Autore Topic: Classifichiamo le difficoltà del fuoristrada  (Letto 20463 volte)

Offline Lamberto

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Classifichiamo le difficoltà del fuoristrada
« il: 01 Dicembre 2014, 15:51:22 »
A volte quando si praticano le discipline del fuoristrada accade che tra accompagnatori e ospiti ci siano dei fraintesi sulla valutazione del percorso : lunghezza, tempi di percorrenza e grado delle difficoltà che si incontreranno.
Questi aspetti vengono il più delle volte liquidati con sufficienza e questo poi genera, in determinate occasioni, problemi durante l’uscita nonché malumori.
Non ho la pretesa di risolvere le difficoltà di comprensione tra umani, ma perlomeno quello di fornire un primo riferimento in modo che due persone si possano comprendere in linea di massima, poi certamente il fattore umano può alterare determinate valutazioni però se cominciamo a mettere dei punti fermi le incomprensioni si riducono drasticamente.

Nella pratica del fuoristrada non realizzato in strutture fisse (campi di motocross, aree trial ecc.) diversi sono i fattori che possono determinare il successo o l’insuccesso di una uscita:
-   proprie capacità di conduzione della moto
-   stato fisico e livello di allenamento
-   messa a punto della moto
-   condizioni meteo
-   livello dei compagni di uscita
-   lunghezza del percorso
-   livello delle difficoltà


Tutti fattori determinanti ed importanti, però le nostre capacità, il nostro stato fisico ed una buona messa a punto della moto sono quelli primari, che poi dipendono esclusivamente da noi!

Ora, se usciamo con gli amici di sempre, sappiamo bene o male le abilità di ognuno e il grado di giudizio del percorso, i problemi possono nascere quando si esce con una nuova compagnia o quando si partecipa ad eventi organizzati tipo mulatrial o cavalcate.
Quando non si sa cosa si va ad affrontare e se non siamo dei super esperti è bene cercare di approfondire il più possibile circa la lunghezza del percorso e le difficoltà, purtroppo non essendoci ad oggi nulla di codificato può capitare di partecipare ad eventi dove il percorso standard giudicato dagli organizzatori fattibile dalla maggioranza dei partecipanti può presentare livelli di difficoltà più alta o viceversa. E’ capitato di partecipare a mulatrial/cavalcate dove lo standard era di un livello alto e l’impegno fisico richiesto era stato notevole mentre altre volte il percorso era banale, facile e per nulla divertente.
La stessa cosa può capitare quando si esce con compagni che non si conoscono bene, magari questi sono bravini e per loro il percorso viene ritenuto divertente e mediamente impegnativo…..poi al lato pratico dopo un’ora di moto si ha voglia di tornare indietro pentiti della scelta.

Quindi, non trovando una classificazione in rete, mi sono cimentato a cercare di classificare le difficoltà in livelli e, dato che il fuoristrada non è una scienza esatta per elezione, non è così scontato fare questo, quindi si consideri il mio un umile tentativo di creare almeno un precedente.
Altro fattore determinante sono le condizioni meteo precedenti e durante l’uscita, queste possono cambiare radicalmente il livello di difficoltà.
Altra cosa è la corretta valutazione delle proprie capacità fisiche e di conduzione del mezzo, non dobbiamo sottovalutarci ma soprattutto sopravalutarci, meglio dire un no subito di fronte ad una difficoltà che poi farsi del male.

LIVELLO 1 – MOLTO FACILE
In questo livello rientrano le strade bianche più o meno strette anche con presenza di qualche buca o pietra però non sono presenti pendenze sia in salita che discesa tali da mettere in difficoltà anche un neofita.
Questo tipo di percorsi sono adatti a qualsiasi moto compreso moto di grossa cilindrata, le cosiddette enduro stradali. L’unica vertenza è tenere una velocità consona in quanto sullo sterrato gli spazi di frenata aumentano.

LIVELLO 2 - FACILE
Qui troviamo percorsi già più accidentati però non necessitano di una particolare conoscenza delle tecniche di conduzione di una moto da fuoristrada, si può guidare da seduti in quanto le difficoltà sono minime, è certamente richiesta una discreta dimestichezza e conoscenza della propria moto.
Adatto anche a moto enduro stradali.

LIVELLO 3 – MEDIO FACILE
A questo livello le difficoltà cominciano ad essere più presenti, ci sono buche di discreta profondità, sassi sporgenti di una ventina di cm, discese e salite di discreta pendenza.
In questo caso per andare con una enduro stradale occorrono le conoscenze della tecnica del fuoristrada e una discreta preparazione fisica. E’ consigliabile condurre la moto in piedi sulle pedane.

LIVELLO 4 - MEDIO
Il percorso si fa più accidentato, i sassi in frequenza sono tanti, spesso ci sono tratti di sassi smossi, le pendenze sono già importanti e occorre sapere dare la giusta trazione alla ruota posteriore.
Se ci troviamo in condizioni meteo avverse occorre fare attenzione ai lastroni di roccia o nei tratti fangosi dove, se non se ne conoscono le caratteristiche, occorre valutare la profondità del fango, presenza di buche profonde e del terreno che “lega”.
A questo livello le moto da enduro e free ride trovano la condizione ideale.

LIVELLO 5 – MEDIO IMPEGNATIVO
Qui le difficoltà sono date dall’altezza degli ostacoli o dalla profondità di un guado, i gradini sono sotto il metro e fattibili anche con moto da enduro però occorre una buona preparazione tecnica, fisica e la conoscenza del tipo di roccia che si va ad affrontare.
Le discese sono abbastanza ripide ma non richiedono stacchi da terra delle ruote.
Si possono presentare tornanti stretti in salita ed in discesa con anche degli ostacoli.
Se con le enduro racing siamo ad un livello abbastanza critico con le moto da free ride e meglio ancora con le trial ci si diverte.

LIVELLO 6 - IMPEGNATIVO
A questo livello non è solo l’altezza dell’ostacolo che determina la difficoltà ma è anche la sequenza, quindi ostacoli anche solo da 50 cm ma messi in sequenza con magari i sassi smossi tra uno e l’altro richiedono tecnica e rapidità di esecuzione.
In salita occorre mantenere la necessaria inerzia per poter superare ostacoli in sequenza.
Qui le enduro moderne permettono di salire ma occorre avere una preparazione agonistica  sotto tutti i punti di vista.
Comunque anche con le altre moto “più leggere” non si scherza, certo il peso aiuta ma se non siamo sufficientemente veloci nel muoverci ci piantiamo sull’ostacolo seguente perdendo poi l’equilibrio.
Le discese richiedono attenzione per gli ostacoli e le pendenze che presentano, l’aderenza è al limite della tenuta.

LIVELLO 7 - DIFFICILE
Oltre a quanto già visto qui gli ostacoli superano il metro/metro e mezzo e poi sovente le condizioni di aderenza sono precarie. Le discese possono richiedere anche di saltare da un sasso ad un altro.
Percorso adatto alle sole moto da trial e con un pilota dotato di un bel “manico”.

Si potrebbero indicare altri livelli però penso che per degli utenti comuni come noi siano già sufficienti.
Quanto scritto è un primo riferimento, poi si sa che la natura in un percorso ci presenta livelli molto differenti di difficoltà, quindi se devo portare un amico e so che il percorso che gli farò fare presenta mediamente un impegno da livello 5 e c’è un passaggio di livello 6 dirò all’amico che il percorso è mediamente impegnativo e che incontreremo un passaggio difficile, ma ci si aiuterà nel superamento.
Comunque se gli fate leggere cosa intendete per mediamente impegnativo saprà meglio cosa gli aspetta!
Come dicevo sopra questo è un inizio, giusto per mettere la prima pietra (eh eh!), mi aspetto vostri consigli e considerazioni per meglio completare quanto scritto.

Lamberto
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Offline cota

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Re: Classifichiamo le difficoltà del fuoristrada
« Risposta #1 il: 01 Dicembre 2014, 16:45:59 »
 smbrv smbrv smbrv
Ci voleva proprio una classificazione del genere.
Almeno ci si identifica ad un livello. :OK:
Oltre al quarto,vista la tipologia di moto che mi ritrovo e il poco allenamento,non vado. :73:

Offline beppext

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Re: Classifichiamo le difficoltà del fuoristrada
« Risposta #2 il: 01 Dicembre 2014, 17:11:02 »
Questa e' una cosa molto utile perche' e' funzionale almeno a questo forum. Cioe' se la faccio leggere a dieci persone diverse puo' anche darsi che la meta' o piu' non siano d'accordo in senso stretto, ma se qui diciamo che adottiamo questa classificazione come 'codice' poi ci capiremo senza fraintendimenti....e' come adottare una lingua comune.

Il problema ora e' inquadrare dove si casca....e personalmente e' molto demoralizzante..... :73:..... sm444 sm444 sm444

No.... scherzo....ma non troppo

Offline alex

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Re: Classifichiamo le difficoltà del fuoristrada
« Risposta #3 il: 01 Dicembre 2014, 17:18:02 »
Diciamo che oltre il livello 4 ho letto giusto perchè non avevo nulla da fare?  sm444
Tanto il connubio uomo-macchina di cui dispongo si e no fa il livello 3  :omo:

Poi anche il DOVE fa la differenza. Per esempio, chi c'era al giro delle malghe di fine luglio sa che potrebbe essere un livello 3, spesso anche 2, ma nelle condizioni in cui l'abbiamo fatta in certi punti arrivava al 5...  sm414

Quindi uno potrebbe partire tutto contento e poi sacramentare per tutto il giorno. In ogni caso, è un rischio che impone qualsiasi categorizzazione. Almeno, usandone una "interna" che valga per tutti, ci si capisce.
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Offline Guidolavespa

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Re: Classifichiamo le difficoltà del fuoristrada
« Risposta #4 il: 01 Dicembre 2014, 17:46:08 »
manca il livello Valchi...
mensola su caminetto abbastanza profonda e soprattutto forte.
puo' essere di tinta noce o naturale.
la cappa deve essere di losa di luserna, la stanza ben illuminata e calda.
pavimento in cotto impruneta o listoni di larice.
non può' naturalmente mancare una tavola riccamente imbandita. gradita la cucina piemontese e una gigantografia del monviso alla parete.
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Offline Lamberto

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Re: Classifichiamo le difficoltà del fuoristrada
« Risposta #5 il: 01 Dicembre 2014, 17:57:30 »
Il Valchi non è classificabile  sm443 :mm:


è unico e irripetibile :erd:


 sm442
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kappa

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Re: Classifichiamo le difficoltà del fuoristrada
« Risposta #6 il: 01 Dicembre 2014, 18:07:43 »
Mi sembra che hai elencato tutto lo scibile dei percorsi fuoristrada, premettendo giustamente che le condizioni meteo e la condizione fisica possono far sembrare gli ostacoli di un livello diverso.
Ultimamente non mi discosto quasi mai dai livelli che vanno dal 3 al 4   :333:
« Ultima modifica: 01 Dicembre 2014, 18:11:00 da dani »

Offline franz58

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Re: Classifichiamo le difficoltà del fuoristrada
« Risposta #7 il: 01 Dicembre 2014, 18:40:34 »
OK, dopo il livello 7 c'è il livello Valchi, ma in senso inverso sotto il livello 1 non c'è più niente???

Allora io vengo solo a salutarvi alla partenza  :73: :73:
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Offline nonnomiki

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Re: Classifichiamo le difficoltà del fuoristrada
« Risposta #8 il: 01 Dicembre 2014, 19:00:22 »
Io ....a livelli inferiori al 7......non metto neanche in moto.........anzi.....non chiamatemi!!!  :67: :67: :67::arar: :arar: :arar: :arar:
 :bins: :bins: :bins: :bins: :siga: :siga: :siga: :siga:
Scherzi a parte Lamberto hai fatto una COSA BUONA E GIUSTA!!!!! BRAVOOOO!!!!!
Secondo il mio modesto punto di vista adottando questo sistema di valutazione potremmo dire che il percorso del raduno del 22/11 poteva essere un livello 6 al mattino, dovuto anche al viscido, ed un 4/5 dopo il ristoro.....specialmente dopo gli zuccherini di Madmax.........che hanno la capacità di "spianare" il percorso... smbrv smbrv smbrv
...Da buon pensionato....tengo il GIUSTO!!!! Cellerato!!!!!   Beta Evo Factory 3002t M.Y.2015   Beta Alp 200   Gilera 124 5 v Lusso M.Y.1970

Offline kermit

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Re: Classifichiamo le difficoltà del fuoristrada
« Risposta #9 il: 01 Dicembre 2014, 19:17:22 »
 
Diciamo che oltre il livello 4 ho letto giusto perchè non avevo nulla da fare?  sm444
Tanto il connubio uomo-macchina di cui dispongo si e no fa il livello 3  :omo:

Poi anche il DOVE fa la differenza. Per esempio, chi c'era al giro delle malghe di fine luglio sa che potrebbe essere un livello 3, spesso anche 2, ma nelle condizioni in cui l'abbiamo fatta in certi punti arrivava al 5...  sm414

Quindi uno potrebbe partire tutto contento e poi sacramentare per tutto il giorno. In ogni caso, è un rischio che impone qualsiasi categorizzazione. Almeno, usandone una "interna" che valga per tutti, ci si capisce.

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ma se era una passeggiata col navigator...
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Offline marcobò

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Re: Classifichiamo le difficoltà del fuoristrada
« Risposta #10 il: 01 Dicembre 2014, 19:25:14 »
Direi che il lavoro fatto da Lamberto è ottimo!
Noi a Padova, quando abbiamo iniziato ad organizzare il Trial Park Euganeo eravamo in sei trialisti.
Oggi abbiamo circa una cinquantina di soci, praticamente 40 persone ha iniziato da zero!!!
Nel 2013 abbiamo accompagnato una ventina di persone a fare il Trialfest di Rocca di Roffeno
dicendo loro che era facilissimo, dopo il diluvio universale, invece, sono stati per la maggiorparte dei soci
due giorni da incubo!! Nel 2014 con il tempo buono, si sono divertiti un sacco.
Avere una classificazione come quella data da Lamberto mi da la possibilità di far capire
ai non esperti di cosa parliamo quando si tratta di fare una gita fuori porta. Se posso faccio un copia/incolla
lo stampo e lo appendo al Trial Park, così, spero di non prendere più insulti...

Offline Lamberto

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Re: Classifichiamo le difficoltà del fuoristrada
« Risposta #11 il: 01 Dicembre 2014, 20:14:45 »
Se posso faccio un copia/incolla
lo stampo e lo appendo al Trial Park, così, spero di non prendere più insulti...
Certo che puoi, come possono copiarlo chi ritiene possa essere utile alla causa,
chiedo solo che sia citata la fonte. :OK:
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Offline Fenix

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Re: Classifichiamo le difficoltà del fuoristrada
« Risposta #12 il: 01 Dicembre 2014, 20:44:33 »
Mi piace, bel lavoro e sopratutto utile, complimenti Lamberto! Io credo di piazzarmi tra il 3 e 4....

Offline Daviz

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Re: Classifichiamo le difficoltà del fuoristrada
« Risposta #13 il: 01 Dicembre 2014, 21:00:07 »
Bell'idea  sm419

Io sinceramente non ho idea di dove PIANTARMI nella scala  :omo:
La mia moto è differente...

Offline alex

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Re: Classifichiamo le difficoltà del fuoristrada
« Risposta #14 il: 01 Dicembre 2014, 21:02:24 »
ma se era una passeggiata col navigator...

Infatti l'hai demolito  sm453
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