Autore Topic: L'incredibile storia di una GasGas Dakar  (Letto 1867 volte)

Offline alex

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L'incredibile storia di una GasGas Dakar
« il: 12 Novembre 2014, 19:29:16 »
Forse a suo tempo avrete letto la notizia, a Matteo Casuccio sparì, nel porto di Genova, una moto acquistata per partecipare alla Dakar 2015.

Ecco come è finita la vicenda con parole del diretto interessato (al quale faccio le mie vive felicitazioni, per quel che gli serviranno):

È arrivato il momento di raccontare quello che per scaramanzia fino ad oggi ho taciuto.



Quella che vedete nelle foto è la moto che mi era stata rubata il 25 Maggio a Genova: oggi quasi sei mesi dopo è tornata a casa.
Non posso spiegare il senso di soddisfazione e compiacimento che provo, anche se non posso dire che sia stato facile.

Nel frattempo per poter rendere possibile e realizzabile il progetto di partecipare alla Dakar sono stato costretto a comprare un'altra moto, ma recuperare questa oltre che una questione "economica" è diventato nel tempo una questione di principio perché simbolo del mio mettercela tutta.

Alcuni (pochi per fortuna) poi allora mi dissero: "questo furto è un segno che non devi partecipare" ....ho taciuto ed incassato, oggi finalmente posso rispondere senza proferir parola, mostrando queste foto.

La cronologia degli eventi sarebbe davvero troppo lunga da raccontare, mi limiterò ad un veloce (chi mi conosce già se la ride) riassunto.

Il 25 Maggio avviene il furto della moto a Genova.
A fine Giugno tramite un amico a cui avevano rubato un furgone poi ritrovato dai carabinieri presso degli Ucraini, vengo informato che appunto tale banda era dedita al furto di moto per esportazione in Ucraina.
Tramite i Carabinieri di Santa Margherita Ligure vengo indirizzato alla ricerca su alcuni siti web ucraini, ma senza esito.
Ad inizio settembre, ormai a speranze abbandonate, rivangando l'accaduto con i nuovi colleghi ho, non so per quale illuminazione, una intuizione tanto facile quanto "brillante": traduco in cirillico tramite Google "vendita Gasgas Dakar" lo copio nella barra delle ricerche e..... bingoooooo!
Primo risultato che esce la mia moto con ancora su i miei adesivi: non ci sono dubbi.

La moto si trova in Ucraina occidentale a pochi km dalla Polonia e la vende un privato.

Nonostante denuncie a polizia, carabinieri e segnalazioni all'intero, nulla si muove: chiaramente il mio problema personale rispetto alla situazione che affligge l'Ucraina è marginale.
Riesco perfino ad interessare il consolato italiano a Kiev e l'ambasciata ucraina a milano ma senza esito.

Nel frattempo faccio anche contattare il venditore da una persona Ucraina offrendo una sorta di riscatto in cambio della restituzione della moto: lui se la ride al telefono, si sente intoccabile ma fa sparire l'annuncio dal sito.

Mi rimane la frustrazione e l'ansia di una corsa contro il tempo.

Alla fine tramite una persona Ucraina di Follonica riesco a mettermi in contatto con un Ucraino che dietro compenso promette il sequestro della moto: mezzi subito e mezzi a recupero avvenuto.
È un rischio, ma decido di giocare questa ultima carta per , se non altro, metterci una pietra sopra definitivamente.

Una settimana dopo aver pagato la prima parte, ricevo le foto del sequestro della moto da parte della polizia ucraina: adesso posso tirare il fiato, ma non è certo finita.

Non volendomi recare di persona in Ucraina per il dissequestro e rimpatrio, parte la "AZIONE RECUPERO"

Tramite delega ad un amico italiano che si reca la in visita ai suoceri riesco a dissequestrarla e far si che sia custodita in luogo protetto, ma per passare la frontiera senza la mia presenza è cmq un problema.

Qui entra in gioco un grande Amico, e sponsor del team con cui corro nell'Italiano moto rally, nonché della mia partecipazione alla Dakar, che importa birra dalla vicina (alla moto) Polonia.
Ed arriviamo a oggi: tramite il suo trasportatore che con "gran mestiere" riesce a fare uscire la moto dalla frontiera Ucraina ed oggi all'imbarco del traghetto a Piombino per la Sardegna, dove si sta recando a consegnare birra, la consegna nelle mani di mio babbo.

Devo ringraziare moltissime persone da quelle che hanno partecipato attivamente al recupero a quelle che semplicemente hanno fatto il tifo.

Ma su tutti meritano un ringraziamento sincero e speciale: Mario Bagli Davide Alonge Raffaele Casuccio Artur Chmura Alina

BEN TORNATA A CASA BAMBINA!

Intanto:

http://auto.ria.com/auto_gas-gas_ec_14073031.html
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Offline alex

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Re: L'incredibile storia di una GasGas Dakar
« Risposta #1 il: 13 Novembre 2014, 12:25:35 »
Forse avete visto il servizio in questione.
Dove finiscono e come si recuperano le moto che..ieri erano in garage e oggi non ci sono più

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/495151/pelazza-come-si-recupera-una-moto-rubata.html
« Ultima modifica: 13 Novembre 2014, 15:38:11 da alex »
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Offline vin-lap

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Re: L'incredibile storia di una GasGas Dakar
« Risposta #2 il: 13 Novembre 2014, 16:10:23 »
Forse avete visto il servizio in questione.
Dove finiscono e come si recuperano le moto che..ieri erano in garage e oggi non ci sono più

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/495151/pelazza-come-si-recupera-una-moto-rubata.html
interessante, ma non mi sembra tanto facile ingaggiare una task force per intervenire in Ucraina....
non credo neanche che un privato possa contattare l'interpol.....
quasi 40 anni fa non siamo riusciti ad avere "assistenza" ne da polizia ne da carabinieri per recuperare una moto che avevamo "ritrovato" nel quartiere gallaratese......(Milano)
moto varie.....

Offline lumaunouno

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Re: L'incredibile storia di una GasGas Dakar
« Risposta #3 il: 24 Novembre 2014, 20:57:56 »
Però, anche lasciare le chiavi sulla moto (anche se DENTRO il PROPRIO garage)...
« Ultima modifica: 24 Novembre 2014, 21:06:42 da lumaunouno »

Offline vin-lap

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Re: L'incredibile storia di una GasGas Dakar
« Risposta #4 il: 24 Novembre 2014, 21:16:43 »
chi lascia le chiavi sulla moto? smcon
moto varie.....

Offline alex

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Re: L'incredibile storia di una GasGas Dakar
« Risposta #5 il: 24 Novembre 2014, 21:26:54 »
 :SAD:
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