Autore Topic: Il nuovo direttore sportivo di ASO  (Letto 1194 volte)

Offline alex

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Il nuovo direttore sportivo di ASO
« il: 02 Luglio 2015, 22:24:14 »
Sarà Marc Coma, che pertanto appende il.casco al chiodo.
Uno dei pochi che ha il coraggio di farlo da vincitore.  ammirazione e stima.
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Offline Bikerider

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Re: Il nuovo direttore sportivo di ASO
« Risposta #1 il: 03 Luglio 2015, 09:12:43 »
Davvero, complimenti. smbrv

Questo apre nuovi scenari per la gara. Chissà se ora Honda riuscirà a (ri)vincerne una  :arar:

Così a pelle mi viene da pensare che KTM potrebbe fare a sua volta una mossa a sorpresa ingaggiando un endurista di livello mondiale da portare alla Dakar.

Un nuovo arrivato, per quanto veloce non penso sia in grado di vincere la gara al primo tentativo, mi chiedo se i vari Walkner e Price siano maturi per mantenere il successo alla KTM.
If everything seems under control, you're just not going fast enough.

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Offline alex

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Re: Il nuovo direttore sportivo di ASO
« Risposta #2 il: 04 Luglio 2015, 14:41:55 »
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Offline Bikerider

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Re: Il nuovo direttore sportivo di ASO
« Risposta #3 il: 09 Luglio 2015, 21:51:30 »
Ecco una parziale conerma della mia ipotesi

http://www.moto.it/sport/husqvarna-presenza-ufficiale-alla-dakar.html

Renet è uno veloce davvero e bravo ad adattarsi a situazioni diverse.

Cosi il Marchio parente entra anche nei rally, continuando un percorso che secondo me potrebbe portarla a soppiantare KTM nel fuoristrada, con questa lanciata sempre più tra le stradali.

Malgrado ciò non mi stupirebbe e mi farebbe piacere vedere Meo alla prossima Dakar, in arancio.
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Offline bibo

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Re: Il nuovo direttore sportivo di ASO
« Risposta #4 il: 11 Luglio 2015, 11:09:37 »
Non so se Renet abbia o meno esperienza rallystica. M se non ce l'ha è dura, durissima fare la Dakar. Certo, Walknere non si è comportato male e aveva bassa esperiennza nei rally, ma non aveva niente da perdere, mentre Renet rimane comunque in prima linea mnel mondiale enduro e non può rischiare di farsi male. Sarà una bella esperienza, ma giustamente da "portatore d'acqua" per Faria.

Con la dipartita di Coma KTM ce l'ha nel didietro. Già alla dakar scorsa dissi che strategicamente come piloti si era mossa maglio la Honda e che affidarsi a una sola punta, anche fosse il solo immenso  Coma, era un rischio. Il fato stava per darmi ragione quando a Coma fu rifilata casualmente l'unica mousse difettosa della gara. Sua Immensità, con al sua esperienza e sensibilità se ne accorse precocemente e limitò i danni, ma se invece di un Coma fosse stato un Barreda "full gas" a quest'ora la coppa della Dakar 2015 starebbe in una bacheca della HRC.

A quanto ho visto però anche Honda non se la passa bene a livello piloti e mi sembra ci sia in atto una piccola diaspora.

Infine una riflessione... dal punto di vista del merketing e dell' immagine di azienda a 360° che KTM vuole assumere di recente, una podio di Laia Sainz alla Dakar varrebbe 5 vittorie di Coma.

Staremo a vedere.

Ciao!

Bibo
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