affidandomi un poco al buon cuore di chi sta lassù nel riportarmi intero a casa la sera e di rivedere mio figlio.

Cerco di evitare le città, i sabati mattina, i luoghi affollati di motociclisti e vacanzieri sbadati. ma questo solo per ridurre le probabilità. ne basta uno che sbagli per raderti al suolo.

D'altro canto, il fascino della moto deriva anche da un consapevole rischio maggiore.
 :OK:
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Ducati Multistrada 1200 Enduro - MultiScania
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Aprilia RXV 550 ‘08 - Bastarda II
Husaberg 570 FE ‘10 - Trattorino

Offline Titto

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Re: Riflessione antipatica...ma cruda e vera
« Risposta #3 il: 20 Luglio 2015, 13:08:44 »
Sì, sento anch'io il problema, anzi doppiamente perché va in moto anche mia moglie. Noi evitiamo il più possibile di guidare in città (Roma ormai è nord Africa come rispetto del codice stradale e attenzione), andiamo soprattutto fuoristrada o su strade più che secondarie, abbiamo ridotto la cubatura per evitare di trovarci a 180 tra un semaforo e il successivo per aver aperto troppo il gas... Per il resto ci affidiamo a san Fermo  :arar:
Fabrizio "Titto" Brizi
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Offline Enzo

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Re: Riflessione antipatica...ma cruda e vera
« Risposta #4 il: 20 Luglio 2015, 13:22:28 »
Devo essere sincero ? Me ne frego,come hanno già detto gli altri cerco di stare attento , altrimenti che faccio, non vivo più? Se guardi le statistiche non ti alzi dal letto alla mattina visto la percentuale di incidenti domestici, poi non attraverso la strada, non dovrei  mangiare carne rossa e via di questo passò. Vivi sereno e con tutti e due gli occhi aperti , tanto magari si muore per un infarto per un difetto congenito oppure di tumore. Per il resto fai come meglio credi per te e per la tua famiglia. :s_hi:
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Offline aldo canale

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Re: Riflessione antipatica...ma cruda e vera
« Risposta #5 il: 20 Luglio 2015, 13:36:43 »
La morte, in qualunque modo accada, e' un evento della vita che aspetto serenamente facendo un giro in moto.........


Offline cota

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Re: Riflessione antipatica...ma cruda e vera
« Risposta #6 il: 20 Luglio 2015, 14:02:19 »
Mi hai fatto ricordare un periodo della mia vita non proprio felice.
Circa 25/30 anni fa'(ho rimosso) il sabato dovevo andare a fare un giro a Cortina,io con un FZ 750 il mio amico con una Kawa 1000.
Il venerdì sera il mio amico in una curva si schianta contro un camper e ci rimane.
Non ho remore a dire che ho avuto paura e nei giorni seguenti ho venduto la moto e per circa 20 anni sono rimasto in stand-by(causa anche un ernia discale) usando ogni tanto il vecchio Cota.
Comunque la voglia di andare in moto e' rimasta latente e alla fine mi sono preso un Trail per poter girare in strada.
Mi direte:"ma ché,il Trail e' una moto?"
Vero,ma a me per il momento basta.Non supero gli 80 km/h perché diventa inguidabile e' scomoda, beve come un friulano ma per girare per malghe mi basta.

Offline Stefano Miata

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Re: Riflessione antipatica...ma cruda e vera
« Risposta #7 il: 20 Luglio 2015, 14:29:25 »
Escludendo le risposte sopra le righe, che comunque accetto e rispetto, non è facile affrontare serenamente l'argomento senza davvero porsi domande serie e provare a darsi risposte sensate.

Il "problema" è che io mi sto avvicinando ora al mototurismo. Fino ad oggi le mie moto sono state poco orientate ai viaggi e destinate ad un uso molto limitato; adesso inizio a provare il piacere del giro in moto da 3-400 Km, delle curve su per i passi alpini e in generale del girare con una moto che non sarà chissà che ma ti permette di muoverti molto più che agilmente.
Montesa Cota 4RT 2010

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Offline Lamberto

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Re: Riflessione antipatica...ma cruda e vera
« Risposta #8 il: 20 Luglio 2015, 15:07:45 »
Vedi Stefano, stai facendo il mio stesso percorso.
Anche io per anni ho letteralmente odiato la strada e tranne rare volte ho sempre usato moto da enduro o trial.
Da qualche anno a questa parte ho cominciato ad amare l'andare in moto su asfalto/strada bianche in modo completamente rilassato, lasciandomi andare a fare qualche curva leziosa quando viene la voglia ma uso la moto come fosse una cabrio.
Mia moglie ha il terrore della moto da strada, viene anche con me per farmi compagnia ma ogni volta che vado in giro, anche solo per andare in ufficio, lei ha paura.
Paura che io condivido, ha ragione, ma come dice Enzo cosa faccio? Certo correrei meno rischi se andassi dai clienti con un Unimog ma alla fine divento fatalista ma uso tanta, tanta prudenza. La curva cieca che sia in enduro, che sia su asfalto la affronto con la velocità che mi permette di fermarmi nel caso trovassi davanti un'auto, un bimbo o un animale. Certo perdo dei secondi ma non me ne frega una pippa.


BMW R 310 GS
GASGAS TXT 300

Offline Sauro

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Re: Riflessione antipatica...ma cruda e vera
« Risposta #9 il: 20 Luglio 2015, 17:11:37 »
Adoro andare a spasso in moto, strada fuoristrada turismo qualsiasi cosa, mi piace andare in moto.
La vita andando avanti ti cambia, prima andavo sempre a palla ed ero molto spesso sul filo del rasoio, poi qualche bottarella, un amico che se ne va e......ho cercato di avere moto che accettassero di buon grado una guida serena, ho continuato ad andare in moto perchè senza non so starci, cerco di stare più attento ma sono consapevole che non basta, non sai mai cosa passa per la testa di chi trovi sulla strada.
Magari stai andando piano piano a zonzo e da una curva ti piomba addosso uno che crede di essere a fare la motgp, non si può prevedere tutto e soprattutto non si può evitare tutto.
Faccio  come Lamberto cerco di stare attento, almeno per il novanta per cento del tempo,  a volte la vena mi si chiude anche ora e la guida sportiva mi piace ancora tanto ma cerco di farlo solo quando le condizioni sono il più sicure possibili.

Un mio amico medico dice: non si può vivere da malati per morire sani
parafrasando si può dire  che non si può non vivere per paura di morire.........state, stiamo, il più attenti possibile per noi, per gli altri e per le nostre famiglie, ma, godiamoci la moto

Offline Daviz

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Re: Riflessione antipatica...ma cruda e vera
« Risposta #10 il: 20 Luglio 2015, 22:06:36 »
Quando ti si insinua il tarlo del "forse non ne vale la pena" è brutto..

C'è chi non ci pensa proprio, chi ci pensa ma se ne fa una razione e chi smette proprio.

Come purtroppo altri sul forum ho perso un amico (tra l'altro in uno stupidissimo incidente a nemmeno 50 all'ora e tanto di casco integrale...), non ho venduto subito la moto ma da lì a poco ho perso la spensieratezza con cui giravo prima..per spensieratezza non intendo incoscienza..ma il piacere di godersi la moto come svago..insomma non me la godevo più..e alla fine l'ho venduta.
Poi ne ho ripresa una dopo qualche anno...ma ancora non riuscivo a godermela nonostante la voglia..via pure quella.
Poi anni senza fino al trial... mi diverto e se mi faccio male me lo faccio da solo a velocità irrisoria..

Alla fine sei solo tu che puoi decidere.. i consigli sono, per quanto scontati, sempre gli stessi che ti hanno già dato! Mille occhi, protezioni ed evitare zone e orari in cui "aprono le gabbie".
Per fortuna noi amanti del trial (o FANTAtrial) amiamo delle moto che ci permettono di divertirci senza correre molti rischi e con spese contenute (metto anche il lato economico perché a me spendere soldi per comprare e mantenere una moto che poi ho delle remore ad usare dà parecchio fastidio).

Ora vorrei ricomprare una moto da strada...ma sono ancora dubbioso..
Quanto dice Sauro nelle ultime righe è verissimo..ma pur condividendolo in toto faccio fatica ad applicarlo...

Non sono molto d'accordo sul "cambiare genere" a dire il vero.. quando si è sulla strada che si guidi una transalp, uno scooter o un'harley non cambia molto..
« Ultima modifica: 20 Luglio 2015, 22:08:40 da Daviz »
La mia moto è differente...

Offline Fulvio 55

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Re: Riflessione antipatica...ma cruda e vera
« Risposta #11 il: 20 Luglio 2015, 22:11:22 »
Mi hai fatto ricordare un periodo della mia vita non proprio felice.
Circa 25/30 anni fa'(ho rimosso) il sabato dovevo andare a fare un giro a Cortina,io con un FZ 750 il mio amico con una Kawa 1000.
Il venerdì sera il mio amico in una curva si schianta contro un camper e ci rimane.
Non ho remore a dire che ho avuto paura e nei giorni seguenti ho venduto la moto e per circa 20 anni sono rimasto in stand-by(causa anche un ernia discale) usando ogni tanto il vecchio Cota.
Comunque la voglia di andare in moto e' rimasta latente e alla fine mi sono preso un Trail per poter girare in strada.
Mi direte:"ma ché,il Trail e' una moto?"
Vero,ma a me per il momento basta.Non supero gli 80 km/h perché diventa inguidabile e' scomoda, beve come un friulano ma per girare per malghe mi basta.
 

 :OK: :OK: Meglio andar tranquilli,
avanti adagio....quasi indietro!

Offline beppext

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Re: Riflessione antipatica...ma cruda e vera
« Risposta #12 il: 20 Luglio 2015, 22:35:46 »
Capisco lo stato d'animo di Stefano e non mi sento di convincere nessuno a pensare positivo o cose del genere. Posso solo dirti, Stefano, come la penso e basta.

Secondo me è vero che in moto si rischia di più che in auto, non tanto per la probabilitá di avere un incidente quanto per le conseguenze: se sbatti a 40 all'ora in auto forse non ti fai gran male mentre se sei in moto e cadi alla stessa velocitá non si può escludere di morire o magari di rimanere infermi. Ma chi va in bici può forse ritenersi più al sicuro? E i pedoni?
Io faccio e farò sempre di tutto da parte mia per evitare di andarmi a cercare i guai, essendo prudente e conoscendo i miei limiti ma come si può difendersi dall'imprevisto, dagli altri, dalla sfortuna, da mille circostanze? Quanta gente è stata falciata a piedi magari mentre attraversava la strada sulle strisce o camminava sul marciapiede!
Anche il fatto di evitare la strada, o di non praticare il turismo in moto non lo vedo come una soluzione. Chi mi dice che andandomene tranquillo in fuoristrada da solo e a dieci all'ora non mi cada un masso in testa o non scivoli su un sentiero e mi rompa la testa?
Ridurre i rischi per quanto è nelle nostre possibilità è qualcosa che sono disposto a fare; abbandonare la moto pensando di eliminare tutti i rischi penso sia solo una illusione.

Offline Stefano Miata

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Re: Riflessione antipatica...ma cruda e vera
« Risposta #13 il: 21 Luglio 2015, 09:11:48 »
Grazie a tutti per i pareri, per le parole scritte e i concetti espressi.

In sintesi mi sembra di capire che, come era lecito attendersi, anche nel forum c'è la rosa di tutte le potenziali reazioni.

C'è chi aspetta possa succedere qualcosa in pace con se stesso in sella alla moto, chi ritiene si tratti di puro fatalismo e chi all'opposto ha addirittura smesso di andare in moto per anni. Nel mezzo gente che usa mille attenzioni, accorgimenti e magari cambia tipologia di mezzo pur di concliare le due passioni per la moto e per la vita.

Certo, a volte guardi un video, senti una notizia e vien voglia di scendere in garage a far le foto per l'annuncio, altre volte chiacchieri con chi ha i capelli bianchi e in moto ci va da prima che avesse l'età per farlo e ti convinci che le giuste precauzioni sono sufficienti per godere i bei giri in sella senza patemi.

Penso che il mio casco giallo fluo lo andrò a ritirare, non chiamerò il negozio per disdire l'ordine, e magari prenderò anche un giubbino o delle bretrelle alta visibilità...il tutto cercando di godermela con misurata spensieratezza e ragionata passione nel polso destro.
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Offline kermit

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Re: Riflessione antipatica...ma cruda e vera
« Risposta #14 il: 21 Luglio 2015, 10:23:03 »
Grazie a tutti per i pareri, per le parole scritte e i concetti espressi.

In sintesi mi sembra di capire che, come era lecito attendersi, anche nel forum c'è la rosa di tutte le potenziali reazioni.

C'è chi aspetta possa succedere qualcosa in pace con se stesso in sella alla moto, chi ritiene si tratti di puro fatalismo e chi all'opposto ha addirittura smesso di andare in moto per anni. Nel mezzo gente che usa mille attenzioni, accorgimenti e magari cambia tipologia di mezzo pur di concliare le due passioni per la moto e per la vita.

Certo, a volte guardi un video, senti una notizia e vien voglia di scendere in garage a far le foto per l'annuncio, altre volte chiacchieri con chi ha i capelli bianchi e in moto ci va da prima che avesse l'età per farlo e ti convinci che le giuste precauzioni sono sufficienti per godere i bei giri in sella senza patemi.

Penso che il mio casco giallo fluo lo andrò a ritirare, non chiamerò il negozio per disdire l'ordine, e magari prenderò anche un giubbino o delle bretrelle alta visibilità...il tutto cercando di godermela con misurata spensieratezza e ragionata passione nel polso destro.

Puoi anche verniciare la moto giallo fluo in tinta col casco...
 sm08
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