Autore Topic: Vinco, anche se mi diverto meno, intervista a Toni Bou  (Letto 1635 volte)

Offline Valchisun

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Vinco, anche se mi diverto meno, intervista a Toni Bou
« il: 30 Marzo 2014, 20:37:42 »
Da Motociclismo FuoriStrada di aprile 2014, intervista di Pupi Alifredi:

Abbiamo parlato  con Toni Bou subito dopo la conquista del 15° titolo iridato. Due anni fa' ci siamo visti proprio in questo posto per lo stesso motivo, ne deduco che Milano ti porti fortuna?
"E' vero!Per me, l'indoor di Milano e' una gara speciale perche' e' qui che ho vinto la prima volta una prova al coperto. Era il 2005 e correvo con la Beta in un team fantastico con Lapo Bianchi e Donato Miglio, persone alle quali ancora adesso sono grato perche' hanno contribuito a farmi diventare il pilota che sono. Come allora e' stata una gara molto bella e divertente. Fantastico!".
Come hai trovato le zone?
"Sergio Canobbio ha tracciato bene, gli faccio un po' di pressione appena arrivo, ma so' che non patisce e, alla fine, le zone sono sempre molto tecniche e bilanciate. Anche l'ambiente in Italia e' bellissimo, sento un calore e un forte sostegno nei miei confronti. Ringrazio tutti per questo affetto".
Hai vinto tutto, hai chiuso il Mondiale con una prova d'anticipo, qualcuno si chiede quando ti fermerai.
"E' sempre difficile vincere, riuscire a dare sempre il massimo in gara. Sono contento perche' al momento ci sto riuscendo e credo che manchi ancora molto tempo per considerarmi finito".
Ti sei allenato in maniera specifica per questo campionato?
"Si, chiaro. Ho fatto molto lavoro alla cantera (il nome del posto degli allenamenti vicino
a Piera, citta' dove abita, nda)  e poi ho frequentato tantissimo la palestra per mantenere e migliorare il fisico. E' sempre difficile fare meglio, ma direi che, comunque, anche quest'anno e' andata bene. Spero di fare un buon campionato outdoor, perche' sono  convinto che nel no-stop si possa guidare meglio di come ho guidato l'anno scorso.
Con le nuove regole lo X Trial com'e' fisicamente?
"Meno impegnativo che fare tutte le zone in sette minuti; l'anno scorso era una prova piu' fisica, ora vado in palestra per essere piu' esplosivo zona dopo zona".
Ma le nuove regole ti piacciono?
"Assolutamente no, non mi piace quasi niente. Io penso che, per competere in un Mondiale, si debbano avere sia il fisico sia la tecnica, percio' preferisco fare un giro da solo in otto minuti e poi una finale a tre/quattro piloti, con almeno sei o sette zone da superare".
Come si puo' pensare d'aiutare i piloti piu' giovani e meno forti, introducendo la regola della penalita' d'appoggio della piastra?
"E' molto peggio! E sono anche sicuro che sia piu' pericoloso, sono regole un po' strane".
Nell'outdoor te la vedrai ancora con il tuo odiato nemico, il no-stop.
"Si purtroppo! Ci hanno detto che l'esperimento durera' quattro anni ma, in cuor mio, spero sempre che il prossimo anno sia l'ultimo. Quest'anno voglio provare ad allenarmi in maniera mirata, anche se non mi piace e non mi piacera' mai piu' dell'indoor, sicuro!".
Come giudichi la regola del peso a settanta chili? Ci saranno moto di serie che peseranno meno di quelle ufficiali! Il contrario di cio' che avviene in qualunque sport dei motori.
"Senza senso. Noi dovremmo aggiungere circa due chili, penso ad un pilota normale che si compra una moto standard, per esempio una Ossa, arriva alla gara e cosa fa? Aggiunge cinque chili alla moto? Con cosa e dove? Cinque chili messi un po' piu'  avanti o un po' piu' indietro ti stravolgono tutto.Assurdo!".
Tu cosa proporresti?
"Tornare indietro, con le regole che andavano benissimo e lavorare di piu' sul prezzo della moto e sulle aree dove la gente possa andare a fare trial. Poter andare a girare in montagna, su percorsi consentiti e legali, questo invoglierebbe la gente a comprare le moto e se ne venderebbero di piu".
Come va il Campionato spangolo? In zona tutto libero a parte il tempo imposto di un minuto e mezzo?
"Andiamo benissimo, meno problemi per i giudici, piu' spettacolo per il pubblico e anche piu' divertimento per i piloti".













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Offline Luca Tosi

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Re: Vinco, anche se mi diverto meno, intervista a Toni Bou
« Risposta #1 il: 30 Marzo 2014, 21:53:23 »
Potrebbe anche cercare nuovi stimoli correndo per una marca meno "facile" per lui....  :tim:
Tènèrè 600 - KTM EXC 250 - Yamaha Dragstar 1100

Offline Valchisun

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Re: Vinco, anche se mi diverto meno, intervista a Toni Bou
« Risposta #2 il: 30 Marzo 2014, 22:54:34 »
In realta' Bou e' il primo a contestare le "imposizioni" dettate come accade da sempre, della casa motociclistica piu' grande del mondo che modifica i regolamenti a suo piacere, comandando di fatto la F.i.m., soltanto che per i piloti e' impossibile rifiutarsi di correre perche' hanno delle penali milionarie in caso di inadempienza contrattuale, ma almeno Bou ha il coraggio di dire che il regolamento e' una porcata, come si fa' ad obbligare le case a "zavorrare" le moto, soltanto perche' la Honda deve vendere una moto di oltre dieci anni fa' e, per giunta, a quattro tempi? smbrv smbrv smbrv
Sono sicuro che l'unico limite di Bou, oltre al regolamento, e' la moto che guida attualmente.
« Ultima modifica: 30 Marzo 2014, 23:04:37 da Valchisun »

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