Io vedo i ggiovani ipnotizzati da quegli specchietti che emettono luce e che permettono di comunicare, fare e mandare foto, etc., li vedo al tavolo nelle pizzerie, nei bar, nei ristoranti, completamente presi e soggiogati, evitano di comunicare con chi gli sta' seduto intorno, non mi scandalizzo piu' di tanto della cosa, mi fa' molta piu' paura quello che possono, o meglio "non" possono comunicare attraverso quello specchietto luminoso, temo che siano piu' innamorati dell'oggetto che manipolano che della possibilita' che offre l'oggetto stesso, Michele Serra li ha definiti nel suo libro la generazione degli "sdraiati" dove ha osservato suo figlio, il finale e' ottimistico, mi auguro che capiscano che la vita reale non e' quella osservata da un i-Phone.
Forse sono io che ragiono da vecchio, forse noi idolatravamo il motorino, si vede che l'i-Phone e' il nuovo motorino...