In paese c'era solo una moto (Moto Guzzi) che apparteneva al solo Vigile Urbano del comune. Si giocava a pallone nel cortile della scuola ed era severamente vietato visto che le finestre non avevano protezioni e i vetri andavano via come il pane ,la vedetta quando lo avvistava con un fischio ci avvisava,fuggi fuggi generale ma tanto si accorgeva dal polverone che alzavamo nel nasconderci.
A scuola ,banco con il foro e certi ancora con la boccetta in vetro,lavagna dubleface,cancelletto a mo' di girella motta,usato per il tiro al bersaglio dalla maestra.
Grembiule nero con fiocco azzurro (bellissimo
) e la mitica cartella a spalla.Il mio primo quaderno aveva sulla copertina la foto di "Pippicalzelunghe",ma prima delle pagine aveva un foglio di carta assorbente.
Ho avuto sia l'album da disegno con Giotto che la televisione con il trasformatore esterno (mi ricordo la lucetta blu).
D'inverno gli sci di mio zio tagliati a misura di bambino (quante ne ho sentite
) con gli attacchi a cordino e fatte a mano le scanalature sugli scarponi.