Autore Topic: FMI. Cui Prodest?  (Letto 1948 volte)

Offline alex

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FMI. Cui Prodest?
« il: 18 Gennaio 2011, 14:55:08 »
Prendo spunto dall'editoriale di MF di questo mese, a firma di Marco Marini, per confrontare alcune considerazioni e le vostre esperienze o semplicemente le vostre idee in proposito.
Nell'articolo si parla di costi. Costi lievitati a fronte di benefici ridotti, a volte addirittura dimezzati come, ad esempio, nel caso di infortunio in allenamento, per il quale nel 2011 si percepirà un indennizzo del 50% rispetto alla famosa tabella B usata come parametro di risarcimento danno.
Infastidisce, anche un non tesserato come me, poi, il fatto che se da un lato si proclama di aver ridotto i costi interni per non gravare ulteriormente sugli iscritti, dall'altro la federazione (volutamente in minuscolo)  orgogliosamente pubblicizza di aver mandato due ragazzini in USA a far pratica per 20 giorni.

Al di là di queste considerazioni, vediamo per quale motivo io dovrei tesserarmi alla federazione (sempre volutamente minuscolo).
Dunque, la FMI è una associazione nazionale il cui scopo è quello di rappresentare e curare gli interessi generali del motociclismo e del ciclomotorismo italiano. come risulta testualmente dall'articolo 3 del loro Statuto.

Per far cio, la FMI (sempre al citato art. 3
1) studia i problemi motociclistici e promuove, in relazione ad essi, la diffusione della conoscenza tecnico-motociclistica, promuove e disciplina l'attività sportiva e ogni altra manifestazione motociclistica e ciclomotoristica, esercitando i poteri sportivi che gli derivano dal Coni e dalla FIM;
2) promuove e favorisce lo sviluppo del turismo motociclistico e ciclomotoristico;
3) formula proposte e collabora con le Pubbliche Amministrazioni per l'emanazione di provvedimenti idonei a favorire lo sviluppo e la diffusione del motociclismo, per lo studio e la soluzione dei problemi relativi alla rete stradale ed alla disciplina della circolazione;
4) promuove ed attua forme di assistenza giuridica, tecnica, didattica assicurativa e ogni altra forma di assistenza utile agli interessi degli utenti dei motoveicoli ed allo sviluppo delle attività motoristiche;
5) collabora per il perseguimento delle finalità statutarie con l'industria motociclistica e con quella costruttrice di accessori;
6) cura ed assiste i proprietari di moto storiche tutelandone i diritti ed istituendo e conservando anche un apposito registro delle moto stesse;
7) promuove ed attua tutte le iniziative volte alla propaganda del valore sociale e sportivo del motociclismo ed alla diffusione dell'educazione stradale fra gli utenti.”


Bene. Mi par di vedere che i punti 1, 2 e 3 sono totalmente disattesi e, in quanto tali, assolutamente falsi nellla dichiarazione stessa. A meno che non si tratti di Competizioni, eventi ai quali pretende di presenziare come patrocinante unico, anche se i soldi li tirano fuori i Club. In realtà, mia opinione e per la quale mi assumo la eventuale responsabilità a titolo personale, la federazione (ancor più minuscolo e vieppiù volutamente) il Baraccone (maiuscolo per le dimensioni cui è assurto) è prono al potere, ne cerca la connivenza, ma non mi pare proprio che ciò sia a vantaggio dell'attività motociclistica nè tanto meno alla soluzione delle problematiche che in tale pratica si rispecchiano.
L'unica iniziativa decorosamente recente è stata quella del dibattito sulla situazione Piemontese (perchè, i Lombardi e i Veneti non vanno in moto?) che si è risolta in una dichiarazione di intenti che finora non ha avuto alcun sviluppo. In pratica con gli stessi risultati di un meeting del Komsomol. Ossia zero.

La promozione al punto 4 mi sa veramente di presa per i fondelli. A meno che non si intenda, per pratica didattica, lo sparuto e salatissimo calendario di corsi che promuove in un centro federale che per il resto dell'anno a me, ignorante, non è dato sapere perchè viene pagato. Per favore, illuminatemi. Le tracce informative sui punti citati in questo capoverso mi riportano solo a convenzioni. E io, che sono un commerciale evoluto, so come si fanno le convenzioni.

Punto 5: mi piacerebbe proprio sapere che fa. Io documentazione non ne ho trovata neanche in questo caso.

Punto 6: si, perchè c'è business. Una moto non diventa storica solo per l'età, a differenza di me. Lo sarà solo se o dice la FMI. Gratis? E delle convenzioni assicurative non vogliamo parlare?

Punto 7: mi pare un proclama di regime, di che colore non importa, sempre regime è. Già vedo Valchisun in canotta a far flessioni in mezzo al piazzale degli autobus di Pinerolo, il sabato mattina.

In definitiva, a fronte di quei 100 euro circa io, fessacchiotto di provincia con una moto in garage e tanta voglia di smanettare, che ci guadagno, in termini di vantaggi? Condizioni agevolate per assicurazioni, ingressi a manifestazioni, acquisto di merchandising sociale, e cazzarugli simili. Però riceverei la rivista (che culo) e un portachiavi. Figata!!!

C'è qualcosa che mi sfugge? In tutta sincerità vi premetto che le mie perplessità non sono ideologiche, o prevenute, ma scaturiscono unicamente da quel che leggo, vedo, sento. Ometto di considerare altro? Non è voluto. Di nuovo: illuminatemi.
« Ultima modifica: 18 Gennaio 2011, 15:01:17 da alex »
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lazzaro54

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Re: FIM. Cui Prodest?
« Risposta #1 il: 18 Gennaio 2011, 15:11:21 »
non sono interessato a fare gare (le facevo da giovane con SCI e RALLIES automobilistici), sono tesserato FMI al costo di 40 euro solo perchè affiliato al motoclub e l'unico vantaggio che ho è che se partecipo ad un buon numero di mulatrial recupero il costo della tessera perchè esistono iscrizioni scontate per i tesserati. I vantaggi finiscono qui ... punto.

Non ho mai visto nessuno di questi signori (scritto volutamente in minuscolo ... a proposito, non esiste un carattere più piccolo?  sm405 ) attivarsi per spinegre la famosa legge fuoristrada, oppure sensibilizzare i luoghi (ad esempio quelli in cui si svolgono le gare di trial mondiale in Italia) e i sindaci a promuovere e divulgare la pratica appena effettuatasi (eppure il traino promozionale esiste ed è forte in quel momento).
Come al solito ci si piazza sulla solita cadrega (sedia n.d.r.) e si apsetta lo stipendio mensile (o i vari bonus derivanti dalla partecipazione e presenza alle gare (alberghi, ristoranti, convention ecc. ecc.).
So solo che se giro nei boschi rischio multe salate, alc ontrario di gente che rade al suolo interi boschi, taglia intere montagne o costruisce strade per consentire ai SUV di arrivare ai rifugi in quota.
Al contrario non solo io come motociclista non ho nessuna tutela, ma oltretutto si sono inaspriti i divieti (senza targa ... anche volendo, come faccio a metterla su un trial? ... inclinazione della stessa, frecce e specchietti, sequestri e fermi amministrativi ...) e le multe .......

kappa

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Re: FMI. Cui Prodest?
« Risposta #2 il: 18 Gennaio 2011, 15:46:49 »
Ero già quasi convinto che, dopo anni ed anni, non avrei preso la tesserea della FIM, leggendoti adesso ne sono sicuro.
Grazie  ;)
« Ultima modifica: 18 Gennaio 2011, 15:49:58 da kappa »

Offline Lamberto

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Re: FMI. Cui Prodest?
« Risposta #3 il: 18 Gennaio 2011, 21:02:25 »
Della FMI, in positivo, conosco una minima attività nell'aiutare alcuni motoclub nell'ottenere delle aree di allenamento per l'attività trialistica, per il resto è uno dei tanti carrozzoni adibiti ad avere fondi statali per far "lavorare" determinate persone. Sono oramai trent'anni che seguo parzialmente le attività della nostra federazione ma mai ho visto prese di posizione nette per aiutare soprattutto l'attività fuoristradistica amatoriale.
Quando abbiamo vinto la Six Days di enduro, quella che per gli altri sport equivale alle olimpiadi, nessuno ne ha parlato, in televisione nulla, mentre se Cassano ha il raffreddore o il simpatico Del Piero è andato in bagno due volte di troppo ne parlano tutti i media.
A mio avviso la FMI dovrebbe dall'alto della sua rappresentitività governativa mettere davanti ad un tavolo i produttori e gli importatori per cercare e decidere delle strategie atte alla promozione della attività fuoristradistica.
Il bello che le aziende che sono le prime ad essere interessate non fanno nulla!!
Insomma sentendo amici e conoscenti la totalità dice di non trovarsi rappresentati nella FMI e questo è grave, molto grave.
Questo è il principale motivo per cui vorrei creare l'associazione dei motoalpinisti, perchè non trovo tutela nell'organo statale.
Io sono dell'opinione che laddove non vedo la soluzione del problema mi devo occupare in prima persona, certo che se fossimo in tanti qualcosa potremmo dirla.
Comunque il discorso è lungo e brodoso, è difficile sviscerarlo in una discussione per iscritto.

Lamberto
« Ultima modifica: 19 Gennaio 2011, 01:33:42 da Lamberto »
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Offline Valchisun

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Re: FMI. Cui Prodest?
« Risposta #4 il: 18 Gennaio 2011, 22:34:59 »
Ma la "perla" piu' gustosa di quest'anno e' l'innovativo sistema di mandare un Sms nel caso ci si vada ad allenare per avere la copertura infortuni della F.m.i, peccato che non copra gli infortuni in allenamento di un endurista o di un trialista in mezzo ai boschi, in quanto la copertura si riferisce agli allenamenti in piste chiuse regolarmente omologate, come circuiti e crossodromi, quindi mi chiedo il povero trialistia ed endurista chi lo tutela in mezzo ai boschi? E dove andra' ad allenarsi?
E tutto in perfetto stile federativo..... sm421
A proposito avete visto o sentito ancora qualcosa in merito al progetto di rendere il fuoristrada regolamentato e non vietato cosi' com'e' tuttora, di quello la F.m.i. non ne parla, strano vero?

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matty-78

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Re: FMI. Cui Prodest?
« Risposta #5 il: 19 Gennaio 2011, 21:27:12 »
Me ne guarderò bene da tesserarmi....di soldi gliene ho già regalati troppi negli anni!!!!
 sm421

lazzaro54

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Re: FMI. Cui Prodest?
« Risposta #6 il: 20 Gennaio 2011, 10:05:09 »
il webmaster di Mototrial, in accordo con Giulio Mauri della FMI, ha proposto un confronto davanti alla TV (Brianza Channel?) per sentire le richieste degli appassionati trialisti e capire in quale direzione procedere ....
sembra una buona iniziativa, speriamo dia i suoi frutti .....

per quanto riguarda l'assicurazione, meglio farsene una personale, quella FMI copre il costo dell'infortunio solo fino al 50% .....
per quanto riguarda la copertura solo in aree chiuse la trovo corretta, almeno si è certi che nessuno cerchi di approfittarsene (tipo ... mi faccio male a casa e dico che mi son fatto male in un bosco ....) ; in una struttura controllatta si dovrebbe esser certi che il fatto è accaduto proprio lì ......

ripeto ... se ne avete necessità meglio un'assicurazione personale ...... 

Offline alex

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Re: FMI. Cui Prodest?
« Risposta #7 il: 20 Gennaio 2011, 10:36:34 »
Giusto, per evitare i furbi la copertura assicurativa è limitata (previo sms) ai circuiti. Purchè omologati FMI, non è che ad esempio a Salmour uno casca e gli viene indennizzato qualcosa.
Poi c'è da dire che percorsi omologati si trovano soltanto nel caso di motocross e speedway, praticando fuoristrada. E' una discriminante non da poco, che di fatto limita il senso della copertura tramite FMI alle sole discipline citate.
Per cui, come dici, assicurazione personale e via, ed una volta in più il senso dell'iscrizione alla federazione per me viene meno.

Quancuno sa cosa offrono in merito altre asociazioni tipo UISP e assimilabili? Molti club fuoristrada, anche a 4 ruote, si stanno spostando verso quegli orizzonti in virtù dei costi e dei benefici, ma non è che il sito della UISP sia prodigo di informazioni.
In merito al discorso assicurativo c'è questo http://www.uisp.it/vademecum/vademecum_2006_4.pdf ma quanto al resto buio pesto, specie per le attività amatoriali.
Ulteriore dimostrazione di come i motociclisti siano tanti, ma ognuno a caxxi suoi, senza alcuna consistenza di base che stimoli un discorso collettivo.
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kappa

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Re: FMI. Cui Prodest?
« Risposta #8 il: 20 Gennaio 2011, 18:09:26 »
Per quanto riguarda la UISP posso portare l'esperienza del M.C UISP a me vicino. La pista di motocross che gestisce
è stata omologata dalla UISP come circuito per allenamenti (solo allenamenti) e per girare con copertura assicurativa
occorre la licenza di conduttore UISP.
Nota bene: "licenza uisp" non tessera di socio.

cassio

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Re: FMI. Cui Prodest?
« Risposta #9 il: 28 Gennaio 2011, 13:17:44 »
Della FMI, in positivo, conosco una minima attività nell'aiutare alcuni motoclub nell'ottenere delle aree di allenamento per l'attività trialistica, per il resto è uno dei tanti carrozzoni adibiti ad avere fondi statali per far "lavorare" determinate persone. Sono oramai trent'anni che seguo parzialmente le attività della nostra federazione ma mai ho visto prese di posizione nette per aiutare soprattutto l'attività fuoristradistica amatoriale.
Quando abbiamo vinto la Six Days di enduro, quella che per gli altri sport equivale alle olimpiadi, nessuno ne ha parlato, in televisione nulla, mentre se Cassano ha il raffreddore o il simpatico Del Piero è andato in bagno due volte di troppo ne parlano tutti i media.
A mio avviso la FMI dovrebbe dall'alto della sua rappresentitività governativa mettere davanti ad un tavolo i produttori e gli importatori per cercare e decidere delle strategie atte alla promozione della attività fuoristradistica.
Il bello che le aziende che sono le prime ad essere interessate non fanno nulla!!
Insomma sentendo amici e conoscenti la totalità dice di non trovarsi rappresentati nella FMI e questo è grave, molto grave.
Questo è il principale motivo per cui vorrei creare l'associazione dei motoalpinisti, perchè non trovo tutela nell'organo statale.
Io sono dell'opinione che laddove non vedo la soluzione del problema mi devo occupare in prima persona, certo che se fossimo in tanti qualcosa potremmo dirla.
Comunque il discorso è lungo e brodoso, è difficile sviscerarlo in una discussione per iscritto.

Lamberto

ciao lamberto, non è proprio cosi: le aziende sarebbero interessate, ma sono consce del fatto che in fmi non ascoltano, e se hai una linea diversa dalla loro, o se esponi argomenti in dissidio con quanto fa fmi ti osteggiano e non ti fanno lavorare, sembra una bestemmia ma è cosi.
Sembra che Mauri voglia un confronto in tv da riportare su youtube, finche' non lo vedo non ci credo, anche perche' so' come ragionano li, non tanto per mauri che indubbiamente ha il coraggio di esporsi, ma per i vertici che sicuramente gli e lo vieteranno.
Personalmente sto preparando un "documento " dove raccolgo lamentele, proposte e idee da portare all'fmi da parte di tutti quelli che gentilmente chiamano cani sciolti (....)
Poi vedremo quel che succedera'
Ad ogni modo te lo inviero' a mezzo mail affinche' anche tu possa contribuire ad arricchirlo.

ciao

cassio

Offline alex

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Re: FMI. Cui Prodest?
« Risposta #10 il: 28 Gennaio 2011, 13:35:45 »
mi piace la tua iniziativa cassio!  :PDT_Armataz_01_37:
Se si fa capire ai Signori della federazione (minuscolo  :098:) che i "cani sciolti" sono la stragrande maggioranza e lo sono perchè per loro la FMI non è rappresentativa, non li tutela, non li agevola, non e basta, e che occorre identificarsi per condividere, magari si danno una svegliata.
ma io son convinto che lo sappiano già, e che le cose come stanno ora vadano più che bene, per loro. Poco impegno, tanto vantaggio.
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Offline Valchisun

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Re: FMI. Cui Prodest?
« Risposta #11 il: 28 Gennaio 2011, 13:43:40 »
Quando c'e' stato l'incontro con i rappresentanti della F.m.i. sei mesi fa' a Torino per cercare di rimediare all'inasprimento delle sanzioni verso i motoclub e verso i comuni che autorizzavano le gare di regionale su percorsi fuoristrada, c'erano Claudio Favro in rappresentanza della Gas Gas e Roberto Vezzani in rappresentanza della Betamotor, e le altre case......tutte latitanti!
Tra l'altro per la legge e' stata fatta solamente una proroga per poter disputare le gare regionali di trial e di enduro nel 2010, ma non c'e' ancora niente di definitivo, quindi per il 2011 e' ancora tutto da definire.....

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Re: FMI. Cui Prodest?
« Risposta #12 il: 28 Gennaio 2011, 13:50:24 »
Un'altra bella dimostrazione lampante: alla FMi interessano solo le gare. L'attività amatoriale, quella di milioni di utenti (e potenziali tesserati) si può bellamente attaccare al ... parafango!  sm472
Qui poi evidentemente interessava salvaguardare il calendario, si è mosso un elefante per portare a casa un sassolino. Ma per loro fa scena il sassolino... forse sono come i selvaggi... due specchietti, una pietruzza colorata...
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Re: FMI. Cui Prodest?
« Risposta #13 il: 24 Febbraio 2011, 20:04:49 »
In molti comprano MF, per cui magari lo saprete già: l'editoriale del mese scorso ha svegliato la suscettibilità della federazione (volutamente minuscolo) che però, oltre al controbattere con delle giustificazioni, non ha saputo tirar fuori nulla di concreto nemmeno in un discorso. Insomma, il solito "io faccio e faccio là" "abbiamo dovuto questo e quello" dimostrando di essere sempre più anni luce lontani da quel che è il mondo motociclistico reale, e in particolare da quello del fuoristrada.

Falletta si è limitato a confermare che i malumori della base, ossia di tutti quelli che gli permettono di spassarsela a scrocco, rimangono.
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