Autore Topic: Gilera 125 B, la cross bicilindrica  (Letto 15628 volte)

Offline Valchisun

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Gilera 125 B, la cross bicilindrica
« il: 23 Settembre 2014, 21:42:11 »
Gilera 125 B, bicilindrica prototipo da motocross, progetto dell'ingegniere Jan Witteveen:



altro step evolutivo:




















All'inizio nessun ci credeva, si pensava in un bluff da parte della casa italiana, quando iniziarono a farsi vedere sui campi di gara con i primi prototipi alla fine degli anni settanta, vennero accolti da risatine di scetticismo specie da parte dei concorrenti "nipponici"..., nessuna casa motociclistica aveva mai osato tanto prima di allora in termini di innovazione tecnica, un motore bicilindrico a due tempi di 125 cc. con ammissione regolata da valvole rotanti, con due imbiellaggi controrotanti, quando si inizio a sentire il fischio metallico di quel motore nei box dei crossodromi dei test pre-campionato, tutti si stupirono e iniziarono a ricredersi, la bicilindrica l'avevano fatta davvero....
Le prime gare mondiali furono un calvario per i tecnici Gilera, rotture su rotture, messa a punto mostruosamente complessa, telai che entravano in crisi anche in rettilineo, ma prima dell fine di quell'unico Campionato del Mondo sul circuito di Rijeka, Franco Perfini parti' davanti a tutti al cancelletto di partenza, condusse la gara abbassando il record della pista dal terzo giro per ben sei volte sino al 19° giro, giro in cui si ruppe l'albero motore n°1, intanto Perfini aveva iniziato il doppiaggio dell'ottavo classificato...Purtroppo quella moto non ebbe seguito in quanto la Federazione l'anno successivo aboli' per regolamento le moto bicilindriche, ovviamente, guarda caso, su pressione della case giapponesi.... E quindi Gilera accantono' il progetto senza neppure provare le clamorose modifiche previste per il modello successivo, si vocifera di un motore completamente nuovo provvisto di un solo albero motore e disposizione degli scoppi "Big Bang", cioe' a scoppi simultanei. Nel corso dell'unico anno di gare si videro almeno tre motori e due telai completamente differenti, ad ogni gara o quasi si vedevano nuove configurazioni e differenti disegni dei carter, segno di una evoluzione rapidissima in base ai risultati delle varie prove e dei problemi avuti in gara.
Ai cancelli di partenza, il piccolo bicilindrico Gilera sembrava un 250 cc. in confronto alla spinta ed alla velocita' di uscita dalle curve rispetto alle migliori 125 ufficiali, sui lunghi salitoni non c'erano aggettivi per definire le prestazioni di quella bomba, negli ultimi step evolutivi si era arrivati alla potenza di 58 Cavalli, roba da classe 500...Nello stretto, con terreno scavato o pesante invece soffriva moltissimo, aveva anche una linea di sella altissima, chi l'ha sentita girare dice che faceva venire la pelle d'oca, a parte il rombo fantastico dei due scarichi ed il fischio sconvolgente dei due dischi rotanti, la velocita' in rettilineo era sconvolgente e la ruota anteriore sino alle staccate era...un optional! Tutti quanti si erano resi conto che, nel giro di un paio di stagioni di gare, la bicilindrica Gilera avrbbe fatto abbandonare i monocilindrici di allora in brevissimo tempo.


« Ultima modifica: 24 Settembre 2014, 21:33:23 da Valchisun »

Ktm Super Duke 1290 R

Offline Joker

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Re: Gilera 125 B, la cross bicilindrica
« Risposta #1 il: 24 Settembre 2014, 10:42:45 »
Due considerazioni: la prima e' che comanda il piu' forte. Anche in merito ai regolamenti, e' sempre la Honda che impone e la Federazione obbedisce.
La seconda e' la tecnologia ed il genio italiano, anche se il progetto e' di un olandese..., e' sempre avanti, peccato che non venga sfruttata e valorizzata come dovrebbe e le menti eccelse scappano in altri paesi.

Offline old-cat

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Re: Gilera 125 B, la cross bicilindrica
« Risposta #2 il: 24 Settembre 2014, 18:45:54 »
Mi sembra di aver letto da quache parte che Gilera stessa fu tra coloro che vollero l'abolizione dei bicilindrici, a causa degli enormi costi per lo sviluppo del motore e della moto che nulla aveva a che fare con le cross 125 di serie (chi le avrebbe comprate ?). Inoltre le malelingue dicevano che in Gilera si erano "spaventati" a sentire della nuova Honda 125 bicilindrica che stavano mettendo a punto in Giappone (su "Motocross" di qualche tempo fa c'era un articolo e forse delle foto, proverò a cercare). Anche Yamaha stava lavorando a un progetto bicilindrico.
Quindi, direi che abbiamo "solo" perso della innovazione tecnologica da parte delle case coinvolte nella 125 a vantaggio dello sviluppo dei "soliti" monocilindrici, sviluppo che poi veniva più o meno riversato nella produzione di serie. 
Finalmente mototornato in ZONTES 310T

Offline Valchisun

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Re: Gilera 125 B, la cross bicilindrica
« Risposta #3 il: 24 Settembre 2014, 21:05:07 »
Effettivamente anche la Honda non rimase solo a guardare, nel 1981 nel campionato nazionale giapponese, la Hrc presento' la Rc 125 M, portata in gara dal pilota Yasuo Tokufuji






a differenza dell Gilera, venne adottata la disposizione dei cilindri parallela frontemarcia e le prestazioni non furono mai a livello del bicilindrico italiano, per il twin della Honda si parlava di 45 Cv. circa :



venne anche costruito un 250 cc. bicilindrico e quel motore venne poi utilizzato su una moto da velocita'.

Interessante notare che la Honda utilizzo' sperimentalmente la sospensione anteriore a parallelogramma della italiana Ri.bi, dopo il cambio Badalini, si puo' dire che i brevetti e le invenzioni italiane vennero prese in particolare considerazione dai tecnici giapponesi sulle moto prototipo.
Ovviamente quelle moto non andarono oltre lo stadio della sperimentazione e non uscirono mai dai confini e dalle piste da cross giapponesi, si preferi' sacrificare la ricerca delle prestazioni dei bicilindrici all'affidabilita' dei monocilindrici tradizionali.
Il regolamento che vieta l'utilizzo di motori plurifrazionati nel motocross e' rimasto in vigore anche adesso, l'Aprilia pote' "aggirare" il problema con la sua bicilindrica 450 Mxv perche' il divieto era soltanto per le ottavo di litro....




Anche nel caso dell'Aprilia i risultati ottenuti in gara nel Mondaile Mx1 e negli Assoluti d'Italia furono piuttosto deludenti, troppa potenza da gestire ai medi regimi e quote telaistiche che rendevano la moto poco maneggevole nello stretto, alla fine i troppi Cv. a disposizione erano piu' un problema che un vantaggio da sfruttare su una pista da motocross, un altro discorso sulle piste asfaltate del supermotard, dove l'Aprilia continua a vincere nel 2014 con una moto non piu' sviluppata da parecchi anni....

Ktm Super Duke 1290 R

Offline Joker

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Re: Gilera 125 B, la cross bicilindrica
« Risposta #4 il: 25 Settembre 2014, 11:14:08 »
Indubbiamente le bicilindriche da motocross di 125 cc sarebbero risultate troppo costose e poco affidabili se costruite in larga serie, ma intanto non credo che la Federazione Motociclistica le avesse volute vietare di sua spontanea iniziativa e senza pressioni da parte di qualche casa motociclistica non nuova a queste iniziative...Mi ricorda tanto le attuali iniziative sull' introduzione del regolamento No Stop nel Campionato Mondiale di trial oppure l' innalzamento del peso minimo a 71 kg. che verra' introdotto, sempre nel Mondiale di Trial, il prossimo anno, senza parlare della sparizione del motore a due tempi nella MotoGp e nella 125 e 250, difficile pensare che la piu' grande casa motociclistica giapponese non ci abbia messo lo zampino...